C’era freddo.
Sentivo un dolore lancinante che mi martellava il petto, non mi faceva respirare.
Sentivo la vita andarsene, le dita perdevano sensibilità, gli occhi diventavano vuoti: vedevo sfocato.
Sono sicura di aver realizzato solo in quel momento, quanto la vita per me sia stata importante, quanto i miei genitori mi abbiano amato, quanti errori ho commesso, quanti amici ho avuto, quante lacrime ho versato.
- Vi chiedo perdono, vi ho lasciato troppo presto..- ; ripetevo al cielo freddo e buio queste parole, allungavo una mano verso quella stella...
Quell'immagine luminosa che ora mi stava sorridendo dolcemente, quell'immagine che illuminava il mio corpo senza vita, freddo: il mio corpo morto.
Ora non sento dolore; ma perchè sono così luminosa?
Perchè adesso vedo tutti i miei amici?
Perchè cammino se poco fa ero immobile?
Mi avvicino a una maglia che mi sembra familiare, la tocco ma non sento il tessuto, la annuso ma non sento il suo profumo...
Che mi succede?
Sono diventata...?
Sono uscita da lì...?
Solo ora realizzo: la mia anima si è allontanata dal mio corpo, vuole vivere.
Passo tra i ferri della macchina senza farmi del male, mi avvio verso quella luce.
E' calda, accogliente...
- Ci rivedremo, lo prometto! Nel frattempo sarò io a proteggervi dall'alto: mamma, papà, sarò io il vostro angelo!
Mi scompongo in tante piccole luci, avrei voluto vivere ancora un po'...
Buona Notte Ragazzi...
Sara