Questa
storia è
arrivata al secondo posto nel contest
“ The Dark Side Of Harmony”
di
Christine23 e Roxy.
Ringrazio JayBree e Light per i banner stupendi!
La storia sarà formata da altri tre capitoli più
l’epilogo.
Prologo
<<
E’ una
bellissima notte. >>
<<
Sì, una
bellissima notte d’inverno. >>
<<
Ti piace la
neve? >>
<<
Mi piaci tu.
>>
<<
Non essere
poetico, Potter, non ti viene bene! >>
<<
No, hai
ragione Granger, c’è altro che mi viene bene.
>>
Lei
non rispose. Erano
affacciati dalla torre d’astronomia, all’interno
c’erano i tappeti e i cuscini
che usava la Cooman per le sue strane lezioni dove poco prima si erano
amati. Era
la prima volta che stava con lei, l’aveva sempre ritenuta una
ragazza
irraggiungibile e in qualche modo si era accontentato delle altre.
Nessuna
ragazza però gli aveva fatto battere il cuore come quella
sera con lei.
Si
chiedeva però perché
lei gli avesse taciuto quella verità e lui aveva rispettato
il suo silenzio. Le
si avvicinò e le prese il mento tra le dita. I suoi occhi
erano luminosi e lui
accarezzò con un dito le sue lentiggini.
Si
guardarono per molti
minuti senza dire nulla e poi lei, come se sapesse cosa stava per
chiederle, lo
tirò per una mano e lo trascinò via dalla torre
d’astronomia.
Erano
già arrivati
davanti alla Sala Comune di Corvonero, quando lei lo
fronteggiò.
Ciò che aveva
provato quella notte era
qualcosa di indescrivibile. Non sapeva nemmeno di cosa si trattava. Non
aveva
mai provato sensazioni simili.
<<
Hermione,
senti… >>
Non
ebbe il tempo di
finire di parlare che lei, poggiandogli una mano sulla tempia gli
procurò un
dolore forte ma veloce. Sbattè le palpebre un paio di volte
ma si scordò cosa
stava per chiederle.
<<
Va tutto bene,
Harry? >>
Lei
gli passò le dita
tra i capelli e lui le prese la mano, baciandole il dorso.
<<
Sì, sto bene.
>>
Le
sorrise, del tutto
dimentico del piccolo dolore alla testa di pochi istanti prima e
ricordò gli
attimi fugaci che avevano condiviso fino a qualche minuto prima. Non
avrebbe
scordato facilmente quelle emozioni e non voleva fare a meno di lei.
<<
Si è fatto tardi.
Buona notte Harry. >>
<< Buona notte Hermione.
>>
Si
guardarono per
qualche secondo, fin quando Hermione non sparì
all’interno della sua Sala Comune
e lui non si avviò al covo delle Serpi.
Sospirando
si aggiustò
la cravatta verde – argento e ripensò a quel corpo
caldo e morbido che aveva
stretto fino a pochi minuti prima.
Sorrise
tra sé, avendo
l’impressione che quella notte d’inverno non
sarebbe mai finita.