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Autore: Serenity452    14/09/2011    9 recensioni
Ariel Redlake arriva in città e subito cattura l’attenzione di Damon, che comincia a bramarne il sangue e non solo, sebbene il suo cuore appartenga ad Elena.
Ariel se ne innamora sempre più, ignara che quei freddi occhi azzurri siano quelli di un vampiro che muove i fili della seduzione assecondando un desiderio incontrollato.
Damon ormai succube e ossessionato da lei, dai suoi occhi verdi, le fiamme rosse dei capelli e l’animo puro, è confuso dai suoi stessi sentimenti già tormentati dopo la morte di Rose ed il continuo rifiuto di Elena. Ma quando Ariel scopre la verità su Damon, il peccato ed il dolore si mescolano in un terribile gioco di caccia e vendetta, passione e terrore con un Damon fuori controllo.
La Redlake potrà mai perdonare l’uomo che l’ha fatta innamorare e poi l’ha delusa e distrutta totalmente?
Potrà nascere l’amore da una relazione che affonda le radici nel dolore?
Ma chi è davvero Ariel Redlake?
Chi gli da la caccia?
Chi sono i misteriosi uomini che nasconde nel suo passato?
Damon scoprirà di non essere l’unico a voler Ariel e sarà trascinato nell'abisso di questo mondo dove niente è come sembra...
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore | Coppie: Elena/Stefan
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
Capitoli:
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 Capitolo II : Bello e Impossibile
 

 
Il mattino seguente, Ariel si svegliò di buon ora, doveva passare a scuola a compilare alcuni moduli d’iscrizione.
Prima di partire, si era iscritta al liceo di Mystic Falls, e fortunatamente aveva fatto la maggior parte delle cose On-line e telefonicamente.
Vivendo da sola, avrebbe potuto darsi liberamente alla pazza gioia, ma le piaceva studiare, in particolar modo la storia.
E Mystic Falls, vantava uno dei migliori professori di Storia della zona, senza contare il grande abbinamento di miti e leggende che la città possedeva.
Anche se, in famiglia, non era lei l’appassionata di miti e leggende, decisamente no.
Guardò il cellulare, che segnava le otto precise.
Era pronta per uscire, aveva indossato un paio di Jeans blu scuro, un dolcevita nero a collo alto, ed una felpa con cappuccio a strisce bicolore blu scuro e blu cobalto.
Guardò ancora il telefono mentre saliva sulla sua auto.
Nessuna chiamata, neanche dall’unica persona che desiderava la chiamasse.
Sbuffò, se era iniziato così il suo primo giorno non sarebbe arrivata lontano.
Mise in moto, scacciando tutti i pensieri negativi e, dando un ultimo sguardo alla cartina, cercò la scuola.
 
Stefan ed Elena camminavano mano nella mano nel lungo corridoio che portava all’aula del professor Saltzman, quando notarono una ragazza che marciava troppo spedita nella loro direzione, con il viso incollato ad un foglio.
Inevitabilmente, Elena fu investita dalla tipa, che finì a terra con un tonfo.
-Oh cielo!-Elena si prodigò subito per aiutare la ragazza che giaceva a terra con il foglio sul viso.
-Stai bene?!-Domandò la Gilbert inginocchiata accanto alla rossa, spostandole il foglio dal viso.
-Ma tu sei! La ragazza di ieri!-Esclamò Elena incontrando i grandi occhi verdi di Ariel.
-...C-Cosa...cavolo mi dispiace, non guardavo dove andavo e ti sono finita contro!-
Elena sorrise e le porse una mano, aiutandola ad alzarsi.
-A quanto pare è destino! È la seconda volta che ci incontriamo finendo l’una contro l’altra!-
Ariel l’afferrò e si tirò su.
-Comunque, piacere sono Elena Gilbert e lui è Stefan Salvatore, il mio ragazzo!-
Ariel arrossì, mentre stringeva la mano ad Elena e poi a Stefan, il tipo strano che si era quasi sentito male al bar, anche se stavolta sembrava in perfetta salute.
-Ahm...è un piacere...io...sono Radlake...Ariel...-
Elena e Stefan la guardarono un po’ straniti.
-Lo so, è un nome stupido!-Farfugliò lei agitando il foglio che aveva in mano.
-Ma no! È un bel nome!-Disse Stefan in modo gentile, con un sorriso tranquillo.
-È vero, non è stupido! È forte e molto singolare!-
La rossa si trovò sorpresa, nessuno le aveva mai fatto dei complimenti per il suo nome!
-...Grazie...-Disse sorridendo.
-Sei nuova in città vero?-Domandò Elena, squadrando i lunghi capelli rossi di Ariel, ed i suoi occhioni verde smeraldo.
-Si, vengo dalla Georgia, oggi è il mio primo giorno... e sto cercando un posto per pranzare, mi hanno detto che di solito gli studenti pranzano in giardino, ma orientarsi qui dentro è un incubo!-
-Ah si, lo so! Qualche tempo fa sono stato nella tua stessa situazione. Elena, l’accompagniamo?-
-Certo! Vieni, puoi pranzare con noi se ti va!-
-Oh non vorrei disturbare...-
-Ma no! Non preoccuparti, immagino che non conoscerai nessuno qui! Vieni ti mostriamo la strada, così ti presento alle mie amiche e ti unisci a noi!-
-Oh, vi ringrazio! Siete molto gentili!-Esclamò la rossa affiancandosi alla castana.
-Allora, che corsi pensi di seguire, Ariel?-Chiese la Gilbert.
-A dire il vero, ancora non ho ancora scelto... però ho intenzione di frequentare il corso di storia del Professor Saltzman!-
-Ah si, lo seguiamo anche noi!-Rispose Stefan, mentre varcavano finalmente l’uscita dell’edificio che dava al giardino.
-Ho sentito dire che è il professore più bravo di storia che ci sia! Non vedo l’ora di seguire una sua lezione!-
Elena e Stefan si sorrisero in modo complice.
Si, Alaric era un gran professore, e non solo.
Ariel seguì i due nuovi compagni attraverso il giardino, dove su qualche tavolo in legno pranzavano dei ragazzi.
Ad un tratto, sul ciglio opposto della strada, Stefan notò la presenza di un moro che di certo non frequentava la loro scuola.
-C’è Damon...-Sussurrò ad Elena, che puntò gli occhi cioccolato sul vampiro.
-L’ho visto...Andiamo?-
Stefan annuì, e si voltò verso Ariel che lo guardò spaesata.
-Ahm... Ariel, c’è mio fratello che penso voglia parlarmi...-
-Ah... non è un problema... è solo dall’altro capo della strada...-
Stefan annuì preoccupato, stringendo la mano di Elena.
Entrambi avevano capito che Damon era interessato ad Ariel dalla sera prima, ma erano certi che il vampiro non avrebbe mai fatto nulla di insensato, soprattutto in loro presenza.
-Damon...-
-Fratellino, Elena...E?-Disse salutando col suo inestinguibile sorriso da sbruffone, indicando con l’indice della mano destra Ariel.
La Redlake si fece tutta rossa in viso.
Quel bellissimo ragazzo che la sera prima la fissava al Grill le stava di fronte, e cavolo: Era ancora più bello da vicino.
Capelli neri come carbone, e due occhi azzurri che sembravano strappati ad una giornata primaverile.
-Lei è una nostra nuova compagna di classe...-Spiegò Elena in modo approssimativo.
Il vampiro più grande, la guardò malizioso.
-Nuova! Finalmente abbiamo una faccia nuova in città! Mi presento, sono Damon Salvatore!-Disse tendendo la mano verso la fanciulla.
Ariel lo fissò incerta, poi ricambiò la stretta di mano.
-...A-Ariel...Ariel Redlake...-Disse sentendosi il viso in fiamme.
Basta. Appena avrebbe compiuto diciotto anni sarebbe andata all’anagrafe a cambiare il suo stupido nome con un nuovo nome decente!
Damon la guardò come se stesse ancora metabolizzando, poi scoppiò a ridere senza ritegno.
Ariel rimase a bocca aperta.
Certo ne aveva viste di reazioni strane sentendo il suo nome, ma nessuno era mai stato tanto maleducato.
E cielo, quanto desiderava sparire sotto terra.
Un bel ragazzo le stava appena ridendo in faccia, perché trovava il suo nome ridicolo.
-Damon!-Ad interrompere l’imbarazzante momento fu Elena, che strillò il nome del vampiro con rabbia.
-UUh...Mio dio! Ma che razza di nome è?!-Esclamò Damon cercando di rimanere dritto senza piegarsi dalle risate.
Ariel sentì la rabbia montarle dentro, questo era davvero troppo.
-Bé, è un nome, ok? A te il tuo nome chi l’ha dato? Non penso che tu te lo sia scelto da solo! Sei proprio un maleducato!-Esclamò la rossa, incrociando le braccia sotto il prosperoso seno.
Damon lasciò andar via le ultime risate con dei gesti della mano, come a scacciar via qualcosa.
-...Sei anche simpatica! Mi piaci!-Disse sicuro di se, guardandola intensamente.
Elena e Stefan gli lanciarono un occhiata truce, per fargli capire di non avere colpi di testa.
Ma il vampiro li ignorò.
-E a te come mai hanno dato questo nome? Insomma... Ariel...!-
-A mia madre piacevano i classici Disney... stava guardando la sirenetta quando le si ruppero le acque! La sirenetta si chiama Ariel! E tu, perché ti chiami Damon!?-Lo sfidò lei mettendo le mani sui fianchi.
Il moro la guardò con un sorriso di sghembo.
-Faresti meglio a non saperlo, Sirenetta!-
-Ehi, non chiamarmi così!-Si lamentò offesa la rossa.
Damon la ignorò assottigliando gli occhi.
-Ehi, Stefan che ne dici se... stasera magari, organizzassimo qualcosa, sì, a casa mia! Potresti venire per cena, Sirenetta...-Offrì suadente il moro, con un ghigno che provocò la pelle d’oca ad Ariel.
Quell’invito sembrava nascondere un doppio senso.
Era affascinante, Damon Salvatore, ma qualcosa in lei le diceva di stare all’erta.
Si sentiva un po’ come un coniglietto tutto solo, che inconsapevolmente si stava avvicinando sempre di più ad un famelico lupo.
Oltre al fatto che era un gran maleducato, che la prendeva in giro e le affibbiava nomignoli quando la conosceva da quanto? 2 minuti?
Calò un silenzio imbarazzante, in cui Ariel si ritrovò incantata dallo sguardo penetrante del vampiro.
Cavolo, come poteva mai essere un lupo, un angelo dagli occhi tanto belli?
-Non si può, mi dispiace Damon, stasera io sono impegnata!-Rispose ancor più vaga Elena lanciando occhiate di fuoco.
-Oh che peccato!-Esclamò il vampiro moro fingendosi mortificato.
-Allora Damon, che sei venuto a fare?-Chiese Stefan incrociando le braccia sul petto.
Damon ghignò come suo solito e guardò Elena.
-Oh, solo per controllare una cosa...Bè, allora ci vediamo più tardi, fratellino, Elena!...Ciao, Sirenetta!-Esclamò facendo l’occhiolino e rimontando nella sua meravigliosa auto celestina decappottabile.
I tre lo guardarono sfrecciare via come un proiettile lungo la strada.
Ariel si accorse che il cuore le batteva velocemente.
Damon Salvatore, era sfacciato, scortese e presuntuoso, ma aveva un timbro di voce suadente, un sorriso sexy, e due occhi da capogiro. Dio se era bello.
Bello e impossibile.
 
Svanito il fratello maggiore di Stefan, il trio si diresse verso un tavolo dove c’erano alcuni ragazzi.
-Bonnie, Caroline, Jeremy, vi presento Ariel Redlake!-Disse indicando la fanciulla dai capelli rossi, che salutò.
Fu meraviglioso, tutto il gruppetto le sorrise e le strinse la mano presentandosi.
-Ariel, loro sono Bonnie e Caroline, lui è mio fratello Jeremy!-
Nessuno l’aveva guardata in modo strano o troppo a lungo, e quello si rivelò il pomeriggio più bello che avesse mai trascorso dopo tanto tempo.
Bonnie era davvero simpatica e gentile come Elena, che era dolce e vivace, Caroline era un po’ pettegola ma la rossa era riuscita a cogliere una certa malinconia nei suoi occhi, e aveva capito che era buona e gentile quanto Bonnie ed Elena.
Stefan e Jeremy si erano rivelati anche loro molto gentili ed educati, non come quel bellissimo Damon Salvatore.
Il pomeriggio trascorse velocemente, fra le chiacchiere che comprendevano un delicato terzo grado per la Redlake, ma tutto sommato nessuno fu eccessivamente invadente, nemmeno Caroline, che era troppo presa dal raccontare di lei e Matt.
Tornando a casa, ripensò al fratello di Stefan, il ragazzo dagli occhiazzurro-ghiaccio.
Ma era davvero possibile incontrare una creatura tanto bella?
Moro, occhi azzurri, un fisico perfetto...e sì, Ariel continuava a pensare a Damon!
Una bomba sexy come lui, non l’avrebbe mai degnata di uno sguardo!
Ma almeno poteva consolarsi, era il suo secondo giorno a Mystic Falls e già aveva fatto amicizia con un bel gruppo di ragazzi.
Ora non le restava che gustarsi il suo panino comprato al Grill, e concedersi una bella dormita: Domani scuola!
 
Damon si versò del Bourbon nel bicchiere, accorgendosi di Stefan che compariva alle sue spalle.
-Qualcosa da dirmi fratellino?-Chiese con tono sarcastico.
-Si Damon, come mai sei venuto a scuola?-Domandò Stefan portandosi le braccia al petto.
Damon si voltò con una finta faccia sorpresa.
-Ehi, proteggiamo Elena, controllavo se era tutto ok, no?!-Disse sbracciandosi in modo teatrale, come era solito fare quando tentava di sviare un argomento.
Stefan alzò un sopracciglio.
-Quindi non hai messo gli occhi su Ariel?-Chiese a bruciapelo il vampiro dagli occhi verdi.
Damon lo guardò a bocca aperta, e cercò di mostrarsi incredulo, come se stesse per ridergli in faccia.
-Cosa?...Quella con i capelli rossi ed il nome più assurdo che abbia mai sentito in 165 anni?-Derise il moro, bevendo di colpo il liquido ambrato nel bicchiere.
-Damon, sul serio, l’hai guardata in modo strano...-
Stavolta Damon sbuffò, appoggiando il bicchiere sul tavolino e avvicinandosi al fratello, affiancandolo e posandogli una mano sulla spalla.
-E con questo? Come fai a dire che sono interessato a lei?-
-Perché tu non guardi nessuna come hai guardato lei...-
-Forse perché è nella mia natura di vampiro guardare le ragazze come il mio pasto personale...Ma tranquillo Stef, sto camminando sulla retta via, no?-Disse allargando le braccia, e piegando le labbra all’insù mentre annuiva lentamente.
Stefan lo guardò senza smuoversi, ed annuì solamente.
Damon ne approfittò subito per filarsela via, prima che il fratellino riattaccasse con la predica.
Ma non fece in tempo.
-Ad Elena piace, e se tu provassi ad usarla come fai con Andie, lei non te lo perdonerebbe mai...-Gli annunciò il castano.
Damon sospirò.
-Sono un bravo ragazzo adesso!-Musicò svanendo lungo le scale, filando via dalle grinfie del fratellino.
Stefan buttò giù un sospiro anche lui. Non sapeva perché ma aveva davvero un brutto, bruttissimo presentimento.
Conosceva Damon troppo bene per non capire che era interessato in qualche modo ad Ariel.
Sperava solo che si stesse sbagliando, o che almeno suo fratello non avesse cattive intenzioni verso la ragazza.
Ma sarebbe stato a vedere come si evolvevano le cose prima di raccontare le sue sensazioni ad Elena, non era il caso di farla preoccupare ulteriormente, pensò il vampiro.
Infondo, suo fratello era cambiato, meritava una chance e forse ciò che aveva catturato l’interesse di Damon, non era solo il“sangue”.
 
 
 
Fine II Capitolo.
 
 
 
CONTINUA…

 

Angolo Autrice:
Buon sera, Vampirelle e Vampiri!
Prima di lasciarvi andare, voglio ringraziare tutti quelli che seguono questa fanfiction, chi l’ha recensita, e chi l’ha messa fra le preferite.
Un grazie di cuore, spero che recensiate in molti, e che la storia continui a piacervi,
Inoltre saluto e ringrazio The Distance, la mia Beta, che ringrazio per l’aiuto essenziale che mi dà nel correggere i miei pastrocchi con impegno e dedizione da prima donna.
Ed infine, vi ricordo la mia pagina Facebook Autore, dove potrete trovare informazioni, spoiler e tant'altro ancora sul mondo di The Fiery Angel & Co.


Serenity452 EFP - Facebook

 

Un bacio, Serenity452

   
 
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