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Autore: Lady H    12/09/2011    2 recensioni
Greed ai giorni nostri si sente solo, la gente tutta uguale, le serate tutte uguali, la musica tutta uguale... ma ecco una ragazza che attira l'attenzione. (non sapevo che genere mettere e nemmeno che avvertimenti scegliere, se non vanno bene li cambio sotto consiglio)
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Greed, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Questa è la mia prima songfic, so che molti diranno "ohmmmioddio Lady Gaga!" e io rispondo con, può anche essere una pazza isterica ma i suoi testi sono piuttosto realistici, per questo la apprezzo. Per il resto, siate clementi, ho provato ad immaginare un Greed ai giorni nostri e... boh, spero vi piaccia!

I personaggi non sono miei (appartengono ad Hiromu Arakawa) e non ho scritto questa storia a scopo di lucro.

Spero che la storia sia di vostro gradimento.

Déjà vu – I’ve seen you before

Entro nella discoteca, non volevo andarci ma alla fine I miei amici hanno insistito così tanto che o li accontentavo o li uccidevo, ma si sa: Greed non distrugge le sue cose. Le luci stroboscopiche mi darebbero fastidio se non fosse che la mia retina immortale si rigenera a velocità tali da non farmi nemmeno sentire il fastidio delle mie pupille che si contraggono. C’è gente, moltissima, non ho nessuna voglia di ballare, mi dirigo verso il bar mentre i miei amici stanno ballando con delle ragazze. Tutte banali, tutte uguali strette in quegli abitini che lasciano vedere fin troppo per stuzzicare la mia fantasia, non che siano brutte ma… di quelle ne ho gia avute a migliaia nella mia lunga e interminabile vita. Ordino un whiskey, il barista è sveglio me lo porta subito, meglio per lui: niente botte per lui stasera. Mi giro sullo sgabello scomodo e guardo la pista da ballo, tutti si divertono, tutti uguali: i ragazzi hanno tutti i soliti jeans e le solite camicie costose. Mi guardo: io ho addosso i miei amatissimi pantaloni di pelle, la mia inseparabile maglia stretta e nera, il mio gilet con la pelliccia… poi i miei adorabili stivaletti neri. Sembro uscito direttamente dagli anni ’80. Una ragazzina passa e mi fissa con il suo accompagnatore.
-Che cazzo hai da guardare?
lo ringhio, la ragazza distoglie lo sguardo e lo stesso fa quel coso che probabilmente chiama “uomo”. Non ci sono più le ragazze di una volta, nemmeno i ragazzi di una volta, ne la musica di una volta… solo il whiskey resta lo stesso: ne ordino un altro. La musica cambia, o meglio la canzone attuale ha un suono diverso, sa di passato, sa di bei tempi nonostante sia chiaro che è piuttosto recente. Fa venire voglia di ballare, guardo di nuovo la pista da ballo, è affollata. In quel momento l’ho vista, sulle note di quella canzone: quell’angelo mi fissava mentre le prime parole risuonavano nell’aria… l’avevo gia vista, ma non ricordavo dove.

I want your whisky mouth
all over my blonde self
Red wine, cheap perfume
and a filthy pout
Do not bring my friends
because a group doesn’t matter
White river, with ya dear
let’s have a full house of leather

Si muove lentamente mentre accarezza il suo corpo sinuoso e si scosta I capelli biondi e lunghi, leggermente cotonati, dal viso. Mi fa cenno di raggiungerla e nel dubbio mi guardo attorno, mi indico in modo interrogativo: so che vuole me ma non credo ai miei occhi di homunculus quando annuisce sensualmente. Poso il bicchiere e mi lancio in pista, la raggiungo, da vicino è ancora più bella, il trucco pesante, il suo profumo, tutto sa di passato. Balliamo entrambi stretti nei nostri pantaloni di pelle sulle note di quella canzone, ci allontaniamo per bere e poco dopo lasciamo la discoteca: dice di volersi divertire come si faceva un tempo. Ci incamminiamo lungo la strada e tutti ci guardano, lei barcolla leggermente ma sembra abbastanza lucida mentre ride e risponde alle mie battute, sembriamo due fantasmi usciti da un film, mi domando come faccia a non cadere su quei tacchi vertiginosi, si stringe nella sua giacca di pelle e solo in quell momento noto che l’interno è foderato di stoffa zebrata azzurra, sorrido, ha troppo buon gusto per essere nata vent’anni fa.
-Quanti anni hai?
Lei mi guarda e sorride, che dentatura stupenda, candida e ordinata con due canini leggermente lunghi forse, ma ti fanno solo pensare a come dev’essere farsi mordere il collo da lei.
-Non si chiede l’età a una ragazza! Comunque sappi che sembro più giovane… e fattela bastare come risposta!
Il tono scherzoso mi fa sorridere mentre mi tira un pugno sulla spalla, è gracilina ma picchia forte! Camminando mi si avvicina e chiede
-Ti va dell’alcol?
La guardo e seguo il suo dito che indica un negozio di alcolici aperto 24/7, quella ragazza è viziosa, mi piace sempre di più! Annuisco e ci dirigiamo verso la piccola porticina del locale: la pareti sono federate di bottiglie di ogni tipo, lei subito corre ad afferrare una bottiglia di martini bianco, non me l’aspettavo, scelta piuttosto femminile in fondo. Io prendo una bottiglia di whiskey e paghiamo, usciamo e subito la apre bevendo avidamente. Lo smalto nero delle sue unghie risalta sull’etichetta bianca della bottiglia, lei mi guarda con quel suo viso così familiare e così estraneo, smette di bere
-Che c’è?
-Ah niente, solo… sei bellissima.
Lei sorride e sistemandosi i capelli risponde con voce bassa e sensuale
-Grazie. Anche tu non sei male.
Bevendo ci allontaniamo dal piccolo piazzale davanti al negozio, camminiamo per le vie della città illuminate da lampioni e insegne colorate, lei balla attorno ai lampioni e si mette in posa in giro per la città mentre io scatto le foto con una macchina fotografica che ha estratto magicamente dalla sua borsetta. Nelle foto le palpa le statue di personaggi famosi in giro per la città, guarda le vetrine, mi abbraccia, beve e addirittura ha voluto una foto accanto a quel pene finto gigantesco davanti al sexy shop che abbiamo visitato in seguito.
-Oddio guarda!
La sua voce mi attira, sta guardando un dvd, sulla copertina una ragazza legata sembra sti per ricevere delle frustrate da un uomo mascherato, arrossisco leggermente e poi le chiedo malizioso
-Che c’è? Non l’hai mai fatto?
Lei sorride e risponde con voce altrettanto maliziosa
-Oh questo non te lo dico…
In quel istante lancio l’esca
-Lo faresti con me?
-Tesoro, la gente deve guadagnarsi il mio amore, non sono una ragazza facile.

Dirty pony I
can’t wait to hose you down
You’ve got to earn your love
down in this part of town
Dirty pearls and a patch
for all the Rivington rebels
Let’s raise hell in the streets
drink beer and get into trouble

Il tempo vola con la mia piccola miss 80’s, che nonostante l’aspetto serio si diverte ancora a suonare i campanelli e scappare, a fare scherzo telefonici a sfondo horror e a far bere qualche sorso di martini ai cani attraverso le sbarre dei cancelli. Nonostante tutto l’alcol che ha bevuto sembra ancora sobria, barcolla ma ragiona e sembra in perfetta forma, che donna. Le cinque di notte attirano la nostra attenzione annunciate dalle campane della città
-Oh gia le cinque… devo andare.
Alza lo sguardo fissandolo nel mio, ha degli occhi stupendi, delle labbra stupende, le ciglia lunghe, le sopracciglia sottili e scure sotto i capelli biondi e disordinati. Io sono perso nei suoi occhi e lei continua guardando un attimo il suo orologio da taschino, lo chiude mostrando l’ippocampo sul coperchio e lo rimette in tasca, quel simbolo mi è famigliare ma non mi importa, le mi sta guardando con i suoi occhioni viola.
-Chissà forse ci rivedremo un giorno, in giro… e magari potrei anche concedermi alla seconda uscita, chissà.
Si allontana e io la chiamo
-Hey, aspetta! Dimmi come ti chiami!
Lei a qualche metro da me si volta, spinge i capelli biondi dietro la sua spalla sinistra rivelando un tatuaggio rosso sul fianco del collo: un uroburo.
-Io mi chiamo Vice. Perché vivo nel vizio.
Un ultimo sorriso sensuale e la vedo scomparire nel buio di un vicolo. Ho in mente solo una parola: homunculus. Ora so a chi somiglia quella ragazza,sono passati 20 anni da quella sera e mi chiedo se mai la rivedrò… e soprattutto mi chiedo… chi ha provato a riportare in vita Riza Hawkeye?


Whip me, slap me, drunk fuck
Me and carpers dunk drunk
Bud light liquors bar slut
Move if this is your jerk
Watch me light the St James
Yes I like it, appetizer
Taste of heavy metal lovers play
Baby we were born this way

Song: Heavy Metal Lover – Lady Gaga
  
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