Titolo: Libera Uscita
Personaggio
Principale:
Sabaku no Gaara
Co-protagonista: Naruto Uzumaki
Genere: Romantico, Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: Flash-fic, Shonen-Ai
Introduzione: […]Naruto, come mai
sei venuto qui? Sono solo le dieci, avevamo deciso di incontrarci a pranzo».
«Lo
so, Gaara, ma tu lavori troppo, -tebayo!!
Quindi adesso io e te usciamo!»
«Naruto,
non posso, lo sai!» cercò di opporsi, anche se sapeva che con il suo biondino
sarebbe stato perfettamente inutile.
Era
seduto nel suo ufficio, quella mattina, come tutti gli altri precedenti,
firmando scartoffie e programmando missioni. Non era qualcosa di troppo
stancante per lui, abituato com’era a non dormire mai. Insomma, dopo un po’ che
non si dorme uno non ci fa neanche più caso alla stanchezza.
Ora
però… quel mostro dentro di lui non c’era più…
Si
riscosse da quei pensieri cupi: non era proprio il caso di averli, non adesso
che non c’era più nulla che andasse per il verso storto, nonostante l’Akatsuki fosse ancora in giro.
I
primi raggi del sole entrarono dalla sua finestra, riscaldandolo: amava quella
luce soffusa, quando era ancora il terrore di Suna erano l’unica cosa che
riusciva a calmarlo, sia pure soltanto per qualche momento, visto che poi
doveva nuovamente concentrarsi per non far prevalere quel dannato tasso.
Poi
aveva conosciuto Naruto ed era stato come se una luce lo avesse invaso
completamente per non lasciarlo più; non sapeva quando era successo, ma
si era innamorato di quel biondino che riempiva le sue giornate semplicemente
stando nei suoi pensieri.
Riprese
il suo lavoro, continuando a svolgerlo ininterrottamente finché un lieve
bussare lo riscosse e dopo aver accordato il permesso per entrare, fece il suo
ingresso Matsuri: «Kazekage-sama,
Naruto-kun vuole vedervi».
«Fallo
pure passare, grazie Matsuri. Naruto, come mai sei
venuto qui? Sono solo le dieci, avevamo deciso di incontrarci a pranzo».
«Lo
so, Gaara, ma tu lavori troppo, -tebayo!!
Quindi adesso io e te usciamo!»
«Naruto,
non posso, lo sai!» cercò di opporsi, anche se sapeva che con il suo biondino
sarebbe stato perfettamente inutile.
In
effetti, tre ore dopo, doveva ammettere con sé stesso che l’idea di Naruto era
veramente fantastica, ma non gliel’avrebbe detto molto facilmente.
«Devi
ancora dirmi per quale motivo mi hai trascinato qui» disse il rosso
sorseggiando la sua bibita, seduto a un tavolino di un bar.
«Beh,
ecco, dovevamo festeggiare! In fondo è un mese che stiamo assieme, dattebayo!» esclamò il biondo a pieni polmoni.
Gaara, a quelle parole, quasi si strozzò con la
saliva, ma si riprese in fretta, cercando di tappargli la bocca: «Shsh! Non dirlo a voce alta, non mi piace sbandierare la
mia vita privata ai quattro venti, sono già abbastanza sottopressione!»
«Non
è che ti vergogni, Gaara?» chiese Naruto dopo averlo
squadrato per un po’.
«No,
è che… ecco, io…» il Kazekage non sapeva cosa dire,
non voleva che il suo ragazzo venisse a conoscenza di quello che in realtà
pensava.
«Non
ti preoccupare… ho capito».
Non
aveva mai visto Naruto così triste, neanche quando aveva perso Sasuke.
L’Uzumaki
distolse lo sguardo, cercando di non mettersi a piangere: aveva perso anche lui.
«E’
che se lo dici ho paura di svegliarmi: tu sei la mia luce, non voglio perderti»
sussurrò Gaara.
Naruto
alzò gli occhi e sorrise: «Andiamo a mangiare una ciotola di ramen, -tebayo!».
Malika con “Libera Uscita”
☑
Originalità
☑
Grammatica
☐ IC
Personaggio Base (non mi ha convinta)
☑ IC
Personaggio Aggiunto
☑ Uso
del Prompt
☐
Gradimento personale
☐
Bonus/Malus (neutro)
Totale: 4 punti