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Autore: death_princess
Capitolo: 2
Questa storia parla di segreti.Ogni personaggio ha un segreto nel cassetto che pian piano verrà allo scoperto. Alcuni personaggi tengono dei diari o appunti di memorie. Tutte le storie sono collegate tra di loro da un filo sottile...che qualche volta si rivela come semplicemente il caso.]
“Le storie vere non sono come quelle scritte in un libro che si può trovare facilmente su uno scaffale della biblioteca.
Noi siamo le nostre storie, quelle storie che non vengono raccontate, ma vanno vissute”. [Adam Bushell, Appunti di una vita, 04/09/2005]
Faceva un certo effetto stare per fare l'amore con lo stesso che pochi minuti prima spiegava la sintesi malonica degli acidi carbossilici.
- Adaaam! - urlò James, l'altro prima di girarsi del tutto chiuse gli occhi e prese un profondo respiro, non sapeva come affrontarlo, non voleva innamorarsi...era proprio così, si era innamorato del suo insegnante, e odiava ammetterlo, perché amava riuscire sempre a prendere in mano le redini della situazione, ma come sappiamo tutti, in amore si perde ogni controllo.
Quando si girò, James era ormai dietro di lui, così vicino da sentire il suo respiro affannato per la lunga corsa.
- Non è da me comportarmi così, come...una ragazzina delle medie... - sorrise James,
- ...Sono corso dietro di te fino a qua per dirti... – ma non riuscì a finire la frase perché Adam gli mise una mano sulla nuca e lo baciò con foga, si staccò per un attimo, lo prese da una mano fino a trascinarlo verso l’interno dell’edificio.
In ascensore non resistettero, James aveva già tolto la maglietta al suo studente, il quale aprì con un fare frettoloso la porta di casa e trascinò per colletto il professore.
Quando lo buttò sul letto Adam gli sorrise in modo malizioso, e iniziò a sbottonargli la camicia bagnata dalla pioggia, quindi gli slacciò la cintura, lo baciò per l'ennesima volta calorosamente, le loro lingue si intrecciavano come se fossero abituate a farlo spesso...mentre i loro corpi avevano bisogno di attenzione.
James con la lingua passò vicino al pomo d'Adamo dell'altro fino a farlo ridere perché soffriva il solletico.
“Le storie vere non sono come quelle scritte in un libro che si può trovare facilmente su uno scaffale della biblioteca.
Noi siamo le nostre storie, quelle storie che non vengono raccontate, ma vanno vissute”. [Adam Bushell, Appunti di una vita, 04/09/2005]
Faceva un certo effetto stare per fare l'amore con lo stesso che pochi minuti prima spiegava la sintesi malonica degli acidi carbossilici.
- Adaaam! - urlò James, l'altro prima di girarsi del tutto chiuse gli occhi e prese un profondo respiro, non sapeva come affrontarlo, non voleva innamorarsi...era proprio così, si era innamorato del suo insegnante, e odiava ammetterlo, perché amava riuscire sempre a prendere in mano le redini della situazione, ma come sappiamo tutti, in amore si perde ogni controllo.
Quando si girò, James era ormai dietro di lui, così vicino da sentire il suo respiro affannato per la lunga corsa.
- Non è da me comportarmi così, come...una ragazzina delle medie... - sorrise James,
- ...Sono corso dietro di te fino a qua per dirti... – ma non riuscì a finire la frase perché Adam gli mise una mano sulla nuca e lo baciò con foga, si staccò per un attimo, lo prese da una mano fino a trascinarlo verso l’interno dell’edificio.
In ascensore non resistettero, James aveva già tolto la maglietta al suo studente, il quale aprì con un fare frettoloso la porta di casa e trascinò per colletto il professore.
Quando lo buttò sul letto Adam gli sorrise in modo malizioso, e iniziò a sbottonargli la camicia bagnata dalla pioggia, quindi gli slacciò la cintura, lo baciò per l'ennesima volta calorosamente, le loro lingue si intrecciavano come se fossero abituate a farlo spesso...mentre i loro corpi avevano bisogno di attenzione.
James con la lingua passò vicino al pomo d'Adamo dell'altro fino a farlo ridere perché soffriva il solletico.
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