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Autore: yami no tenshi    16/09/2011    6 recensioni
La luna, solitaria ed elegante, è la tua unica spettatrice.
Emerge a fatica dalle nuvole, deridendo le arrendevoli stelle.
Annusi l’aria.
Profuma di malinconia, ma non di dolore. Non ancora almeno.

Quinta classificata al "Ciak, si gira" contest di Tefnut.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black, James/Lily, Sirius/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nick Autore: yami (sul forum) e yami no tenshi (su efp)
Titolo: Moon
Pairing scelto: Sirius/Lily
Frase scelta: Se scappi, scapperai sempre
Genere:  Triste, Sentimentale, Malinconico
Rating: Verde
Intro/NdA: Vorrei riguardarla, risistemarla, sostituire qualche parola fin troppo ripetuta, ma in questo momento non ne ho la forza.

Con mio sommo stupore questa storia si è classificata quinta su diciassette partecipanti al "Ciak, si gira" contest di Tefnut.
Io non ci avrei mai scommesso nulla.
 
 
 
 
 
La luna, solitaria ed elegante, è la tua unica spettatrice.
Emerge a fatica dalle nuvole, deridendo le arrendevoli stelle.
 
Tu, solo come lei, guardi senza vederlo il tuo riflesso cupo sul Lago Nero e la piccola pietra nella tua mano che, distrattamente, lo infrange.
A cosa ti serve un bel volto se tanto lui ma ci si soffermerà?
Alla disperata ricerca di calore, raccogli e stringi, le ginocchia al petto appoggiandoci delicatamente la testa.
È un peccato che il freddo dal quale tenti di fuggire non sia fisico.
È un peccato che sia l’anima ad aver bisogno di essere riscaldata.
Quasi stessi affondando nelle scure acque del lago, ti senti come riemergere quando Lily si accoccola vicino a te, senza toccarti.
Sorridi interiormente: avevi sempre pensato che fosse compito della principessa risvegliarsi da un lungo sono, non del principe.
Sei sicuro che sia lei, anche senza voltarti.
Perché senti nelle narici il suo odore di vaniglia e di pioggia. Delicato e malinconico, avresti potuto innamorartene, non fosse stato per quell’altro, quello di bosco e di sole, che giorno e notte domina incontrastato nei tuoi pensieri.
Ti aspettavi sarebbe venuta. Sapevi che l’avrebbe fatto.
Continui, però, a rimanere immobile, ad eccezione del respiro che, flebile, ti mantiene in vita.
Restate lì, vicini eppure incredibilmente distanti, per un tempo che pare un istante e pare infinito.
Immobili.
 
Annusi l’aria.
Profuma di malinconia, ma non di dolore. Non ancora almeno.
 
Temi le parole che lei è destinata a pronunciare.
Le temi perché le conosci. Perché sentirle una volta di più, sentirle da lei, le renderà reali.
Sta per aprire bocca, quando la precedi, dando inutile fiato alla prima cosa che ha attraversato la tua mente sfinita.
“Ti sei seduta sulla mia sciarpa.”
Quasi percepisci il suo sguardo interdetto. Non si aspettava che avresti infranto il silenzio. Non così.
Non risponde.
Senti i secondi accarezzarvi piano mentre, di nuovo, si prepara a parlare.
“Sei arrabbiata per l’innocente scherzetto di stamattina a Mocciosus? Non puoi negare che i suoi capelli avessero un gran bisogno di essere lavati.”
La interrompi ancora, azzardando un pallido fantasma del tuo solito sorrisetto.
In qualsiasi altra situazione aspetteresti, scocciato o divertito, una risposta agguerrita in difesa del giovane Serpeverde maltrattato. In quest’occasione ci speri soltanto, invano.
Alzi gli occhi, solo per affondarli nella dolcezza amara di quelli di lei. Quelle limpide iridi che si stanno domandando, quasi oziosamente, se tu lo faccia apposta. Ma lo sanno già che è così.
Non sai più cosa dire. Il senso di colpa svuota la tua mente.
Non vuoi sentire quelle parole. Non adesso, per l’ennesima volta.
Allora la baci. Ti sei già inoltrato nella selva oscura, la retta via è già smarrita. Un altro passo non farà differenza.
Ma lei si allontana e la sua tristezza ti schiaccia.
“James mi ha chiesto di sposarlo.”
Ti si mozza il respiro. Avresti voluto fermarla, ma non ne hai più avuto la forza.
La osservi. È bellissima, e non ti stupisci che lui ne sia follemente innamorato. Follemente, dal primo momento in cui la sua figura gli ha, gentilmente, sfiorato la vista.
Merlino, quanto la invidi!
Ma la tua non è semplice invidia, la tua è inconfessabile gelosia.
Una gelosia che ti sta consumando, da anni ti sta distruggendo.
Perché lei e non te? Perché?
Prima che arrivasse, eri tu la persona a lui più vicina. Tu, il suo migliore amico.
Suo fratello.
Hai sentito una fitta al petto ogni volta che hai udito quella parola scivolare fuori dalle sue labbra.
Per un istante, desideri che Lily non sia mai entrata nelle vostre vite. Per odiarti, immediatamente, l’istante successivo.
Lei non ha colpe. Lui non ha colpe.
Solo tu ne hai. Senti un groppo che ti chiude la gola, gli occhi che si fanno lucidi, ma neanche una lacrima riuscirà a fuggire dalla prigione delle tue ciglia. Come i dannati da Azkaban.
Sei un traditore, Sir.
Non solo ami, di un amore folle e proibito, tuo fratello – un’altra fitta di dolore al petto –, ma sei anche andato a letto con la sua donna – un’altra fitta, non richiesta, di gelosia.
Non contento di convivere con il tuo demone, hai corrotto anche lei.
Sei patetico. Davvero, davvero patetico.
A cosa stavi pensando, quando, ubriaco tu, ubriaca lei, hai avuto la brillante idea di sedurla?
Per cosa poi?
Uno stupido tentativo di sentirlo vicino. Di intuire il profumo di lui sulla sua pelle. Di rubare un’emozione che non ti appartiene.
“Gli ho detto che ci devo pensare.”
Shockato, ti giri verso di lei, di scatto. La sua voce ti ha colto di sorpresa, ma mai quanto le sue parole.
“Ma… tu lo ami, Lil.”
Un sussurro. Non riesci a tirar fuori niente di meglio.
“Amo anche te. Oh, è inutile che mi guardi sorpreso. Credi davvero che in caso contrario avrei continuato a fare l’amore con te? Nonostante il bruciante senso di colpa che sentivo corrodermi lo stomaco?”
Una pausa. La osservi, imbarazzata, mentre le gote malandrine si colorano di rosso, quasi lo stesso dei capelli.
Ma, anche se si tortura inconsciamente le mani, il suo sguardo resta fermo.
“Cosa vuoi che faccia? – esiti – Io non ti chiederò di sposarti.”
Il suo sorriso è dolce, i suoi occhi di più.
“Lo so. Voglio che tu confessi i tuoi sentimenti a James.”
Non ti stupisce che lei ne sia a conoscenza, anche se non ne hai mai neanche accennato in sua presenza, ma non capisci. Ti sta chiedendo di dichiararti all’uomo che ama e che vuole sposarla?
“Non posso.” Silenzio, che si espande, inghiotte ogni cosa.
Non le chiedi perché ti abbia rivolto simili parole. Non ha importanza.
Codardo.
Stai solo scappando. Dagl’occhi di lei, da lui, dai tuoi sentimenti, dalle possibilità.
Ci pensi da giorni, settimane, mesi. Eppure quella frase ti blocca.
“Se scappi, scapperai sempre.”
Perché è come se ti avesse letto nell’animo.
Perché udirlo dalla bocca di un altro, è diverso. È più umiliante e fa molto più male.
Anche se detto con le migliori intenzioni.
Una lacrima scende timida e cristallina lungo la guancia.
A quanto pare si può fuggire da qualsiasi prigione.
Ma dall’amore e dalla colpa, no.
 
La luna, irriverente, ti sorride dall’alto.
Impietosa, adesso deride anche te.
Si nutre di quell’aria che ora, sì, profuma anche di dolore.







Ed ecco qua il giudizio di Tef che ringrazio di cuore:


5° classificata

Moon di yami

Grammatica/punteggiatura: 9,6/10
Forma/stile: 9,8/10
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Originalità: 9/10
Utilizzo frase: 10/10
Gradimento personale: 10/10
Totale: 58,4/60

Ed eccoci arrivate alla cara yami… hai visto che la tua storia non fa poi così schifo? O devo farti notare il piazzamento raggiunto?
Le tue parole mi hanno letteralmente trascinata dentro alla storia, mi sono sentita davvero coinvolta. Era come se sentissi il cuore di Sirius che batteva, incredibile. Sentivo palpitare il silenzio, l’attesa, sentivo l’acqua del lago… davvero brava! Ti avrei dato dieci allo stile, ma c’è stata una ripetizione che non ho gradito troppo, cioè “anche se neanche (…)” e poi non ho capito benissimo il senso del termine “gote malandrine” riferito a Lily. Io non ce l’avrei messo, però è una tua scelta stilistica, quindi nella valutazione ha pesato di più l’accostamento dei due termini precedenti.
La storia è originale se non altro per come è impostata. Ormai lo scrivo ovunque che l’originalità ha fin troppa importanza all’interno delle valutazioni dei contest, infatti nell’ultimo che ho indetto ho abbassato il massimo da 10 a 5. Mi è piaciuta molto questa storia, perché l’ho sentita sulla pelle, non mi interessa se l’argomento “James mi ha chiesto di sposarlo” è visitatissimo all’interno delle Sirius/Lily, così come lo sfondo a stampo slash fra James e Sirius. A me è piaciuta.
La caratterizzazione è perfetta, davvero. Mi è piaciuto il rapporto controverso fra Sirius e la notte, sembra allo stesso tempo una sua vecchia amica e una bastarda (sì, mi piace questa parola XD) che gli rinfaccia tutti i suoi peccati. Anche Lily è ben caratterizzata. Non l’ho amata quanto il tuo Sirius, tuttavia resta credibile e convincente.
La frase si sposa perfettamente con il contesto, che sei riuscita ad elaborare alla perfezione per non farla risultare affatto pesante. Sorge quasi naturale, se leggessi la tua storia senza sapere che dovevi inserirla, penserei che è farina del tuo sacco!
La grammatica ha qualche piccolissima mancanza, forse dovuta al fatto che “non hai avuto la forza”, come hai detto tu, di ricontrollarla un’ultima volta. Ti segnalo qualche frase:
“Alla disperata ricerca di calore, raccogli, e stringi, le ginocchia al petto appoggiandoci delicatamente la testa.”
Qui non ho amato particolarmente le due virgole prima e dopo “stringi”, avresti potuto strutturare meglio la frase. Qui, invece, dove scrivi “Ti si è già inoltrato nella selva oscura” penso proprio sia un errore di distrazione.
Per il resto complimenti, davvero: come ti ho detto, la tua storia mi è entrata dentro grazie alle tue parole, tutte in stile yami. Uno stile completamente diverso dal mio, forse è per questo che mi piace tanto ;)! Brava!!



Angolo dell'autrice:

Non ho molto da dire su questa storia. La prima parte rileggendola non mi dispiace troppo, la seconda però non mi piace granché.
Vi ringrazio (e vi stimo) se siete riusciti ad arrivare fino a qui.
E ancora di più se perderete un minutino a lasciare una recensione^^


  
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