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Autore: Essemcgregor    11/09/2011    5 recensioni
Un diario per non dimenticare.
Blaine Anderson si riteneva diverso, considerava il suo orientamento sessuale un problema per gli altri. Aveva paura. Decide di riportare le sue esperienze in un diario, per non dimenticare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo non betato. La mia Beta non riesce a connettersi ad internet :( 
Comunque sia non so perchè ma questo capitolo mi è risultato difficile da scrivere. 
Volevo mettere l'avanti veloce, ma non mi andava di saltare subito al festival senza manco descrivere una piccola parte
delle torture che doveva subire il povero Blaine XD
A me il capitolo non piace molto ma... spero a voi sì. 
Se mi lasciate un commentino mi fa piacere, anche se dalla diminuzione dei commenti ho come l'impressione che la storia abbia perso d'interesse. 
Anyway grazie a chi ha commentanto, chi ha messo la storia tra le preferite e le ricordate :3 appena posso rifaccio la lista di ringraziamenti. 

S. 

Questa è la canzone che cantano in duetto Jeff e Nick: http://www.youtube.com/watch?v=WQnAxOQxQIU&ob=av3e



Duets

 
L’atmosfera nella sala dei Warblers era tesa, se non tesissima. Jeff e Nick guardavano i membri del consiglio, entrambi con il batticuore. Cominciai a pensare alle mille maledizioni che i due sicuramente mi stavano lanciando, e non li biasimavo.
Lo sguardo di tutti cominciò a vagare da me a loro, mentre un leggero mormorio cominciò a spargersi per la sala. Jamie teneva gli occhi puntati sui membri del consiglio, le sopracciglia aggrottate e l’espressione pensierosa.
Durante il dibattito Jamie non disse nulla al riguardo, come di solito agivo io quando c’era in ballo qualcosa che mi riguardava, come me lasciava gli altri decidere.
In quel momento però desiderai non l’avesse fatto, desiderai avesse dato l’ok per l’esibizione dei miei due amici, ma sapevo che in fondo, lui non avrebbe mai permesso di sua spontanea volontà una cosa del genere, sarebbero stati avvantaggiati, perché si sa i duetti se cantati bene, sortivano il loro effetto.
Quando Wes finì di parlare con Thad e David, alzarono lo sguardo verso i due Warblers.
Wes battè due volte il martelletto, era il suo modo per attirare l’attenzione. 
- Le aduzioni le chiudiamo con la vittoria di Jamie.-
Un grido di protestà si alzò dal gruppo di Warblers, mentre alcuni si congratularono con Jamie, Wes dovette sbattere quel martello più e più volte per riportare la calma in sala.
Jeff e Nick si guardarono sconsolati evitai il loro sguardo, per non leggervi dentro quell’odio profondo che in quel momento dovevano provare nei miei confronti.
- Per favore fatemi finire di parlare! Abbiamo trovato un compromesso con Blaine, lui cederà uno dei suoi assoli a Jamie, in modo da poter lasciare spazio ad un eventuale duetto.-
Tenni lo sguardo basso, mentre sentii la mano di Jamie toccare la mia per un secondo, lo presi come una sorta di gesto di consolazione o qualcosa del genere. Difficile capire se fosse stato solo un caso o se l’avesse fatto di proposito.
- Jeff e Nick, a voi…-
In quel momento alzai lo sguardo, sentivo che avrebbero avuto bisogno di tutto il sostegno morale che potessi fornirgli, ed in quel momento incrociai gli sguardi dei due Warblers.
Jeff era teso, riuscivo a vedere le sue spalle muoversi  scatti mentre respirava, mentre Nick chiudeva gli occhi più e più volte in un vano tentativo di rilassarsi.
Con mane tremante Jeff si sistemò i capelli, mentre con un cenno della testa, feci cenno ai due di cominciare.
La canzone era bellissima, sapevo che ce l’avrebbero fatta, il segreto era trasmettere emozioni, e loro se volevano sapevano farlo.
La base partì, e i due cantanti si misero un affianco all’altro, gli occhi chiusi mentre respiravano profondamente.
Jeff partì cantando la prima parte.
 
I'll be your dream
I'll be your wish
I'll be your fantasy.
I'll be your hope
I'll be your love
Be everything that you need.
 
La canzone prevedeva che le loro voci si alternassero durante le strofe, e mentre Jeff teneva lunga l’ultima nota di quella strofa, Nick si sovrappose cominciando a cantare la seconda.
 
I love you more with every breath
Truly madly deeply do..
I will be strong I will be faithful
'Cos I'm counting on a new beginning.
A reason for living.
A deeper meaning.
 
In quel momento le loro voci si sarebbero unite per cantare il ritornello insieme, e come se entrambi volessero farsi forza per cantare quella canzone, si guardarono. Sorrisero l’uno all’altro, il loro destino era legato da quella canzone, entrambi sarebbero usciti vincitori, o sarebbero affondati.

I want to stand with you on a mountain.
I want to bathe with you in the sea.
I want to lay like this forever.
Until the sky falls down on me...  
 
Entrambi si separarono alla fine del ritornello, cominciarono a camminare per la stanza, Jeff andò a destra e Nick a sinistra. Si guardavano mentre camminavano e cantavano la canzone, come se in quel modo si infondessero coraggio a vicenda. Mimavano la canzone con qualche gesto, mentre lo sguardo di tutti noi andavano seguivano i due cantanti.
 
And when the stars are shining brightly
In the velvet sky,
I'll make a wish
Send it to heaven
Then make you want to cry.
 
Jeff finì la sua strofa, poi alzò la mano come ad invitare Nick a cantare, proprio nel momento in cui subentrò nella canzone con la sua voce.
 
The tears of joy
For all the pleasure and the certainty.
That we're surrounded
By the comfort and protection of
The highest power.
In lonely hours.
The tears devour you.
 
Continuavano a camminare lentamente, mentre i loro sguardi rimanevano incatenati, in quel momento Jamie si sporse verso di me sussurrandomi alcune parole all’orecchio.
- Non è che stanno insieme? Non so sembrano quasi che … si stiano mangiando con gli occhi.-
Risi a quelle parole.
- No no. Sono solo grandi amici, e si vogliono davvero bene.-
Jamie scrollò le spalle poco convinto, mentre io tornai a seguire la loro esibizione, godendomi a fondo le loro voci che intrecciate, mi piacevano davvero tanto, e a giudicare i visi degli altri, anche a loro non dispiacevano.
 
I want to stand with you on a mountain,
I want to bathe with you in the sea.
I want to lay like this forever,
Until the sky falls down on me...
 
In quel momento si incontrarono a metà strada, dalla parte opposta della stanza. Camminarono in circolo guardandosi e finendo il ritornello, per poi proseguire il loro cammino. Come sole e luna che si uniscono in un eclissi che dura qualche minuto, per poi riprendere il loro cammino, attendendo solo un nuovo momento per incontrarsi di nuovo.
 
Oh can't you see it baby?
You don't have to close your eyes
'Cos it's standing right before you.
All that you need will surely come...
 
Le loro voci si incontrarono di nuovo, Nick faceva il controcanto cantando solo alcuni pezzi di strofa.
 
 
I'll be your dream
I'll be your wish
I'll be your fantasy.
I'll be your hope
I'll be your love
Be everything that you need.
I'll love you more with every breath
Truly madly deeply do...

Cantarono quell’ultima strofa fermi, dietro le due poltrone in cui la maggior parte di noi sedeva, alzando una mano quasi tentando di congiungerle, ben sapendo della distanza che li separava.
Ci stavano mettendo il cuore quella canzone, erano riusciti a farla propria, e mentre cantavano quell’ultima strofa, non potei fare a meno di sorridere.
- I miei complimenti Anderson, il hai istruiti per bene.-
La voce di Jamie arrivò al mio orecchio come un soffio. Non mi voltai né gli risposi, volevo solo godermi la loro esibizione fino all’ultimo.
La sala esplose in un grosso applauso, sia io che Jamie ci alzammo in piedi, mentre i due Warblers si guardavano intorno stupiti, quasi imbarazzati.
Rimasi composto sorridendo, mentre dentro di me il mio cuore faceva capriole su capriole, tanto ero felice. Gli altri Warblers invece si scatenarono come meglio poterono, alcuni assaltando i due cantanti e abbracciandoli.
- Ok ora basta Warblers! Ordine!-
Quando si furono calmati, Wes invitò i due ragazzi ad uscire fuori. Sentii la mano di Nick posarsi sulla mia spalla per un attimo quando mi passò dietro, poi entrambi uscirono dalla sala chiudendosi la porta alle spalle.
L’ordine si ristabilì non appena la porta fu chiusa dietro di loro. Il silenzio tornò a regnare sovrano, mentre i tre membri del consiglio discutevano tra di loro.
- Non mettiamo in alcun dubbio l’esibizione che credo, sia piaciuta a tutti.-
I Warblers annuirono, e dopo quel gesto di assenso, Wes proseguì.
- Il problema sono il numero di esibizioni, non sappiamo dove inserirlo.-
Mostrò al gruppo il foglio che aveva in mano, indicando la scaletta che avevano stabilito insieme al Glee della Crawford. La scaletta era stata impostata in modo da aver spazio per ognuno dei due gruppi, alternando le esibizioni di soli Warblers e sole Crawford, con esibizioni di gruppo e duetti.
Mi alzai dalla mia postazione per leggere la scaletta, sapevo che rinunciando a quegli assoli che avevo nelle esibizioni dei Warblers, ci sarebbe stato posto anche per loro.
- Cancellate questo assolo e lasciate spazio a Jeff e Nick.-
Thad mi guardò perplesso.
- Blaine così ti rimane un solo assolo da fare, se l’altro lo lasci a Jamie.-
Scrollai le spalle.
- Non mi importa. Tutti dobbiamo avere l’opportunità di cantare. Anzi se qualcuno vuole vi cedo il posto!-
 

 
- Hey.-
Trovai Jeff e Nick seduti sulle sedie in corridoio mentre si torturavano le mani, alzarono lo sguardo quando sentirono la mia voce, lanciandomi un debole sorriso.
Il corridoio era deserto, fasci di luce soffusa penetravano dai finestroni, andando ad illuminare alcune zone del corridoio, più di altre. Sembrava quasi una scena idilliaca.
- Grazie Blaine.-
La voce di Nick mi riportò a loro.
- Grazie di cosa? Vi ho messo nei casini e l’unica cosa che potevo fare era rimediare.-
Jeff scosse la testa.
- Hai creduto in noi, secondo me se avessimo cantato soli non ce l’avremmo mai fatta, le nostre audizioni sono sempre andate male ricordi?-
Abbassai lo sguardo imbarazzato.
- Il consiglio vi vuole dentro, hanno finito di deliberare.-
I due si alzarono e dopo un lungo sguardo, mi seguirono dentro la sala, dove gli altri Warblers attendevano. Jeff e Nick si posero di fronte il consiglio, dando le spalle a noi altri. Presi di nuovo il mio posto sul bracciolo, accanto a Jamie, e aspettai anche io che il consiglio parlasse.
I Warblers parevano in tensione, la votazione era stata quasi unanime, dico quasi, perché non tutti erano proprio d’accordo ad inserire il duetto sacrificando un mio assolo.
Dopo tutto avevamo apportato modifiche alla scaletta senza interpellare il gruppo della Crawford. Non mi interessava cosa avrebbero detto quel mucchio di galline parlanti, le esibizioni di noi Warblers non erano affari loro.
- Siete stati grandiosi, e questo pensiero è unanime. Perciò… avete ottenuto un piccolo spazio per il vostro duetto.-
Wes lo disse sorridendo, e i due Warblers quasi collassarono di fronte a loro.
Jeff e Nick si guardarono stupiti, per poi stringersi in un abbraccio. La maggior parte del gruppo cominciò a fischiare urlando cose senza senso, qualcuno però fui quasi sicuro stesse gridando “bacio!”.
Rimasi seduto sul bracciolo della mia poltrona, mentre gli altri Warblers andarono verso Jeff e Nick per abbracciarli a loro volta. Era la prima volta che ottenevano una parte, e sarebbe stata la prima volta che avrebbero cantato di fronte ad un pubblico.
Il consiglio sciolse la riunione in quel momento, dato che era impossibile continuare, mi alzai per raggiungere i miei due amici, e mi ritrovai invece di fronte David, che mi diede una pacca amichevole sulla spalla.
- Blaine, volevo dirti che è stato carino da parte tua rinunciare ai tuoi assoli.-
Thad si unì al ragazzo annuendo.
Non riuscii a dire nulla, ma sorrisi soddisfatto per poi mettermi in fila come gli altri per congratularmi con i due Warblers.
Quella giornata non poteva essere più perfetta, i miei amici avevano ottenuto il loro assolo, ed io ero riuscito a recuperare al mio errore. Quasi mi presi a calci da solo quando mi resi conto che non avevo pensato alle conseguenze.
Prima però che potessi abbracciare i miei amici, Jamie mi toccò la spalla, facendomi segno di seguirlo. Uscimmo fuori dall’aula, rifugiandoci in una delle aule vuote che c’erano lungo il corridoio.   
Le aule erano ancora illuminate dalla luce del sole, di rado le tende venivano usate, e le aule di rado si ritrovavano immerse nel buio. Passai la mano sulla cattedra, mentre con uno slancio mi ci sedetti sopra.
Jamie si sedette di fronte a me, occupando uno dei banchi della prima fila.
- Avrei una proposta da farti.-
Alzai lo sguardo verso di lui.
- Sentiamo.-
Mi guardò negli occhi per alcuni secondi, si inumidì le labbra lentamente e si sistemò meglio sul banco. Sembrava quasi volesse torturarmi facendomi aspettare, o forse non trovava le parole adatte per dirmi ciò che mi stava per dire.
- Un duetto.-
Per poco non cascai dalla cattedra dopo aver sentito quella piccola e semplice parola. Un duetto. Due persone che cantano la stessa canzone. Per me un duetto è qualcosa di speciale, una sorta di bacio canoro, l’ho sempre visto così. Cantando in duetto è inevitabile instaurare un rapporto con l’altra persona, un rapporto profondo che dura tanto quanto al durata di una canzone.
Per questo non ero così felice di duettare con le ragazze della Crawford, sapere che in quei minuti avrei instaurato una sorta di rapporto con loro, mi faceva venire i brividi.
- Ehm… scusa Jamie ma penso io debba rifiutare.-
Il Warbler rimase impassibile, inclinò solo la testa di lato con incollata sul viso, una buffa espressione curiosa.
- Il tuo assolo dovresti godertelo, invece che trasformarlo in un duetto.-
Jamie mi guardò sorridendo.
- Il mio … desiderio più grande è sempre stato quello di duettare con te.-
 

 
Quella sera mi ritrovai con Kurt in una dei locali di Westerville dove ogni tanto andavo a cena con Nick e Jeff.
Kurt era stato così gentile da volermi raggiungere per passare del tempo insieme. Chiesi lui della sua giornata, e di come andassero le cose a scuola. Da quello che mi diceva, quel tipo pareva aver smesso di dargli fastidio, almeno per il momento.
Fui felice di sentirglielo dire, anche se non potevo attribuire a me stesso il merito di quell’evento eccezionale.
- Allora brindiamo a questa buona notizia!-
Entrambi alzammo i nostri bicchieri di coca cola e li facemmo tintinnare l’uno contro l’altro.
- A te invece come va?-
Sospirai, da cosa potevo cominciare? Dall’audizione di Jeff e Nick, alla proposta di Jamie, alle prove con le Crawford Girls.
Feci un breve riassunto di tutto, cercando anche di spiegare brevemente che tipo rapporto ci fosse tra me e Jamie. Mi rendevo conto che quell’accozzaglia di nozioni, per Kurt potevano risultare difficili da capire, ma al contrario di quanto pensassi, aveva seguito alla perfezione il mio discorso contorto, facendomi anche domande sui vari argomenti toccati.
- E ora… Jamie sta tornando ad interessarsi a te?-
Bella domanda.
- Non credo.-
Volevo davvero crederci a quello che avevo appena detto. Allora per quale motivo durante la sua audizione aveva cantato quella canzone per Richard? Sempre se l’aveva cantata per lui.
- E le prove con le ragazze della Crawford?-
Altro tasto dolente.
- Posso trasferirmi nella tua scuola?-
Kurt rise e abbassò lo sguardo.
- Non credo ti piacerebbe ricevere una granita in faccia ogni giorno.-
Quando Kurt mi raccontò per la prima volta delle granite in faccia, non riuscivo a crederci. Non doveva esserea piacevole ricevere un bicchiere di granita in faccia, e sapere che per Kurt era quasi una routine quotidiana, mi faceva male. Avrei voluto beccarmi io quelle granite al posto suo.
Cademmo in un silenzio imbarazzato, rotto soltando dal cameriere che venne a portare le nostre ordinazioni.
- Dicevi delle prove con le ragazze della Crawford?-
Annuii, mi ero quasi dimenticato di quella sua domanda.
- Diciamo che sono un gruppo di galline esaltate, come tutti gli adolescenti hanno gli ormoni pronti a partire non appena sentono l’odore di un dopobarba maschile.-
Kurt rise addentando il suo hamburger, poi alzò lo sguardo su di me pensieroso.
- Dì loro che sei gay, dopo tutto è la verità.-
Feci una piccola smorfia.
- Non penso servi a qualcosa.-
Non ricordo l’ultima volta che avevo usato la carta della mia omosessualità, mi pare che la ragazza a cui l’avevo detto era scoppiata a ridere e ovviamente non aveva creduto ad una sola parola.
- Provaci lo stesso.-
Di solito non parlavamo mai del Glee, e quella sera era stata un’eccezione. Lui mi raccontò dei suoi discorsi con Mercedes, del fatto che non voleva dire in giro che si frequentasse con me, il tutto per evitare un qualche scandalo avvenuto l’anno passato, quando la solista delle New Directions, si era frequentata con un ragazzo del Glee avversario.
- E non parlo di un Glee qualunque! Parlo dei Vocal Adrenaline!-
Conoscevo il gruppo, e avevo sentito parlare del loro solista, Jessie St. James. Era la punta di diamante del Glee quando frequentava ancora le scuole superiori.
Sapevo che i Vocal Adrenaline avevano conquistato una vittoria dopo l’altra nel corso degli anni, e sembravano imbattibili.
E pensandoci bene era uno dei quei Glee che avremmo trovato durante le nazionali se ci fossimo arrivati.
- La vostra solista… Rachel giusto?-
Kurt annuì. Avevo talmente tanto sentito parlare di lei e dei suoi orrendi maglioni con le renne, che non potevo non ricordare il suo nome.
Pensai a lungo riguardo a ciò che aveva detto riguardo la sua amica Mercedes.
- Invitala ad uscire con noi se ti va. È la tua migliore amica, non ti giudicherà mai.-
Kurt sembrò soppesare la proposta, rispose con un vago “vedremo”, per poi tornare al suo hamburger. Addentai anche io il mio, mentre mi persi di nuovo nei miei pensieri. In quel momento squillò il cellulare, presi sbuffando il cellulare convinto che fossero Nick e Jeff, invece con mia grande sorpresa, il numero che comparve sul display era il numero di mio padre.
- Pronto?-
Kurt mi guardò con aria interrogativa.
- Ciao papà! Sì sono felice che hai ricevuto il mio messaggio. Sì lo so che eravate fuori… non vi preoccupate.-
Alzai lo sguardo al cielo, e Kurt ridacchiò. Non potevano cogliere un’occasione più scomoda per chiamarmi.
Mio padre era con mia madre, e la sentivo in sottofondo che suggeriva le domande da farmi.
Riuscii ad estorcere loro la preziosa informazioni che sarebbero venuti al Festival, aspettavano solo informazioni più precise al riguardo, informazioni che poi avrei fornito loro a tempo debito.
- Blaine come mai hai fretta? Hai da fare?-
La voce di mia madre si sentiva lontana, sapevo che cercava di parlare avvicinando il viso al telefono che papà aveva attaccato all’orecchio.
- Sì mamma sono a cena… con un amico.-
Le fece un verso simile ad un risatina, e lasciò che mio padre mi salutasse. Balbettò qualcosa riguardo il fatto che ci saremmo sentiti presto e dopo avermi augurato la buona notte, chiuse la chiamata.
- I tuoi genitori sembrano adorabili.-
Sorrisi.
- Lo sono infatti.-
O meglio, lo sono da un po’ di tempo a questa parte. Evitai di raccontare a Kurt alcuni particolari del mio passato, e conclusi la conversazione al riguardo con un sorriso.
Kurt non toccò più l’argomento, così tornammo a parlare dei provini con le ragazze della Crawford.
- Ho un’idea. Una bella secchiata di acqua fredda per calmare i bollenti spiriti. E se hai bisogno di un testimone che confermi il tuo essere gay, lascia che quelle galline mi chiamino.-
Cominciò a strofinare le mani come Montgomery Burns, e non potei fare a meno di ridere.
L’idea però non mi dispiaceva affatto, la inserii tra le possibili alternative in caso di emergenza. Sorrisi a Kurt, e quando lo vidi ricambiare il mio sorriso, sentii il mio cuore dare un balzo.
 

 
- Benvenuti alla Crawford Country Day School.-
Una donna elegantemente vestita, ci accolse non appena scendemmo dall’autobus della scuola. Notammo tutti gruppi di ragazze affacciate alle finestre delle aule, che ridevano e ci indicavano.
L’edificio era molto simile a quello della Dalton, sebbene sembrasse più piccolo. La donna che ci aveva accolti ci guardò con sguardo critico, osservando in malo modo i ragazzi che portavano la cravatta allentata e i primi bottoni di della camicia aperti.
- Sono la direttrice del Glee di questa scuola. Siamo felici di collaborare con la Dalton per questo Festival. Penso sia inutile ricordarvi che siete qui solo per provare con il Glee Club della scuola, desidero vedervi solo in teatro e non in giro per la scuola.-
Le parole della donna furono accolte con il consenso generale. Wes si fece avanti e assicurò la donna che l’unico scopo di quella visita erano le prove. Si incamminò poi insieme a lei per parlare di alcuni dettagli riguardo le varie esibizioni, lasciando il resto del gruppo indietro.
- Facile per lui, è fidanzato, sai che gli importa di rimorchiare le ragazze.-
Voltai il mio sguardo verso Nick che pareva imbronciato per quella clausola. Sospirai e seguii David e Thad che si stavano avviando verso il teatro della scuola.
Il teatro era un edificio simile ad una grossa palestra, l’interno era disposto proprio come un teatro vero e proprio. Le poltrone rosse vellutate erano poste in modo da garantire una buona visibilità a tutti gli spettatori, il corridoio centrale era illuminato da luci messe a terra, così come i corridoi laterali. I settori erano separati da corridoi orizzontali delimitati da cordoni di raso rosso.
C’erano dei finestroni alti in cima all’edificio dal quale in questo momento entrava un po’ di luce, nonostante ciò le luci del teatro erano tutte accese. Notai le pensanti tende di colore rosso scuro, che sicuramente venivano utilizzate per coprire le finestre durante gli spettacoli.
Wes e la direttrice erano giunti ai piedi del palco, era di legno scuro, il resto del palco era celato dietro un pesante tendone rosso bordato d’oro.
- Dalton Academy?-
Una ragazza era comparsa sul palco, i capelli scuri erano ornati dal frontino della divisa della scuola, i suoi occhi azzurri scrutarono il gruppo di ragazzi, mentre aveva una mano posata sul fianco.
- Sono Roxel, rappresentante del Glee Club di questa scuola.-
Scese dal palco per avvicinarsi a noi, nel frattempo ci eravamo seduti sulle poltrone delle prime file del teatro, Nick e Jeff occupavano le poltrone accanto alla mia, ed entrambi avevano lo sguardo fisso su Roxel.
- Chi è il vostro rappresentante?-
David e Thad si alzarono in piedi per poi andarle incontro.
- Io sono David e lui e Thad, insieme a Wes siamo i membri del consiglio dei Warblers.-
La ragazza annuì stringendo loro la mano. Il suo sguardo andò verso Wes che stava ancora parlando con la direttrice del Glee, scosse la testa sospirando.
- Ho ricevuto la vostra modifica della scaletta, ovviamente non abbiamo problemi al riguardo e volevamo chiedervi di farci sentire questo duetto, inserito all’ultimo momento.-
David e Thad fecero un cenno a Nick e Jeff, che scattarono sull’attenti. Jeff pareva in trans, non distoglieva il suo sguardo da Roxel, Nick invece pareva in soggezione.
- Prima che di cominciare, vorrei presentarvi il resto del Glee.-
Wes aveva tornò da noi, e assistette alla presentazione del gruppo. Le ragazze uscirono da dietro la tenda rossa e sfilarono di fronte a noi, posizionandosi dietro Roxel, in fila.   
Tutte loro sorridevano e ammiccavano verso di noi, sorrisi e ammiccamente che vennero largamente ricambiati dai Warblers che cominciarono a sgomitare e ridere.
- Smettetela, siamo qui per lavorare e non per altro.-
Le ragazze tornarono al loro posto, notai lo sguardo perso di Jeff e prima che la ragazza lo notasse, diedi lui una gomitata. Wes David e Thad lanciarono occhiate di rimprovero ai Warblers, che si zittirono non appena intercettarono lo sguardo assassino di Thad.
- Bene, Sharon è la nostra punta di diamante, sarà lei a duettare con il vostro solista.-
In quel momento mi alzai in piedi sentendomi chiamato in causa, ed alcune ragazze mi lanciarono sguardi di approvazione, poi cominciarono a parlottare con quella che doveva essere Sharon, che divenne rossa come un peperone. La ragazza avanzò per rendersi visibile a tutti, spostò con un gesto della mano i suoi lunghi capelli biondi, puntando il suo sguardo da cerbiatta dritto verso di me. In quel momento mi sentii leggermente a disagio, quello sguardo non prometteva nulla di buono.
Perchè non erano tutte come Roxel?
Wes prese la situazione in mano e con un cenno della mano invitò Nick e Jeff a salire sul palco.
- Nick e Jeff provate il vostro duetto.-
Wes portò il disco con la base alla direttrice, che lo inserì nel lettore cd.
Le ragazze si sedettero nelle poltroncine libere, prendendo posto tra noi Warblers. Roxel non ebbe nulla da ridire, si sedette insieme a David Wes e Thad in prima fila, molto probabilmente perché voleva discutere tranquillamente con i tre del consiglio riguardo le esibizioni.
- Sei Blaine giusto?-
Mi voltai e notai che Sharon si era seduta proprio accanto a me. Sbattè le sue ciglia cariche di mascara, e in quel momento mi sembrò davvero la versione umanizzata di Bambi. Azzardai un sorriso e annuii, nel frattempo presi il cellulare cercando alla svelta il numero di Kurt, per chiamarlo in caso di emergenza.
- Sono Sharon piacere. Dobbiamo duettare insieme da quello che ho capito.-
Lo disse con tono finto sorpreso, era chiaro come il sole che lo sapeva benissimo, ma chissà perché le ragazze pensavano che fare le finte tonte aumentava l’interesse dei ragazzi nei loro confronti.
Mi voltai per vedere l’esibizione di Jeff e Nick, e notai intanto gli altri Warblers parlottare con le altre ragazze del Glee, tutte loro scuotevano i capelli, ridevano e ogni tanto posavano la loro mano sul loro braccio.
Inutile dire che tutti loro parevano sotto un qualche incantesimo. Sospirai e mi concentrai su Jeff e Nick, che a quanto pareva come unici spettatori avevano soltanto David, Wes, Thad e Roxel.
- Allora… di che anno sei?-
Sarebbero state prove molto ma molto lunghe.  
   
 
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