Mello,

la stanza è buia.  Come sempre.  Ho solo una luce di fianco a me per illuminare il foglio,  e permettermi di scrivere queste poche righe.

Non ho idea del perchè lo stia facendo,  poichè è inutile... 

queste mie parole non potrai mai leggerle.  Forse è troppo tardi.  Anzi,  lo è sicuramente. 

Perchè tu Mello..tu non ci sei più.  E ovunque sia finito, ovunque la tua anima si stia riposando,  io ti sento qui con me. Tu sei qui.  Anche se il tuo orgoglio non te lo permetterebbe.

Quello,  non ti ha mai permesso di fare niente. 

Eri così pieno di te,  così accecato dal voler essere forte,  che non ti accorgevi di quanto sbagliassi.  Di quanto le cose che desideravi di più si stavano allontanando.  Anche se io,  non me ne sono mai andato.

 

Ricordo bene quei giorni.  Sono vividi e impressi nella mia mente,  marchiati quasi a fuoco.

Mello,  dovevi restare.  Dovevi continuare.  Dovevi renderti contro che era la cosa giusta.  Ma come mi sarei dovuto aspettare tu non lo feci...

Tu mi cacciasti.

Il mio cuore martellava,  rapido e veloce come quello di un pettirosso spaventato.  A quel tempo ero fragile.  A volte mi bastava poco per sentirmi svenire. Solitamente un tuo sguardo, o anche una tua occhiata  gelida da farmi freddare il sangue.  Ma tenevo sempre un certo contegno e facevo l'indifferente.  L'unica arma contro di te.

Tu ti arrabbiavi.  Mi picchiavi.  E io rimanevo in silenzio.

L'unico modo.  L'unico modo che avevo per attirare la tua attenzione.

In fondo nessuno mi calcolava in quell'istituto se non tu.  E credo di averlo capito già a quel tempo,  che in fondo a te non dispiaceva riempirmi di così tante attenzioni.  Anche se non erano delle più gentili.

Potresti negarlo a vita Mello,  ma io so quel'è la verità.

La verità è che ci siamo baciati,  che tu mi hai spinto al muro per bloccarmi le uscite.  La verità è che mi hai stretto a te,  che il mio cuore stava per scoppiare.  La verità è che anche il tuo stava per farlo,  e lo sentivo battere allo stesso ritmo del mio nella parte vuota del mio petto.  La verità è questa. 

Come hai scritto.. tu credi di amarmi,  ma io ne ho la certezza.

Tu mi ami,  mi hai amato e se solo il per sempre esistesse realmente probabilmente mi avresti amato anche in quel caso.  Come ho fatto io.

 

E non credere che tu mi sia realmente stato indifferente.  Mi sono semplicemente adattato,  e ti amavo di nascosto. 

Entravo sempre in camera tua la notte quando dormivi, infrangendo ogni regola.  Mi sedevo accanto al tuo letto e non facevo che osservarti.  Ti guardavo rotolarti da un fianco,  ti guardavo quando palavi senza emettere suoni.  Era affascinante immaginare i tuoi sogni.

Una volta capii quello che dicevi in uno di essi e il mio cuore si colmò di una gioia che probabilmente non provai più in nessun'altra occasione.  Avevi pronunciato il mio nome, allungando il braccio verso di me.

Per un attimo tremai.  Pensai che ti stessi per svegliare che avessi avvertito la mia presenza.  Ma tu non lo feci.  Semplicemente ti girasti dall'altra parte e tornasti a dormire.

Il mio cuore non avrebbe retto.

Così mi alzai e andai in camera mia,  anche se ormai era l'alba.
Ero eccitato e sorridevo. Da quanto non sorridevo!
 

Ma quello stesso giorno tu te ne andasti.

Stava nevicando. E io ero in chiesa.

Si Mello,  sapevo che stavi per andartene,  sapevo ogni cosa,  perchè l'avevo prevista...

Per questo piangevo.  In silenzio,  di nascosto,  davanti a qualcuno di immenso che non avrebbe potuto parlare.  Non credevo mi avresti visto.
Tu te ne andasti.  Io non ti rividi più.

Mi avevi tolto tutto con la tua partenza.  Se prima almeno uscivo dalla stanza,  incominciai a non fare più nemmeno quello.  Stavo sui libri,  perdevo le ore a fissare il vuoto nella mia camera e non uscivo mai.  Anche il mio robot incominciava a darmi noia.

Iniziai a pensare che la mia esistenza fosse completamente inutile.  Ma poi mi chiamarono per il caso Kira e devo dire che fu solo grazie a quello che ti ritrovai.

Non mi importava se mi puntavi una pistola contro,  non mi importava se eri venuto solo per la foto come dicevi,  non mi importava se avessi premuto il grilletto.

Ero felice di vederti Mello.

Pensavo che finito tutto questo avrei preso coraggio e sarei venuto da te.  Ma è troppo tardi.

Tu avevi una missione.

Te sapevi di dover morire.

E io ora,  mi sento un po' morire anche io.

 

Mi chiedo a cosa sia servito scrivere tutto ciò.  Forse è perchè credo che tu mi sia accanto e che tu stia leggendo questa lettera.  Forse perchè non avevo altro modo di sfogarmi e di sentirmi libero da questo segreto.  Forse.. perchè non accetto che tu mi abbia lasciato solo.  Perchè a me bastava sapere che esistevi,  che eri presente da qualche parte in questo mondo.  Ma ora, non so più che fare.  Ora davvero credo che la mia esistenza sia superflua.

 

Mello.  Rimarrà il nostro segreto.  Non potrei dimenticarti,  non l'avrei fatto anche se la tua lettera non fosse arrivata.  Ma mi fa piacere.  Tu hai capito di amarmi...

E hai sconfitto l'orgoglio. 

 

                                                                                                                                                                                                    Ti amo, ti ho sempre amato ma non lo saprai mai.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Near