Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: miyu90    14/05/2006    16 recensioni
Un'altra ff su Lily e James!!Avevo detto che su di loro non avevo in programma niente infatti questa ff è nata per caso, spero vi piaccia!!!
Parla di Lily e James come non gli abbiamo mai visti. Due pesti di otto anni con solo una cosa in comune: cacciarsi nei guai. Poi un fatale incontro per entrambi sotto un'albero di ciliegio. E da qui l'inizio di tutto...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
o

Ciao a tutti! Come va? Sono ritornata!!Dopo sue settimane infernali di studio mi rilasso un po’ e ho scritto questa fanfiction. È una storia carina senza troppe pretese. Parla di Lily e James, ma di due Lily e James diversi da come li conosciamo. Due bambini di otto anni. Due piccole pesti insomma.

Spero che vi piaccia!!!Questa one- shot non ha niente a che vedere con l’altra mia ff “Una romantica storia d’amore” (Per chi non l’ ha letta corra subito a leggerla!!!^__^)  e non ha legami con il futuro in generale.. vabbè.. vi lascio leggere ora, ok?

Miyu90  

 

Il nostro primo incontro

 

 

“Mamma, dove stiamo andando?”

La voce di una bambina risuona acuta dentro una vettura che procede spedita verso la statale inglese.

“Te lo detto, in un bel posto. Solo io e te, però, è una sorpresa. Sappi solo che è un posto molto bello da sembrare quasi magico.” Risponde la donna al volante, una signora dai capelli rosso fuoco, la carnagione chiara e due occhi azzurri ma belli come il ghiaccio e, nonostante la trentina d’anni, mostra un viso giovane.

La bambina ritorna a guardare il paesaggio. I capelli rossi ricadono sul suo faccino di bambina e gli occhi verdi osservano la fauna circostante. Lily guarda il paesaggio un po’ annoiata. Per quanto bello sia, resta immutabile, fisso, senza cambiare mai. Nella sua mente di bambina  tutto ciò è tremendamente noioso e sogna con nostalgia il giardino di casa Evans dove giocare con la sorella Petunia.

“Perché Papà e Petunia non sono venuti con noi?”

“Te l’ ho già detto, Lily. Petunia è andata a Londra a fare una visita e papà l’ ha accompagnata. Non siamo andati con loro perché so che ti saresti terribilmente annoiata.” La donna risponde con voce un po’ annoiata stavolta, stanca di ripetere sempre le stesse cose.

In macchina cale un silenzio annoiato ma è la voce squillante di Emily Evans a interromperlo: “Eccoci!Siamo arrivati!”

Emily gira a destra e ,portando dolcemente l’auto, da guidatrice esperta, si immette in una stradina secondaria costeggiata da imponenti alberi. La macchina gira veloce e dopo alcune manovre si posiziona nel parcheggio. Lily si slaccia la cintura e scende velocemente dall’auto.

I suoi occhioni verdi osservano estasiati il paesaggio. Davanti a lei c’è un prato immenso, fatto di erba fresca e verde, come i suoi occhi. Gli alberi si ergono solenni attorno a lei e in lontananza si intravede un bel lago blu con possibilità di noleggiare barche. Il sole illumina il prato che Lily calpesta, correndo e urlando. E salta e corre, felice, persa, libera, inebriata da quell’odore di pino di montagna, di aria pulita. I fiori intorno a lei sono bellissimi e sorridono anche loro contagiati dall’euforia che l’ ha sempre caratterizzata come una bella bimba vivace.

“Iuuuuuuuuh! Mamma! È bellissimo qui!!!”

Salta un’ ultima volta e urla contenta prima di sdraiarsi al suolo. Ora l’erba fresca le accarezza il volto e i suoi occhi verdi guardano rapiti il cielo nuvoloso ma soleggiato che splende sopra di lei.

“Ehi campionessa!!!!- Emily si avvicina e si accuccia affianco a lei- non stare sdraiata sull’erba bagnata che ti pigli un raffreddore. Stabiliamo le regole della giornata…”

Lily si gira fino a incrociare gli occhi azzurri di Emily e risponde con voce annoiata:

“Okkkkkk”

“Non allontanarti mai dal mio campo visivo non andare nel bosco, non essere maleducata con gli estranei e non buttare le carte delle merendine per terra.”

Lily si distrae, vede una farfalla e urla, comincia a inseguirla, e corre nuovamente nella sua allegria di fanciulla di otto anni , nella sua innocente consapevolezza, nella sua capacità di stupirsi ed essere felice anche per una piccola farfalla.

“Lily mi ascolti?”

Urla la madre un po’ scocciata ma sorride alla vista di tanto entusiasmo.

 

 

 

 

“Mamma!!Ma quanto ci metti?"

Un bambino sugli otto anni picchia sonoramente le dita sul tavolo della cucina tirata a lucido e guarda dritto davanti a sé, spaventosamente annoiato. Ha grandi occhi nocciola nascosti da due tonde lenti trasparenti e dei bellissimi capelli neri tremendamente arruffati.

"Madonna  James!quanto sei noioso!Cinque minuti ho detto!"

risponde la madre da un punto remoto dell'immensa villa.

"Avevi detto così anche venti minuti fa!"urla il bambino.

Dopo alcuni minuti James si alza e si guarda intorno alla ricerca di qualcosa da fare. Apre la credenza ma ci rimane male quando constata che è completamente vuota. Un pacchetto di biscotti integrali è l'unico oggetto presente. Bleah! Pensa James scocciato. alla fine prende una sedia e ci si arrampica sopra per arrivare agli sportelli più alti. Sta per farcela quando un grido acuto lo fa sobbalzare:

"Aaaaah! James! Cosa stai facendo? Scendi subito da lì!"

Urla la madre sfoderando la bacchetta e puntandola nella sua direzione. Ma James abile e veloce salta, fa degli slalom tra le sedie e passando tra le gambe della madre esce dalla cucina. Poi corre a perdifiato tra i corridoi della villa cercando di sfuggire alla madre e dopo aver svoltato rallenta pensando di aver seminato la sua "vecchia" ma non fa i conti con la distrazione che lo porta ad uno scontro micidiale con qualcuno. L'adulto rimane in piedi ma James, a causa della sua esile corporatura, finisce subito a terra.

"James??? Hai fatto arrabbiare di nuovo la mamma, vero?"

Dice il padre con voce autoritaria ma divertita; vedere la moglie rincorrere James è sempre stato spassoso. James sorride vago e sfugge anche alla sua presa, ricominciando a correre di nuovo a perdifiato sentendo la voce della madre avvicinarsi. Dopo un quarto d' ora buono si presenta in cucina e la madre vedendolo lo guarda tra lo divertita e lo seccata.

"Possibile che non riesci a stare fermo per dieci minuti? Possibile che devi sempre combinarne una delle tue?Dai vieni andiamo!"La signora Potter afferra lo zaino e precede il figlio all'uscita.

"Ehi mamma!Dove andiamo?"

Chiede incuriosito James.

"Ti porto in un posto bellissimo! È  un parco naturale, vedrai ti piacerà! Potrai correre e giocare senza dare fastidio a nessuno!"

"Uaahh!!"

Il bambino esulta salta e corre, contento e felice di sapere che l'attesa non è stata vana.

"Papà , non viene con noi?"

"No, lo sai che deve lavorare."

James abbassa lo sguardo un pò triste. Sua padre non esce mai con loro, lavora sempre e questo lo rende un pò infelice. Il fatto è che papà è un uomo e fai con lui cose che con la mamma non fai mai. Cose molto più divertenti, insomma. James alza lo sguardo e vede la mamma che gli sorride:
"Dai non fare quella faccia. Ti prometto che oggi faremo tutto quello che vuoi."

A quelle parole il viso di James si illumina di botto, mostrando un tenero sorriso, un pò sdentato, ma bello un sorriso dolce da bambino. Ma soprattutto da malandrino.

Si avvicina alla mamma e insieme spariscono con un piccolo 'Pop'.

 

 

 

 

Lily si gira, fa qualche passo e si gira di nuovo. Benissimo.. la mamma non mi sta guardando.. si ritrova a pensare lanciando occhiate furtive alla propria madre intenta a fare conversazione con una signora. Se mi scopre sono guai... pensa di nuovo e si ferma alle radici di un grande albero di ciliegio. Lo guarda attenta. Le fronde sono ferme: non un filo di vento fa muovere quelle belle foglie verdi e attraverso i rami il sole riesce a filtrare illuminando fiocamente il suolo sotto i suoi piccoli piedi.

Lily sorride, un bel sorriso furtivo, malizioso di chi ha l'aria di star per combinare qualcosa fuori dalle regole.

Poi, con un abile balzo, si arrampica sul ramo più basso. Trascina il peso del suo piccolo corpo su un ramo e poi di nuovo su quello più alto e di nuovo. Dopo essere arrivata ad un'altezza considerevole Lily si siede e lascia che le gambe penzolino giù. Guardando il suolo le viene un brivido di vertigini ma è un attimo; la sua attenzione viene subito catturata da piccole ciliegie rosse, belle tonde e succose. I suoi occhi si illuminano e la sua golosità prende il sopravvento.

Che belle che sono!!Belle, tonde.. succose.. le voglio!!!!

Questi sono gli unici pensieri che passano nella mente della bambina golosa di ciliegie: se potesse trascorrerebbe tutto il giorno su quell'albero e le mangerebbe tutte.

Tutt'attorno ci sono ciliegie, piccole grandi, verdi, rosse. Ma Lily non si accontenta di poco. Vuole quella più buona, quella che sta più in alto. Così dopo averla fissata un pò troppo a lungo decide di afferrarla con le proprie mani: la bambina si alza e , posizionando i piedi in modo corretto, si sporge cercando di prenderla. Le sue dita accarezzano la pelle vellutata della ciliegia e pian piano si chiudono in un piccolo pugno.

L' ho presa!!!

La bambina esulta ma si sporge troppo e scivola.Dallo spavento urla, il piede va in fallo e cade.

Davanti a lei il vuoto.. il terreno si avvicina sempre di più...dentro di sé un solo pensiero:

Aiuto!!!!!!!!!!!!!!

Poi apre gli occhi e scopre di aver toccato delicatamente il suolo, nessun graffio compare tra le sue gambe magre. Come per magia.

Lily si guarda meravigliata. Apre la mano ma la triste verità la invade: le ciliegie non sono più tali, spappolate dalla forza del suo pugno mentre il liquido rossastro le sporca le mani.

Lily guarda il suo piccolo tesoro ormai schiacciato e qualche lacrima compare tra i suoi occhioni verdi seguita da un solo pensiero:

Non è giusto!!!!!!Con tutta la fatica che ho fatto!!!!!  

Una risata interrompe il suo piccolo sfogo. È  una risata bella,calda e gioiosa e la voce è di un bambino. Si gira e vede un bambino magro che la guarda divertito. Ha i capelli neri arruffati, un sorriso un pò sdentato ma dei bellissimi occhi nocciola nascosti da due lenti trasparenti.

Lily tira su con il naso e dice scontrosa:
"Perché ridi ?"

"Perché sei troppo divertente. Dovevi vedere il volo che hai fatto e la faccia che avevi prima.. Ah Ah !"

Lily lo squadra dalla testa ai piedi e "stranamente" decide che gli sta antipatico. Non risponde e lo guarda con un'espressione carica di astio. Dopo che ha finito di ridere James alza lo sguardo e lo posa sulla ragazza. Ha dei bellissimi capelli rossi che le cadono disordinati sulle spalle. Porta una salopette di jeans un pò sporca e una maglietta verde come i due smeraldi che ha al posto degli occhi. James arrossisce. Qualcosa di quella ragazza l' ha colpito. Sa solo che è diversa. Diversa da quelle ragazze con le gonnelline e i merletti, figlie delle amiche di sua madre. James se ne rende conto subito: questa ragazza è speciale. I loro sguardi di incrociano: l'espressione d'astio che  prima Lily gli rivolgeva sta cambiando, è diversa, i tratti del viso si stanno ammorbidendo e sulle sue guance compare un lieve rossore. Lily lo sa bene: questo è il più bel bambino che abbia mai visto. I capelli neri così arruffati gli danno un'aria malandrina che a lei piace tanto, per non parlare degli occhi nocciola che pare la stiano guardando con la  stessa intensità con la quale gli occhi di lei guardano lui. La voce calda di James interrompe l'imbarazzante silenzio:

"Dai non fare quella faccia... guarda, ora mi arrampico e te ne vado a prendere alcune.."

Dice James divertito. Così senza pensarci molto sale agilmente sull'albero, saltando sui rami con un'agilità fuori dal comune tanto da  sembrare magico. Lily lo guarda meravigliata e attenta.  Non è possibile- pensa- cavoli sembra che voli!!!!!

James afferra delle ciliegie e discende dall'albero con la stessa agilità con la quale è salito.

Si avvicina alla ragazza e le agita delle belle ciliegie rosse davanti alla faccia.

"Hai visto?"

Lily lo guarda meravigliata e sorride.

Questa volta James arrossisce di brutto. Lily sfodera un sorriso bellissimo, dolce e meravigliato. Il cuore di James comincia a battere all'impazzata.

"Grazie..." mormora Lily contenta gustandosi le dolce ciliegie. James è preso dalla sprovvista e non sa cosa dire o meglio cosa fare.

"Dammene una.." dice James prendendogliela dalle mani. Lily la stringe a pugno e la ritrae. Il suo sorriso all'improvviso sparisce e lo guarda seria.

"No... sono mie.."

"Chi è che te le ha prese?"

"Allora? Chi se ne frega.. sono mie..."

I due si guardano torvi.

I sorrisi spariscono dai visi dei bambini e si guardano con espressione di sfida. Lily è spinta dal desiderio di negargli qualcosa come James è spinto dal desiderio di appropriarsi di qualcosa che non è suo.

Alla fine Lily si sottrae a quello sguardo e si mette a correre. Non fa molto caso alla direzione che prende ma è sicura che il bambino la sta seguendo.

"Ehi aspetta!!!..." urla James rincorrendola, perdendosi insieme a lei nel bosco.

 

 

 

 

 Una goccia d'acqua cade dal cielo, silenziosa precipitosa e salata. Cade sul naso della povera vittima e scorre lungo  il suo viso fino a perdersi con le sue compagne nell'erba. Emily alza il viso al cielo: brutte nuvole grigie hanno coperto il cielo, e il sole, oscurato, non  ci diletta della sua presenza.

"Cavoli si sta mettendo a piovere!!!Chissà dove è finita quella peste?"

La voce di Emily viene coperta dal rombo di un tuono in lontananza. Alcune gocce, più grandi delle predenti, cadono più velocemente e pian piano raddoppiano e la pioggia si fa più forte.

"Hai ragione Emily! Mi sto bagnando tutta!!!Ma dov'è finito James?"

Aline Potter si guarda intorno sperando di vedere la sagoma del figlio spuntare dagli alberi.

Le due donne prendono gli asciugamani e gli zaini e corrono verso la macchina di Emily. La pioggia diventa veramente insistente e i lampi e i tuoni si fanno più cupi. Le portiere si aprono con uno scatto ed entrano velocemente in macchina.

"Grazie Emily!Non ho la macchina per cui.."esclama Aline asciugandosi con l'asciugamano.

"Di niente, piuttosto.. chissà dov’è finita Lily.."

Aline abbassa il capo sconsolata. "Chissà dov'è James..." dice.

"Senti.. l'unica cosa da fare è cercarli.. mi sa che quella peste di mia figlia è andata nel bosco e con un pò di fortuna troviamo anche James.. scommetto che sono insieme..."

"Cosa te lo fa credere?"

"Chiamalo intuito...." dice Emily sorridendo

 

 

 

 

Lily corre a perdifiato, i capelli sono bagnati e le scarpe sporche di fango.

Se la mamma mi vede conciata così mi uccide!!!Pensa Lily

Ma perché non mi lascia stare? Che vuole ancora quel bambino? pensa ancora Lily.

Poi un rumore sordo, che da l'idea di essere vicino, troppo vicino.

"Aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh!" urla Lily mentre il rombo di un tuono ruggisce nel cielo in tempesta.

Lily si accascia al suolo, spaventata. Lei sa bene di odiare i tuoni almeno tanto quanto ama le ciliegie. Eppure lo sa benissimo, che è da bambini piccoli avere paura dei tuoni. Lily pensa con nostalgia a Petunia, quando la prende in giro per questa sua fobia, e al suo papà che la coccola sempre quando c’è il temporale. Le sue grandi braccia la fanno sentire sicura, protetta, amata. Mentre la pioggia scivola sul suo viso e il fango si attacca ai suoi jeans, realizza di essere sola, senza il papà e Petunia, senza la mamma.

Chissà se mi sta cercando. No sicuramente no . Sono una bambina cattiva io... si ritrova a pensare Lily quando sente una voce in lontananza.

"Ehi!!!!Bambina!!!Aspetta!!!" la voce di James lacera il silenzio del bosco.

Lily si gira e vede la sagoma di James raggiungerla ansimando.

"Dai vieni, le nostre mamme ci staranno cercando.." James si avvicina e le porge una mano.

Lily lo guarda ma non vuole vederlo. È stato cattivo prima. Vuole la mamma.

"No!!!"

Lily si alza e si mette a correre più veloce di prima.

"No!!!Non andare da quella parte!!!Aspetta !!!"

Lily sente la voce del bambino rincorrerla e per tutta risposta corre più velocemente.

Ma è un attimo. Non si accorge di niente e davanti a lei una discesa, ripida, ripidissima.

"Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh !!!" urla Lily e frana giù.

James si avvicina e vede la figura della ragazza sparire.

"Ehi!!!Tutto a posto?" urla.

Nessuna risposta. Il cuore di James comincia a battere forte. Ma poi un sollievo fa strada nel suo cuore sentendo la voce flebile di Lily: "Aiuto!!!Sono bloccata!!!Non riesco a salire!!!"

James si guarda intorno ma non c'è niente che possa aiutarlo. Non sa cosa fare. Ma poi decide. Una decisione nata chissà dove forse da qualche parte nel suo cuore, quella stessa parte che l' ha fatto arrossire e gli fatto battere il cuore prima.

Il corpo di James scivola, giù giù per quella valle. Sembra non finire mai ma ad un certo punto sente la terra sotto di sé. Apre gli occhi. Ha qualche graffio qua e là e i vestiti rovinati. La mamma mi ammazza... pensa tra sé e sé e si gira per guardare Lily.

"Sei sceso anche tu?" dice la ragazza stupita.

"A meno che questo non sia il mio gemello.. si sono sceso anch'io.." risponde ironico James.

Lily non coglie l’ironia della battuta e continua con tono petulante:

"Ma sei scemo? Non potevi cercare aiuto?"

James le lancia un'occhiata in tralice.

"Ma se sei tu che mi hai chiesto aiuto!" protesta indignato.

"Che cosa? Nessuno ti ha chiesto niente tanto meno il tuo aiuto."

James la guarda stralunato. Uno rischia l'osso del collo per aiutarla e lei ha ancora da ridire?

"Ma si può sapere che problema hai? Sei solo una acidella isterica..."

"No sei tu che hai un problema. Nessuno ti ha chiesto niente ma da quando ci siamo incontrati da sotto il ciliegio non fai altro che seguirmi. Insomma che vuoi?"

Le parole di Lily galleggiano nell'aria. Pesanti come macigni come il respiro di entrambi i giovani che alleggia per qualche minuto e poi sparisce. Ma Lily si pente quasi subito di averle pronunciate. Lo sguardo deluso del bambino è come una lama che taglia una parte del suo cuore.

"Allora me ne vado..."

James tenta la scalata ma con scarsi risultati: l'unica cose che riesce a fare è sporcarsi di più con somma gioia dell'elfo domestico che dovrà poi pulire i suoi vestiti.

Il bambino si siede scocciato e deluso. Passano alcuni pesanti minuti ma nessuno si degna di spicciar parola. Ogni minuto che passa è silenzio carico di tensione.

Lily si gira e vede il bambino guardare dritto davanti a sé. A pensarci bene non so neanche il suo nome. Non so niente di lui. Ma è così carino!Non dovevo dirgli quelle cose, sono stata crudele con lui. Non se le merita. Non dopo aver rischiato di farsi male per venirmi a salvare.

"Ehm... senti..." La voce di Lily si fa spazio tra il silenzio della natura e lo scrosciare della pioggia.

James si gira e la guarda. Il suo volto è enigmatico. Cosa vuole dire? Cosa sta provando?Pensa Lily. I suoi occhi nocciola sono così intensi da metterla in soggezione. Perché mi guarda così? Un momento perché il cuore mi batte così forte?

"Mi dispiace.. io.. non dovevo dirti quelle cose.."

James sorride e si avvicina. Si siede accanto a lei e la guarda.

“Non preoccuparti…”

Il cuore di Lily comincia a battere forte, all’impazzata. James la guarda e sorride vedendo un lieve colorito rosso comparire tra le sue gote bagnate.

“Perché sei arrossita?”

Per tutta risposta Lily diventa ancora più rossa e si volta dall’altra parte. La pioggia sta diminuendo. I due bambini sembrano non accorgersene troppo presi dalla singolarità di quella situazione, dalla singolarità del loro incontro che li porta a provare emozioni nuove, intense.

“Sei stato bravo prima, a salire quell’albero. Sembravi magico. Come hai fatto?”

James si gira e la  guarda con un’espressione del tipo ‘Mi stai prendendo in giro?’.

“Ma cosa stai dicendo? Certo sono un mago è normale che ce la faccia. Come se tu non lo fossi, poi.”

Questa volta è Lily che lo guarda stralunata.

“Un mago? Non ci credo…”

“Come no? Ma che domande fai? Lo sei anche tu no? Guarda che ti ho visto prima non sono scemo. Un bambino normale si sarebbe fatto molto male cadendo da quell’albero ma tu non ti sei fatta niente. Anche adesso.. quando sei franata giù..”

Il cuore di Lily comincia a battere più velocemente. Possibile che io sia una strega? No è assurdo. Anche questo bambino è strano. Secondo me sono tutte bugie…

“Dimostramelo…”

“Cosa?”

“Se è vero che sei un mago, dimostramelo.”

È il turno di James ad arrossire.

“Non posso..”

“Allora mi hai raccontato una bugia. Sei un brutto bimbo bugiardo…”

Lo canzona Lily. James è furente. Si gira e dice:

“Ma come ti permetti? È ovvio che non posso farlo. Sono senza bacchetta…”

“Uhm….”mormora Lily pensosa. Non sa se crederci o no .

Vorrebbe insistere e farlo arrabbiare. Ci sta provando gusto. Poi all’improvviso, una voce. Bella, dolce, famigliare.

“Lily!!!!!Dove sei?" urla Emily dall'alto del burrone.

Poi un'altra voce preoccupata si fa spazio tra quel silenzio:

"James!!!Rispondi!!!Dove sei?" anche Aline cerca il figlio disperatamente.

Lily e James si alzano ed entrambi urlano per segnalare le loro posizioni.

In seguito delle guardie forestali sopraggiungono sul luogo e con l'ausilio di corde tirano in salvo i due bambini.

Lily corre verso sua madre e l'abbraccia. Vorrebbe piangere ma non lo fa. Non vuole che il bambino la prenda in giro.

Ecco come si chiama.. James .

Lily si volta e tra le braccia della madre vede chiaramente quelle della signora stringere quel bambino che corrisponde al nome di James. Anche James la guarda e mostra un’ espressione un po’ scocciata come per dire ‘Donne’, mentre la madre lo strapazza di coccole.

Insieme i quattro si avviano verso la macchina di Emily per andare a casa. I due bambini non si parlano per tutto il tragitto. Mostrano solo un’ espressione scocciata quando scoprono di dover tornare a casa insieme. Raggiunta l’auto i quattro aprono le portiere e si infilano dentro. Cala un silenzio stanco tra i sedili posteriori. Lily cerca di guardare James cercando si non farsi scoprire. Muore dalla voglia di parlarli e magari di canzonarlo un po’. Le loro mamme stanno conversando.

Lily non ce la fa’ più.

“E così ti chiami James..” Dice voltandosi completamente e guardandolo negli occhi.

James ricambia lo sguardo e sorride. Poi fruga nella tasca del giubbotto e tira fuori una bella e rossa ciliegia. Lily lo guarda meravigliata e dice:

“Dove l’ hai presa?”

“È per te. Prima ho sentito la tua mamma che diceva alla mia, che domani è il tuo compleanno. Auguri.”

Il cuore di Lily prende di nuovo a battere velocemente. Le sue mani tremano mentre prende quel piccolo dono che per lei assume all’improvviso una grande importanza. Poi fa una cosa che un’ora fa non avrebbe mai fatto. Si avvicina e delicatamente appoggia le proprie labbra sulla guancia del ragazzo che subito si infiamma. I due bambini arrossiscono visibilmente e tornano a guardare il paesaggio che scorre veloce come i  loro cuori che battono a ritmi vertiginosi.

 

 

 

 

La strada buia scorre sotto le ruote della macchina di Emily, veloce senza timori. Emily guarda nello specchietto retrovisore e le cade l'occhio sul sedile posteriore. Sorride.

"Ehi Aline. Le due pesti si sono addormentate.." dice Emily rivolta all'amica.

Aline si gira e sorride anche lei. La testa  di Lily ciondola a destra appoggiata alla spalla di James e la testa di lui è appoggiata sulla testa di lei.Il respiro regolare li fa muovere leggermente: è buffo vedere due persone così differenti tra di loro ogni tanto andare d'accordo e ogni tanto no . Ma non sanno che questo è solo l'inizio di tanti diverbi. Gli anni passano e la loro mente da bambino farà in modo di scordarsi di uno e dell'altro. Ma non sanno che tra  quattro anni esatti i loro sguardi si incontreranno di nuovo, arrossiranno e litigheranno. Ma entrambi non scorderanno mai questo loro primo incontro.

 

 

 

 

 

 

Allora, piaciuta????

Io ve l’ ho detto che non è un granché ..

Però.. un commentino ci sta, no?

Vi prego recensite!!!!

Grazie a tutti di averla letta!!!

Un kiss…

Miyu90

   
 
Leggi le 16 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: miyu90