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Autore: Alyce_Maya    11/09/2011    11 recensioni
- Alice, non Quella Alice, che annoiata decide di dare ascolto ad una inserzione trovata su internet che le propone "un viaggio all'Inferno dantesco".
- Caronte, non brutto e vecchio, ma giovane, bello e cantante in una rock band.
- Gironi infernali che sono più prove per minare la pazienza della protagonista che non veri e propri luoghi di punizione.
→ Ce la farà Alice a raggiungere il Paradiso? O resterà a godersi i piaceri dell'Inferno? ←
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona sera^^ (o buona notte, forse è il termine più adatto considerato che è l'una del mattino xP)
Ehm lo so che probabilmente ce l'avete a morte con me perchè non ero in vacanza, avevo sempre il computer disponibile e in 3 mesi non ho scritto niente ma abbiate pietà di me!! ç__ç
Ero così presa dalla lettura di qualsiasi cosa mi passasse sotto mano che di tempo per scrivere ne ho avuto davvero poco!!
Perdonooo!! >__<
In ogni caso perdonate gli errori se ce ne sono (è tutta colpa dell'ora tarda) e godetevi il capitolo!!
Buona lettura ^__^

 

CAPITOLO 13 - Di Sirene, Assassini e Lupi nonchè Consiglieri Fraudolenti -

 


Silenzio imbarazzante.
Immagino abbiate presente la situazione: non sai che dire e non vola nemmeno una mosca.
Un esempio pratico e alla portata di tutti: interrogazione! Tutti parlano uno sopra all'altro suggerendoti le risposte che già sai e, all'improvviso, arriva quella Fatidica Domanda a cui non sai rispondere e che succede?! Cala il silenzio totale, nessuno osa aprir bocca.
Mi sono sempre chiesta se i miei compagni di classe lo facessero apposta a non darmi l'unica soluzione che ignoravo o se le Fatidiche Domande fossero dei trucchi dei professori a cui non esisteva risposta.
Tralasciando questo piccolo dettaglio, comunque, questa era la situazione in cui mi trovavo.
Io!
Caronte invece se ne stava bello e rilassanto a fischiettare remando con tale enfasi che avrebbe fatto piangere il suo capo dalla gioia se lo avesse visto in quel momento così dedito al lavoro.
Sinceramente, ignoravo come facesse.
Insomma io ero come minimo: imbarazzata, confusa, euforica e decisamente sconvolta.
"Sara mica la S.P.M.?", chiese Vocina con fare cospiratorio.
Inarcari mentalmente un sopracciglio.
< Che cavolo è la S.P.M.? Una malattia mortale?! >, chiesi in un sussurro evitando di coinvolgere Caronte nei miei dialoghi interni.
"Ma la sindrome premestruale, no?!", spiegò come se stesse parlando con una cretina.
< Beh sul mortale ci ho quasi azzeccato >, proferii fiera di me.
Beh perchè quelle facce, non concordate?!
Io continuo a concordare con me stessa ancora adesso e tanto basta: nessuno soffre più di me ogni maledettissimo ventottesimo giorno.
Vocina sbuffò alzando i metaforici occhi al cielo e mi ignorò.
A quel punto, non potendo neanche più contare sul suo aiuto, mi limitai a fissare Caronte: chissà perchè, mi sembrava diverso. Aveva l'aria di uno che ha appena vinto un sacco di soldi alla lotteria.
"Magari mentre non c'ero ha ricevuto una chiamata e ha davvero vinto qualcosa", pensai tra me e me.
Si, okay, all'epoca ero un po tonta: piuttosto che pensare che fosse felice per il nostro bacio mi ero messa a fantasticare su centinaia di possibili eventualità e, tanto per togliervi il dubbio, in nessuna di quelle eventualità ero implicata pure io.
< Mi trovi bello? >, fu l'improvvisa domanda del mio accompagnatore.
Lo guardai scettica.
< Prego? >.
< Massì insomma: pensi io sia carino? Ho notato che non fai altro che fissarmi per cui ero curioso... >, chiese ghignando.
Maledizione a lui!
Che situazione imbarazzante!
< Decisamente no! >, risposi troppo orgogliosa per fargli un complimento.
< No?! >, fece sporgere il labbro in un broncio adorabile tanto che finì per assomigliare ad uno di quei decisamente fantastici attori americani da telefilm su spiaggia.
"Di che stavamo parlando?", mi informai con Vocina avendo perso il filo del discorso.
Dannazione a lui e al suo charme.
"Usi addirittura termini francesi?! O sei più colta di quanto sembri oppure sei cotta come una pera", fu la sagace risposta di Vi.
< Al diavolo anche tu Vocina >, masticai tra i denti.
< Non rispondi? >, continuò imperterrito Caronte.
Oh come si stava divertendo! Ne ero più che sicura. Sotto quella sua aria da bambolotto stava ridendo a crepapelle.
< E va bene, sei molto affascinante! Contento? >, feci indispettita.
< Assolutamente deliziato >, rispose pacato ghignando.
Adesso si metteva pure a parlare elegante!
Tra me e lui c'erano talmente tante personalità in gioco da formare una squadra di calcio al completo con riserve e allenatore annessi.
< Se la cosa ti fa sentire meglio, sappi che anch'io ti trovo molto affascinante! >, continuò poi.
Arrossii come un pomodoro.
Dovevo decisamente darmi una regolata. Insomma: io ero (e sono, questo è certo) Alice! E Alice non arrossisce, non balbetta e, soprattutto, non si fa mettere sotto da nessuno.
"Ah no, eh?!", fece Vocina maliziosa.
< Cavolaccio! Non trovare doppi sensi ovunque, pervertita! >, mi indignai.
Ma vi rendete conto di che razza di personalità perversa mi dovevo trovare come coscienza?!
Non potevo trovarmi qualcuno di saggio, stile Buddha o Gandhi vero?! Figurarsi... Piuttosto che rendermi la vita facile mi avevano scaricato nella testa il residuo di un portuale ubriaco!
"Hey, non ti permettere", disse Vi offesa.
< Credo di averti già detto che dovresti limitare le tue conversazioni con te stessa, vero? >, chiese Caronte. < Non che a me diano fastidio, sia chiaro! Ma la gente, vedendoti borbottare, potrebbe anche decidere di chiamare il CIM >, continuò.
< La tua preoccupazione per me è commovente >, dissi sarcastica.
< Dovere >.
Mi immersi di nuovo nei miei pensieri incentrati su marinai che governavano una nave e che, inspiegabilmente, ad un certo punto, prendevano le sembianze di Caronte e cominciavano a cantare una canzoncina delle Mermaid Melody che faceva più o meno così: < Vieni al mare, tra le onde cercaci dai, canta ancora e come noi Sirene sarai >.
Scossi freneticamente la testa per togliermi quelle assurde fantasticherie di dosso.
"Si può sapere come cavolo fai a farti venire in mente cose così?!", chiese Vocina decisamente scandalizzata.
< Ah, non ne ho idea... >, sospirai sconsolata.
< A proposito: c'è una cosa che volevo chiederti >, proruppe Caronte.
< Cosa? >, domandai incuriosita.
< Mi chiedevo se ti andasse di venire in campeggio con me... Ci sarebbero anche quelli della band e così potresti conoscerli >, buttò li con fare casuale.
Spalancai gli occhi incredula.
< Parli sul serio?! >.
< Prchè no?! >, scrollò le spalle.
< Beh ma neanche mi conosci... Chi ti dice che non sia un'assassina psicopatica che colleziona occhi?! >.
< Chi mai collezionerebbe occhi? >, chiese ridendo.
< Io se fossi un'assassina >, riposi seria.
Si, d'accordo, stavo dicendo cose senza senso ma avevo bisogno di una via di fuga.
< Sono sicuro che tu non sia un'assassina >, fece sicuro. < Al massimo potresti trasformarti in un lupo con la luna piena ma non ti preoccupare: adoro i cani >, disse facendomi l'occhiolino.
"E questo che cavolo vorrebbe dire?!", pensai confusa indecisa se sentirmi offesa o no.
< Ti do un girone di tempo per pensarci: siamo arrivati! >, aggiunse poi.
Dopo il Giro Tondo della Nausea, fummo davanti all'ormai familiare portone che diceva: "Da noi avrete solo la verità, firmato:
Consiglieri Fraudolenti".
< Eh beh, c'è da stare tranquilli allora >, commentai sarcastica.
La risata di Caronte mi seguii fino all'interno della stanza.
< Oh salve graziosa signorina >, disse un uomo sulla quarantina quando mi vide entrare.
Il girone sembrava un enorme ufficio: ovunque c'erano impiegati che trafficavano su computer o facevano telefonate. Altri ancora
fotocopiavano documenti e un altro distribuiva cancelleria di vario genere.
"Probabilmente sono loro che chiamano a casa ogni giorno facendoci Offerte Irrinunciabili Valide Solo Per Questo Mese",
commentò Vocina.
Non potei che concordare: sentendo parti di conversazioni intuii che quelle persone stavano cercando di rifilare a dei poveri
disgraziati un divano su cui aveva dormito George Clooney, una lampada decorata da Picasso e, addirittura, una tazza del Presidente Obama.
Tutti continuavano a dire che i prodotti erano assolutamente autentici e che il prezzo era super conveniente.
"Ceeerto...".
< Desidera qualcosa? Oggi abbiamo delle offerte fantastiche tra cui un giornale toccato da Tom Felton in persona a soli 100€ >, esordì
l'uomo.
"Lo voglio!", esultò Vi super eccitata.
< Senti tesoro solo perchè hai una cotta da paura per Draco Malfoy non è che andrò a spendere 100€ per un misero giornale che
probabilmente non ha mai visto neanche da lontano il tuo amato >, le spiegai sottovoce ignorando l'impiegato che continuava a parlare.
"Non è giusto però", si lamentò piagnucolando.
< Se la cosa ti rende felice, comprerò un suo poster a grandezza naturale >, dissi cercando di rabbonirla.
Insomma mi serviva a disposizione in caso di emergenza e se mi teneva il muso era più inutile di quella rivista.
"Ci conto".
< Scusi signore >, dissi interrompendo l'uomo. < La ringrazio ma per oggi non prenderò niente. Arrivederci! >, lo liquidai
frettolosamente dirigendomi all'uscita. Quando poi fui nuovamente sulla barca di Caronte mi massaggiai la testa dolorante.
< Hai buttato via una marea di soldi inutilmente? >, mi chiese quest'ultimo divertito.
< No, in compenso dovrò cercare un poster di Tom Felton a grandezza naturale da appendere in camera >.

 


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Bene, direi che questo lo possiamo considerare come un piccolo regalino da parte mia per augurarvi un buon ritorno a scuola!! (che schifezza... Io speravo in almeno altri 2 mesi di vacanza ù.ù)
Fatemi sapere come vi è sembrato e, questa volta, cercherò di non ritardare di così tanto l'aggiornamento ù.ù

Alla prossimaaa ^__^

 

   
 
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