BLACK BEAUTY
-Piove.- le labbra del giovane Draco Malfoy si arricciarono in una smorfia.
-Sì,
tesoro, piove.- Narcissa
annuì, rivolgendo un sorriso al figlio.
La
pioggia bagnava le finestre di Malfoy Manor, capricciosa, sotto lo sguardo irritato del bambino.
Le gocce scivolavano una dopo l'altra sul vetro, in percorsi irregolari,
unendosi e dividendosi le une alle altre. Tutte dirette verso il terreno.
-E...- Draco sbuffò -Perché osa
piovere il giorno del mio nono compleanno?- strinse gli occhi in due fessure,
smettendo solo in quel momento di fissare la finestra.
-La pioggia non sa quando
è il compleanno di qualcuno, sai?- la donna non smise di sorridere, restando a
guardare in sua direzione.
-Allora,
dato che posso decidere tutto, perché oggi è mio... desidero che
smetta di piovere subito.- incrociò le braccia al petto, sollevando il capo con
fare altezzoso.
§
-Non
porti la spilla, Greengrass.-.
-Cosa?-
Astoria sollevò il capo dal libro che teneva tra le mani, cercando con lo
sguardo il ragazzo che le aveva appena parlato. Era nel Cortile Interno della
scuola e Draco Malfoy era
in piedi, di fronte a lei, con un cipiglio altero.
-La
spilla che tutti gli Slytherin dovrebbero
portare.- le rispose lui, toccandosi la spilla che si
era appuntato sulla camicia della divisa, all'altezza del cuore. Era l'oggetto
che lui aveva inventato e distribuito a tutti con lo slogan contro Harry
Potter, il suo modo personale di contribuire al Torneo Tremaghi
che si stava svolgendo durante quell'anno scolastico.
-Ne
hai un'altra?- gli chiese solo quello, cercando di incrociare il suo sguardo.
Anche lei portava la divisa e, seduta su una panchina, sembrava più grande di
quanto non lo fosse. Il tutto era dovuto all'acconciatura che le aveva fatto la
sorella: i suoi capelli erano raccolti in una crocchia sulla nuca, a cipolla,
con qualche ciuffo fatto appositamente sfuggire per
donare un effetto spettinato e per incorniciare il viso.
-In
dormitorio.- annuì -Ma dimmi... ti hanno conciato così i capelli perchè...?- sollevò un sopracciglio.
-Daphne. Vuole che io sia più... femminile, adulta e...- la ragazzina aggrottò la fronte, cercando di ricordare
le esatte parole che la sorella le aveva rivolto -E che io riesca a mantenere
il buon nome della famiglia Greengrass.- fece
spallucce, abbozzando un sorriso in direzione del ragazzo -Ti piacciono?-.
-No.- Draco sollevò un
sopracciglio, osservando il suo viso -Ti ha anche truccata
troppo. Essere puri e avere un buon nome non è andare
in giro come se si avessero sedici anni a... undici?- il tono che usò era
ironico, fin troppo.
Ed
era come se Astoria avesse dovuto essere grata di ogni parola che le stava
rivolgendo, come se lui fosse stato Merlino in persona.
-Dodici,
veramente.- anche il tono della ragazza era duro,
sebbene continuasse a sorridergli e ricercare il suo sguardo in modo ostinato.
-Sei
piccola lo stesso.- lui scosse il capo, soffiando
dalle narici -Ma Daphne dovrebbe impararlo: essere
Purosangue non vuol dire ostentare ed andare fuori
dagli schemi. Ci vuole una certa classe in tutto ciò che viene
fatto. Nel tuo caso: la bellezza è anche semplice, raffinata. Un tipo di
bellezza eterea, in modo tale che gli altri abbiano paura di sporcarti anche
solo guardandoti.- fece una smorfia disgustata, prima
di sibilare altre parole: -Tipo quando vieni guardata da un Sangue Sporco.-.
-Io
non mi lascio guardare da...- Astoria sbuffò, prima di
scuotere il capo.
-Ottimo.
Non lasciarti guardare da nessuno, ma soprattutto non lasciarti più acconciare
da Daphne.- fece una pausa, deglutendo e continuando
a guardare negli occhi la ragazzina -Scioglili.- le
ordinò, con voce ferma. Una voce che, stranamente, oltre ad ostentare la sua
solita superiorità, aveva al suo interno una punta di curiosità.
-No.- scosse il capo -Perchè dovrei?-.
-Perché
te l'ho chiesto, forse?- chiese, retoricamente, con tono ironico.
-Se
non lo facessi anche se me l'hai chiesto?- la
ragazzina incrociò le braccia al petto. Era ancora acerba, piccola in un certo
senso, ma stava già mostrando una forza non indifferente e un certo carattere.
-Oh,
be'...- Draco
ghignò -Te lo ordinerei, in questo caso. E tu dovresti farlo per forza.-.
-Pe... perché?- Astoria non capì il suo discorso, tanto che
aggrottò la fronte socchiudendo gli occhi. Lo sguardo era ancora puntato in
quello del ragazzo, come se stesse cercando di capirlo solamente dai suoi
occhi.
-Perché
è il mio compleanno.- il ghignò sulle sue labbra si
fece più accentuato -E quando è il mio compleanno accade sempre ciò che voglio.-.
Astoria
stava per ribattere: schiuse le labbra, provocando uno schiocco della lingua
che sbatteva contro al palato, ma non disse niente.
Guardandolo negli occhi aveva visto qualcosa nella sua fermezza, che l'aveva
spinta a lasciar perdere, ad ascoltarlo veramente.
Così fece ciò che le era stato chiesto e, lentamente, si sciolse
i capelli. Le ciocche, una a una, caddero sulle sue spalle morbidamente.
-Mh. Molto meglio.- Draco annuì, mettendosi entrambe le mani in tasca -Guardati
ad uno specchio, se riesci. Vedrai che non serve
minimamente un'acconciatura da ottantenne per essere bella.-.
-Non
avevo un'acconcia...- cominciò Astoria, prima di
sbuffare e scuotere il capo.
-Lo
sai qual è il trucco, Greengrass?- le domandò,
afferrando la propria bacchetta e puntandola contro il terreno -Il trucco è
paragonarsi sempre ad un fiore...- Draco
si concentrò, e in seguito ad un fascio viola scaturito dalla punta di una
bacchetta, lo stelo di un fiore nacque dalla terra. Mano a
mano che esso si sollevava, una calla apparve magicamente laddove prima
non c'era nulla. Era un fiore nero, semplice, che fece nascere sul viso del
ragazzo un sorriso un poco più sincero, in contrasto con i suoi lineamenti
affilati e freddi.
Astoria
non disse nulla, limitandosi ad annuire e fissare la calla, mentre un debole
sorriso si fece strada anche sul suo volto.
-In
questo caso...- continuò Draco,
facendo schioccare la lingua contro al palato -Paragonati sempre a questa calla
nera. Devi essere sempre semplice e di classe, eterea e raffinata. Nel caso in
cui dovessi somigliare ad un qualsiasi altro fiore...
stai sbagliando strada.- mise via la bacchetta, prima di tornare a guardare la
dodicenne.
-Grazie.- sussurrò lei, a voce bassa, senza riuscire a distogliere
lo sguardo dal fiore. Ne era come ipnotizzata. -Posso... posso
sapere perché non sembri felice nonostante sia il tuo compleanno? Dovrebbe
essere il giorno più bello della tua vita, ma...-
Astoria lasciò la frase in sospeso, mordicchiandosi il labbro inferiore.
-Lo è. È sempre il giorno più bello della mia vita.-.
-Non
stai sorridendo.- affermò, con voce ferma, tornando
solo ora sul suo viso mentre accavallava le gambe.
-No.- Draco
scosse il capo -Ma non puoi sempre sorridere, o sbaglio?-.
-C'è...
c'è qualcosa che ti turba?- la sua voce era tremante, fievole. Come se avesse
paura di invadere troppo la sua privacy.
-Una sola, Greengrass.-
rispose. Sembrava che stesse per dirle chissà quale
segreto, dato che abbassò la voce e si piegò appena con il busto in sua
direzione prima di riprendere a parlare: -Una sola: non ho ricevuto tutto
quello che volevo, per il mio compleanno. Da quando non c'è più in casa il
vecchio Elfo Domestico le cose funzionano al
contrario. Devo dire a mio padre di fare qualcosa in merito.-.
-Oh...- Astoria sgranò gli occhi, neanche fosse sorpresa.
-A
cena ti darò la spilla. Ricordati di metterla sempre.-
le disse solo questo, prima di andarsene.
Lei,
invece, prima di tornare all'interno del castello, si avvicinò alla calla nera
per raccoglierla. Si girò il fiore tra le mani, accarezzandolo lievemente con i
polpastrelli della mano destra, per saggiarne la morbidezza. Sembrava avesse
paura di romperlo, di rovinarlo.
Tutto
era proprio come le aveva detto Draco.
§ Later...
§
La
sera, prima di coricarsi, Draco trovò un foglio di
pergamena arrotolato, chiuso con un nastrino di raso nero, proprio sopra al suo
cuscino. Chiuse la tenda del baldacchino, prima di srotolare il foglietto e
leggere ciò che vi era scritto. La scrittura era arrotondata, priva di
sbavature, come si addice ad ogni rampollo di una
famiglia Purosangue, ma furono le parole che lesse a colpirlo di più. Erano solo poche righe e recitavano: “Mi auguro che il tuo Elfo
Domestico abbia rimediato: i compleanni non vanno rovinati. Te ne sei
andato senza che potessi farti gli auguri. Buon compleanno, Draco.”
-Guarda
te, la Greengrass.- ghignò -Pensavo fosse come sua
sorella...- sbuffò -Solitamente non mi sbaglio mai.-
fece spallucce prima di lasciar cadere malamente il foglietto di pergamena sul
proprio comodino.
Il
nastro che lo chiudeva, però, se lo allacciò al braccio destro con un nodo.
Note
dell’autrice: Spero che la shot vi sia piaciuta! E ringrazio
tantissimo OneLove4 per averla ritenuta “da secondo posto”. Fatemi sapere cosa
ne pensate. Qui di seguito, comunque, vi riporto lo schema con la valutazione:
- GRAMMATICA 9.70/10
- RISPETTO DELLA TRAMA 10/10
- CARATTERE DEI PERSONAGGI: 10/10
- GIUDIZIO PERSONALE 10/10
TOTALE 39.70/40
GRAMMATICA:
Hai semplicemente messo due virgole prima della congiunzione E.
Ti ho tolto 0.15 ad ogni errore quindi 0.30.
RISPETTO DELLA TRAMA:
La storia è molto bella, fa capire subito il carattere di Draco,
che però si "addolcisce" davanti all'insicurezza di Astoria che
ancora bambina si lascia fare dalla sua sorella maggiore che non sempre le da i consigli migliori!
La scena della calla è semplicemente perfetta, è quello che volevo!
Inserire il significato e il fiore nella storia è giusto e non sei l'unica
delle partecipanti ad averlo fatto, quindi sono molto contenta davvero!
Poi il modo in cui Draco le spiega che basta la
semplicità per essere raffinate e belle è splendido e immagino anche la faccia
con cui lei lo guardava in quel momento!!
CARATTERE DEI PERSONAGGI:
Draco è totalmente IC. L'hai descritto come davvero
lui è, dalla richiesta al non voler la pioggia il giorno del suo compleanno
all'ordinare ad Astoria di sciogliere i capelli, è adorabile *.*
E Astoria è molto dolce, perchè sotto la sua
determinazione c'è comunque un cuore che viene fuori nel momento in cui scrive
la pergamena con gli auguri a Draco.
GIUDIZIO PERSONALE:
Lo ammetto io sono una fan delle Dramione,
ma qui con questa partecipazione di Astoria, mi hai fatto sognare...
Complimenti!!
Meriti davvero i pieni voti!!