Dark. Long. Night.
«Lasciami
stare»
«No»
«Non
ti fa bene»
«Voglio
il tuo
nome. Voglio te, voglio te!»
«Non
vuoi me. Vuoi
i miei ricordi»
«Non
ho ricordi,
non ne ho! Non ho nulla. Ho solo te! Ti prego...»
E
prima che potesse
fare un passo per allontanarsi dal bordo del letto, lei gli
afferrò la lunga
maglietta bianca, tirandolo verso di sé, con talmente tanta
forza da farlo
ricadere sulle lenzuola assieme a lei, accanto a lei, con le gambe
poggiate
alle sue. La corvina non riusciva a distogliere lo sguardo da quei due
frammenti di cielo notturno che il giovane si ritrovava al posto degli
occhi:
così scuri e profondi che ti ci potevi perdere, con strani
scintillii di
malinconia che l’aveva sempre accompagnato.
«Non
andar via»
sibilò la ragazza spezzando quel silenzio inspiegabilmente
tranquillizzante.
Era
tutto bianco in
quella stanza: le pareti, la porta, il letto, le coltri, la luce che
filtrava
tenue dalla finestra. E le leggere tendine chiare fluttuavano
irregolari e
calme per la pungente brezza settembrina. Bianco era pure il cielo che
sovrastava la città. Diventava a tratti più
scuro. Piangeva.
«Kanshu...»
Voltava
lentamente
il viso, nella direzione di quello di lui. Movimenti insicuri, la voce
appena
percepibile. E lui aveva una mano sulla fronte, gli occhi chiusi.
«Kanshu...»
«No...»
«Kanshu.
Non
lasciarmi andare»
«Mi
dai colpe che
non ho»
E, a quello che
pareva uno sproloquio della ragazza, lui non faceva altro che
rispondere a
denti stretti, evidentemente estenuato dalle sue parole.
«Kanshu...»
ripetè
un’ultima volta, prima di farsi indietro col busto, verso il
bordo del letto,
slegando le gambe da quelle del giovane. Si raggomitolò,
incrociando le braccia
sul petto, come se stesse tentando di proteggere qualcosa di prezioso.
Serrò
gli occhi, sorgente di gocce che tradivano l’apparente calma
che aveva voluto
mostrare fino a quel momento.
«Kanshu...»
«Lo sai... lo sai
che non ti lascio libera fino ed oltre la morte»
N.d.A:
Bene, non ho nulla da dire. Cioè, in realtà ci
sarebbe da dire molto, ma non vorrei rovinare ciò che potete
averci visto in questa one shot. Mi farebbe piacere sapere cosa ne
pensate, cosa ci avete visto, se vi ha lasciato qualcosa o meno. ^ ^
Per quanto riguarda Because
you were carried to paradise... Onestamente non
so quando aggiornerò. Sto proseguendo una long fic
a cui tengo decisamente di più rispetto a quello sclero da
due soldi, ma spero di trovare il tempo per proseguirla comunque.
Eniuei, dato l'orario (le 4 del mattino <3) termino qui le note
e mi dileguo. Baiiii X*
Michan