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Autore: Sasu_Chan    12/09/2011    3 recensioni
"Il telefono di casa Pittman squillò. Monte, da bravo padrone di casa, si affrettò a rispondere con in braccio un pezzo della sua numerosa prole.
-Pronto?
-MONTE!
-Adam?! Cosa vuoi?
-Monte, è successa una cosa orribile!
[PWP AdamMonte]
Genere: Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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NOTE DELLE AUTRICI: dato che nessuno ha mai scritto (e credo nemmeno immaginato) una AdamMonte, la facciamo noi! *Me Gusta face* Enjoy! :D

I love you, Monte

Il telefono di casa Pittman squillò. Monte, da bravo padrone di casa, si affrettò a rispondere con in braccio un pezzo della sua numerosa prole.

-Pronto?
-MONTE!
-Adam?! Cosa vuoi?
-Monte, è successa una cosa orribile!

Monte tenne più stretta la cornetta, pensando al peggio.

-Che diavolo è successo?
-I miei pantaloni…- Adam emise un singhiozzo strozzato.
-Che è successo ai tuoi pantaloni?
-Non… Non… Non mi entrano più!!- urlò la popstar in preda a una crisi isterica coi fiocchi e controfiocchi.

Se l’omicidio telefonico fosse stato legale, Adam sarebbe già dovuto scappare a gambe levate.

-E tu mi avresti fatto venire un colpo per degli schifosissimi pantaloni?-la sua voce andò in crescendo e il bimbo che teneva in braccio scoppiò a piangere.
Adam emise un lamento patetico che faceva concorrenza a quello del pargolo.

-Monte… Ma credi che io sia ingrassato? 

Pittman ci rimase di sasso.

“Cazzo” pensò. “Di solito è Tommy che si occupa di queste cose. Dove sei, stronzo?”
 Il suo pensiero andò all’amico lontano, in vacanza con la sua nuova fiamma.

-Ma no… Che dici…- soffiò nel telefono con una tono decisamente poco convincente. –La lavanderia avrà sbagliato…

Ma Adam continuava a lamentarsi e il suo povero orecchio non ne poteva più. Decise quindi, da vero uomo, di prendere in mano la situazione.

-Cinque minuti e sono da te. Non ti suicidare nel frattempo.- e attaccò.

Monte mollò il bambino alla moglie e rotolò agilmente fino in garage. Entrò velocemente nella Montemobile e si diresse a tutta velocità verso casa del suo datore di lavoro, rischiando l’ergastolo per aver quasi messo sotto una vecchina, un chiosco di hot-dog e un boy-scout.
Il chitarrista fece irruzione nell’enorme casa, trovando Adam seduto sul pavimento con davanti i suoi amati pantaloni. Monte non era mai stato un buon osservatore ma Adam aveva ragione: era un filino ingrassato. Solo un filino, eh. Facciamo 10 chili (tutta salute!).

-Adam! Alzati!
-No. La mia vita è finita!
-Sauli ti amerà lo stesso!
-Sauli mi mette i corni.
-Ah.

Monte rimase immobile accanto al muro, guardandosi intorno. Aveva fatto la gaffe del secolo.  Una luce preoccupante si accese negli occhi della popstar e Monte iniziò a indietreggiare. Finalmente, Adam si alzò e si diresse a passo svelto verso l’ospite.

-Tu lo sai com’è mettere i corni?
-No…
-Allora scopriamolo.- un ghigno decisamente poco felice (per Monte) si dipinse sul volto ciccioso e barbuto del Lambert. 

Adam trascinò Monte sul divano mentre gli levava la maglia. Pittman si lasciò docilmente guidare. Le mani veloci ed esperte di Adam gli scivolarono sulla patta, slacciando il bottone. I jeans scivolarono in terra lasciandolo solo coi boxer a righe.

-Monte, hai il pisello carcerato.
-Sei ubriaco?
-No. No, per niente. Ma questa è la più bella battuta della mia vita e tu non puoi rovinarmela.

Monte tolse la maglia ad Adam che rimase con i boxer. Sui suoi c’erano le stelline.

-Da dove vengono i tuoi boxer? Dall’armadio di Silente?
-E aspetta che tiri fuori la bacchetta.

Monte lo liberò dei boxer e lo spinse sul divano, che emise uno scricchiolio poco rassicurante.

-Lo sfondiamo.-disse Monte un po’ preoccupato.
-Io voglio sfondare un’altra cosa.

Pittman si inginocchiò tra le gambe di Adam e prese in bocca la virilità dell’altro che gemette. Iniziò a succhiare mentre Adam gli passava le mani tra i capelli, pochi ma buoni. Lambert riuscì a tirarsi su, bloccando Monte con le spalle sul divano nero di pelle. Gli divaricò le gambe di scatto. Si mise due dita in bocca  e le inumidì. Poi, una per volta, le inserì nell’apertura di Monte, che soffocò un urlo. Quando lo ritenne pronto, sostituì le dita col suo membro. Iniziò a spingere sempre più forte, beandosi dei gemiti che uscivano dalla bocca di Monte. Vennero insieme, sporcandosi per loro e il divano. Adam si sdraiò accanto all’amante e gli soffiò in faccia.

-Sauli mi ucciderà.
-Va be’, hai tempo per pulire.
-Oppure gli dico che ho mangiato pop-corn al burro sul divano.

Monte scosse la testa, divertito.

-A proposito di pop-corn… Ti fermi a cena?
-Yep.

   
 
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