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Autore: Demsmuffin    15/09/2011    7 recensioni
Tutti desiderano vivere in pace, senza troppi problemi o senza troppe preoccupazioni inutili per la mente. Ma no, la vita di nessuno è perfetta.
Genere: Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo.
 

 

Non sentivo la musica. Non sentivo tutti che mormoravano eccitati. Non sentivo nulla. Sentivo solamente i miei passi traballanti sul pavimento di marmo e i battiti del mio cuore sempre più veloci man mano che mi avvicinavo all’altare. Sapevo che tutti guardavano me. Sapevo che lui guardava me. Una volta arrivata, mi mancò il respiro notando solo in quel momento di quanto fosse piena la chiesa. Patrice teneva in braccio Amber, la figlia di Nick e Wendy, che era intenta a guardare la madre all’altare, dietro di me. Nicholas dietro a Joe guardò la figlia pieno di orgoglio. Il mio sguardo incontrò quello di Joe, mentre il prete cominciava a parlare. Al momento, i nostri migliori amici ci passarono le fedi,  proprio come noi avevamo fatto con loro, e poi il fatidico si. Joe finalmente era mio marito.

 
 
 

“Mamma.”
La voce di Ashley mi fece risvegliare dal mio piccolo flashback.
“Si Ash?”
“Perché papà guida verso il cimitero?”
Scrollai la testa e guardai fuori dal finestrino. Tutto scorreva lentamente e la strada che in quegli anni avevo visto fin troppe volte, ora camminava davanti ai miei occhi.
“Joe? Vuoi davvero andarci adesso?”
Era stata una giornata favolosa. Eravamo usciti tutti insieme. Io, Joe, Ashley e Sophia. Ashley aveva sei anni, ma quando apriva bocca per parlare, non sembrava neanche. Aveva un intelligenza quasi spaventosa, una lingua lunga e non sapeva mentire. Doveva sempre dire la verità, anche se non era piacevole. Io e Joe non capivamo se quello fosse un difetto o meno, ma almeno a noi non avrebbe mentito. Sophia invece, era ancora troppo piccola per parlare, aveva solamente sei mesi e emetteva suoni incomprensibili. Dagli occhi ambrati, sembrava intelligente quasi come la sorella.
“Si, Ser. Voglio che Ashley veda a chi deve il suo secondo nome.”
Fece un sorriso convinto di quello che diceva. Sophia mi strinse le dita della mano.
“Papi? Ma mi avete chiamato con un nome di una che è morta?”
Inevitabilmente, sia io che mio marito, scoppiammo a ridere. Joe fece di si con la testa.
“Si, amore, ma non è così raccapricciante quanto sembra. E’ un onore.”
Ashley però non sembrava molto convinta. Stava appoggiata sul sedile posteriore della macchina, intenta a scrutare gli occhi del padre attraverso lo specchietto retrovisore.
“Patrice era bella? E intelligente?”
“E orgogliosa, e coraggiosa, e forte, e totalmente sorprendente, e sorridente, divertente, allegra, spiritosa..”
“Ok, Joe, penso abbia capito.”
Conclusi io con una risata, ma la faccia di Ashley restava sempre dubbiosa. Quando Joe posteggiò, l’occhio mi cadde sulla sua mano.
“L’hai ritrovata!”
Gli occhi mi brillarono. Aveva perso la sua fede qualche giorno fa. Era sempre così distratto. Lo era sempre stato.
“Si! Indovina dov’era?”
Notando il sorriso divertito, scrollai le spalle.
“Sotto il letto? Sotto il comodino? Dentro l’armadio?”
“Nei suoi pantaloni.”
Mi girai verso mia figlia.
“E tu come lo sai?”
“Gliel’ho trovata io, mami. Se non era per me a quest’ora era dentro la lavatrice.”
Scossi la testa. Uscii dalla macchina, facendo attenzione a non fare cadere Sophia. Si era appesantita molto nelle ultime due settimane, stava diventando faticosa.
“Papi.”
Ashley si avvicinò al braccio del padre. Non disse che aveva paura, era troppo orgogliosa per farlo. Guardai il cielo. In effetti, portare al cimitero due bambine in una giornata in cui il cielo era ricoperto di nuvole scure non era il massimo. Ma ormai lo sapevo bene, se Joe si metteva in testa una cosa, andava fino in fondo. Joe allora le sorrise più dolce che mai e la prese tra le braccia.
“Ci siamo qui io e mamma, va bene?”
E le stampò un bacio sulla guancia. Ashley guardò il cancello del cimitero con tono superiore. Una volta giunti davanti la tomba, il mio cuore sussultò, faceva così ogni volta. Mi chinai sulla tomba, con mia figlia in braccio, e accarezzai l’incisione.
 
 
 
Patrice Destiny Clark
Un’amica, una confidente e una persona eccezionale.
1980 - 2011
 
Per quanto poco l’avessi conosciuta, quella donna mi aveva insegnato molto di più di qualunque altro. Lei che sorrideva anche davanti alla morte imminente. Lei, che nel suo ultimo mese di vita aveva insistito per vedere l’ex marito dietro le sbarre. Voleva sapere, voleva assicurarsi, che fosse davvero rimasto lì fino alla fine dei suoi giorni, che veramente era stato condannato all’ergastolo. Voleva che io e Joe vivessimo il resto della nostra vita senza lui fra i piedi. Non so cosa sarebbe successo senza di lei, ma le devo tanto, molto.
“Che ha fatto Patrice?”
Sentii Ashley chiedere a Joe.
“Ha aiutato mamma e papà quando erano in difficoltà.”
“Cose da adulti?“
Joe annuì. La bambina scese dalla stretta del padre e si avvicinò alla lapide. Seguì la mia mano che scorreva l’incisione e poi sorrise.
“Mamma, se la parlo mi sente, vero?”
Le feci un segno positivo. Lei si mise in ginocchio e fissò il nome.
“Ciao. Noi non ci conosciamo, però, papi mi ha detto che hai aiutato lui e la mamma. Io non so cosa hai fatto, ma devi essere qualcosa di speciale, perché mi hanno dato il tuo primo nome.” Fece un sospiro e continuò. Io mi alzai e feci un passo indietro, trovandomi accanto a Joe. Lui mi prese Sophia dalle braccia che era intenta a fissare il posto a lei sconosciuto, non sembrava aver paura era più che altro.. curiosa.
“Ma comunque” stava continuando Ashley “Spero di essere un giorno così importante per qualcuno, come tu lo sei per i miei genitori. Sono felice che tu li abbia conosciuti. Riposa in pace, Patrice.”
Io e Joe la guardavamo con una punta di orgoglio. Lui mi cinse i fianchi con un braccio, mentre con l’altro reggeva Sophia. Chiusi gli occhi. Non c’era extra lusso nella mia vita, ma avevo Wendy e Nicholas, i miei migliori amici. Anche loro erano sposati adesso, ci vedevamo praticamente tutti i giorni e quella sera, sarebbero venuti a cenare da noi, con tanto di figlia. Avevo come marito la persona che più amavo al mondo, Joe. Dopo tutti quei guai, grazie a Patrice, eravamo riusciti a scamparla. Avevo due splendide figlie, Sophia e Ashley. Le due migliori figlie che potessi desiderare. E poi niente John, niente fienili, niente topaie, niente ragni, niente droga, niente omicidi o polizia. La mia vita in quel momento era perfetta.



Note dell'autrice...
Buonsalve çç Ho le lacirme agli occhi perché sto postando L'EPILOGO. E' la prima volta per me, siate comprensivi çç Ho amato questa storia perché amo la persona a cui è dedicata, cioè la mia migliore amica.. voglio un'applauso da stadio per Beatriz! Chiunque non legga le sue storie deve passare SUBITO perché sono stupende, ok? Ok. Vabbè, torniamo a noi (?)
Allorss Ashley boh, la amo, Sophia amo anche lei nonostante non faccia altro che stare zitta e guardare tutto e tutti come fosse il giudice supremo e amo tutte voi che avete sopportarto questo mio lungo sclero per tanto tempo. Ma voi continuerete a seguirmi anche perché, mi piace tanto sta cosa, con la maggior parte di voi ho un rapporto di amicizia e voglio ringraziare le quttro persone più importanti della mia vita (sopportatemi ancora per qualche minuto, tra poco me ne vado çç)
Simona: perché senza di te questa storia non sarebbe mai nata, perché tu sei la mia migliore amica, ci conosciamo da due anni e so che si sarai per sempre. Mi hai ispirato Serafine, avrei potuto cancellare questa storia quando abbiamo litigato per davvero, ma se lo facevo, una parte della mia vita sarebbe andata via e io non volevo, perché ti volevo bene nonostante tutto. Sei importante per me e ti amo.
Agata: perché sei una delle amiche più fantastiche che abbia mai avuto, perché mi sopporti, sei sempre con me quando io piango e sai come sollevarmi il morale quando nessun altro ci riesce. Mi hai supportato fin dall'inizio di questa storia e stai continuando a farlo con le altre. Sei importante e amo anche te.
Andrea: perché nonostante non facciamo altro che riempirci di insulti e di scambiarci immagini sexy degli artisti che ci piacciono, ci vogliamo bene e poi sei fondamentale perché be.. se non ci sei tu chi può farmi ridere con le cose più stupide? Ti amo, tanto.
Mary: perché ogni volta che stai male tu, ci sto anche io. Perché ormai so come farti stare meglio (e non rivelo il segreto, ma io e te lo sappiamo :D) e perché anche tu, come le tre personcine di sopra, riesci a sopportarmi e non capisco come fai. Ti amo, carota mia :3 (Harry: Louis, tonight Sarah will go out.. wanna come to my home?)
Bene, dopo tutto questo zucchero (vi prego, attenti alla glicemia) vi posto l'ultimo banner çç 

Vi amo tutte. E passate qui.. è la mia nuova Fan Fiction (per chi ancora non abbia letto D:) Il mio migliore amico è Harry Styles e anche su questa shot che ho scritto per Glee :3 Brittana prima che mi rprendete a sprangate la smetto di scrivere. Vi amo e recensite :D
   
 
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