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Autore: Gra Gra 96    17/09/2011    5 recensioni
[Susan/Justin]
L'amicizia, il valore più importante di tutti, non sempre resta tale nel corso degli anni.
Un altro sentimento, di gran lunga più intenso, può subentrare improvvisamente nel rapporto di due grandi amici.
- Susan, ti fidi di me? – le chiese lui, rivolgendole un’occhiata carica di tenerezza.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Justin Finch–Fletchley, Susan Bones
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Susan, ti fidi di me?

Il mondo magico era ormai in subbuglio; Voldemort e i suoi seguaci diffondevano lungo le vie di Diagon Alley una politica di puro terrore. Nessuno che non condividesse i loro ideali era al sicuro. E, purtroppo, Amelia Bones faceva parte di quest’ultima categoria.

Susan camminava irrequieta lungo il corridoio del secondo piano, cercando di scacciare i funesti pensieri che le occupavano la mente. Immagini cruente le apparivano una dopo l’altra: un lampo di luce verde che colpiva sua zia, i Mangiamorte che la torturavano con la maledizione Cruciatus, il serpente di Voldemort che l’azzannava ponendo fine alla sua esistenza.

- Susan, tutto bene? – le chiese Justin, accorciando velocemente la distanza che li separava.

La sedicenne lo fissò intensamente con gli occhi gonfi e colmi di lacrime. Non riuscì a rispondere alla domanda postale dal suo compagno di Tassorosso.

- Vieni con me, Susi, devo farti vedere una cosa. - insistette lui, prendendola per mano.

Titubante e per niente sicura di quello che stava per fare, la ragazza si fece trascinare da Justin fino al limitare della foresta proibita. A quel punto iniziò a porre resistenza nel seguirlo in quel luogo così cupo e oscuro.

- Susan, ti fidi di me? – le chiese lui, rivolgendole un’occhiata carica di tenerezza.

La ragazza, a malincuore, assentì ed i due Tassorosso s’inoltrarono tra le cupe fronde degli alberi. Tutto sembrava così tetro e spaventoso; il frusciare maligno delle foglie, i terrificanti versi degli animali, il lugubre volo dei gufi a caccia di prede…

E poi, inaspettatamente, apparve ai loro occhi una radura ricoperta da graziosi fiorellini colorati; ce n’erano di rossi, azzurri, viola, celesti, rosa, indaco, gialli, amaranto. Il ragazzo fece cenno a Susan di sedersi sulla morbida erbetta e lei obbedì di buon grado.

- Ora puoi finalmente rivelarmi quali sono i pensieri che ti affliggono, mia dolce rosellina. – le sussurrò Justin, come a non voler infrangere quel delicato silenzio che avvolgeva la radura.

Solo allora Susan ebbe il coraggio di aprire il cuore al suo migliore amico; iniziò a raccontargli ogni cosa, cullata da una dolce melodia che le inondava l’anima.

- Ho paura, Justin. Paura per mia zia, per la sua vita, per la sua lotta contro il male. Lei ha sempre rappresentato qualcosa di molto importante per me, dalla mia infanzia fino ad ora. I miei genitori non hanno mai saputo eguagliarla. E’ stata sempre lei la mia confidente, la mia dispensatrice di ottimi consigli, la mia amica.  Mi sovviene alla mente un momento trascorso insieme.

***

- Sono stata smistata nella casa di Tassorosso, zia, non so se esserne delusa o felice. Mi sento un po’ uno scarto: non ho le qualità per essere una Corvonero, né una Grifondoro, né, per fortuna, una Serpeverde. – le rivelai durante le vacanze di Natale.

Lei era intenta a sferruzzare un golfino di lana ai ferri, probabilmente un regalo per me, la sua unica nipote. Distolse la sua attenzione da quanto stava facendo e la rivolse a me.

- Susan, tu sei una persona molto speciale, non dimenticarlo mai. Tassorosso non è una casa formata da scarti, ma da persone con particolari qualità e pregi. Non conosco i tuoi compagni di casa, ma se ti assomigliano anche di poco, vuol dire che sono ottimi ragazzi.

Una lacrima di felicità sgorgò dai miei occhi e abbracciai dolcemente colei che mi aveva risollevato il morale. In quel momento avevo realizzato qualcosa di molto importante sulla figura di mia zia: “lei è la linfa del mio coraggio, nascosta ma viva, mi dà la forza per superare i miei limiti”.

***

Susan aveva terminato il suo discorso da un pezzo, ma Justin non aveva ancora distolto la sua attenzione dal viso di lei, dai suoi grandi occhi da cerbiatto ai suoi lunghi e dorati capelli.

Dal canto suo la ragazza era intenta a rimirare la dolcezza che brillava negli occhi di lui, quel sorriso sincero sempre scolpito sul suo volto.

- Susan, ti fidi di me? – le chiese Justin, per la seconda volta nella stessa giornata.

- Sì, e so che la mia fiducia in te è assolutamente ben riposta. – rispose Susan, avvicinandosi sempre più al suo migliore amico.

La notte stava calando anche sulla piccola radura; i fiori richiudevano in sé stessi la loro bellezza, promettendo di regalarla di nuovo  a chiunque volesse ammirarla l’indomani.

La luce del sole venne sostituita da quella della luna, più intensa e romantica, e i rumori del giorno cessarono improvvisamente, cedendo il posto al dolce silenzio notturno.

Le labbra di Justin si avvicinarono sempre di più a quelle dell’amica, che non si ritrasse, anzi, s’avvicinò ancora di più…

- Susi, ti amo. Ti amo. Ti amo. – mormorò il ragazzo più volte.

- Justin, ti amo. Ti amo. Ti amo. – sussurrò lei in risposta, sfiorandogli le labbra.

Così, sotto la luce della luna ed in compagnia del ragazzo amato, abbandonò gli oscuri pensieri che le invadevano la mente. Ora si sentiva pervasa da un nuovo ottimismo: sua zia era una donna in gamba; sarebbe sfuggita all’ira dei Mangiamorte, ne era certa.

- Susan, ti fidi di me? – le ripeté Justin, prima di continuare a baciarla appassionatamente.

- Sì, sì, sì.

Avrebbe voluto gridarlo al mondo intero: lei, Susan Bones, si fidava assolutamente di Justin Finch-Fletchley, e aveva anche scoperto di amarlo alla follia.


Spazio autrice

Salve a tutti.
Era da un po' di tempo che avevo intenzione di pubblicare questa fic, ma fin'ora non avevo avuto il tempo materiale per farlo. E' la prima volta che scrivo qualcosa sul paring Susan/Justin.
A mio parere, quei due sono proprio fatti l'uno per l'altra.
Conosco una ragazza che vede bene Justin con Luna, ma non condivido affatto questa sua idea.
Insomma, Justin deve stare con Susan e Neville con Luna, no?
Ad ogni modo, spero che la storia vi sia piaciuta! ^^
Le recensioni sono sempre immensamente gradite.
Baci
Gra Gra 96
  
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