Without Control.
 

~ Senza Controllo ~



Non se lo aspettava. Oh, no, per nulla. Percy non sapeva esattamente come fosse accaduto e lui odiava non sapere le cose.
Ricapitoliamo: Percy andò alla ricerca di Oliver Baston per chiedergli di prestargli il suo libro di Quidditch attraverso i secoli, per fare una ricerca per una materia momentaneamente ignota - quale orrore!
In biblioteca, ne avevano esaurite le copie. E, no, non aveva affatto voglia di andare a chierderne ai suoi fratelli. Nè agli altri suoi compagni di Casa. Nè agli altri membri della Squadra. E, no, lui non stava affatto cercando una scusa per incontrare Oliver Baston! Affatto! E, la cosa che si agitò nel suo stomaco, quando lo trovò, non era affatto una colonia di farfalle. E il suo cuore non stava affatto battendo all'impazzata. E, non era affatto il nervosismo a fargli ripetere ossessivamente la parola affatto. Nossignore!
Però, le sue certezze subirono un grosso scossone che rese il loro equilibrio precario, quando Oliver corse da lui, col viso arrossato per lo sforzo della corsa e dell'allenamento appena concluso; Percy pensò fosse molto carino.
Vacillarono ancor di più, quando una mano del capitano si posò sulla sua guancia e Percy arrossì. Ed, infine, erano precipitate nel vuoto, quando le labbra di Oliver finirono sulle sue, aspettando un loro segno, un cenno a cominciare.
Percy non se lo aspettava. Proprio no. Ma il cenno non tardò ad arrivare. Non fu lui a muoversi, ma le sue labbra, che sembravano aver acquistato vita propria, ribellandosi e decidendo di disobbedire agli ordini che il cervello dava loro.
Oliver baciò Percy.
Percy baciò Oliver.
Il rosso arrossì ancor di più, pensando che quella sensazione fosse bella, bellissima. E che il suo primo bacio fosse di Oliver Baston.
Quel dettaglio non gli dispiaceva per nulla.
Aveva gli occhi chiusi e le braccia attorno al collo del castano. Nonostante ci pensasse e si spremesse le meningi, proprio non riusciva a capire come e quando fossero finite lì. Decisamente, odiava non sapere le cose.
Aveva il cervello completamente annebbiato, tanto da non pensare nemmeno alla recondità possibilità di venir visti dagli altri membri della squadra, o peggio, dai suoi fratelli. Completamente scollegato. Odiava anche quello. Lui non poteva permetterselo! Era Percy Weasley, per Merlino! Nè le sue labbra, nè il suo cuore impazzito sembravano pensarla allo stesso modo.
Il primo a staccarsi fu Oliver e Percy temette che stesse ritornando in sè e si stesse rendendo conto di quel che stava facendo, di quel che stavano facendo. O, che fosse colpa sua, in qualche modo. Ma il castano si separò da lui solo per respirare. Osservandolo, Percy si rese conto di avere anche lui il fiato corto. Erano rossi in viso tutti e due e senza la minima intenzione di staccarsi più del necessario per permettere all'aria di andare nei polmoni.
Oliver fece scorrere le sue labbra su quelle del rosso e risalì per il naso, dove posò un bacio. Poi, scese sulla guancia destra e baciò anche quella.
Percy si sentiva una ragazzina, poteva addirittura percepire le sue orecchie andare a fuoco.
Oliver fece per posare un bacio anche sulla sua fronte, ma esitò un attimo. Weasley pensò che ormai c'era dentro fino al collo e protese la testa verso le labbra dell'altro ragazzo. Non li distanziavano nemmeno due centimetri.
« Il mio libro è su, in dormitorio. Vieni a prenderlo con me? » sussurrò Oliver, riprendendo in mano il suo sfacciato coraggio da Grifondoro, capitano della Squadra di Quidditch.
« Sì. » la voce di Percy tremò, anche se lui non voleva e si odiò per quello. Odiava non avere il controllo su ogni cosa e non sapere nulla. Lo faceva sentire così dannatamente vulnerabile!
Oliver s'incamminò e poco dopo, Percy lo raggiunse. Il castano fece più volte sfiorare le loro braccia e quando fu sicuro di aver raccimolato abbastanza coraggio, fece scivolare la sua mano verso quella di Percy, stringendola ed intrecciando le loro dita. Il rosso sussultò, ma ricambiò la stretta e qualcosa di caldo iniziò ad irradiarsi nel suo corpo, sprigionandosi dal petto.
Forse, e dico forse, poteva anche permettersi di godersi la beata ignoranza e perdere ogni controllo per Oliver Baston.













Matt's Place.
Salve a tutti! E' un onore avervi qui con me *lancia meringhe a destra e a manca*
Mi è piaciuto moltissimo immaginarmi le emozioni più intime di Percy ed eccovi il risultato ^^
Con questa fic, dichiaro che voglio sfaldare l'immagine di Percy so-tutto-io-e-sono-un-Prefetto-perfetto Weasley. Questo è solo l'inizio, siete avvisati.
Approfitto del fatto che stiate leggendo per fare un enorme in bocca al lupo a tutti voi che state per iniziare la scuola, come la sottoscritta ^^
Buona fortuna!

Purtroppo, non avete ancora trovato Avvicini che cavalcano vongole sui divani delle vostre case e di ciò mi dispiaccio molto. Davvero tanto. Ma, semmai vi trovaste tête à tête con queste simpaticissime creature, non esitate a scattare fotografie! Ci tengo!

E, per finire, quest'oggi vi lascio con una stupenda canzone dei grandissimi Aerosmith.
Solo per voi, eccovi I don't wanna miss a thing, oltrettutto, colonna sonora del film Armaggeddon.

http://www.youtube.com/watch?v=rKAn1HvmRXM


[*God save the Queen*]

Matt