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Autore: kalaea    15/05/2006    2 recensioni
« Verrà un tempo in cui il Male prenderà il sopravvento, nel quale sembrerà non esserci più speranza, durerà secoli, millenni, molti soffriranno, molti moriranno, molti pregheranno la fine di questa maledizione, pochi sopravviveranno. In quel tempo nascerà il Prescelto, il suo destino d’eroe è già stato scritto nelle stelle, un simbolo lo riconoscerà: una pietra brillante di luce propria incastonata nel petto che lo accompagnerà in tutta la sua vita, costui vincerà il male e riporterà la pace e la serenità tra tutti i popoli. »
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Personaggi:

LA PIETRA

CAPITOLO 1

La profezia

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« Verrà un tempo in cui il Male prenderà il sopravvento, nel quale sembrerà non esserci più speranza, durerà secoli, millenni, molti soffriranno, molti moriranno, molti pregheranno la fine di questa maledizione, pochi sopravviveranno. In quel tempo nascerà il Prescelto, il suo destino d’eroe è già stato scritto nelle stelle, un simbolo lo riconoscerà: una pietra brillante di luce propria incastonata nel petto che lo accompagnerà in tutta la sua vita, costui vincerà il male e riporterà la pace e la serenità tra tutti i popoli. »

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Il vecchio, finito di leggere le parole del profeta, ripose con cura l’antica pergamena e alzò gli occhi ai suoi alunni, li osservò attentamente.

Era completamente calvo, indossava una tunica color arancio scuro che gli arrivava fino alle caviglie e ai piedi calzava un paio di sandali. Aveva uno sguardo severo, accentuato da alcune piccole rughe intorno agli occhi e alla bocca, ma comprensivo.

I suoi ragazzi, tutti maschi perché alle ragazze non era permesso partecipare alle lezioni, erano sempre attenti e silenziosi, cosa che rendeva il Maestro molto felice.

« Bene, per oggi abbiamo finito, a domani… » i ragazzi si stavano silenziosamente alzando e sgranchendo le gambe « …prima che mi dimentichi, per compito dovete portare una descrizione scritta di come v’immaginate il Prescelto. » sorrise, ben sapendo che il giorno dopo ne avrebbe sentite delle belle.

I ragazzi si allontanarono in silenzio, ma arrivati ad una certa distanza cominciarono a discutere animatamente.

« Secondo me il Prescelto è un uomo fortissimo che sa combattere meglio del capitano Huxley. » un ragazzo dai capelli bruno-rossicci iniziò il discorso.

« Impossibile, nessuno è più forte di mio padre! » ribatté un ragazzone grasso e grosso il doppio dei compagni.

« Tuo padre ha vinto molte battaglie, ma questo non significa che sia invincibile. Il Prescelto deve avere qualcosa in più alla forza per vincere il Male, tipo poteri magici o simili. » intervenne con tutta calma un ragazzino basso e magrissimo con tantissime lentiggini sulla faccia.

« Magari sarà uno stregone fortissimo. » aggiunse qualcuno.

Andarono avanti così per un po’ di tempo, finche non furono richiamati dai genitori.

Tornarono tutti in casa per mangiare, ognuno ciò che poteva permettersi e, dopo il pranzo, uscirono di nuovo a giocare e discutere.

Il villaggio era composto dalla roccaforte dei signori, dalle case del paesani, dalle botteghe degli artigiani e dal grande tempio, il tutto circondato da maestose e spesse mura. L’imponente tempio si ergeva al centro paese, era la costruzione più alta della città ed essendo considerato sacro non poteva essere superato.

Una vedetta dall’alto della sua torre urlò:

« Uomo a cavallo in vista! »

A quel grido, alcuni si chiusero in casa e sigillarono porte e finestre, ma per la maggior parte si diressero correndo verso il tempio sacro, che fungeva anche da rifugio in caso di attacco.

Quando l'avvistato fu più vicino alle mura la sentinella poté vederlo meglio: era un uomo alto, magro e muscoloso; si reggeva a fatica a cavallo del suo destriero e si teneva una mano sanguinante sul petto dove la corazza era stata squarciata completamente; indossava una lorica da capitano tutta rovinata e quasi irriconoscibile, con un elmo sfarzoso, unica parte dell’armatura rimasta integra.

« E’ il capitano Huxley ed è ferito! » gridò ancora la vedetta

Molti uscirono allo scoperto e si precipitarono al portone principale, lo aprirono e lasciarono entrare il soldato.

Un uomo anziano e riccamente vestito si fece largo tra la folla.

« Cosa è successo? » domandò serio.

« Ci hanno attaccato di sorpresa, erano in troppi e… » riprese fiato « …non erano umani. » disse l’uomo ferito.

« Portatelo in casa mia e chiamate un dottore. »

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