Prologo
La aprì di scatto e lo spettacolo che gli si presentò di fronte fu agghiacciante.
« Tu! » urlò verso la figura che gli dava le spalle incappucciata; ai suoi piedi, riverso al suolo, un corpo giaceva, orribilmente seviziato.
In mano teneva un pugnale dal quale stillavano delle gocce di uno strano liquido rosso.
Sangue.
« Non ti aspettavo così preso »
Quella voce…
Il tono era minaccioso, ma quella voce l’avrebbe riconosciuta tra mille.
« Tu… » mormorò il ragazzo.
« Io? » disse la figura incappucciata, girandosi con un movimento lento e misurato, carico di presagi funesti e del pericoloso potere della verità.
« Non può essere… » fu un sussurro, ma l’altro lo percepì perfettamente e dispettoso abbassò il cappuccio.
Il ragazzo, sconvolto, cominciò a muovere le labbra inutilmente. Nessun suono.
Un ghigno mostruoso deformava quel volto solitamente incantevole.
La stanza era avvolta in un pesante silenzio.
Il ragazzo fissava sconvolto quei lineamenti a lui così familiari e nello stesso tempo completamente estranei; incatenava il suo sguardo a quegli occhi diabolici, rossi come gli spruzzi di sangue che gli macchiavano le mani e i vestiti.
La testa gli girava, e una potente nausea lo costrinse a sopprimere un conato di vomito. Non sapeva né cosa dire né cosa fare.
La figura lo guardò seria.
« Oh, poverino… non siamo abituati a vedere scene del genere… sono desolato, ma è uno spettacolo così meraviglioso... » disse quella figura osservando l’uomo disteso in terra, ormai cadavere. Portò, poi, la lama del pugnale di fronte al viso e, languidamente, diede una lappata, gustando quel liquido che sapeva solo di morte.
Disgustoso.
Il ragazzo stava in silenzio, scrutando quella figura che tanto amava. Era confuso e turbato più che mai da quella visione. Ma pur provando ribrezzo per quel gesto inumano, non poté fare a meno di pensare a quanto fosse, nello stesso tempo, ammaliante nella sua perversione.
« Abbiamo perso la parola? » l’inflessione era evidentemente ironica, ma l’espressione sembrava triste.
No, non poteva essere lui, si rifiutava di crederlo.
« Strano… vabbè fa niente… » il volto venne nuovamente storpiato da un sorriso animalesco « Tanto adesso la perderai per sempre »
Con queste parole la figura partì all’attacco e nei suoi occhi e nei suoi gesti il chiaro intento di uccidere quel ragazzo totalmente pietrificato.
Addio…
Note dell’autrice:
salve gente! Allora dopo aver pubblicato i primi 3 capitoli ho deciso di aggiungere il prologo ù.ù vi piace? XD secondo voi chi sono i protagonisti di questa scena inquietate? Ahahah per scoprirlo dovrete attendere un bel po’ ù.ù
vabbè fatemi sapere che ne pensate! Un saluto alla prossima =)
kiss kiss