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Autore: tatabond93    15/09/2011    4 recensioni
A cosa sarà dovuto tutto questo trambusto...forse c'è un nuovo caso??? No...qualcosa di molto più divertente!!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo passava e di lei nessuna traccia...erano più di dieci minuti che Castle aspettava e stava diventando impaziente. Cosa poteva essere accaduto alla donna?? Decise di controllare. Si alzò e si stiracchiò gli arti ormai intorpiditi per la posizione decisamente scomoda nella quale si trovava.
Si avvicinò lentamente alla porta e poggiò l'orecchio per ascoltare i suoni provenienti dall'interno. Nulla. Il silenzio. La stanza pareva vuota. Possibile?? Eppure aveva spettato proprio davanti all'uscita...Kate non poteva essersene andata senza che lui se ne accorgesse. Decise di provare a chiamarla.
< Beckett!! Ehi Beckett!! Tutto bene?? Come va? Non ti arrabbiare se sono rimasto ma io e Lanie non  ci sentivamo sicuri a lasciarti da sola. >
Ancora nessuna risposta.
< Kate! KATE! CI sei?? >
Adesso si stava preoccupando sul serio.
Meglio controllare. Abbassò la maniglia e spalancò la porta. Gli ci volle un attimo per abituarsi alla luce soffusa al suo interno. Kate doveva aver spento le luci e acceso solo una piccola lampadina vicino al divano dove si era stesa.
Il cuore di Castle tornò a battere normalmente. Si era addormentata ecco perché non rispondeva. Si avvicinò e incominciò a chiamarla dolcemente per svegliarla.
< Kate…ehi. Dormigliona...svegliati è ora di andare a casa. >
Stranamente non ottenne ancora nessuna risposta. Accidenti...aveva il sonno veramente pesante...pensò l'uomo.
Piano piano si avvicinò ancora e una volta giunto molto vicino alla donna capì perché lei non gli rispondesse.
Altro che sonno...la donna era svenuta nuovamente. Le guance arrossate il respiro pesante e goccioline di sudore che le colavano dalla fronte. L'uomo rimase in un primo momento imbambolato. Poi si riprese. Prese a scuoterla per svegliarla. Ma niente. Cosa doveva fare?? Ormai  Lanie era andate e lui non voleva certo rovinarle il suo appuntamento richiamandola. Prese una decisione. Con estrema delicatezza avvolse le braccia intorno al corpicino accaldato della donna e la sollevò stringendola a se. Senza allentare la presa si diresse verso la sua macchina. Era suo dovere prendersi cura di lei e perciò l'avrebbe portata a casa sua. Pensò che con un po' di riposo e qualche dove di zuccheri si sarebbe ripresa.
 
Poco dopo agendo quasi da acrobata riuscì ad aprire la porta di casa tenendo ancora la donna tra le sue braccia.
Durante il tragitto in macchina il cuore dello scrittore era sobbalzato continuamente per ogni minimo gemito di dolore che la donna emetteva. Era così preoccupato che quando arrivò in salone non si rese neanche conto che su di esso vi erano sedute Martha e Alexis intente a parlare. Le due, appena lo scorsero, gli sorrisero calorosamente ma il sorriso si spense quando capirono cos’era quel fagotto che l’uomo teneva in braccio. Un gridolino uscì spontaneamente dalle loro bocche.
< Kate! >
< Richard ma cosa è successo?! >
Lo scrittore a quel punto si accorse della loro presenza e prese a spiegare la situazione ma l’agitazione era talmente tanta che le poverette riuscirono a capire solo poche parole di quello che lui stava raccontando.
Intanto si erano spostati nella camera di Castle e ora Kate si trovava sdraiata nel suo letto.
< Mamma cosa devo fare? Sta male, è svenuto due volte? >
< Richard piano…adesso ci pesiamo io e Alexis. Tu cerca di calmarti smaniando come un pazzo non risolverai niente >
L’uomo rimase in un primo momento spiazzato per le parole dure della madre…poi quando la vide accostarsi a Beckett e spostarle amorevolmente una ciocca di capelli capì che anche la donna era preoccupata per la detective.
Si sedette su una poltroncina accanto a letto per tenere d’occhio la sua musa ma non troppo vicino per non rischiare di intralciare le sue donna che la stavano accudendo.
Le guardò misurarle la febbre, metterle un panno bagnato in fronte, cercare di farle bere qualcosa e farle aspirare dei sali per farla rinvenire. Poi Martha dopo un po’ di tempo si rivolse a lui.
< Caro non ti preoccupare…le è venuta solo un po’ di febbre. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Adesso lasciamola riposare e sono sicura che domani sarà come nuova >
< io rimango qui…voi andate a riposare. Grazie per tutto quello che avete fatto… > E le rivolse un sorriso sbieco di gratitudine.
< Oh caro…va bene. Noi andiamo ma tu non stare tutta la notte sveglio a controllarla. Beckett non andrà da nessuna parte, almeno fino a domani mattina >
Poi si chinò e lasciò un affettuoso bacio sulla guancia del figlio.
< Notte madre >
< Notte Richard >
Detto ciò uscì dalla stanza.
Appena Rick rimase solo con Kate decise di avvicinare la poltrona al letto in modo da poter controllare meglio la donna.
Aveva promesso alla madre che avrebbe dormito ma non se la sentiva, era troppo preoccupato per Beckett.
Così le strinse la mano dolcemente accarezzandone con il pollice il dorso.
< Kate > sussurrò < Kate mi hai fatto prendere un altro colpo…vuoi proprio che mi venga un infarto. Domani devi essere in forma mi raccomando. >
Proprio come aveva fatto la madre con lui poco prima le posò un bacio sulla guancia. Indugiò più del dovuto con le sue labbra che appoggiavano dolcemente sulla pelle liscia della detective. Poi, rivoltale un’ ultima carezza si sistemò meglio sulla poltrona sempre tenendo stretta la mano della donna.
Nonostante il suo desiderio di rimanere sveglio la stanchezza era troppo e dopo poco fu travolto dal sonno. Quella notte sognò Kate ormai guarita che ringraziandolo di tutte le sue premure lo baciava dolcemente. Mai sogno fu più bello per il nostro scrittore.

 
 
 
 L'angolo di Bond...Tatabond!
Bè...oggi ho poco da dire se non che rivoglio le vacanze...maledetta scuola!!
Le recensione sono sempre ben accette...buona lettura!
Bacioni

  
  
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