At
the end
La pioggia cadeva fitta, tanto fitta che non si vedeva più nulla. Ogni tanto
si udiva un urlo straziante, di qualcuno che probabilmente se ne stava andando.
E Harry era sicuro che si
trattasse soprattutto di mangiamorte, nient’ altro. E sorrideva, nonostante si sentisse bagnato fradicio, perché
sapeva che avevano vinto. Ormai mancava davvero molto poco.
Doveva solo trovarlo e distruggerlo. Aveva detto di avere con se l’ ultimo horcrux. E allora lui
doveva distruggerlo, una volte per tutte, per mettere
fine a quell’ inferno. Correva il più velocemente
possibile, senza vedere
Bene dove andare, ma gli
bastava solo raggiungerlo. Sapeva che ormai mancava davvero poco. E sorrise di gioia quando lo vide. Sul volto del signore
oscuro era dipinta un espressione di puro terrore, che
crebbe d’ intensità quando individuò Harry, per poi
trasformarsi in un ghigno beffardo. –Eccolo. Lui che deve
uccidermi. Guardatelo, come è coraggioso! Ma io
ho l’ ultimo horcrux. Lo riconosci, Harry?- disse
rivolgendosi a lui e ad alcuni mangiamorte. Harry sentì tutte le speranze afflosciarsi immediatamente
dentro di lui, quando la vide, e fu come annegare in un mare oscuro. I cappelli
rossi le ricadevano sul volto, nascondendo gli occhi spalancati dalla paura, e
sembrava incapace di muoversi. Guardava Harry e il
ragazzo si accorse che stava piangendo. – GINNY!-
Gridò, paralizzato dall’ orrore. Cosa stava
succedendo? Perché la ragazza che amava si trovava lì?
Quello doveva essere uno scontro riservato a lui e a Voldemort.
Quest’ ultimo
lo scrutò, e disse- Bene bene bene. A quanto
pare abbiamo trovato il tuo punto debole, ed è la signorina qui
presente. Peccato, - disse, e nel fare ciò accarezzò
il volto di Ginny, che era orripilata
– Che sia già occupata. Lei è di mia proprietà, ragazzo, e non puoi farci
niente. – Harry non riusciva a capire, o forse non
voleva capire, perché era accecato dall’ odio e la
paura e dall’ amore che provava per Ginny. – Non dici
niente, eh? Eppure devo dire che hai dei gusti
eccellenti. La ragazzina qui si è dimostrata un horcrux
perfetto e insospettabile. – La testa di Harry
pulsava di dolore e incredulità, era assolutamente confuso e non voleva
accettare la realtà. – Allora, Harry, non aspettavi
altro. E’ lei l’ ultimo. Uccidila. Così potrai sconfiggermi. Tanto è l’ unica scelta che hai.- - Non è vero. Io non la ucciderò.
Per niente al mondo. E tu morirai, e scomparirai per
sempre.- Voldemort rise sommessamente – Certo, e il
mondo è una favola, vero piccolo? Guarda la realtà, Harry, cresci. Io ho la tua ragazzina, e se vuoi
vincere devi ucciderla. Devi fare una scelta. – Harry
rifletté, ma solo una soluzione gli sembrava plausibile. – Liberala. Non voglio
ucciderla mentre è immobile- mentre parlava la sua
voce si era incrinata, ma mentre Voldemort sembrava
non essersene accorto, Ginny ci aveva fatto caso e
aveva capito le sue vere intenzioni. – Mmm... se
proprio vuoi....Sciocco, sciocco ragazzo, credi
davvero che ti lascerei eliminare l’ ultimo horcrux?-
E rideva, rideva senza fermarsi, mentre Harry avrebbe
voluto solamente piangere, perché era tutto troppo difficile. Nel frattempo, Ginny sembrava si stesse facendo forza, infatti
l’ incantesimo che la teneva immobile appariva sempre più debole, ma Voldemort non lo
aveva notato. Di punto in bianco, la ragazza si alzò, e scivolò vicino a Harry, di fronte a un
signore oscuro estremamente sbalordito. Si mise acconto al ragazzo, e lui le
strinse la mano. Poi lo guardò, e lui capì che per Ginny
quello era uno sguardo di addio. Afferrò la bacchetta
di Harry e se la puntò alla tempia. –Cosa stai facendo? Non vorrai morire, dolce ragazza....- Ginny sputò ai piedi di Voldemort –Ecco cosa me ne faccio dei tuoi complimenti. Se dentro di me c’ è una parte della tua anima, allora è
meglio che scompaia per sempre. Non voglio vivere sporca. . Stava per
pronunciare l’ incantesimo, quando Harry,
che era ancora scioccato, si precipitò su di lei. Il fascio di luce verde
sprigionato dalla bacchetta, però, la colpì comunque.
Fu un attimo. Harry si era gettato su di lei, e aveva
sentito il suo corpo cambiare. Era diventato improvvisamente inanimato. Urlò di
dolore, stringendo le mani di lei, che però non poteva
più rispondere. E poi se ne accorse. La maledizione
scagliata dalla ragazza aveva colpito anche lui, gli era passata attraverso,
senza produrre alcun risultato. Non capiva, ma non c’ era tempo. Con le lacrime
e la pioggia che gli offuscavano la vista, prese la sua bacchetta, che era
caduta a terra, e si rimise velocemente in piedi. Voldemort
sembrava debolissimo, a stento riusciva a reggersi in
piedi. Non fui difficile per Harry scagliare la sua
prima maledizione senza perdono. Voldemort si
accasciò a terra, poi pian paino si polverizzò, emanò
una intensa luce verde e poi scomparve. Harry avrebbe
sorriso in un altro momento, avrebbe urlato di gioia, ma non poteva.
Si avvicinò a Ginny, e le scostò i capelli dal viso.
In quel momento si rese conto che sulla fronte della ragazza c’ era una
cicatrice esattamente identica alla sua. D’ istinto, si tastò la nuca. Per la
prima volta, la pelle era liscia al tatto. Mentre il
suo cuore si riempiva di speranze, baciò la ragazza. Incredibilmente, lei aprì
gli occhi. Gli sorrise intensamente, e poi disse –
sono morta?- lui sorrise a sua volta – non credo proprio. – presela mano di Ginny e la fece scorrere sulla cicatrice. Alcune lacrime
bagnarono il viso della ragazza. – Mi hai salvato. La maledizione ha ucciso l’ horcrux,ma non me. – Lui la
fissò intensamente. – Il mio amore ti ha salvato. Proprio
come accadde per me con mia madre. Ti amo- Lei pianse
ancora, mentre il ragazzo le asciugava le lacrime- Ora sono io la ragazza che è
sopravvissuta. Forse era destino. Fin dall’ inizio. –
lui la baciò di nuovo,poi disse- forse. L’ importante
è che tu sia viva. E che tutto sia finito. – Ginny sorrise- prometti una cosa: che per una volta ti
lascerai salvare. Da me. – Lui rispose calmo – Mi hai
già salvato. Mille volte. L’ ultima cinque minuti fa.
Hai salvato il mondo. Tu. Non io. Sei tu il vero angelo.-