i wish i could turn back the time

11september2001

"Papà, papà aspettami!" la bambina dai capelli rossi ed ondulati corse verso il padre che intanto posava la sua valigetta da lavoro in macchina

"Papà quando torni a casa ti farò sentire quanto sono brava al piano! Ieri ho imparato tante cose!" sorrise felice

"Certo piccola mia" sul volto della bambina comparve un sorriso "e quando tornerò più tardi costruiremo la barca di legno, te lo prometto" il padre seduto in ginocchio, accarezzava la guancia della sua piccola, le diede un bacio e la strinse a se.  

"Oggi?" Sharon sgranò gli occhi in preda dalla felicità, strinse il padre.

"Oggi" ribattè il padre accarezzandole i morbidi capelli. 

16December2010

"Signorina Harvey mi sente?" Sharon guardava le lancette dell'orologio muoversi lentamente e fare un rumore assordante che per lei riusciva a coprire qualsiasi voce, era come imbambolata.

"Signorina Harvey" l'anziano signore ripetè il suo nome per poi aggiustarsi gli occhiali

Sharon rivolse lo sguardo su di lui.

"Si?" chiese piegando leggermente il capo. L'uomo guardò il suo bloc-notes e aprì la penna per scrivere qualcosa.

"La seduta è finita, ci vediamo la prossima settimana." Porse la mano alla ragazza che ricambiò il saluto

"Arrivederci Dr.Kuman" La rossa abbozzò un sorriso, infilò il suo impermeabile beige e uscì dallo studio. 

Camminava a testa bassa e guardava le sue converse nere bagnarsi ancora di più.

Tutto si aggiusterà vedrai -  Sì, io la amo - Possiamo restare amici.

Restare amici.

Amici.

A Sharon non andava bene, amici? no amici no. Il cellulare vibrò nella sua mano, velocemente lo tirò fuori per non farlo bagnare dalla pioggia. Era Louis, decise di aspettare ad arrivare a casa, ormai non tanto lontana, prima di rispondere.

Entrò nella palazzina color panna e battè le scarpe sul tappetino all'ingresso, per asciugare la suola.

Riprese il blackberry bianco e lesse l'sms.

"Devo sapere come stai, due ore che non ti sento e questo non va bene. Fatti viva, ho voglia di vederti" la ragazza sorrise involontariamente, Louis era l'unico che nonostante tutto le riusciva a strappare un sorriso nei momenti più difficili, ci era riuscito da sempre.  Non rispose a quel messaggio perché sapeva che anche se l'avrebbe fatto l'amico si sarebbe presentato lo stesso davanti la sua porta.

*

Il riccio la sentii arrivare dal piano inferiore anche perché la sig.ra Collins non usciva mai e rincasava a quell'ora. 

Appena le chiavi della ragazza cominciarono a gingillare così da far rumore, Harry aprì la porta.

"Sharon, mi dispiace" disse verso la ragazza voltata di spalle.

"Sta per venire Louis, niente battutacce per favore." rispose con un filo di voce cercando di aprire la porta, Harry annuì e la guardò. 

L'unica cosa che voleva fare in quel momento era stringerla tra le sue braccia, anche se la loro relazione non era delle migliori, anzi si odiavano, ma provava tanta tenerezza nel vederla soffrire così, non se lo meritava. 

Voleva dire qualcosa per rassicurarla, ma non fece in tempo che la rossa era già sparita. Chiuse anche lui la sua porta e ritornò alle sue patatine e alla sua xbox 360.

Si chiedeva di come si potesse approfittare di una ragazza come lei che infondo era decisamente bella. Capelli rossi ondulati, occhi verdi smeraldo e poche lentiggini sul viso, che lo facevano impazzire. Ma Harry non provava niente per lei la considerava solamente bella anche perché bella era. Come quando si vede una ragazza per strada e resti colpito dalla sua bellezza. La giudichi niente di più.

*

27June2011 - 15.30

Breanne fulminò l'amica con lo sguardo, lei cominciò a ridere.

"Sharon la finisci?" Josefina ridacchiò, ma l'amica rise ancora più forte.

"Sharon, Sharon" Breanne la scosse

"Cosa c'è?" si asciugò le lacrime scese per il troppo ridere.

"C'è.." l'amica bionda non finì la frase e fece cenno con il capo di voltarsi.

Sharon si mise le mani in faccia e si alzò dirigendosi verso il ragazzo dai capelli ricci.

"Che ci fai qui?" dalla tasca della felpa marrone uscirono un paio di chiavi

"Sono le mie chiavi di casa" la rossa lo guardò confuso.

"Deve venire una persona dopo e io non sono in casa e ho detto a questa persona di bussare a casa tua perché hai le chiavi" sorrise innocentemente

"E chi ti ha detto che sarò in casa?" incrociò le braccia

"Devi badare a Celine a quell'ora" 

Sharon sbuffò e prese le chiavi da mano del ragazzo per poi voltarsi, ma il ragazzo la fermò.

"Non mi presenti le tue amiche?" sorrise malizioso

"Harry vai a farti un giro o racconto alla tua nuova amichetta di Brittany" Harry aggrottò la fronte appena sentì quel nome che non gli diceva niente

"L'americana di ieri" sbuffò nuovamente per poi allontanarsi. 

author's note-
buonasera bella gente e.e ed ecco a voi la mia quarta fanfiction su quei cinque babbuini conosciuti anche come uandairection *la folla esulta* (?)
So well, inizialmente non volevo fare l'ennesima FanFiction sui ragazzi, ho provata a scriverla con Justin Bieber ma non veniva lo stesso effetto
evvabbè e.e
Non voglio annoiarvi (?) spero che il primo capitolo vi sia piaciuto barra incuriosito. e.e
Ok sono le dieci domani mi devo alzare alle sei e dieci e non so cosa sto sparando yay.
Volevo solo dirvi che non posterò subito, forse domani pomeriggio o sabato. Però vi anticipo che ci sarà un bacio eheh
Tante tante recensioni oni oni e continuo. 
Adios bitches, Martins u.u