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Autore: Franky93    18/09/2011    2 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.34:
Una dura lotta per Matt

Non era passato molto tempo da quando Alex si era separato da Lance, ma la sensazione che stesse girando a vuoto per i corridoi sembrava fargli perdere la concezione del tempo, fatto dovuto anche ai vari agguati che le solite Reclute gli tendevano ogni volta, obbligandolo ad aprirsi la strada con Quilava.

-Anf… anf… questi dannati non finiscono mai- disse, proseguendo dopo una serie di “vittorie lampo” sui nemici e prendendo subito in mano la sua ricetrasmittente, che aveva iniziato a suonare –Qui Alex- aggiunse, dopo aver tirato un lungo respiro –Che succede, c'è qualche novità?-

-Puoi scommetterci, Al!- rispose Matt, in linea dall’altro capo –Alla fine la faccenda del Boss si è rivelata una fregatura, ma in compenso, ora sappiamo l’esatta locazione del nostro obiettivo-

-Davvero? Wow-

-E il bello è che abbiamo anche la chiave giusta per accedervi, ma ti spiegherò tutto non appena ci riuniremo- proseguì Fran -Il luogo di ritrovo è al terzo piano sotterraneo di questo posto, ti aspettiamo lì-

-Va bene, ma… per raggiungerlo come si fa?-

-Non preoccuparti, piccoletto- si intromise Sonia, nel frattempo ancora nella sala di sorveglianza insieme alla sorella –Ti invierò le coordinate sul PokéGear, così sarai sicuro di non sbagliare strada-

-Sicure di non voler venire anche voi?- domandò Amy.

-Abbiamo ancora una cosa da fare, qui.- rispose Laura, intenta a frugare nei vari cassetti della stanza –Il tempo di occuparcene e saremo da voi, promesso-

-Ok, allora ci vediamo tutti al terzo piano- concluse il moro, per poi chiudere la comunicazione e ricominciare ad incamminarsi insieme a Quilava, che stranamente aveva un’aria molto tesa –Qualcosa non va, amico mio?-

-Quilava!- replicò lo Starter, scuotendo il muso e proseguendo.

-Scommetto che tutte queste lotte contro i pesci piccoli non ti soddisfanno-

-Quil, Quilava!-

-Lo immaginavo. Però guarda il lato positivo, man mano che vai avanti stai migliorando sempre di più, e lo dice anche il Pokédex-

A riprova di questo, il ragazzo tirò fuori la piccola enciclopedia elettronica, per poi aprirla e guardare la pagina su Quilava, la quale mostrava anche il livello attuale, l’esperienza ottenuta dal Pokémon stesso e quanta ne mancava per raggiungerne uno nuovo, e osservando attentamente la pagina, sembrava che gli sforzi del tipo Fuoco fossero molto vicini dall’essere ricompensati.

-Sai, da quando ho catturato Heracross non ci ho fatto molto caso ma… cavoli, è dai tempi della prima Medaglia che non ti faccio più fare una lotta in Palestra come si deve… però sarebbe fantastico se tu ritornassi alla ribalta in vista delle ultime Medaglie da conquistare, non sei d’accordo anche tu?-

-Quilava-

-Ma prima di questo… dobbiamo fermare il Team Rocket. Forza, andiamo!-

E in men che non si dica, grazie anche alle informazioni ricevute da Sonia, Alex ebbe modo di raggiungere il terzo sotterraneo, riunendosi finalmente con i suoi amici e preparandosi ad affrontare con loro l’ultima parte della missione, ma non appena i cinque aprirono la porta blindata, davanti ai loro occhi gli si parò una visione molto più peggiore di quella volta al Pozzo Slowpoke: un gigantesco impianto elettrico, con tanto di antenna parabolica, tenuto in alimentazione da sei Pokémon simili ad una Poké Ball, ma molto più grandi, che ad intervalli regolari emettevano scariche elettriche per dare energia.

-Ma cosa diavolo…?- Matt era rimasto senza parole.

-Se non ricordo male, quelli dovrebbero essere Electrode…- proferì Dylan.

-E come potete vedere- disse una voce di donna alle loro spalle –Svolgono un lavoro eccellente in fatto di fonte energetica- aggiunse, obbligando i nostri a voltarsi e ritrovarsi faccia a faccia con una donna dai lunghi capelli rossi e abbigliata con una sorta di tailleur bianco recante il simbolo dei Rocket.

-Siete proprio dei codardi!- le urlò Alex, irritato –Come potete abbassarvi a tanto solo per compiacere la vostra sete di potere?-

-Non solo obbligate i Pokémon ad evolversi prima del tempo, ma avete anche il coraggio di relegarli a farvi da schiavi?- aggiunse Amy.

-Ma chi diamine vi credete di essere?- concluse poi Fran.

-Non è ovvio? Il Team Rocket, e io, Atena, sono una dei suoi Generali, nonché  vicecomandante in capo sotto l’ordine del nostro Boss provvisorio- rispose la donna, sfoggiando una posa altezzosa –E se proprio volete bloccare il nostro preziosissimo generatore, dovrete prima affrontarmi, volenti o nolenti-

E per confermare queste sue parole, la Generalessa mandò in campo tutti i suoi Pokémon, rappresentati da un grosso cobra viola, una specie di corvo dallo sguardo poco raccomandabile e una sorta di fiore vivente. Incuriosito, Alex puntò il Pokédex verso di loro e li analizzò uno per uno, giusto per tenersi informato su quanto potessero essere pericolosi, conferma che arrivò non appena analizzò i loro livelli, che si rivelarono molto alti.

-Arbok, Murkrow, Gloom… Cavoli, la tipa non scherza…- disse il moro, richiudendo l’apparecchio e voltandosi verso il suo Starter –Tu che dici, proviamo ad affrontarla?-

-Quilava!- annuì il Pokémon Vulcano, tenendosi pronto.

-Aspetta, Al!- lo fermò Matt, tenendolo per un braccio –Voglio affrontarla io-

-Che!? Ma ne sei sicuro? Non so se lo hai notato, ma è una donna, e se tu vedi una donna sai bene cosa ti succede-

-Lo so, lo so… tuttavia, vista la situazione in cui ci troviamo, per una volta posso mettere da parte la cavalleria e fare sul serio… anche se come tipa non è niente male, pur essendo un po’ più vecchia di età-

-Farò finta di non aver sentito- li interruppe la donna –In ogni caso, per me qualsiasi avversario è indifferente, specie se si tratta di ficcanaso come voi-

-Dei ficcanaso che hanno sconfitto uno alla volta le vostre Reclute ed occasionalmente un paio di Generali, per essere più precisi. Ma adesso basta parlare, direi che è tempo di passare dalle parole ai fatti-

Infatti, pochi secondi dopo, il musicista aveva preso la sua chitarra e, dopo aver pizzicato la corda che corrispondeva alla nota Re, lasciò che la vibrazione aprisse la Ball posta su di essa, facendo apparire Golbat. Atena, in tutta risposta, fece cenno al suo Murkrow di scendere in campo a lottare per lei.

-Scontro aereo, eh? Mi piace come inizio- disse compiaciuto l’Allenatore, per poi buttare uno sguardo verso il pipistrello –Mi raccomando, non deludermi-

-Goool- annuì il Pokémon, pronto a cominciare.

-Perfetto, allora partiamo con un bell’Aerasoio- proseguì il ragazzo, lasciando che il tipo Veleno scagliasse dalle sue ali una fitta serie di lame di vento contro il suo avversario, il quale riuscì tuttavia ad evitarne una gran parte e riportare solo pochi danni sul suo piumaggio.

-Quello era forse il tuo colpo migliore?- disse apatica la Generalessa –Allora mi sa che non hai la minima idea di chi hai di fronte… Murkrow, Attacco D’Ala-

-Krow!- ubbidì il corvo, per poi tendere le ali quanto poteva e travolgere Golbat senza alcuna pietà, fatto evidenziato anche dalla potenza dell’attacco.

-Che potenza- osservò Alex –E scommetto che non era neanche al massimo della sua vera forza-

-Ho paura che ti stia sbagliando, amico mio…- disse invece Dylan, indicando poi Golbat, che dopo l’attacco aveva iniziato a volare più lentamente –Non ti sembra che abbia subito più danni di quanto tu creda?-

-Ha ragione- aggiunse Amy -E in genere quando accade qualcosa di simile può voler significare che ha appena subito un “brutto colpo”, ovvero il doppio del danno che un Pokémon riceve solitamente durante una lotta-

-Ciò che state dicendo non mi è affatto nuovo- replicò Matt, interrompendo quella serie di pensieri –So bene cosa ha subito il mio Golbat, così come ho anche intuito come è successo- proseguì, per poi additare il corvo –Toglimi una piccola curiosità, Miss Generalessa… quel tuo Murkrow possiede forse l’abilità conosciuta come Supersorte, che consente all’utilizzatore di aumentare la probabilità di sferrare i brutti colpi contro l’avversario?-

-Tsk, e anche se fosse?- replicò la donna –Non pensare che saperlo ti aiuterà a vincere… Murkrow, Ombra Notturna!- aggiunse, mentre il suo Pokémon lanciava il suo nuovo attacco, rappresentato come il creare una sorta di “se stesso” completamente nero e lanciarlo contro il pipistrello, travolgendolo duramente per la seconda volta.

-Ah, passi già alle maniere forti? Degno di un Generale di alto livello, ma come te la cavi con questa mossa? Usa Sanguisuga, ora!-

E facendosi coraggio, Golbat si lanciò contro Murkrow, mordendolo ad un’ala e bloccandogli ogni movimento, giusto il tempo necessario per risucchiare le energie al suo nemico e riprendersi. Tuttavia, essendo il corvo in parte un tipo Buio e in parte un tipo Volante, la mossa non ebbe l’effetto sperato, e Golbat dovette accontentarsi di aver ripreso solo poca energia, consentendo però al suo avversario di colpirlo nuovamente, sotto l’ordine della sua padrona, con una seconda Ombra Notturna, facendolo atterrare duramente a terra e costringendo il suo Allenatore a richiamarlo, vedendolo a rischio K.O.

-Very good, amico mio- disse, osservando il tipo Veleno rifiatare al sicuro dentro la sua Ball –Forse non lo hai messo alle strette o battuto, però sei riuscito comunque a tenergli testa, e questo mi basta- aggiunse, per poi riporre la sfera sulla corda della chitarra –E per far sì che il tuo sacrificio non sia stato vano, ora entrerà in scena il mio secondo Pokémon…- proseguì, pizzicando col plettro la corda del Fa e mandando in campo… -Elekid!-

-Ki Ki Kiiiid!- esultò il Baby Pokémon, agitando le braccia determinato.

-Sbaglio o questa la prima volta che Elekid lotta sul serio?- domandò Amy.

-No, mi sa che non ti sbagli- le rispose Amy –E dallo sguardo che ha sembra che abbia molta grinta da vendere-

-Beh, staremo a vedere…- concluse Dylan.

-Ok, mio piccolo amico!- ricominciò a parlare il giovane cantautore –Voglio che tu vada addosso a quel volatile e lo frigga con un bel Tuonoshock- aggiunse, per poi vedere all’opera il suo piccolo compagno lanciare una scarica elettrica addosso a Murkrow, folgorandolo.

-Oh, ma andiamo, un colpo simile non lo sente nemmeno- replicò Atena, per niente convinta –Murkrow, Attacco d’Ala-

-Muuuurkroooow!- gracchiò il corvo di tipo Buio, fiondandosi sul suo obiettivo ad ali spiegate, confidando di abbatterlo con un solo colpo.

-Non avere paura, Elekid! Difenditi come puoi!- incalzò il ragazzo, e infatti, nel giro di circa 10 secondi, il Baby Pokémon si era concentrato e aveva fatto materializzare davanti a se una sorta di cupola verde, che utilizzò come riparo per proteggersi dall’attacco nemico –Wow, questo era cool, amico-

-Puoi dirlo, Matt- intervenne Alex, Pokédex alla mano –Quella che ha appena usato è Protezione, una mossa difensiva molto utile se si tratta di annullare un qualsiasi attacco che si sta per ricevere-

-Ma immagino che questa non sia l’unica cosa che sai fare vero?-

-Ki Kid!-

-Allora vai e mostrami quanto puoi essere potente… Let’s go!-

E senza farselo dir due volte, Elekid cominciò a correre verso Murkrow, il quale non sembrava aver preso bene il fatto di essere stato respinto da Protezione, e infatti, dopo aver ricevuto l’assenso dalla Generalessa, aveva tentato di nuovo l’Attacco d’Ala… del tutto ignaro del fatto che il suo avversario aveva portato all’indietro un braccio che pian piano si stava caricando di elettricità, pronto a scagliarglielo addosso alla prima occasione, che avvenne quando i due si scontrarono a mezz’aria, colpendosi a vicenda per poi essere sbalzati via. Dopo alcuni secondi di tensione, Murkrow sembrò essere sul punto di continuare, ma sfortunatamente per lui il pugno del tipo Elettro aveva fatto effetto, e come risultato finale si era ritrovato folgorato ed poi esausto, a differenza di Elekid, che al contrario era nuovamente balzato in piedi per continuare la lotta.

-Se non sbaglio quella mossa era Tuonopugno, vero?- gli domandò Matt.

-Kid!- confermò l’interessato.

-Fantastico! Con un attacco come quello allora non avremo problemi a sbaragliare il resto del suo team-

-Non cantare vittoria troppo presto, moccioso- lo interruppe la donna, mentre richiamava nella Ball il suo Murkrow –Gloom, ora è il tuo turno- continuò, per poi vedere il Pokémon Gramigna avanzare verso il campo.

-Un tipo Erba, eh? Elekid, ritorna!- disse il ragazzo, riportando il Baby Pokémon dentro la sua sfera –Perdonami, my friend, ma tipi come quello non sono adatti ad essere i tuoi avversari, perciò…- aggiunse, per poi far uscire di nuovo il suo Golbat –Lasciamo che si occupi lui delle erbacce… usa subito Aerasoio!- concluse, mentre il pipistrello, seppur con fatica, eseguiva la sua mossa preferita, causando parecchi danni all’avversario.

-Se speri di vincermi seguendo il vantaggio dei tipi, ti sbagli, specie se il tuo Pokémon pensa di continuare dopo tutto quello che ha passato con Murkrow… Avanti, Gloom, mettilo a dormire usando Sonnifero-

-Gloooo…- ubbidì il tipo Erba, riprendendosi dall’attacco subito e poi emettendo una strana polverina bluastra dal fiore che aveva sulla testa, puntandola contro Golbat, che troppo affaticato per poter continuare, finì con l’addormentarsi e saltare un turno per via del sonno.

-Perfetto, e ora risucchiagli le energie rimaste con Megassorbimento- ordinò poi la Generalessa, assistendo in seguito alla disfatta di Golbat per mano del suo avversario, che provvide ad assorbirgli le forze rimaste con i suoi poteri.

-Dannazione, no!- urlò il chitarrista, non potendo fare nulla per evitare la sconfitta del suo Pokémon, che passato un altro turno a dormire e a subire di nuovo il Megassorbimento, si ritrovò K.O. –Ok, Golbat, rientra- aggiunse, facendolo richiamandolo –Mi spiace che tu non abbia fatto molto, ma pazienza, vorrà dire che ritenterò col mio asso nella manica… vai, Elekid-

-Ki ki kiiiid!- esclamò il tipo Elettro, agitando le braccia.

-Un’altra preda abbastanza facile. Gloom, usa Acido!-

E come la donna diede il comando il Pokémon Malerba attaccò sputando fuori dalla bocca una strana sostanza violacea, beccando Elekid in pieno volto. Questi, con molta disinvoltura e nonostante i lievi danni ricevuti, si pulì subito la faccia da quella schifezza e non contento lanciò subito un Tuonoshock contro il suo attuale avversario, anche se non con i risultati sperati.

-Insisti con Acido!- urlò la Generalessa

-E tu replica con Tuonoshock- ribatté il chitarrista.

E senza risparmiare le loro energie, i due Pokèmon continuarono a bersagliarsi e colpirsi con la sola forza delle loro mosse, fino a quando, senza nemmeno aspettare l’ordine del suo Allenatore, Elekid decise di farla finita con un Tuonopugno, carbonizzando quella pianta vivente del suo nemico. Ora si poteva dire che Matt era sul punto di vincere, ma alla Generalessa restava ancora un ultimo Pokèmon: Arbok!

-Kid… Kid…- ansimava Elekid, quasi stanco per via della lotta contro Gloom, ma non per questo ancora determinato a vincere.

-Bene, a quanto pare sembra siamo quasi giunti alla fine…- proferì Dylan.

-Già, ma non dimentichiamoci che abbiamo ancora il generatore di onde radio da bloccare prima che sia troppo tardi- fece notare Fran.

-Fossi in voi rinuncerei- li ammonì la Generalessa –Se volete davvero bloccarlo dovrete prima sconfiggermi, ve lo ho già detto. Certo, c’è anche l’eventualità che il vostro amico con la chitarra mi sconfigga, ma come pensa di fare se il suo Baby Pokémon è quasi a un passo dallo stramazzare a terra?-

-Secondo me ti sbagli- la interruppe Alex –Anche se affaticato, Elekid è ancora in piedi, e dubito che si sia così indebolito a tal punto che potrebbe bastare anche un unico attacco per metterlo K.O.-

-No, Al… ha ragione- ribatté Matt, fattosi improvvisamente serio –Per quanto non mi piaccia dare conferma alle parole di un Rocket, ha ragione, dato che lottando contro Gloom ha corso un rischio enorme, visto che i tipi Erba resistono bene agli attacchi elettrici- proseguì, per poi abbassarsi e mettere le mani vicino al suo Pokémon –Ma in ogni caso, direi che è giunto il momento di concludere come si deve questa tua tornata di lotte incredibili, non sei d’accordo, amico mio?-

-Kid, Elekid!-

-Allora vai e stendi quel cobra col Tuonopugno più potente che riesci a fare!-

-Non se prima lo bloccherò come si deve, mio caro!- esclamò Atena con tono risoluto, mandando all’attacco quello che doveva essere sicuramente il più forte della sua squadra –Arbok, stritolalo con Avvolgibotta-

-Arrrr… Bok!- annuì il tipo veleno, portandosi davanti al suo piccolo nemico e poi avvolgendolo nelle sue spire, non lasciandogli scampo.

-Oh, no, Elekid!-

-E bravo il mio fido cobra. Ora per almeno 4 o cinque turni il tuo caro amichetto elettrico sarà vittima delle terribili spire di Arbok, e in più gli sarà precluso ogni tentativo di attacco. In parole povere, il suo destino è segnato-

-Non ci posso credere, lo ha messo in scacco con una sola mossa- disse Fran, adirata da ciò che stava guardando insieme agli altri.

-E il peggio è che Matt non può neanche cambiare il suo Pokémon se quella mossa è ancora attiva durante la lotta- aggiunse Amy, non riuscendo a staccare gli occhi da Elekid, ancora in balia di quel cobra –Voglio solo sperare che riesca a resistere fino alla fine-

-Lo spero anch’io- le disse Alex, avvicinandosi a lei –Così come spero che Matt abbia già pensato a qualche piano di riserva-

-E allora aspettiamo e vedremo…- concluse Dylan.

E nella lunga mezz’ora che seguì, Arbok non fece altro che continuare a stritolare la sua povera vittima, aumentando la stretta turno dopo turno, tutto sotto lo sguardo sadico e divertito della sua padrona, che non fece altro che lasciarsi andare a brevi risate di circostanza ogni volta che vedeva Elekid gridare per il dolore che stava passando.

-Devo dire che per essere un Baby Pokémon è molto più resistente di quanto pensassi- riprese a parlare lei –Tuttavia, per lui è finita e ormai non c‘è più nulla che possa salvarlo… Arbok, finiscilo!- ordinò poi, assistendo all’ultimo colpo dell’Avvolgibotta, che fu così tremendo che non solo Elekid urlò per il dolore, ma emise anche alcune lievi scintille che, almeno in apparenza, scivolarono via dalla pelle di Arbok, che fece finta di nulla e, dopo aver visto lo sguardo privo di sensi del tipo Elettro, sciolse la presa e lo fece cadere a terra, il tutto mentre Matt lo richiamava a sé, anche se non sembrava minimamente toccato, al punto che si era messo a sorridere.

-Sai, anche se sei mia nemica, penso proprio di doverti ringraziare- disse lui, non smettendo di sorridere e passando il plettro sulla corda del Do, che fece innescare l’apertura della Ball contenente Sandslash –Perché ora è il momento del Rock n’ Roll!- aggiunse, iniziando a suonare un assolo dal suono molto orecchiabile.

-Eh?- esclamò uno stupito Alex.

-"Rock n’ Roll"?- gli fecero eco Amy, Dylan e Fran.

-Che sciocchezze vai dicendo, moccioso?- replicò la Generalessa, irritata non poco dal sorrisetto del chitarrista –Cos’è, vedere il tuo Baby Pokémon K.O. ti ha fatto forse impazzire e ora stai dando i numeri per il dolore?-

-Niente affatto, bellezza- ribatté l’interessato –Se durante una lotta sto sorridendo e allo stesso tempo mi metto a suonare la chitarra, vuol dire che finalmente sto incominciando a fare davvero sul serio, ma prima di incominciare a cantare, per la gioia dei miei amici, ti consiglierei di osservare meglio il tuo Pokémon, o meglio, il suo stato di salute-

-Io insisto che stai dicendo solo un mucchio di sciocchezze. Come puoi vedere tu stesso il mio Arbok è assolutamente in for…- ma proprio mentre la donna si stava voltando verso il suo Pokémon, le parole le morirono in gola non appena lo vide contorcersi mentre una lieve scarica elettrica gli passava sul corpo: era stato Paralizzato! Ma alla Generalessa non ci volle molto per capire come era potuto accadere, e infatti quello che le si era dipinto in volto come uno sguardo sorpreso ritornò subito ad essere quello più composto che aveva dall’inizio.

-Fammi indovinare… Abilità Statico, non è vero?-

-Esatto! Grazie a quella, Elekid ha potuto vendicarsi come si deve del trattamento che gli ha riservato il tuo viscido cobra, e se ci aggiungi anche il fatto che ora ho mandato in campo Sandslash, posso dire tranquillamente che la mia strategia ha avuto successo-

-Allora questo significa…- iniziò Alex.

-Che ha lasciato combattere Elekid apposta…-  continuò Amy.

-Solo per far sì che Arbok venisse Paralizzato?- conclusero Fran e Dylan, arrossendo visibilmente per aver detto la stessa frase insieme.

-Tu… dannato moccioso! Come hai osato prenderti gioco di me! Te la farò pagare cara, fosse l’ultima cosa che faccio!-

-Non credo proprio… perché si da il caso che mentre chiacchieravamo il mio Sandslash si è già messo all’opera per il gran finale-

-Che vuoi dire?- domandò lei, notando all’ultimo che il Pokémon di lui era sparito senza lasciare traccia, eccetto un buco per terra –NO!-

-Ora, Sandslash! Usa Fossa!- concluse il ragazzo, vedendo poi Arbok cascare sotto i suoi occhi in una buca scavata dal tipo Terra, che riemerse subito dopo, fiero del compito svolto –All right, baby! È così che si vince una lotta!-

Fine Cap.34
   
 
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