Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: ElenaNJ    17/09/2011    4 recensioni
[crossover con Cosmowarrior Zero]
Siamo nel 2984 e la rinata Federazione Terrestre è sotto shock: Tadashi Daiba, il suo amatissimo Primo Ministro, è stato assassinato da un individuo identificato come... Harlock!
Warius Zero, di ritorno da una lunga missione ai confini del cosmo, è contattato in gran segreto da Yuki Kei e, messo al corrente degli inquietanti fatti che fanno da contorno e precedono il delitto (tra cui il sospetto di una cospirazione ai livelli alti del Governo e la sparizione di gran parte dell'equipaggio dell'Arcadia), decide di portare a termine la missione che gli era stata affidata quattordici anni prima: catturare Harlock.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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cap 8 Posa la pistola. Lentamente.
Una goccia di sudore scese sulla guancia di Ishikura, dalla tempia al mento.
Lo sguardo di Sylviana andava dalla sua mano, che aveva estratto ancor prima che lui se ne rendesse conto, ai suoi occhi, alla testa di Mayu.
Senti, ci dispiace di essere entrati così in casa tua, ma non avevamo cattive intenzioni. Noi...
Posala – Sylviana premette la canna contro la tempia di Mayu e le passò il braccio sinistro attorno al collo – O il ragazzino, qui, farà una brutta fine.
Ishikura gettò una rapida occhiata a Grenadier. Era ancora immobile sul pavimento, privo di sensi.
Stupido, inutile bestione! Prima mi mette nei guai, e poi... guardalo lì!
Inspirò a fondo, si chinò e posò la sua arma a terra. Alzò le mani.
Adesso allontanala da te.
Ishikura diede un calcio alla pistola e alzò le mani.
– Va bene, hai vinto, ma non fargli del male. Prendi me, piuttosto.
Sylviana scoppiò a ridere, la stessa risata sguaiata da ragazzina che Ishikura ricordava da quattordici anni prima. Fece un passo indietro e puntò la pistola su di lui.
E perché dovrei, se posso avervi tutti?
A terra, Signor Ishikura!
Mayu s'aggrappò al braccio di Sylviana con entrambe le mani, lo strattonò verso il basso e tirò giù la testa.
Con un movimento fulmineo, portò la sua gamba sinistra dietro quella della cacciatrice di taglie, la agganciò e usandola come guida ruotò di centottanta gradi portando con sé la sua avversaria.
Colta di sorpresa, Sylviana perse l'equilibrio e cadde sulla schiena.
Premette il grilletto ma il colpo bucò soltanto le assi del soffitto.
Ishikura scattò, un solo pensiero nella testa: recuperare la pistola.
Era poco distante, ma gli sembrò di metterci un secolo.
Con la coda dell'occhio, vide Mayu gettarsi addosso a Sylviana e metterle un ginocchio sul polso per bloccarla e disarmarla; lei gemette ma non lasciò andare la pistola.
Uno scatto da sotto la manica e nella sua mano sinistra apparve un pugnale.
Mayu balzò all'indietro appena in tempo per non farsi sfregiare da Sylviana ed estrasse la sua Cosmo Dragoon. L'attenzione della cacciatrice di taglie era tutta rivolta alla ragazzina e Ishikura ne approfittò per portarsi alle sue spalle.
Ferma lì, Sylviana! – le appoggiò la canna della pistola sulla nuca – E giù le armi.
Sylviana si bloccò e si voltò verso di lui. Lasciò cadere il pugnale e la pistola, si rialzò e slacciò i cinturoni.
Complimenti, mocciosa – guardò Mayu – Non m'aspettavo che uno scricciolo come te sapesse uscire da una presa posteriore con strangolamento.
In effetti, non se l'era aspettato nemmeno Ishikura. Quella ragazzina sembrava così dolce e inoffensiva...
E invece, ecco un'altra pazza scatenata. Vatti a fidare delle donne!
Riportò la sua attenzione su Sylviana.
Che tu ci creda o no, Sylviana, non vogliamo farti del male, quindi datti una calmata, va bene?
Più che altro non posso farti del male, altrimenti il Capitano mi ucciderà due volte... forse anche tre.
Allora, cosa diavolo volete?
Sylviana scavalcò Grenadier e andò a chiudere il rubinetto della doccia.
Ishikura la seguì con la pistola in pugno, si chinò accanto all'ex mercenario e gli mise due dita sulla giugulare. Il cuore batteva ancora. Tirò un sospiro di sollievo.
Informazioni. Cosa sai di Harlock?
Ah, ho capito – sghignazzò lei – A quanto pare, il grande eroe Warius Zero ha deciso che dopo quattordici anni era ora di portare a termine la sua missione! Lento come un bradipo zoppo, ma meglio tardi che mai...
Ishikura si accigliò.
Attenta a come parli.
Sylviana si sedette sul bordo della vasca da bagno e guardò Mayu.
Vedo che ti porti dietro una bella sorpresina. Potremmo fare un sacco di soldi se la riportassimo sulla Terra, caro il mio soldatino – accavallò le sue lunghe gambe e lo squadrò dalla testa ai piedi, languida – Sai che, a guardarti bene, sei proprio carino? Sul serio, non mi dispiacerebbe una bella vacanza noi due soli per conoscerci meglio...
Dal punto in cui si trovava, Ishikura godeva di una generosa visuale delle sue grazie, evidenziate dal vestito provocante ormai bagnato in più punti.
Era certo che avesse calcolato tutto, persino il fatto che lui si sarebbe chinato proprio lì.
Distolse lo sguardo e sperò che il calore che sentiva salirgli alle guance non fosse troppo evidente sul suo volto.
Con me non attacca, Sylviana.
Si rialzò, diede un leggero calcio a Grenadier con la punta dello stivale e le puntò di nuovo contro la pistola. Sylviana gli strizzò l'occhio e s'avvicinò.
Oh, e va bene, ma sei tu che ci perdi – sorrise – Soprattutto perché siete in trappola!
Ishikura si voltò e li vide. I due uomini erano arrivati senza fare il minimo rumore, di sicuro dalle finestre frontali, l'unico punto che da lì non poteva tenere d'occhio.
Circondavano Mayu da dietro, le pistole spianate, ed erano posizionati in modo tale che lui non potesse colpirli senza il rischio che la ragazzina ci andasse di mezzo... senza contare poi che aveva alle spalle quella donna capace di tutto.
Quanto a Mayu, da quella distanza non sarebbe mai riuscita a girarsi e stenderli prima che uno di loro le fosse addosso. Da Grenadier, nessun segno di vita.
Maledizione!
Sylviana gli si mise di fronte, poggiò un dito sulla canna della sua pistola, gliela fece abbassare e gli stampò un bacio sulle labbra.
Potrebbe essere il nostro ultimo addio, soldatino. Quanto mi dispiace!
Come hai...?
Per tutta risposta, lei andò a recuperare i cinturoni e li riallacciò.
La fibbia a forma di cuore che li chiudeva lampeggiava.
Sylviana la premette sui bordi e il luccichio cessò.
Un allarme silenzioso. Cercava di guadagnare tempo... e io ci sono cascato come un pollo! Che vipera!
Non dovresti esser tu a proteggere noi, Sylviana?
Uno dei due uomini s'avvicinò e lo disarmò.
Era basso, incappucciato e avvolto in un mantello scuro.
Impugnava una Cosmo Gun, le armi dei pirati di Harlock. Ishikura sudò freddo.
Sylviana, non dirmi che sei in combutta con questa gente!
Sai com'è... m'hanno proposto un accordo molto vantaggioso.
Novità per quella cosa? – l'altro uomo spinse avanti Mayu e s'avvicinò. Il suo viso era coperto da un fazzoletto.
Nulla, mi spiace – Sylviana allargò le braccia – La somma non è ancora sufficiente. Non per quello che volete voi.
Lasciamo perdere, per adesso. Pensiamo a questi tre. Ragazzo, caricati in spalla il tuo compare e non tentare scherzi. Vale anche per te, Signorina.
Ishikura obbedì. Gli ci volle uno sforzo enorme e l'aiuto di uno dei suoi catturatori solo per riuscire a sollevare Grenadier. Anche se avesse voluto, e non voleva per non mettere ancor di più in pericolo la ragazzina o il Capitano l'avrebbe ucciso per la quarta, quinta e sesta volta, col peso di quel bestione sulle spalle non poteva certo “tentare scherzi”.
Lo sapevo che dovevamo chiamare il Capitano e riportarla a bordo. Ma perché capitano tutte a me?
Li spinsero fuori dalla casa. Sylviana li ammanettò e aprì la porta del Bullet.
Andiamo dal capo, soldatino.
Gli calò un cappuccio sul viso e lo sospinse dentro. Così, legato e senza sapere chi aveva davanti, dietro o di fianco, Ishikura si sentiva davvero inerme. La frustrazione lo assalì, il viaggio pareva non finire mai ed era una svolta continua. Avrebbe perso l'orientamento persino se avesse conosciuto Heavy Meldar come le sue tasche.
Dannazione!
Alla fine il Bullet si fermò. Gli fecero percorrere ancora un lungo tratto al buio. A un certo punto, il calore del sole fu sostituito da un'atmosfera fresca e umida, priva di correnti.
Una grotta?
Lo costrinsero a sedere per terra e finalmente lo liberarono dal cappuccio.
Ishikura si guardò intorno. Il posto sembrava una miniera in disuso.
Nell'ampia sala sotterranea in cui si trovavano erano stipate in disordine casse di cibo e forse armi, diverse brande, indumenti e, cosa che gli sembrò del tutto fuori posto, un'arpa.
Grenadier e Mayu erano di fianco a lui.
I due uomini si  tolsero cappuccio e fazzoletto. Mayu sbiancò.
Maji! Yattaran!
Ishikura li osservò bene e riconobbe anche lui l'ex Primo Ufficiale della Death Shadow II.
Secondo le informazioni del Capitano, quei due erano scomparsi dalla Terra da più di un anno e si temeva fossero morti. Che accidenti ci facevano, su Heavy Meldar? E che cosa stavano combinando lì?
Non ci capiva più niente: possibile che gli amici d'un tempo fossero diventati tutti criminali senza scrupoli e volessero far loro la pelle? Che diavolo stava succedendo?
Yattaran, Maji, sono Mayu! Non mi riconoscete?
Maji si grattò la barba e guardò Yattaran.
Secondo te è davvero lei?
Yattaran allargò le braccia.
Non possiamo saperlo per certo. Mayu è scomparsa da settimane, lo sai anche tu. E ci hanno già provato.
Ma tanto il capo risolverà brillantemente la situazione, no? –Sylviana si sistemò i capelli con un gesto elegante della mano affusolata – Non so la ragazzina, ma secondo me gli altri due sono proprio chi sembrano. Solo quel bestione di Grenadier e quel pivello lì potevano esser così scemi da cascare in quei vecchi trucchi.
Dio, quanto la odio!
Un'alta figura incappucciata entrò nella stanza da un corridoio laterale. Era avvolta in un lungo mantello nero e sulla sua spalla era appollaiato un grosso uccello.
Ishikura sudò freddo.
Che sia... lui?

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Disclaimer: fanfic basata sul mondo ed i personaggi di "Capitan Harlock" (Uchū kaizoku Kyaputen Hārokku" e "Cosmo Warrior Zero" (Kosumo Wōriā Zero), creati da e © Leiji Matsumoto.
Tutti i diritti per questi personaggi sono © Leiji Matsumoto, Toei Animation, Enoki Fims e probabilmente un mucchio di altra gente.
Il loro utilizzo in questa storia non implica appoggio, approvazione o permesso da parte loro.
Siccome questa storia è stata pensata e scritta da una fan per altri fan, prego di non plagiarla, di citarmi come autrice in caso di pubblicazione altrove e di non ridistribuirla a pagamento. Grazie!
   
 
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