Il plenilunio rischiarava la limpida notte settembrina.
Ascoltavo il sottofondo delle onde che si rifrangevano su scogli lontani.
Seduto sulla sabbia, tracciavo con un dito segni dal significato nascosto mentre pensieri indefiniti vorticavano veloci intorno ad un centro ignoto - ma, paradossalmente, in un certo senso familiare.
Non provavo angoscia, né ansia, ma una grande serenità, nonostante questa confusione nella mia mente...
Era come se una grande festa di giochi pirotecnici avesse trovato la sua sede in me.
Ancora confuso, continuo a sorridere...