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Autore: Lady Warrior    14/09/2011    2 recensioni
Katherine era una bambina normale. Viveva con la sua famiglia, sino a che lui, Will-occhi-di-ghiaccio, il capo dei vampiri, non la morse. Da quel giorno la sua vita cambiò. Costretta bad ubbidirgli, deve ora abitare coi vampiri e arrendersi all'idea di essere una di loro. Ma perchè hanno morso proprio lei quel giorno? Per fare un dispetto ai suoi genitori, dei cacciatori di vampiri? E sarà vero ciò che dice Will, che lei è la loro massima risorsa?
Il tempo scorre, e lei riuscirà a vedere Will, ma succederà una cosa che stravolgerà la sua già burrascosa relazione con Josh, un altro vampiro. Ma un'altra sorpresa sconvolgerà la sua vita. E questa volta dovrà fare una scelta che le cambierà decisamente la vita.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Insieme una volta per tutte!


Will uscì arrabbiato dalla stanza. Dove si era cacciata Katherine?
Scese al piano della ragazza e bussò alla porta. Niente. Non c’era. La cercò in tutto il grattacielo. In piscina, in sala allenamento, persino in casa sua, ma non c’era. Si sedette su una poltrona al quarantaduesimo piano.
Qualcuno si avvicinò a lui.
-    Marius …-
-    Cos’è accaduto? Hai già terminato di interrogarle?
-    Katherine è scappata. C’erano dei cacciatori in sala riunioni. L’abbiamo uccisi, io e Lotharius. Poi lei si è avvicinata a me e l’ho scacciata in malo modo. E quando l’ho interrogata le ho dato la colpa di tutto. Non era mi intenzione … io non volevo … non …
-    Tu non ragionavi, come sempre quando ti arrabbi. Forse non ti rendi conto che non sei l’unica persona presente al mondo, che anche gli altri hanno dei sentimenti. Hai provato a pensare a cosa ha provato quella povera ragazza quando gli hai detto quelle cose? Te lo dico io: si è sentita pugnalare alle spalle. Si era fidata di te, si era abbandonata a te. Credeva che tu la avessi difesa in ogni occasione che tu … ma le hai addossato la colpa di una cosa che sai benissimo non ha fatto! Le hai urlato contro, vero? È una ragazza sensibile, e anche se non lo fosse, si sarebbe arrabbiata comunque. Ha subito un trauma, ha … come fai a essere così incosciente e freddo? Sai che ti dico? Il consiglio ha ragione. Sei troppo impulsivo. E la tua impulsività ci porterà alla rovina, ci scommetto- disse Marius.
Will abbassò gli occhi e sospirò.
-    Dov’è adesso?
-    Di sicuro a fare tutto ciò che ognuno di noi avrebbe fatto. A cercare i cacciatori di vampiri per diventare umana. E molto probabilmente l’avrà cercati. Spero così per lei. Almeno non avrà da sopportarti come facciamo tutti noi- rispose Marius, pungente.
Will non protestò.
-    Allora sarà meglio che la vada a cercare- disse, alzandosi.
Uscì dal grattacielo, con gli occhi bassi. Ecco uno dei suoi tanti casini.
Forse aveva ragione veramente il consiglio. Era troppo impulsivo, troppo irresponsabile.
Corse per la città, in cerca di Katherine, e la trovò che passeggiava per una via. Tirò un sospiro di sollievo.
Le prese una mano.
-    Katherine, tesoro. Perdonami. Non volevo dire che era colpa tua. Io volevo dire che … magari inconsapevolmente … ma non importa. Sono solo uno stupido idiota. Scusa, Katherine, scusa- la implorò.



Alzai gli occhi al cielo non appena lo vidi. Ascoltai ciò che aveva da dirmi. Sospirai e gli sorrisi.
Lo baciai in bocca, velocemente. – quando imparerai a essere più maturo?- gli chiesi, scuotendo la testa.
-    Presto, tesoro. Te lo prometto- disse lui.
Ritornammo al grattacielo mano per la mano come due fidanzatini appena conosciuti.
-    Ti amo- mi disse Will.
-    Io molto di più, credimi- risposi.
-    Lo so. ma dobbiamo finire la riunione. Liz ci aspetta tutt’ora.
-    Ve bene. E prometto di essere meno isterica.
-    E io prometto di essere meno stronzo qualora sia arrabbiato
-    Bravo. Ottima cosa. Se non la rispetti puoi dirmi addio per sempre- lo avvisai. Era meglio mettere le cose in chiaro. Mi strinse forte la mano e mi baciò sulla guancia.
Ci recammo nella sala riunioni e mi sedetti come prima davanti a Will, accanto a Liz.
-    Davvero non sapete niente?- disse Will. Scossi la testa.
Will giocherellava con le mani. A un certo punto aggrottò le sopracciglia.
-    Katherine. Pensaci bene. Hai qualcosa … tua madre ti aveva dato qualcosa quando avevi sei anni, quando ti ho morso?- mi chiese.
Annuii e gli porsi il ciondolo.
-    Hai mai parlato del grattacielo con qualcuno mentre lo avevi indosso?
-    Sì, a volte … l’altro giorno con Liz … si parlava delle entrate nascoste, quelle d’emergenza- risposi.
-    Allora è questo il colpevole- affermò Will rigirandosi il ciondolo tra le mani – devo portarlo a vedere. Ci deve essere un dispositivo, qualcosa che è collegato a loro-
-    Ma non è possibile!- esclamai
-    Sì, è possibile, invece. Micro dispositivi – rispose Will. Si alzò e uscì.
Mi misi la testa fra le mani.
-    Oh mio Dio, è colpa mia!- esclamai.
-    Ehi- mi consolò Liz – come potevi sapere?
Era vero. Non sapevo nulla, ma potevo immaginarlo.
Uscimmo insieme dalla stanza. Fuori ci stava aspettando Lotharius.
-    Com’è andata?- chiese.
-    Male- risposi.
Lotharius sorrise.
-    Loth, si va a fare un giro?- chiese Liz.
-    Certamente tesoro- rispose lui.
-    Non mi chiamare tesoro. Vieni anche tu, Kathe?
-    Se vuoi …- risposi.
Liz sorrise e mi prese per mano. Uscimmo, dirigendoci in centro.
-    Lotharius, ci offri un gelato?- chiese Liz. Era veramente incorreggibile. Povero Lotharius.
-    Va bene tesoro- rispose lui.
Liz fece un sorriso maligno.
-    E mi compri un paio di collane d’oro? E un anello col diamante?
-    Certamente.
Liz si morse il labbro.
-    Anche a lei?
-    A lei? A Katherine? Perché anche a lei?- chiese Lotharius, preoccupato per il suo conto corrente.
-    Oh se non vuoi va bene- disse Liz – ma ricordati che ti ho detto che avrei pensato alla proposta di fidanzarci. Potrei anche non pensarci più e rifiutare subito-
-    No, no! Li compro anche a Katherine!- esclamò lui, allarmato.
-    Non occorre- commentai.
Mi avvicinai a Liz.
-    Non dovresti essere così cattiva con lui. È cotto di te.
-    Lo so. Perciò mi diverto- rispose lei.
Mi divertii. Li era troppo simpatica e raccontava delle barzellette divertentissime.  Ma non riuscii a non pensare al fatto di prima.
-    Secondo voi potrà accadere di nuovo? Che ci attaccano … - chiesi
Lotharius fece spallucce.
-    La sai quella canzone?- chiese – tutto può succedere, ora qui. Quindi potrebbe anch riaccadere. Ma saremo pronti.-
Sorrisi un poco.
Quando arrivammo alla base, Will mi stava aspettando davanti all’ascensore.
-    Eccoti dunque- disse – ti va di essere la mia damigella d’onore alla festa?- mi chiese. Sorrisi.
-    Non desidero altro- risposi. Will mi fece l’occhiolino e se ne andò.
Andai in camera a prepararmi. Dovevo essere perfetta.
Indossai un vestitino viola  stretto in vita ma largo sulle gambe.
Alle nove in punto mi feci trovare vicino ai drink.
Will fu puntuale.
-    Hai cambiato Look?- gli chiesi.
Sorrise. Indossava una camicia nera e dei jeans. Era meraviglioso.
Ben presto la sala si affollò di gente.
Iniziò una canzone. Heart of gold.
Fantastica.
Will mi prese a sé e cominciammo a ballare.
-    Ti piacciono le canzoni lente- constatai.
-    Se ci sei tu, tutto è bello- disse lui. Arrossii.
-    Questa non l’ho mai sentita- affermai
-    Ora la sentirai. È stupenda-
Aveva ragione. Mi strinsi un po’ di più a lui, guardandogli il petto. Chiusi gli occhi. Will era bravissimo a ballare. Mi pareva di essere una regina col suo re. Will strinse la sua mano alla mia e si avvicinò di più.
Avvicinò la sua bocca alla mia, e anche il nostro bacio mi parve una specie di danza. La più bella danza del mondo.
Smettemmo di ballare e ci recammo vicino a un tavolo. Lawrence, Lotharius e Marius stavano chiacchierando.
-    Ciao- li salutai.
-    Will, Katherine- disse Lawrence.
-    Spero che questa sia la volta decisiva che state insieme- comunicò Marius. Annuii.
-    KATHE!- urlò Liz, spuntata da chissà dove.
-    Ciao Liz!
-    Che ci fai qui a sentire i discorsi pallosi dei maschi? Vieni a ballare con me!”- propose.
Guardai Will e gli sorrisi, poi mi feci trascinare da Liz nella folla. Ballavamo come due pazze scatenate.
-    Di cosa staranno parlando?- chiesi a Liz.
-    Boh, che ne so. Lawrence starà descrivendo loro la sua nuova macchina, te lo dico io-
-    Gli altri non ci sono?
-    Non piacciono loro le feste.
-    Ah, ok- dissi, ma mi distrassi vedendo Josh che ballava con una ragazza. Fui felice di vederlo con un’altra. Con lei sarebbe stato contento.
Dopo un’oretta ci stancammo e ci avvicinammo ai quattro vicino al tavolo.
-    Loth, devo dirti una cosa seria- disse seriamente Liz.
Lotharius alzò un sopracciglio,e Marius lo spinse in avanti.
-    Ehi, calma!- disse l’altro.
Liz e Lotharius si recarono fuori, in terrazzo, mentre io mi posizionavo vicino a Will, che mi cinse la schiena con un braccio.
-    È divertente la festa …- affermai, tanto per dir qualcosa. Will mi diede un bacio sulla guancia, e poi riprese a parlottare con gli altri due di qualcosa che non capii bene. Guardai fuori dalla finestra e sorrisi vedendo Liz e Lotharius baciarsi. Finalmente Liz aveva accettato di fidanzarsi con lui. Finalmente Lotharius ritrovava un po’ di pace.
-    Oh, ma guarda i due piccioncini!- esclamò Lawrence.
Will e Marius si voltarono.
Will alzò il braccio e fece le corna a Lotharius, che, per tutta risposta lo mandò a quel paese dopo il bacio.
Rientrarono poco dopo.
-    Che gli hai detto?- chiesi a Liz, quando ci fummo appartate un po’.
-    Che lo amavo e che volevo stare con lui per tutta la vita. Solo questo-
-    Semplice e incisivo
-    Già. Lotharius … non è bellissimo?- disse, mentre lo guardava, incantata.
Sorrisi.
-    Ma abbiamo deciso di fare con calma. È il mio primo uomo, capisci … voglio andare con calma. Per il letto dovrà aspettare un bel po’. Ma ha accettato. Mi ha detto che aspetterà che io sia pronta, passasse anche un’eternità-
Ricominciammo a ballare.
Dopo un po’ Will si avvicinò a me, e mi prese per mano.
Ballai con lui per tutto il resto della serata, al termine della quale ci trasferimmo nel suo alloggio e facemmo l’amore.
   
 
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