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Autore: Ale HP    11/09/2011    5 recensioni
«Mi sono innamorato di te, Draco» sussurrai, senza preoccuparmi del suo viso sotto shock.
Lui mi guardò disgustato.
«Tu sei un maschio!» urlò, in preda alla rabbia più totale. «E poi sei Potter».
Le mie fantasie erano ben diverse, oh sì.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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A Derret, che prova un amore viscerale pre questa coppia,
quindi, è ovvio che te la dedichi, no? <3

E' così difficile accettare il mio amore, Draco?

 
Battevo nervosamente le mani sull’elegante tavolino nero del Salone di Villa Malfoy.
Perché mi trovavo lì, dannazione? Perché ero un completo idiota? Cosa credevo? Che Draco corresse fra le mie braccia?
“Sei un idiota, Potter.”
Sentii dei passi venire dal corridoio, fermando così, i miei insulti mentali, e mi voltai di scatto.
Draco Malfoy, nel suo completo nero, avanzava sicuro nella mia direzione, accompagnato dalla sua solita aria di “superiorità”.
Cavolo, quanto mi attirava.
In realtà, non sapevo veramente cosa mi stesse succedendo: io amavo Ginny, in fondo, ma Draco era… una sorta di sfida, per me, e non per il suo orientamento sessuale, no, ma per l’odio che provava nei miei confronti da sempre.
«Cosa vuoi, Potter? Non è che visto che mi hai salvato sei autorizzato a presentarti qui» disse, guardandomi disgustato.
Aveva enfatizzato il mio cognome come se fosse un insulto. Ma, d’altronde, per lui lo era.
Mi alzai dal comodo divano, per avvicinarmi al suo viso, tanto da poter vedere i suoi occhi grigi fissarmi contrariati  e sentire il suo respiro caldo sul mio volto.
Non seppi che dire, troppo ammaliato dal ragazzo che avevo davanti.
Avrei voluto prendere quel volto fra le mani, stringerlo forte, per poi baciare quelle labbra chiare.
Ma aveva un che di sbagliato.
Io amo Ginny” mi ripetevo, cercando di rallentare i battiti del mio cuore.
Ma era impossibile, il mio cuore ormai era una proprietà di Draco Malfoy, in senso figurativo, ovviamente.
Così, feci in modo che le mie fantasie divenissero realtà: presi quel volto pallido fra le mani, e lo baciai, come non avevo mai baciato nemmeno Ginny.
Finché Draco non mi respinse, ripugnato.
Il mondo mi crollò addosso in quello stesso istante, facendomi sentire un grosso imbecille.
«Tu… Oddio, Potter! Come… come ti sei permesso?».
Non riusciva quasi più a parlare: era completamente sconvolto, ed era colpa mia.
«Mi sono innamorato di te, Draco» sussurrai, senza preoccuparmi del suo viso sotto shock.
Lui mi guardò disgustavo.
«Tu sei un maschio!» urlò, in preda alla rabbia più totale. «E poi sei Potter».
Le mie fantasie erano ben diverse, oh sì.
«E’ così difficile accettare il mio amore, Draco?» chiesi, sperando – inutilmente – che quella ridicola frase risolvesse tutto.
Lui si avvicinò lentamente al mio volto, e – con aria scettica – sussurrò: «Sì, lo è».
Abbassai lo sguardo, dispiaciuto, prima che il biondo mi cacciasse via.
Ero stato un’idiota, e Ron mi avrebbe ucciso di sicuro. 

 

* * *

 

Astoria era venuta a trovarmi quella mattina, preoccupata.
Non mi facevo sentire da una settimana, ma avevo un motivo ben preciso.
Potter.
Sentivo ancora il suo sapore sulle labbra e, stranamente, mi… piaceva.
Poteva un bacio cambiare tutto?
L’odio reciproco, le continue lotte, gli insulti… erano scomparti in un attimo?
“No”, mi dissi. Provavo sempre una sorta di repulsione, nei suoi confronti.
E allora perché sono tormentato dall’immagine dei suoi occhi verdi abbassarsi, tristemente?”, mi chiesi.
Ma stavolta la mia mente non mi suggerì nessuna risposta, e nemmeno applicandomi riuscivo a trovarla.
Mi ritrovai a pensare a lui, mentre al primo anno mi diceva che non sarebbe stato mio amico, a quando durante la battaglia mi aveva salvato, rischiando di morire, oppure a quando qualche giorno prima mi aveva baciato in quello stesso luogo.
Basta, Draco”, mi dissi. “Pensa ad Astoria: i suoi fianchi, il suo viso, i suoi occhi…”.
Mi alzai di scatto, capendo.
Non erano i fianchi di Astoria ad interessarmi, né tantomeno il suo viso angelico o i suoi occhi azzurri. Non erano nulla, in confronto a quelli di Harry.
Così, senza pensare a nulla che non fosse riguardo a quel ragazzo che avevo sempre odiato, mi smaterializzai a casa sua.
«No» sussurrai, non appena lo vidi seduto sulla poltrona accanto al fuoco scoppiettante.
Lui si voltò verso di me, radioso.
Oh, i suoi occhi…
«No cosa?» domandò, perplesso.
«Non è difficile accettare il tuo amore» spiegai, prima di avvicinarmi ad Harry, ed ammirare da vicino quegli occhi verdi che tanto mi affascinavano.
Harry non si scostò, come feci io quel giorno, ma si fece baciare volentieri.
Sentire quelle labbra calde sulle mie mi fece sentire vivo, per la prima volta.
Non era come baciare Astoria, dove il fine a tutto quello era solo fare sesso, e non era nemmeno come baciare Pansy, dove il fine era solo far vedere che avevo una fidanzata “figa”.
Era come baciare per la prima volta.
Avevo capito il significato della parola amore.

 




Vi prego, non uccidetemi.
E' la mia prima Drarry, nonché la prima Slash che pubblico qui, anche se n e scrivo a miliardi, ma sono conservate nei meandri oscuri del mio pc.
In ogni caso, spero che siate sopravvissuti alla banalità di questa Fan Fiction.
Alla prossima,
Ale HP

   
 
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