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Autore: Shiida the BlackLightning    13/09/2011    3 recensioni
" Rimani immobile. E' ironico no? Ora che finalmente ti è stata concessa la possibilità di scegliere, non sai da che parte andare... Sceglirai il Sogno o la Realtà? Rischierai di perdere tutto quello che hai per riuscire ad avere ciò che adesso desideri di più? La storia ha inizio, ed ora sta a te decidere "
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker, Nuovo personaggio, Tyki Mikk
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo Diciottesimo: Il Bisogno di Sapere

 

 

+++ Angolo autrice +++

Ebbene si, sono tornata!!! dopo i secoli dei secoli rieccomi a postare i capitoli di questa fic... Ragazzi come è dura l'università!! con le vacanze estive sono andata avanti nello scrivere i capitoli e quindi ora posso permettermi di pubblicare fino in fondo questa storia! spero che l'attesa non vi abbia fatto perdere la voglia di recensiere ma soprattuto di leggere!!!! Mi scuso per l'attesa!! Da questo capitolo scriverò la data di pubblicazione di quello successivo: il prossimo uscirà il giorno 25!!

Vi lascio alla lettura!!! Baci baci

 

 

 

Gli massaggiai le spalle staccandomi malvolentieri da lui.

<< ora è meglio che vada >>

<< puoi restare qui se vuoi >>

che porcellino..... ”

Arrossii di botto a quella invitante proposta ma subito scacciai la fantasia di addormentarmi abbracciata all'inglesino dalla mia testa.

<< meglio di no >> risposi facendolo diventare rosso come un peperone.

<< non ci avevo pensato, sarebbe troppo sconveniente >>

Lo trovai adorabilmente delizioso, imbarazzato per la sua candida proposta di restare nella stessa camera soli.

Gli feci una carezza sulla testa prima di raggiungere la porta.

<< ci vediamo domani >>


Dovevo correre adesso. Avevo pochissimi minuti per raggiungere la camera del generale Cross prima che..

Bussai insistentemente alla porta rischiando di buttarla giù.

<< generale, sono io, sono Clary >> urlai.

Quando l'avvenente uomo dai capelli rossi mi aprii potei tirare un sospiro di sollievo.

<< Clary-chan, cosa ci fai qui, sei venuta per un altro bicchiere di vino? >>

<< ehm si, magari! Devo parlarle >>

L'esorcista soffio una nuvola di fumo acconsentendo alla mia richiesta.

<< Mi dica cosa posso fare >> esclamai di colpo << cosa devo fare per salvare Allen >>

<< ah, giusto... tu conosci il futuro, non dovresti già sapere la risposta quindi? >>

Ok, Cross era ufficialmente diventato più noioso di Kanda adesso.

<< Io non vedo tutto, vedo certe cose, delle immagini ecco! e da quelle immagini traggo le mie conclusioni... Io so che Allen è la reincarnazione del quattordicesimo, che il suo obbiettivo è uccidere il Conte, io ho visto che presto inizierà a manifestarsi e io voglio sapere cosa devo fare perché Allen non scompaia quando sarà la fine di tutto, quando si troveranno faccia a faccia il Conte e il quattordicesimo >>

<< perché pensi che io sappia una cosa del genere? >>

<< Che ne so! ma lei sembra sapere un sacco di cose, cose che altri ignorano e sembra anche volere molto bene ad Allen >>

Cross mi guardò capendo finalmente cosa volevo da lui.

<< Le sto solo chiedendo se sa come posso salvarlo... >>

<< ah, che discepolo fortunato... una così bella ragazza che si preoccupa per lui non è una cosa facile da trovare >>

Divagare. Marian Cross lo stai facendo giusto!

<< io, i-io... Generale!?! se lei sa come posso fare io... >>

L'uomo mi abbraccio delicatamente.

<< Mi dispiace Clary-chan, se lo sapessi di certo non avrei lasciato che ti sacrificassi >>

Mi strinsi contro il suo petto stringendo le dita nella stoffa dei suoi vestiti. Erano soffici e profumavano d'oriente.

Trattenni un sospirò d'amarezza.

<< E' tutto così sbagliato, così ingiusto... perché anche lui non può essere felice? >>

<< Chi ti dice che non lo sia? Quello stupido ha una casa, degli amici che gli vogliono bene, un motivo per cui combattere; perché non dovrebbe essere felice? >>

<< Lui potrebbe morire >>

<< Potrebbe morire anche soffocato da uno stramaledettissimo panino se è per questo! Nessuno sa cosa ci aspetta domani, anche se tu riesci a vedere qualcosa del futuro, come dici, non puoi vivere con la paura di quello che accadrà, non sarebbe vivere >>

<< Lo so, ma vorrei fare di più >>

Io sono qui proprio per questo no?

<< Quell'incompetente ha già quello che gli serve per essere felice, guardati bene Clary, sei davvero fuori dalla sua portata eppure ora sei qui a preoccuparti per lui >>

Risi sentendomi adulare in quel modo. Ok, adesso quel suo divagare non mi dispiaceva poi così tanto... i complimenti sono sempre apprezzati no?

<< mi raccomando, non viziarlo troppo però >> disse spingendomi via dalla sua stanza.

<< Generale aspetti, devo dirle una cosa importante, per favore >>

Improvvisamente mi sentii stanca, sentivo le forze abbandonarmi.

Merda... ancora?!?! Erano più le volte che ero svenuta che cosciente!!

Una mano mi sostenne e mi fece distendere a terra.

Eppure lui... sapeva che c'era qualcuno che lo aspettava?

Non aveva importanza adesso: perchè io ero pronta ad occuparmi del suo discepolo d'ora in avanti.

<< Addio >>



 

 

 

Sperai sinceramente che questa volta, al mio risveglio avrei potuto sentire la melodiosa voce di Allen che mi chiamava, invece della solita acida e prepotente voce della capo infermiera.

Mi ero sbagliata. Su entrambi i fronti in effetti.

Rimasi con gli occhi chiusi e mi concentrai sul vocio confuso che proveniva dalla stanza accanto.

<< Ragazzo ti avevo detto di stare con gli occhi aperti o sbaglio? >>

Il tono di voce di Bookman era abbastanza serio. Eppure Lavi rispose con il suo solito fare scherzoso.

<< eddai vecchio non è successo niente >>

Mi aspettai di sentire il rumore di un qualcosa che cozzava sulla testa dell'esorcista dai capelli rossi, ma contro ogni aspettativa il vecchio panda non colpì il suo allievo.

<< non ancora... >>

<< Cosa ti aspettavi? Che Clary-chan ci dicesse qualcosa? Che sbucasse in mezzo alla riunione dei supervisori per farsi esplodere ed ucciderci tutti?!? >>

<< Te l'ho detto, c'è qualcosa che non va in quella ragazza, i suoi occhi dicono una cosa e la sua bocca invece ne dice un'altra >>

<< Ti preoccupi troppo vecchio >>

<< c'è un motivo per cui mi preoccupo così, stupido ragazzo, quella donna nasconde qualcosa di... grosso; non riesco nemmeno a capire se stia davvero dalla parte degli esorcisti.... >>

<< Te l'ho già detto, ci penso io a lei, fidati >>

<< Non mi sembra che te ne sia occupato troppo fino ad ora Lavi! Ieri sera ha parlato con Cross prima che venisse assassinato e noi non sapevamo niente, è stata rapita da quel Noah ed è tornata senza nemmeno un graffio... questa non è fortuna e nemmeno una coincidenza!! >>

Lavi semplicemente non replicò.

Mi morsi il labbro con forza rimpiangendo di non essere stata più cauta nelle mie azioni. Bookman era davvero un grosso problema adesso: forse il fatto che ora sapessi cosa pensava di me avrebbe giocato, in un certo senso, a mio favore, eppure non riuscivo a scrollarmi di dosso l'orribile sensazione che si stesse avvicinando alla verità. Il fatto che Lavi stesse già indagando su di me mi rattristò comunque, ma in effetti avrei dovuto aspettarmelo. Un Bookman è questo che fa, cerca di capire come stanno le cose per far quadrare la realtà. Un Bookman non mette prima l'amicizia del dovere.

<< Non mi piace questa storia Lavi anche il supervisore non ha voluto opporsi alla decisione dell'ispettore Lvellie di indagare sulla faccenda >>

<< non essere così drammatico, credo ci si possa fidare di Clary >>

<< Tu non ti devi fidare ragazzo, devi solo cercare la verità! Ha un Bookman non serve un cuore >>

<< eheheh, certo lo so, è solo che è un peccato: sembra davvero una ragazza così carina >>

<< Stupido allievo torna al tuo lavoro prima che mi arrabbi >>

<< Agli ordini!! >>

 

 

Quando Lavi tornò nell'infermeria e mi vide seduta sulla brandina con lo sguardo vigile puntato verso la sua figura il suo sorriso traballò per un istante.

<< Buongiorno Clary-chan! >>

<< Ciao Lavi >> sospirai arrendevolmente.

<< Come ti senti? >>

<< bene grazie >>

<< Ti ricordi niente di ieri sera? >>

<< Intendi se mi ricordo chi mi ha stordito quando uscivo dalla camera del generale Cross o di cosa abbiamo parlato io e lui prima che lo ammazzassero? Perché credo che ti darei la medesima risposta in tutti e due i casi >>

<< Lo sai che non si spiano le conversazioni altrui? >>

<< Beh, non si dovrebbe nemmeno parlar male degli amici alle loro spalle >>

Lavi sorrise amaramente. << Sono contento che tu mi ritenga tuo amico Clary-chan >>

<< non stavo parlando solo di me >>

Il ragazzo rimase colpito da quell'affermazione.

<< non credere che non sappia che dubiti anche di Allen >>

La mia accusa lo colpì duramente eppure dal suo viso non trasparì nemmeno un segno di rimorso.

<< io sono un Bookman >>

<< Ed io sono un'esorcista, non ti serve sapere altro di me >>

La sua risata forzata mi mise stranamente a disagio.

<< Un'ottima esorcista Clary-chan! Ma non così brava da sfuggire a uno come Tyki Mikk >>

<< Allora è questo che vuoi sapere?! Dimmi Lavi-chan, non ci dormi la notte? >> domandai mascherando la mia rabbia con il sarcasmo.

<< Sono un mistero che ti tiene sveglio? Oppure lo fai solo perché il vecchio pensa che dietro di me si nasconda un demonio al pari del Conte? >>

<< Ti stai sbagliando Clary >> osservò sedendosi sul letto accanto a me << non mi piace fare queste cose >>

<< allora non chiedere >>

<< cosa hai di così importante da nascondere? >>

<< Ti giuro che se non fosse così importante non lo terrei nascosto >>

Il ragazzo chinò il capo arrendendosi all'inevitabile realtà dei fatti. Mi carezzò un braccio scivolando fino alla mano.

<< Lvellie non sarà così gentile >>

<< Nemmeno io lo sarò con lui, stai tranquillo >>

Lavi rise delicatamente stringendomi la mano nella sua rivolgendomi uno sguardo adorante.

<< Hai persino fatto colpo su Yu-chan... chi sei tu in realtà? >>

<< Solo Clary >>





 

 

 

Omake n° 2: Un tè con Miranda-san


 

Miranda mi piaceva. Sul serio in effetti. Era una bella ragazza nel complesso, gentile, affabile, deliziosamente disponibile alla chiacchiera ed un ottima preparatrice di tè caldo.

Peccato solo le persone irrimediabilmente insicure su tutto come lei mi dessero i nervi....

<< Non è possibile... di nuovo? >>

La giovane donna annuì disperatamente nascondendosi il viso fra le mani.

<< cosa hai detto questa volta? >>

<< N-non mi ricordo... credo, si credo una cosa, ma non sono proprio sicura.... una cosa come “ se tu mi vedessi non diresti mai la stessa cosa ” >>

Mi sfuggì un mugolio sommesso di disapprovazione.

<< E lui cosa ti aveva detto... per curiosità >>

<< Che una bella ragazza come me dovrebbe essere più sicura di se >>

<< Bella figura Miranda-san... davvero, questa volta è stata da guinness >>

Affondai innervosita tutto il viso nel fumo del tè caldo che avevo in mano. Se ci pensavo potevo vedere la scena. Il tenero, dolce Marie che per fare un complimento alla tenera e dolce Miranda finiva per essere punto nella suo piccolo difetto di cecità.

Insomma: una bella figura di merda!!

Da una parte questa cosa mi rasserenava: non ero la sola imbecille che finiva sempre per dire/fare cose imbarazzanti. Dall'altra però stavo male per Miranda! Inutile dire che era palese che la ragazza nutrisse un certo interesse per il gigante buono; e che fra l'altro, lui stesso evidentemente ricambiasse la cosa...

Ora il fatto era che lui era troppo un galantuomo e non si sarebbe mai permesso di farle una corte spietata e lei timida e insicura come era avrebbe rovinato anche il suo minimo tentativo!!

Qui c'era bisogno del provvidenziale intervento di super-Clary cupido dei poveri!!

<< Potresti proporgli di uscire... >>

Miranda sputò tutto il tè che aveva in bocca verso di me.

Ora, non ho la più pallida idea di come ho fatto, ma sono riuscita ad evitare perfettamente lo schizzo bollente come se fossi a Matrix.

<< Vuoi uccidermi Miranda-san?!? >>

<< S-scu-scusa ma... non, no riuscirei mai a fare una cosa del genere, insomma... guardami, non sono bella e sono sempre così sbadata!! >>

Un alone di tristezza le cadde sulla testa.

<< Miranda-chan posso dirti una cosa? >>

<< Certo >>

<< sei una gnocca!! se non la pianti di dire che non sei bella giuro che ti tiro un pugno... e sai che lo faccio >>

Ok, probabilmente non aveva capito cosa voleva dire gnocca... ma ero perfettamente sicura che aveva capito il senso sommario della frase.

<< Dici sul serio?? >>

<< Certo che dico sul serio... guarda se potessi ti stuprerei all'istante... se fossi un uomo si intende! >>

La povera Miranda divenne color pomodoro in meno di due secondi.

Nessuno di loro in effetti sarebbe rimasto impassibile a un linguaggio così colorito, per di più lei in questo senso, come credo il piccolo Allen, avrebbero trovato un commento del genere troppo... spinto...

Alla fine non so se Miranda abbia mai invitato Marie ad uscire; però sono quasi certa di averla intravista specchiarsi di nascosto guardandosi per la prima volta con occhi soddisfatti. Come in effetti s'addiceva che una strafiga come lei si ammirasse!!


  
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