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Autore: I n o r i    19/09/2011    8 recensioni
Lucy Heartphilia si trasferisce a Magnolia nell'inverno dei suoi sedici anni. Ormai abituata a cambiare città o perfino paese da quando ha ricordo, s'impone di rispettare la sua personale ed anche più importante regola: non affezionarsi a nessuno.
Questo, ovviamente, finché non inizia a frequentare la Fairy Tail High School! Amori, amicizie e momenti colmi di gioia l'aspettano...ma la sua nuova e divertente vita potrà durare per sempre?
Enjoy it! :)
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Levy McGarden, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Natsu la stava aspettando. Natsu la stava veramente aspettando. Se ne accorse appena aprì la porta di casa, di tutta fretta, visto il ritardo in cui era. E lo trovò lì, poggiato al muro con lo zaino sopra le spalle, mentre sbadigliava.

<< Natsu! >> Aveva detto sorpresa. Il cuore le stava già martellando prepotente nel petto.

<< Giorno Lu. >> Aveva risposto con noncuranza, era ancora mezzo addormentato.

<< Ma cosa ci fai qui? Dovresti essere già a scuola, è tardissimo! >>

<< Non dovevamo andarci insieme? >> Le chiese guardandola confuso.

Solo in quel momento Lucy si ricordò della chiaccherata con Levi della mattina precedente, quando Natsu aveva confermato che loro due avrebbero fatto la strada insieme tutti i giorni da quel momento in poi, per andare e tornare da scuola. Ed anche se era rimasta stupita, non l'aveva preso poi molto sul serio. Anzi, pensava che un tipo come lui si sarebbe dimenticato subito di quel breve discorso.

<< O-oh b-beh... >> Balbettò imbarazzata. Ad aspettarla era stato davvero carino, anche se sicuramente l'aveva fatto senza pensarci.

<< Muoviamoci dai! >> Le disse lui con il suo solito sorriso, il sorriso che riusciva a rallegrarle la giornata.

Così Lucy, cercando di controllarsi, si avviò verso la bici di Natsu, insieme a quest'ultimo.

Si stava abituando a tutti quei piccoli momenti quotidiani che condivideva insieme a lui, anche se avrebbe dovuto non farlo. Sarebbe potuto finire tutto da un momento all'altro.

 

 

 

 

 

<< Bene! Finalmente vi siete degnati di arrivare! Stavo giusto distribuendo i compiti. >>

La professoressa li guardava con astio da dietro la sua cattedra. I due ragazzi, ancora ansimando per la corsa fatta per le scale, riuscirono a dire solo un debole “ci scusi”.

<< Siete gli unici che arrivano quasi tutti i giorni in ritardo! Se continuate così sarò costretta a prendere provvedimenti. >>

Natsu sbuffò, andandosi a sedere al suo posto. E Lucy lo segui, alzando gli occhi al cielo: il suo atteggiamento di certo non aiutava la situazione.

<< Aaah, che coppia. >>

Lucy arrossì, sentendo quelle parole, sotto lo sguardo curioso di Levi. Si girò un attimo nella dirizione dell'amico, per vedere se aveva avuto anche una minima reazione. Anche se non nel senso in cui sperava lei, l'avevano definiti una “coppia”. Ma Natsu stava già guardando il compito di francese con le mani nei capelli, cercando di copiare da Elfman, messo ancora peggio di lui.

Si diede della stupida, doveva finirla di pensare continuamente a quello scemo, adesso doveva occuparsi solo del compito.

 

 

 

 

 

<< Allora ragazzi? Com'è andata? >>

Natsu e Gray, circondati da un aura nera e maligna, si girarono verso la piccola Levi.

<< 'na merda. >> Dissero all'unisono, con una lacrimuccia che scendeva dagli occhi.

Cana, che si era unita al solito gruppetto durante la ricreazione, scoppiò a ridere.

<< Ma non eravate andati a studiare da Lucy? >> Chiese Loki, con i cuoricini al posto degli occhi, guardando la biondina difronte a lui.

<< Io e Levi-chan abbiamo provato a farli studiare, ma abbiamo fallito. Sono dei casi persi ormai. >>

<< Ma se siete proprio voi due ad esservi addormentate per prime! >> Disse Gray con un gocciolone dietro la testa.

<< Ah! >> se ne uscì Levi con tutto il suo entusiasmo, interrompendo il discorso. << Lu-chan, dopo la scuola verresti con me a fare un po' di shopping? Verrà anche Erza. >>

<< Oh, certo Levi-chan. >> Non pensava che Levi fosse tanto amica di Erza da andarci perfino a farci shopping insieme. E poi, non trovava la rossa un tipo da shopping.

<< Tu ed Erza siete molto amiche? >> Chiese curiosa. Forse, effettivamente, era un po' gelosa.

<< Erza è mia cugina Lu-chan, non te l'avevo detto? >>

<< C-che cosa?! Tua cugina?!? >>

<< Si, siamo cresciute insieme io, lei, Natsu e Gray. >>

Lucy la guardò sorpresa. Non si aspettava che loro quattro si conoscessero davvero così bene. Infondo non aveva visto poi molte volte parlare i due ragazzi con la rossa, e proprio quei due ragazzi adesso si stavano picchiando difronte a lei. Non avrebbe mai detto che fossero amici d'infanzia. Capì in quel momento che alla fine non conosceva quasi niente di tutti loro, del loro passato. Si sentì un po' stupida: Natsu le piaceva, ma non era mai stata molto interessata a conoscere qualcosa in più di lui, di quanto non conoscesse già. Non aveva mai pensato a queste cose. Chissà com'era Natsu da bambino? Chissà perché era andato a vivere da solo? Chissà se...aveva mai avuto una fidanzata? No, era impossibile. Non ce lo vedeva proprio Natsu a baciare una ragazza, a tenerla per mano, a portarla al cinema. Lui sicuramente non aveva la minima esperienza, proprio come lei.

Però, nonostante si fosse convinta di questa cosa, quella domanda le ronzò nella testa per tutta la mattina.

 

 

 

 

<< Ne, Lu-Chan, Erza, questo vestito non è adorabile? >> Levi aveva in mano un vestito blu notte, senza maniche e che arrivava fin sopra le ginocchia, con abbinata una cintura nera da mettere appena sotto il petto. << Ti starebbe benissimo, Levi. >> Rispose Erza tranquillamente, mentre Lucy annuiva convinta.

Così, la ragazza entrò nel camerino. << Ok, me lo provo. Però ditemelo se mi sta male! >> Urlò pochi attimi dopo, mettendo la testa al di fuori della tendina. Le due ragazze sospirarono. Erano li da almeno due ore e Levi non aveva ancora trovato un vestito per la sua cena romantica insieme a Gazille. Lucy, quando l'amica le aveva detto che era per quel motivo che voleva andare al centro commerciale, era scoppiata a ridere. Era strano immaginarsi un tipo brusco e maleducato come Gazille seduto al tavolo di un ristorante di lusso, magari anche in giacca e cravatta.

<< Mi chiedo come sia avere un ragazzo... >> Non aveva intenzione di dirlo ad alta voce, ma purtroppo lo fece.

<< Non ne hai mai avuto uno? >> Le chiese Erza, seduta accanto a lei difronte al camerino. Lucy arrossì notevolmente, e spostò lo sguardo verso il basso.

<< Beh..io..no.. >>

<< Neanche io. >> Disse la rossa guardandola con un sorriso appena accennato sul volto. Ma Lucy sapeva che l'aveva detto solo per rassicurarla, Erza alla fin fine, anche se non sembrava, era una tipa premurosa, che si preoccupava molto per il bene dei suoi amici.

<< Ma tu non stai con Gerard? >> Le chiese ghignando.

<< M-ma c-osa dici Lucy? I-io e Gerard siamo solo...b-buoni amici! >> Aveva detto la rossa balbettando per l'imbarazzo. Lucy si mise a ridere: la temibile Erza era rossa come un peperone, se Natsu e Gray avessero visto quella scena gliel'avrebbero rinfacciata per tutta la vita.

<< Comunque >> disse lei puntando gli occhi sulla bionda << Non ti piace nessuno? Oh! Ovviamente se te la senti di dirmelo, non voglio farmi gli affari tuoi. >> Aveva precisato, preoccupata che Lucy avesse frainteso. La ragazza rimase zitta qualche secondo. Non aveva ancora detto apertamente a nessuno che le piaceva Natsu. Ma Erza era una tipa seria, che sicuramente avrebbe saputo mantenere il suo segreto. E poi, aveva assolutamente bisogno di parlarne con qualcuno, finalmente.

<< Ma a Lu-Chan piace Natsu, non lo sapevi? >> Però, Levi la precedette. Lucy rimase a bocca aperta, pietrificata. Evidentemente da dietro quel camerino la ragazza dai capelli blu aveva sentito tutto il discorso, e si era permessa di rispondere per lei. Ma la cosa che non riusciva a capire era: come diavolo faceva Levi a sapere dei suoi sentimenti?! La risposta era molto semplice, e ci arrivò dopo poco: lei ormai era la sua migliore amica a tutti gli effetti, e aveva già capito come stavano le cose da molto tempo, forse già da prima che perfino Lucy stessa se ne accorgesse.

Infondo, Levi la capiva meglio di chiunque altro.

<< Cosa? Davvero? Non me n'ero mai resa conto... >> Disse Erza, distogliendola dai suoi pensieri.

Lucy arrossì, era difficile ammettere una cosa di questo tipo.

Levi annuì, uscendo dal camerino con il vestito blu di poco prima – che tra l'altro le stava da Dio – guardando Lucy intenerita.

<< Si... vero Lu-chan? >>

La bionda abbassò lo sguardo, sussurrando un flebile “si”. Subito dopo alzò la testa agitata, e guardò le sue due amiche, impaurita. << Però non ditelo a nessuno, soprattutto a Natsu! Voglio che rimanga un segreto! >> Aveva detto tutto d'un fiato.

Levi si mise a ridere. << Tranquilla, saremo mute come un pesce. >>

<< Certo, se è quello che vuoi, Lucy. >> Disse la rossa sorridendo. Lucy tirò un sospiro di sollievo.

<< Comunque, mi ricordi molto lei... >>

<< Lei... chi? >> Chiese la biondina, guardando Erza confusa.

<< Lisanna, la ragazza di Natsu. Cioè, la ex-ragazza di Natsu, ormai... >> Disse lei con uno sguardo un po' triste.

Lucy ad un tratto sentì le voci intorno a lei scomparire. L'unica cosa che riuscì a percepire fu il senso di vuoto che sentì dentro, quando la rossa disse quelle parole. Natsu. Fidanzata. Ex-fidanzata di Natsu. Era tutto così confuso in quel momento. Non riusciva a mettere insieme i pezzi, per quanto fosse così facile. Non voleva mettere insieme i pezzi.

Natsu...quel Natsu...aveva veramente avuto una ragazza in passato? Quella notizia l'aveva semplicemente sconvolta, anche se non ce n'era motivo. Natsu alla fine era pur sempre un bel ragazzo, simpatico e solare, perciò non sapeva perché si era totalmente convinta che non fosse mai stato fidanzato. Ma davvero non riusciva ad immaginarsi il tipo di ragazza che poteva piacergli. Lisanna, così si chiamava. Chissà che tipo era.

Il petto le bruciava. Aveva capito in un attimo che tutte le sue convinzioni erano sbagliate. Natsu aveva rivolto quel suo sorriso affettuoso e pieno di significati a qualcun' altro in passato. Natsu aveva portato in bici e prestato la sua a felpa ad un' altra ragazza prima di lei. Era stata davvero una sciocca.

Sentì i suoi occhi inumidirsi. Non voleva piangere, non in quel momento, non per un motivo così. Levi ed Erza si sarebbero sicuramente preoccupate.

<< Oh! Che stupida! Mi sono ricordata proprio adesso che ho un impegno urgente. Mi dispiace ragazze, continuate da sole qui. A domani! >> Disse alle due, prima di cominciare a correre verso l'uscita del centro commerciale.

<< Aspetta Lu-Chan! >> Ma ormai la ragazza era troppo lontana per sentire le urla di Levi.

 

 

 

 

 

Piangeva. Piangeva come una stupida, con la faccia nascosta dal cuscino.

<< Ma che diavolo ti prende, Lucy?! >> Si disse tra i singhiozzi.

Era colma di rabbia e rancore verso una persona che non aveva neanche mai conosciuto nella sua vita. Lisanna. Perfino il nome le sembrava brutto in quel momento.

Si diede dell'idiota. Infondo, come poteva criticare il passato di Natsu? Come poteva biasimarlo per essersi innamorato una volta?

Ma nonostante questi pensieri, non riuscì a far smettere quelle lacrime che uscivano dai suoi occhi.

<< Baka baka baka! >> Urlò colpendosi la testa con il palmo della mano.

Ad un tratto sentì un rumore dietro di lei, come se qualcosa fosse caduto sul pavimento. Quel rumore la spaventò, e si girò per vedere cosa fosse stato. Quello che vide le fermò il cuore.

Natsu. Natsu era in camera sua. Si trattenne per poco dall'urlare.

<< MA COSA DIAVOLO CI FAI QUI?!?! >> No, poi ci ripensò, ed urlò con tutta la forza che aveva, alzandosi dal letto e andando verso il ragazzo.

<< Ohi Lu! >> Le rispose lui tranquillamente, sorridendo.

<< Ma cosa..che hai fatto? Che è successo? >> Le chiese subito dopo preoccupato. Lucy si ricordò solo in quel momento dello stato in cui si trovava, e si passò il braccio sugli occhi per asciugare le lacrime.

<< Niente, niente! Tu piuttosto, che cosa sei venuto a fare? E come sei entrato?! >>

<< Sono entrato dalla finestra. >> Rispose semplicemente, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

<< Ma...ma cosa...? Perché non hai usato la porta, baka?!?! >>

<< Non ci avevo pensato. >> Disse dopo averci riflettuto un po' su.

Lucy rimase a bocca aperta. Sapeva che non doveva sorprendesi delle cose stupide che faceva Natsu, ma questo era proprio il colmo!

<< Comunque Lu...mi scappa la pipì. >>

<< E VAI A FARLA A CASA TUA! >> Gli rispose la bionda tirandogli un pugno. Era leggermente alterata.

<< Ehi! Mi hai fatto male! >> Piagnucolò Natsu, atterrato in un angolo della stanza. Lei si girò dalla parte opposta, indignata.

<< Dai ti prego Lu, ho lasciato le chiavi da Gray, ma me ne sono accorto solo quando ormai ero davanti casa, e il suo appartamento è lontano, non ce la faccio a trattenerla fino a quando sarò arrivato! >>

Lucy sospirò. Quanto poteva essere stupido?

<< Uff. Va bene, vieni, ti faccio vedere dov'è il bagno. >> Disse incamminandosi fuori dalla stanza.

Arrivarono davanti all'ultima porta alla fine del corridoio, e quando Lucy l'aprì, Natsu vide che anche il bagno era notevolmente grande, proprio come si aspettava.

<< Fai quel che devi. >> Disse la bionda richiudendo la porta appena Natsu fu entrato.

<< Grazie Lu! >>

Si sedette con la schiena poggiata al muro, difronte alla porta. Dietro quella porta c'era proprio il ragazzo per cui stava piangendo poco prima. Pensava che si sarebbe comportata diversamente con lui, dopo quello che aveva saputo, ed invece, forse per la rabbia, non aveva mostrato il minimo cambiamento. “Meglio così” Disse dentro la sua testa.

Avrebbe voluto chiedergli molte cose: che tipo era Lisanna? Perché si erano lasciati? Che fine aveva fatto adesso?

Ma non voleva essere egoista. Forse Natsu si sarebbe rattristito, se lei avesse tirato fuori l'argomento. Perciò non chiese niente, e si fece gli affari suoi, come era giusto che fosse.

Poco dopo il ragazzo uscì dal bagno, e la fissò qualche istante.

<< Cosa c'è? >> Chiese lei, ancora seduta davanti alla porta. Lui le si sedette accanto.

<< Cosa avevi prima, Lu? Stavi piangendo, ti ho vista. >>

Lucy lo guardò colpita. Si stava..preoccupando per lei?

<< Niente Natsu, tranquillo, era solo un momento di malinconia. >> Gli disse sorridendo debolmente. Un sorriso falso. Lui la guardò in malo modo.

<< Non mentirmi Lucy. >> Le disse serio. << Giuro che vado immediatamente a pestare chi ti ha fatto piangere! >>

Quelle parole la colpirono, per questo arrossì leggermente. Gli importava davvero così tanto il fatto che lei soffrisse?

Fatto sta che Natsu non poteva di certo commettere un suicidio, perciò...

<< Né Natsu.. >> Cominciò abbassando lo sguardo. << Hai mai avuto una ragazza? >>

Non sapeva se la faccia di Natsu in quel momento fosse diventata triste o meno, non sapeva se questa domanda l'aveva fatto arrabbiare o l'aveva solo fatto ripensare a cose per cui aveva sofferto. Non lo voleva sapere. Era pur sempre una codarda.

<< Si. >> Rispose lui. Non aveva un tono triste. Forse lo stava semplicemente nascondendo.

<< Solo una. >>

<< D-davvero? >> “Continua Lucy, metti il coltello nella piaga.” Si rimproverò la bionda. Era davvero un egoista.

<< Si, eravamo in seconda media quando ci siamo messi insieme. Lei è morta circa due anni fa. >>

Lucy a quelle parole alzò la testa, e guardò Natsu con gli occhi sbarrati. Lui aveva le mani chiuse in un pugno, e lo sguardo basso.

“Oh mio Dio.” Non sapeva...non sapeva che Lisanna fosse morta. Era stata davvero, davvero una stupida. Aveva giudicato, criticato, e se l'era presa non solo con una persona che non aveva mai conosciuto, ma che adesso non faceva neanche più parte di questo mondo.

Che persona meschina che era. In quel momento, provava solo disgusto verso se stessa.

<< Scusa..scusa Natsu. >> Disse riabbassando lo sguardo. La sua voce era spezzata, stava per rimettersi a piangere.

<< Ehi, ehi tranquilla. >> Le aveva detto mettendole una mano sopra la spalla.

<< Non devi piangere, davvero. >>

Lucy lo guardò con gli occhi umidi. Forse lui pensava che lo stesse compatendo, e sicuramente l'ultima cosa che voleva era essere compatito. Quindi Lucy si asciugò gli occhi, e lo guardò con un sorriso appena accennato, per fargli vedere che stava bene.

Lui le sorrise e si alzò, prendendola per una mano per aiutare a farla mettere in piedi.

<< Comunque, preferirei non parlarne più...>> Le disse guardandola. Il suo sorriso c'era ancora sul suo volto, non l'aveva detto in modo arrabbiato.

<< Certo! Scusami se sono stata invadente. >>

<< Fa niente Lu, ormai è una cosa passata. >> Aveva detto girandosi verso la finestra accanto a loro.

<< Oh, guarda, è già buio. Forse è il caso che torni a prendere le chiavi di casa dal ghiacciolo. >>

Disse sbuffando. Non aveva voglia di fare tutta quella strada.

Lucy ridacchiò. Era sollevata, visto che Natsu sembrava lo stesso di sempre.

<< Vieni, ti accompagno alla porta. >> Aveva detto prendendolo per mano.

Natsu la guardò un attimo confuso, e poi sorrise. Era bello sentire quella piccola mano intrecciata alla sua. Quella manina così fredda, lui avrebbe voluto riscaldarla, per questo la strinse più forte, sempre più forte. Quel contatto fra di loro era davvero piacevole.

Lucy, arrivata difronte al portone di casa l'aprì, e Natsu uscì fuori, per poi girarsi a guardarla. Le loro mani erano ancora intrecciate. La bionda, appena se ne accorse, slegò la sua mano da quella di lui, e lo guardò rossa in viso.

<< B-beh...allora...a domani Natsu! >>

<< Certo Lu! A domani, ti aspetto qui fuori come stamattina! >> Disse Natsu cominciando a correre verso la strada che separava le loro due case, per non far vedere a Lucy il leggero rossore che gli aveva ricoperto le guance.

<< V-va bene! >> Gli urlò cercando di farsi sentire, nonostante il ragazzo fosse ormai lontano.

Si richiuse la porta alle spalle, e rimase immobile qualche istante. Doveva imparare a controllarlo quello stupido cuore, che cominciava a correrle all'impazzata appena vedeva quei buffi capelli rosa spuntarle davanti. Natsu ormai era diventata un ossessione, una cosa di cui davvero non poteva fare a meno. E si disse, che se non poteva controllare o cambiare le cose successe nel suo passato, anche se queste le facevano davvero male, lei sarebbe riuscita ad entrare nel suo presente, e a far parte anche del suo futuro, magari. Si, non chiedeva altro, voleva solo stargli vicina. E adesso era pronta, davvero, si era resa conto che non doveva perdere altro tempo: avrebbe confessato i suoi sentimenti a Natsu, e gli sarebbe stata accanto, per far si che lui s'innamorasse di lei. Non era così presuntuosa da essere convinta che ci sarebbe riuscita, ma almeno c'avrebbe provato, nonostante le sue paure e le sue incertezze. Non avrebbe vissuto nell'ombra.

Se Lisanna era il suo passato, lei sarebbe stata il suo futuro.

 

 

 

 

 

Ma ciao! :D Questa volta me la sono presa comoda, e ci ho messo un bel po' per aggiornare, mi dispiace. ^^” Ma questo capitolo non è stato per niente facile da scrivere, l'avrò cancellato e riscritto ventordici volte. E alla fine non mi piace neanche molto com'è venuto. Beh, accetterò ogni critica e consiglio ;) Grazie mille a tutte le care lettrici che seguono questa fic, mi date un motivo in più per continuarla!

  
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