Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: CottonBatu    14/05/2006    39 recensioni
“Tu non mi ascolti, mai! Adesso finalmente si capisce perché stiamo sempre a litigare, io e te! Non c’è dialogo! Ora rimaniamo qui finché non ti deciderai a starmi a sentire!” Hermione rise forzatamente “Ron, per favore! Io stavo scherzando, io ti ascolto, davvero! Però, ora, ti prego, torniamo a casa…” disse lei cercando di impietosirlo in qualche modo. Lui rimase fermò dov’era. Hermione sospirò rassegnata “…Forza, ti ascolto…”............Buona lettura^^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SOTTO UN OMBRELLO A FIORELLINI



“Smettila di agitarti, Ron! Mi sto bagnando tutta!” disse Hermione spazientita e bloccandosi in mezzo alla strada principale di Hogsmead, mentre l’ennesima goccia di pioggia s’andava incastrando tra i suoi riccioli gonfi d’umidità

“Non è mica colpa mia se il tuo ombrello è così piccolo!...E poi io non mi agito…” disse l’altro cercando di stare il più possibile sotto l’ombrellino a fiorellini di Hermione

“Tu ingombri ! E poi il mio ombrello non è piccolo! Per una persona sola è perfetto!”

“Già, ma siamo in due!”

“Non è di certo colpa mia se ti sei dimenticato l’ombrello in sala comune!”

“Mi sono dimenticato l’ombrello solo perché ero impegnato a litigare con te, quindi è tutta colpa tua se adesso ci troviamo in questa situazione!” la ragazza lo incenerì con lo sguardo

“Non ho iniziato io a litigare, Ronald! Se la smettessi di essere così paranoico, io…”

“Paranoico?! Io , paranoico?! Guarda che io sono solo realista!”

“Realista, tu?! Ma se pensi che ogni ragazzo che mi si avvicini abbia doppi fini, anche se solo mi chiede un fazzoletto!”

“Lo sanno tutti che quell’idiota di Dean vuole ben altro da te che un fazzolettino! E io che pensavo di farti un favore!”

“Ron, gli hai dato un pugno!”

“Per un buon motivo! Considerando le tue passate esperienze con Vicky e Polipo McLaggen, si capisce che non sai scegliere i ragazzi che frequenti!...e mettilo meglio, questo ombrello, mi sto bagnando tutto!”

“Victor è stato gentilissimo con me! E per quanto riguarda Cormac…bhè comunque non è questo i punto! So badare benissimo a me stessa, e non mi serve nessuno che scelga le persone che devo frequentare, soprattutto tu, Ronald! Fosse per te mi rinchiuderesti in dormitorio con la porta e le finestre sbarrate!”

“Non essere ridicola! Le finestre te le farei aprire!” Hermione gli lanciò un’occhiataccia e Ron ridacchiò, spostando in maniera apparentemente casuale l’ombrellino verso di sè, facendo avvicinare un pochino la ragazza

“In ogni caso…non mi sembra né il luogo, né il momento adatto per discutere di questa cosa…È meglio tornare a Hogwarts prima che il temporale peggiori…” disse lei cercando di tirarlo verso il sentiero ciottoloso

“E Ginny e Harry?!” chiese lui spingendola nuovamente verso di sé

“Sono andati avanti, circa mezz’ora fa, Ron…”

“E io perchè non me ne sono accorto?! Che stavo facendo?”

“Litigavi con me…”

“Ah...E allora perché tu te ne sei accorta anche se stavamo litigando?!”

“Io ho detto che tu stavi litigando con me, e non che noi stavamo litigando, quindi io ti ascoltavo relativamente!”

“Stai forse cercando di dirmi che quando io parlo tu non mi ascolti mai?!”

“Oh no, quando parli ti ascolto! Quando borbotti, sbraiti, imprechi e dici idiozie, invece no!” Ron fece un rapido ragionamento e dopo qualche secondo concluse che la ragazza – che nel frattempo se la stava ridendo alla grande – lo aveva ascoltato sì e no quattro o cinque volte nel giro dei sette anni che si conoscevano.

“Allora andiamo?!” chiese lei ancora presa nel tentativo di trascinarlo per la strada. Ron si impuntò sui piedi incrociando le braccia, come un bambino capriccioso

“No” Hermione si maledì per aver fatto quell’uscita poco prima

“Ron, prima stavo scherzando! Dai, forza, andiamo, che ho freddo!” il ragazzo si girò verso di lei

“Tu non mi ascolti, mai! Adesso finalmente si capisce perché stiamo sempre a litigare, io e te! Non c’è dialogo ! Ora rimaniamo qui finché non ti deciderai a starmi a sentire!” Hermione rise forzatamente

“Ron, per favore! Io stavo scherzando, io ti ascolto, davvero! Però, ora, ti prego, torniamo a casa…” disse lei cercando di impietosirlo in qualche modo. Lui rimase fermò dov’era. Hermione sospirò rassegnata

“…Forza, ti ascolto…” disse lei dandogli l’ombrello e incrociando le braccia.
Improvvisamente Ron ebbe la gola secca.
A guardarla così, con i boccoli bagnati e scomposti, l’aria imbronciata e perennemente seria, le forme morbide e proporzionate nascoste sotto strati e strati di abiti quasi completamente zuppi, Ron era stato attanagliato da un senso di soggezione che ormai lo tormentava ogni volta che l’aveva vicino. Come poteva una figurina alta un metro e sessanta scarsi, scatenare in lui emozioni così contrastanti che portavano ogni volta a figuracce sicuramente memorabili? Ron se lo chiedeva già da un po’.
Hermione si mosse sui piedi e si schiarì la voce, come per ricordargli che era ancora lì. In quel momento per la mente bacata di Ron passo un’idea che poteva avere conseguenze decisamente apocalittiche sulla sua vita futura

“Sei pronta?!” Hermione annuì annoiata

“Sicura, sicura?”

“Per la miseria, Ron, cosa devi dirmi? Se c’è qualcosa che devo sapere, allora parla, sennò muoviti e torniamo a scuola!” Ron rimase in silenzio per un po’

“Non è che devo parlare, parlare…” cominciò lui, vago, mentre Hermione, ogni secondo più irritata, si sistemava una ciocca bagnata dietro l’orecchio

“Ron, per favore…” il ragazzo le poggiò un dito sulle labbra

“Un attimo, Hermione…” lei arrossì terribilmente e distolse lo sguardo tentando di riprendere il controllo

“…Io…ok…noi…noi ne abbiamo passate tante insieme…e…e…sì, insomma…qui le cose cambiano e non possiamo fare niente per evitarlo e…bhè…siamo sempre stati amici…ci si vuole bene nella vita…c’è una bella amicizia tra noi…” Hermione aveva seri problemi a seguirlo, senza contare che non aveva idea di dove volesse andare a parare. Gli poggiò una mano sulla spalla, preoccupata

“Ron…ti senti bene?”

"Hermione lasciami finire, per favore!”

“Ma, finire… cosa ?! Non hai detto niente e sono cinque minuti che parli!” Ron la guardò indispettito

“Vedi allora che non mi ascolti?! Se tu mi avessi ascoltato attentamente, avresti capito dove voglio arrivare!...insomma…è ovvio, dai!” Hermione corrucciò la fronte, cercando di capire cosa le volesse dire lui

“Non è che puoi parafrasarmi quello che hai detto, così mi semplifichi il lavoro?!” Ron sbuffò.
Poi borbottò.
Poi arrossì.
Poi la baciò.

Questo , è quello che avresti sempre dovuto ascoltare…” le disse lui una volta che si furono staccati, portandole una mano sul suo cuore. Hermione sospirò indecisa tra svenire tra le sue braccia e saltargli addosso

“Potevi dirlo prima…” disse lei attirandolo di nuovo a sé sotto l’ombrellino a fiorellini

“Sei tu quella che non mi sta mai a sentire…” Hermione sorrise contro le sue labbra

“Ora sono tutt’orecchi…”



Wow…


FINE.





Ciao amori miei adorati!!!!!!! Dunque questo è il frutto di un pomeriggio di noia in una giornata di pioggia! Per chi non si spiegasse il ‘ wow…’ finale, diciamo che è il mio modo di dire ‘e vissero per sempre felici e contenti’!!! XD XD XD Spero tanto che vi sia piaciuta, è una shottina assolutamente senza pretese che mi è piaciuto molto scrivere!
Recensite, mi raccomando!!!!!!
Baciotti potti, tesori miei ^^!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

   
 
Leggi le 39 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: CottonBatu