You  are the only exception!
 
Un vento forte scuoteva gli alberi di pino ormai quasi spogli,  l’aria, ormai fredda, si trasformava in fitta nebbia  e il sole se ne era andato già da molto, solo nuvole grigie occupavano il cielo;
un ragazzo guardava la scena, da una piccola finestra del paiolo magico.
Era frustrato, arrabbiato, triste, preoccupato… un susseguirsi di emozioni si manifestavano in lui che adesso si sentiva vuoto: era sicuro che lei non l’amava.
Riusciva a pensare a lei, solo a lei e a quanto fosse così importante nella sua vita, solo a lei, coi suoi  bellissimi capelli dai biondi riflessi.
 Non riusciva a stare un attimo senza di lei e se ne era accorto solo dopo quella notte, anche sapeva che non era ricambiato… sapeva che aveva bevuto ed era fuori di sé… sapeva che non
provava niente per lui se non imbarazzo…
Eppure quella notte non la scorderà mai;  la ricordava come fosse ieri.
 
“Era la sera del quindici novembre ed io ero sceso dalla  mia camera per andare nel bar del paiolo magico dove alloggiavo; quella sera avevo voglia di riposarmi e  abbandonarmi ai
miei pensieri per un po’.
Trovai un tavolo vuoto in fondo alla sala poco  illuminata, e mi sedetti…  chiusi gli occhi per due secondi, e quando li riaprii vidi lei; a prima vista mi parve un  angelo: la sua pelle bianca
,i suoi occhi azzurri e i suoi biondissimi capelli dai biondi riflessi,era Luna.
Mi sorrise - Ciao Neville- disse.
-Ciao Luna- dissi io ricambiando il sorriso.
-Sai che sei bellissimo stasera?- continuò lei, fissandomi con quei grandi occhi e con quel suo sorrisetto malizioso.
Ci avvicinammo sempre di più l’uno all’altra- Tu sei quella bellissima Luna…- le dissi io, sempre più imbarazzato.
Poi io appoggiai le mie labbra sulle sue che non si ritrassero… 
Il bacio fu solo  interrotto  dall’ arrivò del cameriere  -Vi porto qualcosa da bere?- chiese lui.                                                                                                                                   
Io avrei preferito un bicchiere d’acqua ma Luna mi precedette  –Due bottiglie di vino rosso per favore- la sua voce mi parve irresistibile, mi strizzò l’occhio.
-Allora dove eravamo arrivati?-chiese lei abbozzando un sorrisetto.
Il bacio riprese; le sue labbra erano fredde ma morbide e lei era irresistibile.
Pochi minuti dopo il cameriere spuntò con le due bottiglie di vino rosso e  tra una battuta e  l’altra cominciammo a bere, il bacio continuava e veniva interrotto solo da delle pause regolari
 per mandar giù altri  sorsi di vino, i  minuti passavano e poi sentii un improvviso bisogno di lei… la volevo,la desideravo,volevo fosse solo mia e di nessun altro.
Ordinammo altre sei bottiglie di vino e ad ogni sorso mi accorsi che si avvicinavamo sempre di più;ormai riuscivo a sentire il suo respiro sulla mia pelle e la volevo sempre di più…
Poi alla sesta bottiglia mi diede un ultimo  bacio e mi cadde sulle ginocchia svenuta; adesso era arrivato il mio momento… la presi in braccio, la portai su per le scale e la poggiai
delicatamente sul letto della mia stanza: adesso era mia, soltanto mia.
Mi misi a letto anch’io; profumava di succo di zucca, toccavo la sua pelle morbida lei la mia: eravamo una cosa sola.
La mattina seguente quando mi svegliai e la vidi rivestirsi;lei mi mollo uno schiaffo ed uscì velocemente dalla stanza senza neanche degnarmi di uno sguardo…
Io ancora stordito da quello schiaffo da appena svegliato e mi ci vollero dieci minuti per capire la situazione ed il mio terribile sbaglio… che deficiente che era stato…”

Lui, il valoroso Neville che aveva combattuto e con l’aiuto di Harryaveva sconfitto Voldemort, adesso era finito in questa situazione disastrosa e non sapeva come uscirne.
Si sentiva frustrato,  aveva fatto di nuovo il bambino, si il bambino inconsapevole dei suoi sbagli che se ne rendeva conto solo dopo… soltanto che adesso l’aveva persa per sempre e
non poteva rimediare …
Ne aveva conosciute così tante di donne  e nessuna era mai riuscito ad attrarlo così tanto ma lei, lei era stata l’unica eccezione…