Correre, correre, correre.
Il fiato caldo che si infrange contro l'aria fredda.
I polmoni che bruciano, il fuoco che ti divora il petto.
E neanche quel gelido freddo di novembre riesce a sopprimerlo.
E non riprendi neanche il respiro, l'unica cosa che la tua mente dice è "correre".
Lo urla, lo grida.
Lo fa rimbombare per le vie deserte, nelle case addormentate.
Scivola sicuro sopra i tetti e sull'acqua calma del fiume che rispecchia il cielo scuro.
Ti raggiunge, ti insegue.
E tu corri, corri, corri.
Corri verso l'orizzonte.
Al di là del cielo.