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Autore: Aesir    15/09/2011    2 recensioni
Questa è la precedente versione della fanfiction "Le Ombre sopra il Mondo Emerso - Il Sigillo della Morte"
Genere: Azione, Dark, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dubhe
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La citazione iniziale NON mi convince, ma non mi è venuto in mente di meglio...

Scena Sesta (VI): SONO CON TE, E PENSO A LEI
 
Cause when I’m with him
I am thinking of you
Thinking of you
What you would do if
You were the one
Who was spending the night
Oh I wish that I
Was looking into your eyes
- Kate Perry,Tinking of you
 
“Theana? A cosa stai pensando?”
La maga si voltò, guardando il giovane dai capelli neri accanto a lei. Questi, vedendo che non rispondeva, le mise la mano intorno alle spalle e ripetè la domanda.
“Sai, Lonerin... potrà sembrarti stupido, ma... pensavo a Dubhe.”
“Perchè?” Il suo tono era stupito. “Pensavo vi odiaste.”
“All'inizio, forse. Poi siamo diventate amiche.”
“Vuoi dire che posso riprendere a frequentarla?”, chiese, scherzando.
“Non ci provare nemmeno. Comunque, non lo so, perchè, continuo a pensare alle scelte che ha fatto. Mi chiedo se davvero non avesse ragione.”
Stavolta Lonerin annuì. “Ha rinunciato a tutto, ha seppellito i suoi sogni, per salvarsi e per salvare la persona che ama.”
“Gli ha fatto del male, però.”
“Sì, gli ha fatto del male, ma se non l'avesse fatto avrebbe sofferto ancora.”
“In ogni caso non soffrirà come Dubhe.”
“No, questo è sicuro. Sai... è buffo. Durante la tua missione, pensavo 'non le accadrà niente'. Ne ero sicuro, e sai perchè? Perchè eri con Dubhe. E lei è inarrestabile, non teme nulla.”
“Questa è una sciocchezza. Dubhe ha paura come tutti gli altri... solo che è brava a tenerlo nascosto.”
Rimasero un attimo a riflettere sulla verità di quelle parole. Fu Theana a romperlo.
“Ascolta, tu sei stato tanto tempo insieme a lei... cosa pensi?”
“Non sei gelosa vero?”
“No! Cioè, forse un pochino pochino...”
Il mago la guardò divertito, poi sospirò. “Dubhe è Dubhe. Non ci sono parole per descriverla. L'hai mai guardata negli occhi? Ecco la prima volta che l'ho vista, ho pensato che avesse degli occhi bellissimi. Nient'altro.  Poi mi ha parlato di sè, e ho capito che quella luce che vi brillava dentro era dolore. Tanto dolore... Nessuno ha mai dovuto soffrire quel che ha sofferto lei. E a volte, mi sveglio chiedendomi come sarebbe andata se fossi riuscito a liberarla dalla maledizione, se l'avessi salvata.
Delle notti mi sveglio, e me la vedo accanto, a guardarmi con quei suoi occhi. A volte mi sembra di abbracciare lei, mentre sono con te.”
Perchè... sì, ti voglio bene ancora, Dubhe. A volte gli occhi di Theana sono i tuoi, a volte mentre faccio l'amore con lei, il suo corpo morbido si trasforma nel tuo, quello magro, nervoso, che ho stretto nelle Terre Ignote. Ti voglio bene e te ne vorrò sempre.
Si fermò imbarazzatissimo, al pensiero di ciò che aveva appena detto, temendo persino che la maga riuscisse a indovinare i suoi pensieri, ma Theana si limitò a sospirare: “Manca tantissimo anche a me. Vorrei essere riuscita ad aiutarla.”
Rimasero in silenzio, e fu come se fra loro due aleggiasse lo spirito di quella ragazza triste, vestita di nero, i capelli castani legati in una coda, il viso pallido e serio, due occhi scuri, lo sguardo triste.
“Ti ricordi di quando ti ho chiesto se stavate insieme, e poi ti ho dato uno schiaffo?” chiese poi la maga, a tradimento.
Il ragazzo annuì. “La ami ancora?”, s'informò Theana con aria inquisitoria.
“Non potrei non volerle bene.”
“Sì, le voglio bene anch'io, in questi mesi è diventata una grandissima amica, ma... la ami?”
Lonerin decise di tenerla sulle spine un altro po', poi si decise a parlare: “No, le voglio bene, ma io amo te... Dubhe.”
Si coprì la bocca, arrossendo per il lapsus.
Un attimo dopo, stavano entrambi ridendo.
 
Una leggera spirale di fumo si levò dal punto del tavolo in cui aveva consumato quella vecchia pergamena, compiendo la prima parte del rituale che avrebbe dovuto liberare l'Assassina dalla sua maledizione.
“E adesso?” si chiese. “Vorrei provarci, ma...”
Ma Dubhe potrebbe non ricordare come si fa. Ma il messaggio potrebbe andar perduto. Ma in tal caso starei peggio di adesso, perchè penserei che le è accaduto qualcosa, mentre in realtà sta benissimo. Ma se non provo non posso sapere..
Si decise, prese le otto pietre e tracciò i simboli. Le dispose in cerchio, poi accese il fuoco magico.
Scelse un foglio... e si bloccò con la penna ad un centimetro dalla carta. Cosa le scrivo?
 
Dubhe, dove sei? Perchè hai fatto quel che hai fatto? Non ti capisco. Avremmo trovato una soluzione, ti avrei salvata. Avreste potuto vivere felici... Ho fatto quel che mi hai chiesto, ma non ne capisco il senso. Non era necessario. Non posso far niente per cambiare ciò che è successo, comunque. Cerca di stare attenta, spero ci rivedremo, prima o poi.
Theana.
 
La lettera le sembrava vuota, stupida e senza senso, ma era il meglio che le fosse riuscito.
Il messaggio sparì. Pochi minuti, che le parvero ore, dopo ne apparve un altro. Così presto! Brava!
Poi lo guardò meglio. Disegnate dal fumo viola, c'erano poche parole, vergate con la calligrafia precisa dell'Assassina. Era scritto semplicemente:
 
Grazie. Sto bene.
Dubhe
 
E la maga si addormentò quella notte, con un'incognita.
È la verità, quel che ha scritto, o mi sta mentendo? 
   
 
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