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Autore: _Nat_91    18/09/2011    8 recensioni
{Sequel de La mia vita sei tu!}
Giugno 2012, l'estate è alle porte.
Bill ed Elisabeth sono ancora insieme, più innamorati che mai. I Tokio Hotel sono prossimi alla partenza del nuovo tour e le ragazze seguiranno i loro compagni. Ma durante questo viaggio una serie di eventi che causeranno molta sofferenza a molte persone...
Una nuova lunga storia d'amore, ricca di colpi di scena e new entry che causeranno molto scompiglio nelle vite di Bill ed Elisabeth.
La tempesta della vita si abbatte contro le rocce del cuore mettendo alla prova la resistenza di un Amore...
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buon pomeriggio a tutti :)
Eccomi con il secondo capitolo di questa mia nuova storia... Vorrei ringraziare di cuore:
- aquariusff, klerkaulitz89, piske e raggiodisole90 per aver commentato il primo capitolo;
- aquariusff, Dan e raggiodisole90 per aver inserito la mia storia tra le seguite;
- raggiodisole90 per averla inserita tra le ricordate;
- klerkaulitz89 e raggiodisole90 per averla inserita tra le preferite.
Ringrazio di cuore tutte quante!
Spero che questo secondo capitolo vi piaccia; mi farebbe davvero piacere che mi lasciaste un commento per conoscere la vostra opinione sulla mia storia.
Il terzo capitolo arriverà giovedì...
Un bacio a tutte,
Nat
 
...Buona lettura...
 
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Il Destino del nostro amore

 
 
 
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2. Una serata romantica
 
 
You are the flame in my heart
You light my way in the dark
You are the ultimate star
You lift me from up above
Your unconditional love
Takes me to paradise
I belong to you
And you
You belong to me too
You make my life complete
You make me feel so sweet
 
{I belong to you - Lenny Kravitz}
 
 
Tu sei la fiamma nel mio cuore
Tu illumini la mia strada nel buio
Tu sei la mia stella suprema
Tu mi hai portato in alto
Il tuo amore incondizionato
mi porta in paradiso
Io appartengo a te
E tu
Anche tu appartieni a me
Tu completi la mia vita
Tu mi fai sentire così dolce
 
{Io appartengo a te - Lenny Kravitz}
 
 
 

Era ormai calata la sera e l'orario del suo appuntamento era arrivato. Elisabeth si guardò due secondi nello specchio; quella sera aveva deciso di indossare un semplice abito color lilla che le fasciava benissimo il corpo e le arrivava poco sopra le ginocchia; ai piedi aveva un paio di scarpe bianche col tacco con delle perline attaccati nei nastrini che si chiudevano intorno alla sua caviglia. Indossava sempre la famosa collanina con la piccola E e il braccialetto che Bill le aveva regalato anni addietro anche se ormai aveva un cofanetto pieno dei regali che lui le aveva fatto. Sorrise mentre accarezzava la fedina che portava nell'anulare destro ormai da quasi due anni. Era incredibile come la storia andasse benissimo nonostante tutto il tempo che era passato; era incredibile come lei sentisse di amare Bill ancor più di prima; era incredibile il bisogno che lei aveva di lui. Si guardò un'altra volta sistemandosi i suoi lunghi capelli e dando un'ultima controllata al trucco, poi si avviò verso la cucina dove c'erano le ragazze che, appena la videro, le fecero i complimenti.

- Stanotte non torni a casa vero? -le chiese Jennifer mentre posava sulla tavola dei bicchieri.

- Non credo -le rispose la mora sorridendo- Bill vuole evitare che io mi metta sui libri non appena torni a casa, quindi mi porta da lui.

- Certo certo -disse l'amica sorridendo maliziosa scambiando un'occhiata con le altre ragazze per poi rivolgersi verso la porta quando sentì suonare- Divertitevi stasera piccioncini.

- Grazie ragazze. Buona notte -disse prima di avviarsi verso la porta ed aprirla trovandosi davanti un Bill molto elegante, con una camicia bianca ed un paio di jeans neri e tutto questo metteva in risalto il suo nuovo fisico.

La mora sorrise notando una rosa rossa tra le mani, poi si avvicinò e lo baciò dolcemente.

- Sei bellissima Lizie -le disse guardandola dalla testa ai piedi per poi darle la rosa- Questa è per te.

- Grazie amore- disse lei prendendola- Anche tu sei bellissimo. Vado a mettere questa rosa in un vaso ed arrivò -disse per poi sparire velocemente nel salotto dove prese un vaso in cui mise la rosa una volta messa l'acqua all'interno.

Poi tornò dal moro che l'attendeva all'ingresso del salotto e, dopo che entrambi salutarono le ragazze, uscirono di casa e salirono a bordo della macchina del ragazzo. Durante il tragitto, la mora gli chiese come fosse andata la riunione di quella mattina.

- Benissimo -rispose il vocalist felice- Ormai è tutto pronto. Il 21 luglio partiremo per il nostro nuovo tour. Sono emozionatissimo. Oggi David ci ha detto che quasi tutte le date sono sold out ed in alcune città ci è stata richiesta una seconda esibizione. Il nostro nuovo cd sta andando alla grande; a quanto pare, essere ritornati al vecchio sound ci ha riportati sulla cresta dell'onda. Adesso dovremmo fare una serie di interviste e servizi fotografici ma nessun programma televisivo per fortuna. Adesso ho un paio di giorni di relax, poi non avrò neanche un minuto libero perchè, oltre agli impegni con le varie interviste, dovremmo fare un sacco di prove e sistemare le ultime cose per il tour. Tu verrai con me vero? -le chiese guardandola un secondo negli occhi prima di ritornare a guardare la strada.

- Come? -chiese lei pensando di aver capito male- Io venire in tour con te e la band?

- Certo -rispose lui sempre concentrato nella guida- Dovremmo stare lontani veri mesi prima di rivederci e, sinceramente, non posso e non voglio. Non riuscirei a starti lontano per molto tempo. Poi ci sarà anche il nostro anniversario durante il tour ed io ho richiesto di non fare concerti per quella sera perchè è la nostra serata. E David ha acconsentito. Era scontato che ti chiedessi di venire con me. Credevi davvero che me ne sarei andato lasciandoti qui senza dirti niente?

- No...cioè non lo so -chiese lei presa alla sprovvista- Bill non lo so. Adesso voglio solo pensare alla scuola ed agli esami; poi penserò alla tua richiesta anche se non so se potrò andrmene lasciando il lavoro. Devo pensarci, ma per ora non parliamone più ok? Pensiamo solo a noi questa sera -gli disse posando una mano sulla gamba del ragazzo che le sorrise ed annuì con la testa.

Dopo una decina di minuti, arrivarono in un bel ristorantino dove entrarorono e furono accompagnati da un cameriere al tavolo prenotato, tavolo che era situato in un angolo molto discreto del locale. Bill l'aiutò a sedersi ed insieme guardarono nel menù e, con immenso piacere di Elisabeth, vide che c'era anche un menù italiano. Allora la mora lo guardò negli occhi e lui sorrise.

- So che ogni tanto ti manca la cucina italiana... E poi anche a me piace molto quindi... -disse indicando il locale- Ho pensato che questo fosse il ristorante adatto per ritornare virtualmente in Italia -concluse facendole l'occhiolino.

- Ti ho già detto che ti amo da impazzire? -gli chiese sporgendosi sulla tavola.

- Mmm...no. Ancora oggi no, almeno non fino a questo momento -disse per poi baciarla a fior di labbra per poi tornare a sedersi e prendere il menù- Allora, vediamo cosa c'è di invitante in questo ristorante?

- Io prendo una pizza -disse la mora posando il menù sulla tavola ben apparecchiata.

- Pizza? -chiese lui pensando di aver capito male ma vide la mora annuire- Io pensavo che...

- Beh -disse lei interrompendolo- Mi hai portato in un ristorante italiano e qual è il piatto migliore del mio Paese? La pizza. Ed io ho una voglia pazzesca di mangiare una pizza italiana. Ho un languorino -concluse la mora massaggiandosi la pancia.

- Lizie -disse lui sorridendo divertito- Tu sei davvero unica. Ma ti amo proprio per quello -le prese una mano sorridendo ancora- E vada per la pizza. Ne ho voglia anche io.

I due risero insieme ed ordinarono le proprie pizze e, nell'attesa, parlarono un pò delle ultime novità sul tour.

- Quindi tornerai con i tuoi vestiti normali giusto? Non indosserai più quei vestiti futuristici che ti rendevano quasi un umanoide? -gli chiese lei sorridendo.

- No no -le rispose lui- Basta con quegli abiti. Ritornerò con jeans e meglietta, oppure mi esibirò anche in boxer. Devo provare -disse lui facendo finta di rifletterci.

- Tu -disse minacciosa la mora- prova soltanto un'altra volta ad esternare un pensiero del genere e te la passerai brutta. Lo vedi questo? -gli chiese prendendo in mano il coltello- Lo userò per tagliare, come se fosse una pizza, qualcosa a cui tu tieni molto.

- Oh oh -disse lui andandosi a riparare con le mani quelle zone in cui non batteva il sole- Stavo solo scherzando. Non lo farei mai. E queste mi servono ancora.

- Allora cerca di salvarle -disse lei posando il coltello e rilassandosi contro la sedia- Solo io posso vedere cosa c'è sotto quei vestiti. Solo io e basta.

- Adoro quando fai la gelosa -gli disse lui sorridendo divertito- Diventi dannatamente eccitante.

- Beh...sarà come dici tu ma, mi dispiace per te, non ci sarà niente di eccitante dopo -gli disse guardandolo sicura negli occhi- Appena saremo a casa, filerò a letto...per dormire -sottolineò la ragazza ed appena vide che il vocelist stava per controbattere, lo anticipò- E non si discute. Non posso e non ho intenzione di fare nient'altro se non dormire.

- Sei perfida! -le disse lui imbronciato lasciandosi scivolare sulla sedia, ma fu presto costretto a sedersi in maniera composta perchè arrivò il camiere con le loro ordnazioni.

Dopo essersi augurati buon appetito, iniziarono a mangiare ed a gustarsi le loro prelibatezze. Nel frattempo continuarono a parlare un pò di tutto anche mentre mangiavano una grande coppa di gelato che rinfrescò entrambi; ad un certo punto Elisabeth non riuscì a trattanere uno sbadiglio e quindi Bill decise che era meglio ritornare a casa così avrebbero potuto riposare quindi pagò il conto e, mano nella mano, i due si recarono nella macchina.

Il viaggio fu piuttosto silenzioso accompagnato solo dalle dolci note della musica del cd che il vocalist aveva inserito nel lettore.

- Sei proprio stanca eh? -le chiese ad un tratto guardandola un secondo mentre chiudeva gli occhi appoggiando la testa sul finestrino e vedendola annuire- Lizie, devi cercare di riposarti un pò di più e di non ammazzarti a studiare. Finarai con il sentirti male. Sei in gamba e ce la farai benissimo.

- Ho paura Bill -disse lei guardando fuori dal finestrino- So che gli esami sono difficili e ho paura di bloccarmi e di non riuscire nè a scrivere nè a dire niente.

- Non dire sciocchezze -le disse in tono giocoso- Non preoccuparti che andrà tutto bene. Adesso devi solo concederti un pò di relax o arriverai agli esami cotta come una pera.

- Grazie amore -disse infine prima di tornare a guardare la strada e notando, con piacere, di essere ormai giunti a destinazione.

Sistemarono la macchina in garage ed entrarono in casa; la mora si tolse subito le scarpe con il tacco tenendole in mano ed avviandosi verso la camera di Bill, che nel frattempo si era chiuso in bagno. Entrata nella stanza, si tolse subito il vestito ed il reggiseno e prese una delle grandi vecchie magliette che aveva fregato a Tom e che adesso era diventato il suo pigiama; se lo infilò ed attese che il vocalist rientrasse per andare in bagno e struccarsi. Una volta ritornata in camera, si sdraiò accanto al ragazzo, semplicemente in boxer, ed appoggiò la testa sul suo petto lasciando che lui le avvolgesse la spalle con un braccio. La mora chiuse gli occhi mentre con le mani continuava a disegnare sul petto del ragazzo che si alzava velocemente; a sua volta, il vocalist aveva inziato ad accarezzarle la schiena con una mano mentre con l'altra le accarezzava una gamba. Elisabeth sentiva il fiato del ragazzo sui propri capelli e quelle carezze così dolci e calde incendiarle la pelle mentre dentro di lei si accendeva un grosso fuoco.

Lentamente sollevò il suo viso verso quello di Bill e si alzò leggermente per baciarlo, prima dolcemente poi con sempre più foga mentre il ragazzo continua con le sue carezze sul suo corpo al di sopra della maglietta. La mora allora si mise a cavalcioni sul vocalist e continuò a baciarlo scendendo poi a mordicchiargli il lobo dell'orecchio per poi baciare quel collo così bianco ed invitante; lo sentì gemere sotto di sè, mentre sentiva che anche in lui il fuoco si stava accendendo sempre di più. Scese a baciargli il petto e l'addome per poi risalire dolcemente; intanto Bill le afferrò i lembi della maglietta e gliela sfilò lanciandola via e godendosi la vista che gli si era offerta davanti. Si solevò leggermente, baciandola prima sulle labbra, scendendo poi su collo, spalla ed infine sul petto che iniziò a massaggiare e torturare con estrema lentezza e voglia mentre lei continuava ad accarezzargli la schiena e sospirare estasiata. Il vocalist decise di capovolgere la situazione e la fece stendere sul letto per poi adagiare il suo peso su di lei; sentiva il seno della mora premere contro il suo petto, sentiva un'immensa voglia di sentirla sua, quindi velocemente si liberò degli ultimi ostacoli che impedivano la loro unione e immediatamente entrò in lei con estrema delicatezza facendole sfuggire un gemito. Cominciò a spingere piano mentre ancora le loro labbra erano unite in un bacio profondo e la mora si aggrappava alle sue spalle; pian piano il ritmo, le carezze ed i baci divennero focosi e i sospiri più frequenti finchè un ultimo gemito li portò al culmine del piacere mentre la mora affondava le unghie contro la spalla del ragazzo. Si distesero l'uno accanto all'altra mentre il loro respiro tornava lentamente regolare, poi il vocalist la strinse forte a sè baciandole i capelli.

- Fare l'amore con te è sempre bellissimo -le disse sussurrando- Mi sembra di volare.

- Già -disse lei accarezzandogli il petto. E' meraviglioso. Bill ti amo.

- Ti amo anche io Lizie -le disse baciandole la fronte- E ti amerò per sempre.

Poi la guardò negli occhi e vide che la mora si era già addormentata con un bel sorriso sulle labbra.
- Dovevi proprio essere distrutta -disse guardandola mentre dormiva- Buona notte amore mio.

Le diede un ultimo bacio sulle labbra guardandola ancora con tanto amore ed accarezzandole una guancia dove le si era formata una fossetta, poi chiuse gli occhi e si lasciò andare ad un lungo sonno ristoratore.

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