La brezza accarezzava il volto del vecchio, i segni del tempo erano ben visibili sul suo volto, gli occhi azzurri stanchi e abituati a guardare sempre in basso osservavano quel bellissimo paesaggio, era su una collina verdissima, qualche albero sparso qua e là lasciava intendere che era autunno, le foglie erano tutte sulla tonalità dei rossi e degli arancioni, il sole regnava su tutto il cielo. Si sedette su una panchina li vicino, guardò ancora il paesaggio. Era bellissimo. Era in pace, niente dolore, solo un'immensa sensazione di benessere. A fianco a lui, sulla panchina c'era sua moglie. Quella bellissima donna che aveva amato da sessant’anni.
-Finalmente sei arrivato- sussurrò lei.
Era ancora più bella. Il volto rilassato, gli occhi pieni di vita e luce, di un verde vivo e brillante. Le prese la mano, morbida e calda.
-Ti amo- sussurrò lui, si avvicinò per baciarla, chiuse gli occhi e toccò le sue morbidissime labbra, quando riaprì gli occhi si ritrovò in ospedale. A fianco a lui c'era un'infermiera giovane e bella. Gli sorrideva.
-Salve signore, sono l'infermiera Smith, stamattina è caduto dalle scale, ha avuto un piccolo arresto ma i nostri medici l'hanno rianimata- sorrise ancora, -Come sta?- Domandò premurosa.
Le lacrime iniziarono a nascere dai suoi occhi, gli rigarono le guance e non riuscì a fermarle.
-Male, ero in paradiso... ed era bellissimo-