Ehm… l’ho rifatto… ho rivisto le puntate del kakashi gaiden e mi sono messa a scrivere. Ora, al di là del risultato, volevo sapere se qualcuno è guarito da questa strana dipendenza!?!
Ma quando Kishimoto ci delizierà con qualche altro capitolo speciale??? Quando ci dirà qualcosina in più su Rin? Vero che siete impazienti anche voi?
Ad ogni modo, una nuova flashfic, senza alcuna pretesa.
Fatemi sapere! Buona lettura!
 

- Il regalo di Kakashi -

 
“Rin, hai idea di che regalo fare a Kakashi per la sua promozione?” chiese svogliatamente Obito, mentre insieme stavano tornando a casa, dopo aver terminato l’allenamento.

Eh no… all’Uchiha proprio non andava giù, che il suo rivale fosse diventato jonin prima di lui. In questo modo, Kakashi non aveva fatto altro che accrescere l’ammirazione e il sentimento che la sua compagna di squadra provava per lui.

Inoltre, non appena il maestro Minato aveva proposto di fare un regalo al nuovo jonin, Rin era diventata stranamente pensierosa, come se stesse escogitando qualcosa.

 “Conoscendo Kakashi,  ho pensato a qualcosa che potesse essergli utile durante le missioni” rispose immediatamente la ragazza, avendo già in mente nei minimi dettagli cosa regalargli.

E nemmeno tutta questa sicurezza piacque ad Obito, la cui gelosia nei confronti di Rin aumentava ogni giorno che passasse, ogni volta che l’Hatake sapeva fare bella mostra di sé, davanti ai loro occhi.

“E sarebbe?” chiese facendo finta che non gli importasse, giusto per fare conversazione.

“Un kit medico personalizzato, così sarà più semplice da utilizzare! E…” pronunciò poi più silenziosamente, chinando lo sguardo quasi si vergognasse “… dentro avevo intenzione di cucirci anche un portafortuna”

Sentendo quelle parole, Obito non disse più nulla. Sapeva che qualunque cosa avesse detto,  avrebbe ferito i sentimenti di Rin e non lo avrebbe mai permesso. Nonostante questo, dentro di lui sentiva il desiderio di farsi spazio nel suo cuore, perché un giorno, e lui ne era certo, Rin si sarebbe accorta di lui.

Perciò…

 “Rin” disse alzando leggermente il tono di voce per distoglierla da chissà quali pensieri “quando diventerò jonin ne regalerai uno anche a me?

A quella domanda, Rin si fermò, volgendo poi lo sguardo verso il compagno.

Fu così che poté notare la fermezza che c’era negli occhi di Obito, una fermezza che fece nascere sul suo volto un dolce sorriso.

“Ma certo!” esclamò quindi sicura, riprendendo a camminare verso casa.

E forse, fu un bene che Rin si fosse già incamminata, perché Obito ebbe così modo di nascondere il rossore che nacque prepotentemente sul suo viso. L’Uchiha però non voleva che fossero solo parole dette al vento, voleva esserne sicuro.

 “Aspetta Rin” esclamò raggiungendola rapidamente “è una promessa vero?”

“Si Obito, è una promessa!”