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Autore: Tem_93    15/09/2011    6 recensioni
Noah sentì dei capelli solleticargli il volto. Arricciò il naso infastidito e spinse leggermente la proprietaria, facendosi spazio ne letto. Si girò dall’altra parte, cercando di tirare un po’ di coperta dalla sua parte, ma nulla, come al solito lei vi si era tutta arrotolata dentro.
Rachel scese dall’aereo, andando poi a recuperare le valigie. Era tornata a casa. O almeno, era in America e a breve sarebbe tornata a casa.
David chiuse la chiamata arrabbiato come sempre. Non sarebbe tornato da lui, no, aveva chiuso.
Santana si svegliò ancora molto assonnata. Tastò l’altra parte del letto, trovandola vuota. Lei era già andata via, come pensava.
Brittany arrivò al lavoro leggermente in anticipo. Lei le mancava già, come sempre non poteva starle troppo lontano, ma per il lavoro doveva.
Mike si lasciò sistemare la cravatta dalla fidanzata, sorridendo mentre lei era tutta concentrata.
Kurt si sistemò il ciuffo per l’ennesima volta, sembrava che quella mattina non volesse stare come voleva. Si passò poi un filo di crema sul volto e allentò il foulard.
[Future-fic]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11} Best Friends
 
 
Sam portò il cappuccino al signore sorridendo, per poi tornare al bancone.
-Abita qui quella citrulla di Rachel Berry?-
 
 
Puck uscì dalla porta, seguendo Rachel, stiracchiandosi.
-Mi hai distrutto la schiena… devi dormire nel tuo letto-brontolò massaggiandosi a fatica.
-Ma è freddo e non mi piace- scosse la testa lei.
-L’hai voluto comprare, te lo tieni- ribatté lui.
-Allora prendo solo il materasso!- squillò lei sorridendo.
-Scordatelo.E’mio!- si affrettò  dire il ragazzo, passandole davanti e aprendo la porta per il locale.
-Ah, te lo ruberò!- trillò annuendo Rachel, cercando i grembiuli sotto al bancone, senza far troppo caso ai clienti.
-Fai quello che vuoi. Io ti avverto però. Io in ogni caso dormo sul mio materasso,e tutto quello che c’è sopra lo posso toccare e stuzzicare come, dove e quando mi pare- sghignazzò Noah, mentre un sorrisino beffardo affiorava sulle sue labbra e Rachel spalancava la bocca scioccata.
-Noah!-strillò indispettita.
-Posso infilare le mani ovunque..- continuò lui gesticolando, e ricevette vari schiaffetti sul petto e sulle braccia.
-Sei.un.maiale-scandì lei, alternando un pugno ad una parola.
-Perché, a cosa stai pensando?- domandò lui ridacchiando, mentre si parava con un braccio, ma ne ottenne solo di più.
-Emh….la smettete di sbandierare al mondo la vostra vita sessuale. Non siamo interessati- li interruppe ad un tratto Sam, sorridendo appena.
-Saam!-gridò lei guardandolo male, per poi tornare a maltrattare Noah –Adesso sembra che andiamo a letto insieme, idiota!- sibilò a denti stretti mentre lui non riusciva a non ridere.
-Ma non è così? Sbaglio o sono sere che dormi appoggiata alla mia schiena?!- la derise lui, mentre tentava di infilarsi il grembiule. Rachel sbuffò, battendo i piedi per terra come una bambina.
-Ti odio- piagnucolò- Non ti parlo più- mugugnò, vedendo poi il ragazzo esultare.
-Se oggi che non è festa mi fai questo regalo, chissà cosa riceverò per il mio compleanno!- esclamò il ragazzo ridacchiando, per poi ottenere uno sguardo omicida dalla brunetta. Rachel sospirò rassegnata, allontanandosi dagli amici. Sollevando il capo notò una figura conosciuta sogghignare al lato del bancone.
-Mandy!-mormorò avvicinandosi alla ragazza, sbattendo le palpebre stupita.
-Berry, se sei tornata per il megafusto, quasi ti perdono- mormorò la ragazza, senza staccare gli occhi da Noah.
-No, è solo un amico- borbottò lei, roteando gli occhi. Quella frase ormai la doveva ripetere in continuazione. Perchè le persone non capivano che erano amici e basta!?
-Friends with benefits?!- sussurrò quella sorridendo maliziosa.
-No!-rispose glaciale lei –solo amici- chiarì, mentre l’altra ridacchiava.
-A parte che sei un’idiota, come ho sempre pensato….però meglio per me- ridacchiò, mordendosi un labbro, mentre guardava il  ragazzo scherzare con Sam.
-Che ci fai qui?-strillò Rachel, catturando nuovamente la sua attenzione.
 
 
Noah tornò a voltarsi verso Rachel, vedendola discutere animatamente con una ragazza. Era minuta più o meno quanto lei, forse leggermente più alta. Aveva capelli ramati e mossi, con le punte tinte di nero, mentre i suoi occhi erano piccoli e verdi, leggermente truccati di scuro. Sembrava parlassero di qualcosa che a Rachel dava fastidio, perché continuava a soffiare e guardarsi intorno infastidita.
 
-Sono venuta a prenderti- spiegò Mandy, arrotolandosi una ciocca sull’indice.
-Io non tornerò con la compagnia- sbottò decisa Rachel, scuotendo la testa.
-Rachel suvvia, sai che c’è bisogno del tuo personaggio per lo spettacolo- mormorò lei, appoggiandosi poi al bancone con la schiena.
-Tornerò se mi cedi il tuo posto- sorrise finta la mora.
-Scordatelo, io sono la protagonista- disse immediatamente l’altra, incrociando le braccia e alzando il naso.
-Allora te ne puoi andare. Addio- squillò Rachel, salutandola con la mano.
-Dai, non dire cagate. E poi cosa stai qui a fare? E’ questo il tuo sogno?- domandò la rossa, squadrando il locale con un’espressione di sufficienza. Rachel annuì con vigore.
-E’ il mio locale, e non lo lascerò certo per fare una stupida parte- sibilò, infastidita dall’altra.
-Nostro Berry, nostro! Anzi, più mio che tuo!- la corresse Noah, arrivandole dietro. Lei fece roteare gli occhi, scrollando le spalle.
- Comunque non tornerò! Siamo stati via quattro anni e non ho mai ottenuto il ruolo che volevo, e meritavo. Per cui, addio!- ripetè, schioccando la lingua, più nervosa di prima. Mandy ridacchiò.
- Piacere, sono Noah, ma chiamami pure Puck- le interruppe il ragazzo, porgendo la mano alla nuova arrivata, la quale gliela strinse sorridendo.
-Amanda, ma chiamami pure Mandy- rispose, sbattendo le ciglia lentamente.
-Facevate parte della stessa compagnia teatrale?- domandò, passando lo sguardo da una all’altra, notando come Rachel lo stesse fulminando.
-Sì, Rachel mi odia perché sono la protagonista dello spettacolo- chiarì. Noah arricciò le labbra, corrugando le sopracciglia mentre guardava Rachel dubbioso.
-Perché non hanno scelto te?- le domandò confuso. Per quanto quella tipa potesse essere brava, non credeva che lo fosse più di Rachel. Rachel era nata per stare sul palco, quando c’era sopra catturava tutta l’attenzione su di se. La brunetta evitò accuratamente sia di rispondergli, sia di guardarlo negli occhi, strinse solo al petto le braccia, abbassando lo sguardo.
-La protagonista ha alcune parti cantate, e la Berry non sa cantare- spiegò Mandy tranquilla. Puck per poco non riuscì a trattenersi dal ridere. Quello che aveva appena detto era alquanto divertente. Rachel che non sa cantare, nemmeno in un mondo parallelo sarebbe risultata sensata come frase.
-Raaaaaach!- gridò Brittany entrando e avvicinandosi in fretta alla ragazza, mentre Valerie correva incontro a Noah sorridendo. Lui la issò scuotendola, mentre lei ridacchiava.
-Ciao Brittany- mormorò la mora, riacquistando il sorriso e abbracciandola, mentre Mandy si era già allontanata.
-Stasera sei da me, cena tra ragazze- l’avvertì la bionda –e tranquilla, cucina Quinn- aggiunse, facendole l’occhiolino. Rachel scoppiò a ridere, annuendo.
-Ok ok, ci sarò- ridacchiò – Porto un film?- chiese subito dopo.
-Certo, qualcosa che possa piacere anche a Valerie- accordò la bionda.
 
 
Mandy si avvicinò a Noah che stava allegramente chiacchierando con la bambina, la quale le stava raccontando cosa aveva fatto il giorno precedente. La ragazza sorrise e gli si accostò.
-E’ tua figlia?- domandò, catturando l’attenzione della piccola.
-Oh no, ma è come se lo fosse- sorrise lui, abbassandosi a mordicchiare il nasino della piccola.
-E così non hai una ragazza- continuò la rossa, ma con quella frase attirò il broncio di Valerie.
-Sì, è quella lì- rispose la bambina, indicando Rachel, seria. Mandy ridacchiò, mentre Noah scuoteva il capo.
-Ti chiederei altro, ma vedo che sei impegnato. Facciamo un’altra volta?- chiese, avvicinandosi e infilando un foglietto nella tasca del grembiule del ragazzo, che le ammiccò sornione. Lei ridacchiò e si avviò all’uscita, mentre Valerie la guardava malissimo.
-Berry, ci si torna a vedere- la salutò prima di uscire.
-Tanto non ritornerò nella compagnia!- strillò la brunetta con una smorfia.
-Chi era quella?- chiese Brittany, arricciando le labbra.
- Un’attrice con cui lavoravo- mormorò Rachel, mentre Valerie si aggrappò alle sua gambe, facendo sbucare la testolina di lato.
-Non mi piace- farfugliò la piccola, ottenendo uno sguardo concorde dalla madre.
 
 
Poco dopo le due Pierce lasciarono il locale e mentre i clienti cominciavano a diminuire, Puck si avvicinò a Rachel, sorridendole.
-La tua amica mi ha dato il suo numero- le confidò, gonfiandosi come un pavone.
-Primo, non è mia amica; secondo, pensi di uscire con lei?-chiese immediatamente la ragazza, corrugando le sopracciglia.
-Cosa dovrei fare?- ridacchiò, sorridendo ebete.
-Non puoi, non con lei!- squittì immediatamente, stizzita.
-Perché?- domandò Noah, sollevando un sopracciglio.
-Perché io la odio! Mi ha fregato il posto, non mi ruberà anche il migliore amico!- strillò, incrociando le braccia al petto irritata.
-Ma guarda che non penso che voglia essere mia amica, penso solo che..- cercò di spiegarle, sorridendo maliziosamente, ma un pugno lo colpì sul braccio.
-La odio. Sei il mio migliore amico, la devi odiare anche tu!- insistette lei, con molta enfasi, il che lo fece scoppiare a ridere.
-Parlando di cose più serie, quella ti ha preso il posto ingiustamente- affermò Noah, appoggiandosi al bancone.
-Oh lo so- annuì in fretta lei – Io sono di gran lunga migliore di lei- si affrettò a precisare.
-E te l’ha soffiato per una stronzata…- disse più duro lui. Rachel notò il cambiamento di tono e si fece più seria a sua volta.
-Noah, lo sai. Possiamo non parlarne?- farfugliò, voltandosi e cercando di allontanarsi, ma lui l’afferrò per un polso, costringendola a guardarlo.
-Potevi aver benissimo il ruolo della protagonista, potevi farti notare e hai scelto di non cantare?!-sbottò, stringendo la mascella duramente.
-Noah io non canto più! Smettila!- sibilò, fuggendo i suoi occhi e mordendosi il labbro.
-Eppure per Valerie hai cantato…-le ricordò, in un sussurro.
-Era My Headband e mi sentivate solo voi. E non ho intenzione di ripetermi- cercò di liquidarlo, continuando a cercare di divincolarsi dalla sua presa.
-Rachel sono stufo. Tu hai la voce più bella su questo pianeta e la stai nascondendo a tutti per una tua insana paura. Lo devi superare! Ormai sono passati anni, non cantare non ti farà sentire meglio!- le ringhiò, mentre lei lo guardava truce.
-No, è una mia decisione. Lasciami in pace- farfugliò mentre i suoi occhi si velavano.
-A me chiedi sempre di supportarti, anzi me lo imponi usando la scusa che siamo migliori amici. Bene, è il mio turno di usarla. Torna a cantare, me lo devi in quanto migliore amica- disse, calmandosi e cercando di tranquillizzarla, sorridendole dolce.
Rachel sospirò affranta, intrecciando poi i loro sguardi.
-Chiedimi tutto ma non questo- lo implorò, sul punto di piangere. L’espressione del ragazzo tornò dura, quasi feroce.
-Sai, penso uscirò con quella Mandy. Ci divertiremo un sacco- disse rabbioso, sorridendo sforzato.
-Bene- mormorò lei frustrata.
-Bene- ripeté lui allontanandosi di scatto.
-Sarete perfetti insieme- gli sibilò arrabbiata.
-Oh ne sono sicuro, non mi aspettare stasera perché penso non tornerò!- sbraitò togliendosi il grembiule e gettandolo via.
-Tanto io sono da Brittany- strillò lei, vedendolo dirigersi in casa. Si voltò stringendo le braccia al petto, cercando di trattenere le lacrime, ma fallì.
 
 
 
-Ciao Rach!- trillò Valerie facendola entrare con un grande sorriso.
-Ciao piccola- le rispose la donna, abbassandosi per abbracciarla.
-Guarda che non c’è bisogno che ti pieghi sulle ginocchia, non c’è molta differenza tra di voi- puntualizzò Quinn, mentre mordicchiava un grissino, già seduta al tavolo.
-Fabray, ogni giorno diventi più dolce- borbottò Rachel, guardandola storto, per poi sventolarle una custodia davanti al naso –Ho preso il film!- esclamò sorridendo.
-Oddio B, non avrai lasciato decidere a lei!- gracchiò la ragazza, guardando Brittany preoccupata –quella quando sente film capisce “musical”!- aggiunse, afferrando la custodia per capire cosa fosse.
-Avrei voluto portare Chicago, ma contando Vals ho optato per Hairspray- disse, sedendosi in mezzo alle bionde.
-Grazie al cielo ci sei tu Vals- sospirò Quinn, baciandole il capo, mentre la bambina non capendo continuava a mangiare il suo arrosto, facendo buffe facciotte.
Così cenarono chiacchierando, per poi sistemarsi nel divano a guardare il film. Appena terminò Brittany portò a letto la bambina, che si era già addormentata tra le sue braccia.
 
-Mi piacciono queste serate, dovremmo farlo più spesso- annuì Brittany, tornando ad accucciarsi al fianco di Rachel, la quale sospirò rabbuiandosi.
-Che c’è Rachel?- domandò Quinn, notando che qualcosa non andava. Era stata troppo silenziosa rispetto ai suo standard, non che le dispiacesse, ma la preoccupava.
-Non voglio tornare a casa- farfugliò quella, stringendosi le gambe contro il petto, mentre le altre due corrugavano le sopracciglia.
-Hai litigato con Noah?- chiese Brittany, come se la cosa fosse impossibile, ma la vide annuire.
-E se torno a casa e lo trovo con Mandy che faccio?- borbottò agitata.
-Mandy?- chiese Quinn –Ma non è quella che odiamo perché ti ha fregato il ruolo da protagonista?- cercò di capire, vedendo Rachel assentire di nuovo –e che ci fa con Puck?-
-Stasera uscivano, e lei non penso si fermerà a una cena. Tanto meno lui- borbottò, affondando il volto contro il petto.
-Se anche dovesse essere come dici, non la porterà a casa- l’avvertì Quinn. Rachel alzò il volto confusa.
-Come ne sei certa?-
-Non ha mai portato nessuna ragazza nella vostra casa- la informò, mentre un sorrisino appariva sulle sue labbra. Rachel sbattè le palpebre stupita.
-Non farebbe mai nulla per ferirti- aggiunse Brittany allungandosi sulla mora per coccolarla. Rachel abbracciò la bionda, stringendola mentre Quinn le carezzava la nuca, protettiva.
-Ah, e comunque, questa io la catalogo come gelosia- trillò ad un tratto, sorridendo furba. Rachel si alzò di scattò e la spinse giù dal divano, facendola ridere maggiormente.
 
 
 
La ragazza arrivò al Broadway e decise di salire dall’entrata sul retro, perché se Puck e Mandy fossero stati al locale non avrebbe voluto vederli. Arrivò in camera e si infilò velocemente il pigiama, sgattaiolando poi sotto le coperte grigie.
Non riusciva ad addormentarsi nemmeno lì.
Ad un tratto sentì dei rumori provenire dalla sala, poi li sentì più vicini, finchè il materasso non si abbassò a causa di un altro peso.
-Perché sei nel mio letto?- chiese Puck, sistemandosi nel suo lato, per poi avvicinarsi e puntellare il dito nella schiena di lei.
-Ti ho detto che voglio questo materasso- disse acida Rachel.
-E ricordi cosa ho detto io dopo?- ridacchiò lui, affrettandosi poi ad abbracciarla da dietro, il che la fece strillare e dimenare.
-Stammi lontano- brontolò, cercando ancora di staccarsi da lui, ma la presa di Noah era quasi più salda di prima. Il ragazzo appoggiò il mento sulla spalla di lei, ridacchiando.
-Non sono uscito con Amanda- confessò.
-Non ci credo- s’impuntò l’altra.
-Se fossi passata per il locale avresti visto che lavoravo- si difese lui, allentando la stretta.
-E perché non ci sei uscito?-chiese, riuscendo poi a voltarsi verso di lui e trovandolo troppo, troppo vicino.
-Perché noi la odiamo, giusto?- esclamò, con un sorriso ebete. Le non poté che sorridere a sua volta, arrossendo un poco.
-Per quella cosa Noah..- mormorò, nascondendo il viso nel suo petto.
-La supereremo Rachel, vedrai. Solo non ti arrendere- disse lui tranquillo, mentre con una mano le lisciava la schiena.
-Grazie- sussurrò lei gioiosa, sorridendogli teneramente.
-Sei la mia migliore amica, no?- scherzò lui.
-Certo, e tu il mio- ma nella sua testa si chiedeva se per lei fosse veramente solo quello.
 
***
 
Ok, un po’ di Puckleberry tenero tenero non guasta mai ;)
Ah, Alessia, questo è per te, un capitolo intero sulle tue giuoie :D
 
-Come si è capito, Rach non ha ancora superato la cosa del canto, ma Noah l’aiuterà ;D (forse cominciano anche a capire qualcosa -.-)
-Mandy…sinceramente la odio <_<
-Gli altri personaggi li ritroverete nel prossimo capitolo, tranquilli
 
A presto ;)
Besos,Miky
 
 
  
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