Anime & Manga > Sailor Moon
Ricorda la storia  |      
Autore: EllieMarsRose    12/09/2011    7 recensioni
Non si vince con la violenza. Talvolta è proprio il silenzio ciò che può farti trionfare in un conflitto. Il silenzio è un urlo di libertà. Il silenzio è il grido più forte.
-Terza classificata al song-fic contest del forum Bunny&Marzio - Oltre l'infinito, oltre l'eternità-
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Stand And Fight

Il nulla intorno, il buio ed il gelo dello spazio circondavano le rovine di quella che doveva essere Tokyo; Galaxia stringeva i denti e brandiva dritta davanti a sé la sua spada dalla lama nera. Chaos ormai l'aveva conquistata completamente, dapprima le aveva annebbiato il cuore, poi era arrivato ad oscurarle completamente la mente ed il buon senso; ora era lì, a fluttuare sopra quei palazzi diroccati da una tremenda esplosione, con la pelle del color del crepuscolo e l'armatura ancor più scura. Il nero stava per avvolgere il mondo; mancava solo una luce da spegnere, un seme di stella ancora da estirpare come erbaccia. Nel giardino di Chaos non doveva esserci luce; la luce permetteva alla speranza di crescere e fiorire. Galaxia l'avrebbe impedito con tutte le sue forze: le mancava solo il seme di stella di Sailor Moon da distruggere e l'avrebbe fatto con l'aiuto di quella spada con la quale, anni prima, Chaos le era entrato nelle vene e non aveva più smesso di scorrervi. Un ghigno le si disegnò sul volto mentre l'unica luce rimasta dell'universo la guardava con uno sguardo che le chiedeva di poggiare la spada a terra ed ascoltarla; strinse ancor più forte l'elsa: mai e poi mai avrebbe sentito le sue parole, lei era la guerriera leggendaria, era la più forte e non avrebbe mai dato retta ad una ragazzina. Quello sguardo così caritatevole che sembrava dirle “Riponi la tua arma, apri il tuo cuore e fai entrare la luce” le sembrava un affronto a tutti gli effetti. Spegnere la luce, far trionfare il buio, soffocare tutte le scintille di speranza; solo così avrebbe vinto. Sailor Moon, di certo, non l'avrebbe bloccata; lei era così giovane, così delicata, così scintillante, al contrario di lei, Galaxia, dura, oscura e con esperienza.


Non è certo la prima volta che mi trovo così vicina al nemico, tanto da poterne vedere chiaramente i lineamenti; quel viso distorto, quell'armatura così scura e pesante e quella spada assetata ancora di sangue... o meglio, di luce. La mia luce. Non sembra una guerriera Sailor quella che ho di fronte. Ma so che è corrotta, il male le scorre dentro come un fiume in piena e spetta a me liberarla. È vero, mi ha privata di tutte le mie più grandi amiche, ha tolto loro dal cuore la luce e se n'è impadronita, lasciandole così polverizzarsi e riunirsi al cosmo...


Ami-chan...

Mako-chan...

Mina-chan...

Rei-chan...


Oh Rei! Quante volte ci siamo beccate per le cose più stupide? Ormai ho perso il conto... eppure, tutto ad un tratto, mi mancano quei momenti in cui diventavo una gran piagnucolona e ti puntavo contro il dito dicendoti: «Sei cattiva! Cattiva!», proprio come fanno i bambini. E tu, che mi guardavi dall'alto dei tuoi zoccoli di legno, con indosso il tuo kimono, mentre quei tuoi capelli neri ti accarezzavano le guance e mi dicevi scuotendo il capo: «Usagi, ma quando crescerai? Possibile che noi dobbiamo essere guidate da una piagnucolona del genere? Va bene che sei la nostra principessa... però, santo cielo, comportati da persona più matura!». Sono stati proprio i tuoi rimproveri, le tue massime, i tuoi consigli a farmi crescere... non posso credere che tu non ci sia più. Sei sparita fra le mie braccia mentre trattenevi le lacrime, ed ancora non riesco a capacitarmi di questo fatto. Rei-chan dura come la roccia, Rei-chan che non si fa scalfire da nulla, Rei-chan che con il suo fuoco mi ha illuminato la via per crescere... eppure, cara Rei-chan, quante volte hai celato la tua sofferenza per non farmi preoccupare? Dicevi sempre che gli amici vengono prima di tutto. Non mi raccontavi mai nulla dei tuoi problemi, non volevi appesantirmi, non volevi spegnere il mio sorriso; dicevi sempre che era il più bello di tutte noi, perchè era quello più contagioso. Forse avrei dovuto insistere, picchiare i piedi per farmi raccontare qualcosa e farti sfogare così... ma è troppo tardi. Non ci sei più. Non ci siete più. E sono di nuovo sola, davanti al nemico a guardarlo negli occhi. Lo ammetto, ho un po' paura, ma non posso tirarmi indietro. Hai presente cosa succederebbe se iniziassi a correre a gambe levate? Haruka-chan mi afferrerebbe per gli odango e mi sbatterebbe con il sedere a terra urlando: «Coraggio Sailor Moon! Non sarai diventata improvvisamente un coniglio?». Forse, potrei rispondere; d'altra parte, quello è proprio il mio nome, Usagi. Ma Usagi è cambiata, Usagi è cresciuta e migliorata e tutto grazie alle tue strigliate, cara Rei-chan. Mi hai insegnato a non tirarmi indietro, ad andare sempre fino in fondo nelle cose, ad avere coraggio, a stringere i denti anche se sentivo dolore e a continuare. Esatto, proprio questo devo fare: stringere i denti anche se il dolore è incontenibile. Una volta mi avevi detto che il silenzio è il grido più forte... e così combatterò oggi. Non urlerò contro Galaxia, non la manderò al diavolo mentre torrenti salati mi solcano gli zigomi leggermente graffiati... la combatterò con il silenzio, con l'umiltà, con tutte quelle caratteristiche che ormai non le appartengono più... vi sento dentro di me, amiche, vi sento scalpitare nel mio cuore... l'acqua di Ami che mi scorre per le vene, il fulmine di Mako che fortifica le mie ali, l'amore di Mina che mi colma il petto ed il tuo fuoco che mi dà la forza per continuare a brillare. Sono l'ultima stella, l'ultima speranza... non posso spegnermi.


The fire's burnin'
We lay our weapons down to rest
This war ain't over
'Till all the people will be free


«Avanti Sailor Moon, cosa aspetti? Impugna la tua spada e vienimi addosso! Combatti, codarda!» la schernì Galaxia accecata dall'odio; gli occhi azzurri della bella guerriera la fissarono cercando di perforarle la barriera oscura dietro la quale si stava nascondendo: «Non credo nel male e nella violenza. È solo un modo per far soffrire le persone» disse semplicemente con dolcezza disarmante. La bocca della guerriera leggendaria si spalancò, dando voce ad una risata stridula ed acida; era incredibile, si stava rifiutando di combattere? Certo, era naturale; la piccola terrestre aveva compreso che non poteva nulla contro di lei. Era il momento giusto per iniziare a distruggerla, prima con le parole e poi con la spada di Chaos: «Non sei mossa né dal coraggio, né dall'orgoglio di una guerriera Sailor» la canzonò, iniziando la sua opera di distruzione. Ma, contro le sue aspettative, Sailor Moon non si alterò, né le scagliò contro nessun attacco; si limitò invece a serrare le palpebre e ad abbracciare il suo corpo nudo mentre pronunciava queste parole sottovoce: «Se essere una guerriera significa usare la violenza, io non voglio più esserlo»


Straight from our hearts we cry
This war has stolen too many lives
Give for sake of freedom we will die
Our sons will carry on


«Ti affronterò con le sole parole per convincerti che stai sbagliando». Non sono una candela, cara Galaxia, non sono una piccola fiammella che basta un flebile alito di vento per spegnerla; io sono la principessa della Luna, colei che ha il seme di stella più splendente di tutti. E ho le mie amiche, sento che mi sono accanto, come hanno sempre fatto in qualsiasi battaglia che ho affrontato. Il mio sogno è quello di proteggere questo pianeta dove ho passato dei momenti indimenticabili: ho conosciuto loro, ho conosciuto lui... il mio Mamo-chan... e per nessuna ragione nell'universo voglio che venga distrutto. La speranza che custodisco in me alimenterà questo mio desiderio e riaccenderà la luce nel tuo cuore, Galaxia. Voglio salvare il mondo. Voglio salvare te, che ora sei mia nemica. Voglio salvare tutti. Diffonderò ovunque la mia luce, anche negli angoli più remoti dell'universo.


Oh Lord we try, we try
To keep our dream alive
And voices will be heard
All around the world


Galaxia spalancò gli occhi incredula: le sue parole non avevano minimamente scalfito la principessa, anzi, sembravano averla fortificata. La osservò paralizzata, mentre quegli occhi del colore del cielo più limpido tendevano una mano aperta verso di lei; sembravano la stessero invitando a legarsi a lei. Riconciliazione? Dopo tutto quello che era successo? Una persona normale sarebbe stata guidata dall'odio e dalla rabbia e le avrebbe fatto di tutto, fuorché tenderle la mano. Perchè? Perchè Sailor Moon non aveva inveito contro di lei? Poteva essere l'amore più forte dell'odio? Poteva essere la luce così potente da scacciare e cancellare il buio? Già... la luce. Le guardò il petto dove le fioriva quel seme così bello e splendente che diventava sempre più luminoso ad ogni istante. Poi la bella guerriera della luna sbatté le ali argentee e librò verso di lei con una grazia unica, gridando la cosa più improbabile che si potesse sentire durante una battaglia: «VIENI LUCE!» e la prese per mano. Subito, Galaxia si sentì più leggera, più pura, più bianca. Più viva. Era bastata una stretta di mano per inondarle nuovamente il cuore di luce e speranza. Nessuno scontro, nessuna violenza; solo parole, affetto e comprensione. Rei-chan aveva ragione: il silenzio è il grido più forte.


So stand up and cry for freedom
And keep the dream alive
Stand up and cry for freedom
And keep the dream alive


Questa shot ha partecipato al concorso del “Bunny e Marzio – Oltre l'infinto, oltre l'eternità forum” e si è classificata terza (non chiedetemi come, anch'io stento a crederci benché sia soddisfatta del risultato). È la prima volta che manovro il personaggio di Usagi, quindi sono dubbiosa sulla riuscita del racconto, però posso dire che come “palestra” è stata molto efficace, dato che, in futuro, ho in programma di scrivere una long-fic con lei come protagonista. La canzone che ho scelto, dato che era un concorso di song-fic, è stata “Cry For Freedom” dei White Lion. Ringrazio moltissimo Miss Demy e marziolina86 per avermi dato la possibilità di mettermi in gioco con questa competizione e spero di partecipare presto ad un nuovo contest; ringrazio anche chi leggerà e chi recensirà, qualsiasi bandierina abbia intenzione di lasciarmi. I vostri consigli sono sempre tutti ben accetti.


EllieMarsRose

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: EllieMarsRose