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Autore: Pallina    18/09/2011    8 recensioni
Perché non bisogna mai ubriacarsi con un Malfoy vicino.
"Ma Lily osservava con attenzione l’arto del giovane, senza sembrare avere nessuna intenzione a stringerlo.
-Aspetta…- mormorò con aria esitante. –Che ne so io che manterrai la tua parola?-
Il mago la guardò offeso, ma dopo qualche minuto le sorrise nuovamente.
-Facciamo il Voto Infrangibile!-
-Siiii!- rispose Lily, tirando successivamente fuori la bacchetta per suggellare quello che sarebbe stato il più grande errore della sua vita."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO DIECI -  L’Idea di Hugo

 

 

Quella sera Lily era particolarmente allegra, quando arrivò a casa di Albus. Quest’ultimo aveva organizzato una serata tra cugini e lei non vedeva l’ora di incontrare suo fratello James che, purtroppo, non riusciva ad vedere da quasi due mesi. Per quella notte il suo obbiettivo era non pensare a niente –soprattutto non a Malfoy- e divertirsi come non faceva da tempo, senza considerare che da lì a poco sarebbe –probabilmente- morta.

Ma, malauguratamente, i suoi piani per la serata furono mortalmente distrutti nel giro di pochi minuti.

Una volta arrivata a casa di suo fratello, per prima cosa, si accorse che lui le aveva probabilmente mentito, o c’era stato un cambio di programma, quando le aveva accennato al fatto che il suo coinquilino non sarebbe stato presente; infatti, uno Scorpius Malfoy tutto in tiro, sedeva composto su uno dei divani, con lo sguardo assorto davanti a sé.

-E tu cosa ci fai qui?- lo investì, appena si accorse della sua presenza.

Lui, con tutta la calma del mondo, si voltò esaminandola da capo a piedi, prima di avere la decenza di rispondere.

-Io qui ci abito.- replicò, atono, mentre un lieve sorriso divertito gli si apriva sulle labbra, intanto che osservava la ragazza andare subito in escandescenza.

-Cretino, sai cosa intendo!- continuò lei, alzando leggermente il tono di voce. –Albus mi aveva detto che avevi una cena di famiglia…-

-Che è sta spostata.- aggiunse lui, interrompendo il suo discorso.

Lily lo guardò, allargando le iridi nocciola sorpresa, prima di dirigersi a passo spedito verso la cucina dove sapeva di trovare suo fratello.

-Al!- strillò, cercando di richiamare la sua attenzione. –Che cosa ci fa lui qui?-

Intanto Scorpius l’aveva seguita e, con aria divertita, si era appoggiato allo stipite della porta, ascoltando i discorsi farneticanti della ragazza.

-Lui chi?- chiese Albus, voltandosi verso sua sorella sorpreso, prima di tornare ad osservare il forno con aria dubbiosa. –Lily, secondo te, è cotto il pollo?-

La giovane ramata scosse la testa, aprendolo leggermente per osservare il piatto del fratello, prima di rispondere.

-Non ancora.- affermò, per poi tornare ad assumere un tono irritato. –Si può sapere cosa ci fa Scorpius qui?-

Albus la guardò con aria perplessa, prima di replicare.

-Emh… ci vive?- rispose, leggermente dubbioso dalla sanità mentale di sua sorella.

-Stessa mia identica risposta.- approvò una voce divertita in fondo alla stanza.

-Tu stai zitto.- lo ammonì Lily, voltandosi per fulminarlo, per poi riportare l’attenzione su suo fratello. –Non avevi detto che aveva una cena?-

-Si, ma è stata rimandata.- ribadì Albus, osservandola con aria dispiaciuta. –Senti Lily, ho una brutta notizia… James non ce la farà a venire.-

La ragazza lo guardò, strabuzzando gli occhi sempre più sorpresa che una serata che si prospettava così bella potesse rovinarsi nell’arco di due secondi, quindi, senza dire niente, prese un bicchiere dallo scaffale e lo riempì con del vino che trovò in frigo, prima di ritornare in soggiorno e accasciarsi sul divano.

-Mi sa che non l’ha presa bene…- affermò in un sussurro Scorpius, per poi seguire la giovane, lasciando così Albus a continuare a preparare la cena.

 

*

 

La cena poi non era andata così male: Hugo e Rose erano arrivati, portandosi dietro i rispettivi compagni e –fino a quel momento- avevano chiacchierato tranquillamente; poteva dire di essersi perfino divertita, fino a quel momento.

Sì, perché in quel momento Hugo decise che era ora di tirare fuori l’argomento che Lily aveva evitato per tutta la sera, ovvero il suo Voto Infrangibile con Malfoy.

Ormai, non riusciva più comportarsi in maniera normale quando si parlava di una possibile riconquista di Emily, e si sentiva in imbarazzo per questo suo atteggiamento che sembrava confermare la teoria che le interessasse Malfoy, cosa che –tra l’altro- lei era convinta fosse completamente errata. Ma allora perché si sentiva stranamente felice quando rifletteva che, magari, lui non l’avrebbe mai conquistata? Cioè, l’idea di morire non l’afferrava?

-Già Lily, come va la conquista di Emily?- aveva sostenuto Rose, dopo il Quando dobbiamo prepararti il funerale di Hugo.

-Emh… non bene.- affermò, scostandosi una ciocca ramata da davanti al volto leggermente a disagio.

Rose la osservò, perplessa dal suo atteggiamento restio.

-Non hai avuto nessuna nuova idea?- continuò, imperterrita, decisa a scoprire cosa ci stava sotto il comportamento strano della cugina che era stata allegra per tutta la sera.

-Emh…-

-Veramente, Weasley, la Potter l’altro giorno mi aveva consigliato di fare dei complimenti a Emily, ma non ha funzionato e stiamo cercando una nuova strategia.- intervenne Scorpius, portando Rose ad allargare le iridi sorpresa anche dalla sua di condotta.

Che quello fosse stato un tentativo di tirare fuori d’impaccio Lily?

-Ah, gli hai proposto di farle dei complimenti?- continuò verso sua cugina, mentre un sorriso divertito le si allargava sulle labbra, per poi scambiarsi uno sguardo d’intesa con Albus che ridacchiava sotto i baffi dall’altro lato del tavolo.

-Io…- mormorò Lily, incapace di replicare, mentre dentro di sé malediceva Malfoy per aver tirato fuori la storia dei complimenti o per essere semplicemente intervenuto, o meglio: per esistere.

-Senti Malfoy, ma hai provato a buttarla sul letto e a saltarle addosso?- la salvò Hugo, con il suo solito tatto.

-Veramente no.- replicò lui, distaccato come al solito.

-Beh, e voi due, grandi geni del crimine, non avete pensato che magari bastasse questo?- aggiunse, con aria leggermente maliziosa.

Nel frattempo Rose osservò attentamente sua cugina che, a sentire quelle parole, sbiancò leggermente, per poi cercare di ritrovare un minimo contegno.

-Beh, sai Weasley, forse hai ragione.- asserì il ragazzo biondo, cercando gli occhi di Lily per chiederle conferma, ma lei sembrava stranamente intenta a fissare le venature del tavolo.

Il giovane aggrottò le sopracciglia, leggermente perplesso da quel comportamento.

-Potter, tutto bene?- chiese, dubbioso.

A sentirsi richiamata Lily alzò gli occhi di colpo, incontrando prima lo sguardo malizioso di Rose e poi quello confuso di lui.

-Io? Sì, scusatemi, mi ero un attimo persa.- affermò, cercando di ostentare un tono di voce allegro. –Penso che, in fondo, anche se l’idea mi sembra un po’ maschilista, Hugo potrebbe avere ragione… Perché non fare un tentativo?-

-Io invece penso sia una cavolata!- intervenne Rose, con aria decisa.

-Perché? Anche io penso sia una buona idea… Cosa meglio di una notte di passione può appianare tutte le divergenze?- replicò Alex, il ragazzo della giovane riccia, che fu prontamente fulminato con lo sguardo.

-Quindi tu pensi che un rapporto si basi soltanto sul sesso? Che parlare, capirsi, sia una cosa sostanzialmente inutile?- gli chiese, il tono di voce velatamente minaccioso.

-No, amore, non dicevo questo.- rispose, leggermente intimorito, cercando con il soprannome di addolcire la ragazza. –Semplicemente che a volte le parole non servono, che è meglio sfogarsi per riappacificarsi, poi naturalmente bisogna parlare per chiarire al meglio la situazione… Ma il nostro intento non è semplicemente farli rimettere insieme? Cioè una volta che lei gli ha detto sì, è tutto risolto, no?-

-Ti sei salvato.- approvò Rose, continuando però a guardare il proprio fidanzato con aria sospettosa. –Si, comunque, forse, e sottolineo forse, hai ragione.-

Lily, nel frattempo, incapace di reggere ancora a lungo la situazione, si era alzata, dirigendosi in bagno, sotto lo sguardo attento di Scorpius che aveva osservato le sue espressioni per tutto quel breve scambio di battute. Poi, dopo qualche minuto, senza dire niente si decise ad alzarsi a sua volta per raggiungere la ragazza.

-Malfoy!- strillò Lily, una volta che uscì dal bagno e se lo trovò davanti, mentre si portava una mano sul cuore palpitante. –Mi hai fatto prendere un colpo!-

-Tutto bene?- le chiese lui, osservandola attentamente con aria seria.

E lei, sotto quello sguardo, sentì un brivido scenderle lungo la schiena; ma, ben presto, decise di riprendere in mano la situazione, scuotendo leggermente il capo.

-Si, tutto bene.- affermò, sorridendo gentilmente al ragazzo. –Sai, penso che abbiano ragione: forse se le saltassi addosso ti direbbe di sì, e a quel punto i nostri problemi sarebbero finiti e io non sarò più costretta a vederti così spesso!-

-Sicura che non ti mancherei?- replicò lui con tono leggermente divertito, mentre un sorriso malizioso gli si disegnava sulle labbra.

-Ah, ne sono certa al cento per cento!- si affrettò a rispondere lei scherzosamente, poi, prima che il silenzio ricadesse fra di loro, aggiunse –Perché non ci vai ora? Magari così stasera è tutto finito e possiamo tirare un sospiro di sollievo.-

Scorpius la fisso di nuovo attentamente negli occhi, prima di annuire.

-Si, forse hai ragione. Salutami tu gli altri, che io provo a salvare le nostre vite, visto che tu non mi sembri molto decisa a farlo.- dichiarò, prima di voltarsi e Smaterializzarsi, lasciando una Lily stremata a chiedersi perché il cuore le facesse così male.

 

*

 

Scorpius si era Materializzato a casa della sua ex ragazza con una strana inquietudine, ma ben determinato a far finire finalmente tutti i suoi problemi.

-Scorpius?- chiese Emily, leggermente perplessa, alzandosi in piedi dal divano. –Che cosa ci fai qua?-

Il giovane avanzò verso di lei, fermandosi a pochi centimetri di distanza e guardandola intensamente negli occhi.

-Ascolta Emily, mi sono rotto. Mi sono rotto di cercare di riconquistarti e di aspettare una tua decisione, io sono innamorato di te e voglio stare con te.- affermò serio, ma mai parole gli erano sembrate più false di quelle.

Poi, senza darle il tempo di replicare, avvicinò i loro visi, prima di unire le loro labbra e lei, dopo un momento di indecisione, gli allacciò le braccia al collo cercando di approfondire il bacio.

Finalmente ce l’aveva fatta, ma, non sapeva perché, l’euforia che pensava di provare non stava arrivando.

 

*

 

Lily stava seduta sul divano a casa di Albus con lo sguardo perso nel vuoto, mentre sentiva una strana sensazione perforarle lo stomaco. Il tempo passava ma Scorpius non era tornato e questo poteva significare solo una cosa: il piano era riuscito, ma l’euforia che avrebbe dovuto provare non arrivava e non sembrare intenzionata ad arrivare; anzi, la sola idea di cosa in quel momento il ragazzo stava facendo con Emily, la mandava in bestia, facendole più male di quanto credesse possibile.

-Tutto bene?- le chiese Rose, accomodandole accanto, mentre il resto della comitiva continuava a chiacchierare allegramente in cucina.

La ragazza ramata sbuffò, spostando lo sguardo sulla cugina.

-Possibile che tutti oggi debbano chiedermi se sto bene? Sì, va tutta a meraviglia, non si vede?- replicò, astiosa.

-Lily, per favore, non mentire a te stessa… Sai benissimo che qualcosa non va!- dichiarò lei, sorridendole accondiscendente.

Lily, per tutta risposta, si alzò in piedi, irritata ancor di più.

-Invece non c’è niente che non va, io sto bene, Malfoy sta bene, e tutti stiamo bene!- continuò imperterrita, mentre si spostava per dirigersi in cucina, dove sperava l’allegria collettiva l’avrebbe contagiata.

-Se fossi in te io mi chiederei perché tra tutte le persone possibili, sei finita per nominare proprio lui…- le arrivò la voce di Rose da dietro, ma lei preferì evitarla, far finta di non sentire, perché ammettere quello che sua cugina le stava dicendo era una cosa troppo dolorosa in quel momento.

 

*

 

Il giorno dopo Lily si svegliò fin troppo presto per i suoi standard e, vestendosi velocemente, si diresse al lavoro dove sperava di venir distratta dai suoi doveri; ma, invece, ebbe una giornata terrificante, nella quale combinò un sacco di casini che la portarono a ricevere una strigliata dal suo superiore. Nemmeno John riuscì a tirarla su di morale e, anzi, alle sue gentilezze si vide trattato fin troppo male.

Una volta tornata a casa si chiese cosa le avesse impedito di darsi malata, anche se la sola idea di non andare a lavoro per lui, la mandava in bestia.

-Finalmente sei tornata.- la sorprese una voce nell’oscurità della stanza, prima che lei si affrettasse ad accendere la luce.

Il suo cuore, quando si accorse chi c’era seduto sul suo divano, ebbe un sussulto di gioia, che non riuscì a trattenere.

-L’idea di accendere la luce non ti ha nemmeno sfiorato, eh?- replicò, ancor più irritata per quel segno di debolezza.

Non era da lei comportarsi così, lei non sussultava, né tremava, né sospirava per i ragazzi, quelle erano cose per le gallinelle del suo corso o di scuola, mica per lei.

-Vedo che siamo di ottimo umore…- aggiunse lui, sorridendole divertito, mentre con uno sbuffò Lily gli si accomodava accanto, portandosi una mano davanti agli occhi.

-Ho avuto una brutta giornata.- dichiarò, dopo parecchi minuti di silenzio, prima di spostare finalmente la sua attenzione sul giovane che, in tutto quel tempo, non aveva smesso un secondo di osservarla. –Allora, che cosa vuoi?-

-Volevo solo dirti che finalmente ti sei liberata di me.- affermò lui, con un tono fin troppo serio.

-Ah…- rispose semplicemente lei, mentre sentiva distintamente il suo cuore andare in pezzi.

-Eh già, alla fine bastava ascoltare i consigli maschilisti di tuo cugino per riuscire a risolvere tutto.- continuò, osservandola attentamente.

-Bene.- asserì lei, distogliendolo lo sguardo e portandolo sulle proprie scarpe.

-Già, bene.- ripeté lui, prima di alzarsi e scompigliarsi i capelli con aria leggermente imbarazzata. -Ci si vede, Potter.-

E così dicendo, si Smaterializzò, uscendo finalmente dalla sua vita; peccato che in quel momento quella era l’ultima cosa che Lily desiderasse.

 

 

*** 

 

 

 Il penultimo capitolo, il penultimo capitolo, il penultimo capitolo, il penultimo capitolo... Ok, la smetto!

Ma mi sembra quasi un miracolo aver finalmente finito questa storia, anche se questo capitolo non mi convince per niente, ma proprio per niente... Ma, bah, spero che a voi possiate apprezzarlo più di me!

E così Scorpius e Lily si sono salutati, dopo essere finalmente riusciti a conquistare Emily... Ma può finire la storia così? Certo che no, non sarò così cattiva, anche se non è detto che alla fine ci sarà un lieto fine.... Il prossimo capitolo si chiama Rincontrarsi ed è proprio l'ultimo, ultimo.

Va bè, detto questo ringrazio tutti quelli che hanno continuato a seguirmi fino ad ora, grazie mille davvero.

A presto, un bacione.

   
 
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