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Autore: Mark25    18/09/2011    0 recensioni
Una melodia. Dei ricordi. Un evento inaspettato.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capita, a volte, magari cullato da una dolce melodia intrisa di ricordi, momenti siano essi belli o brutti, di guardarsi alle spalle. Guardarsi alle spalle e stare lì, per ore, con le gioie e le tristezze che da questo ne deriva, nel ricordare magari i cambiamenti che mai ti saresti aspettato da chessò, una persona su cui avevi puntato tutto, una soddisfazione di quelle che lasciano il segno, amici e amori passati, nuovi e già vissuti. Perchè spesso sono tutti uguali. E il protagonista eri sempre tu. Tu prima piccolo e ingenuo, di quando ancora la vita era così bella quanto semplice, che l'unica tua preoccupazione era quella di mettere il dentino sotto il cuscino perchè altrimenti il Topolino non ti avrebbe portato quei pochi spiccioli che per te tuttavia valevano così tanto, di scrivere la lettera a babbo Natale, sempre precisando che per lui ci sarebbero stati biscottini che avrebbe potuto prendere una volta venuto a portare i regali, perchè dopotutto il suo viaggio era lungo, e aveva bisogno di energie. Tu poi un pò più grande, quando già la vita ti serva le prime piccole delusioni, perchè Babbo Natale e il Topolino non sono più Babbo Natale e il Topolino, ma mamma e papà, a volte zio o il nonno, o chiunque avesse avuto la voglia di indossare un abito rosso con una lunga barba bianca. E il Natale non è più lo stesso, non più quell'aria strana, quasi magica, nell'attesa della fatidica mezzanotte in cui Papà Natale avrebbe bussato alla tua porta. E poi arrivano i guai, la consapevolezza che non tutto è come ti aspettavi, che sono poche le persone su cui puoi fare affidamento, che ti staranno accanto anche nei momenti più neri, che non ti tradiranno. Che le donne ti promettono tutto e niente, e che contemporaneamente lo fanno anche col tuo migliore amico. E quelle sono le botte peggiori, un prendi due paghi uno, come se la vita fosse al pari delle offerte di un negozio di abbigliamento. Che di lavoro non ce n'è, e che se lo meriti ci sarà sempre colui che lo meriterà più di te e ti prenderà il posto. Si, ma non di certo perchè abbia più capacità. E ti ritrovi così, con nulla in mano. Ad aspettare. Ma cosa?

Fu così, che ad un tratto, qualcuno bussò alla mia porta. Mi diressi ad aprire. "Right Here Waiting" ancora suonava, sullo sfondo.

  
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