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Autore: Aicchi    19/09/2011    4 recensioni
Una giovane ragazza italiana a Seoul, grazie all'Erasmus, rifiuterà l'occasione di partecipare a festini e party scatenati nel campus universitario frequentato da altri ragazzi stranieri...questo la porterà ad affittare un appartamento in un palazzo...bè, alquanto splendente :3
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi alla ribalta con una banalissima Fan Fiction xD Sentivo il bisogno di scrivere, di buttare giù una storia che mi soddisfacesse a livello di emozioni e sentimenti (spero lo faccia!), per questo ho scelto una donna a fare da protagonista, una gentil donzella italiana appena trasferitasi nel palazzo degli SHINee :) Spero possa non essere troppo scontato e che, nonostante la trama banale, vi catturi ^^v Buona lettura!
PS: Non so un fico secco dell’Erasmus ma faccio finta di saperlo xD


Capitolo 1: Annyeon Korea!

“Come ho fatto ad arrivare a questo punto? Come…?” si chiedeva in lacrime Giulia, il volto nascosto nelle proprie mani.
‘Torna a casa ti prego, ti sto aspettando…mi dispiace’ questo era il messaggio che aveva appena ricevuto da Jonghyun.
Di tutta risposta, la ragazza prese il cellulare e scrisse… ‘Key, ho bisogno di te…’
 
Solo pochi mesi prima…~~~
 
“Aaaaaahhhh~!” si stiracchiò Giulia, dopo aver sistemato tutti gli scatoloni nel salotto della sua nuova casa.
Era felice. Un sorriso a trentadue denti le illuminava il viso da non si ricordava più quanto! Nonostante avesse faticato a portare tutte quelle scatole da sola, era soddisfatta e orgogliosa di sé.
Aveva trovato un appartamento vicino al centro di Seoul, immerso in un grande parco verde, poco lontano dall’università che avrebbe frequentato di lì a poco. Aveva scelto come meta dell’Erasmus la Corea del Sud.
Aveva sentito un milione di racconti in giro su ciò che accadeva nei campus universitari con tutti quei ragazzi stranieri che venivano a frequentare i corsi come lei dall’estero…non avrebbe mai voluto finire in qualche guaio! Voleva godersi ogni momento, ogni raggio di sole, ogni goccia di pioggia, ogni cosa. Voleva respirare aria coreana pura, senza essere intralciata da studenti più vogliosi di far baldoria che studiare. Grazie alla borsa di studio che aveva vinto riusciva a mantenersi quell’appartamento, e inoltre veniva aiutata molto dalla sua famiglia in Italia, soprattutto dai nonni materni.
“E adesso…diamoci dentro” fece segno di rimboccarsi delle maniche invisibili, visto il caldo afoso di fine Giugno indossava solo una canottiera e dei pantaloncini corti.
Per fortuna l’appartamento era già arredato, negli scatoloni c’erano solo un po’ di cianfrusaglie, foto, ricordi vari degli amici italiani, della famiglia, l’occorrente per la cucina, il bagno e la camera da letto. Glielo aveva spedito tutto la nonna dalla Toscana, lei che era sempre cosi premurosa e preoccupata che non mancasse niente a sua nipote. Una volta appurato il contenuto di ogni scatola, le scappò uno sbuffo:
“Non mi stupirebbe se da un momento all’altro mi mandasse un pacco di detersivi e lavapiatti!”
Già le mancava la sua casa, ma non si sarebbe mai pentita della scelta di quel viaggio all’insegna di un’agognata indipendenza quasi impossibile da raggiungere in Italia.
Una volta sistemato tutto, decise che era meglio farsi una bella doccia per lavare via la fatica di quella giornata pesante! Ma, sbadata com’era, si era dimenticata di una cosa importante…chiudere la porta d’ingresso…
“Chissà chi vive in questo palazzo…ci saranno dei vecchietti? Una giovane famigliola felice? Magari ci fosse un bel ragazzo!” fantasticò lei appena entrata in doccia.
Nel frattempo, nell’appartamento accanto…
“Ehi ragazzi, avete visto??” chiese eccitato Taemin.
“Che?” chiese stupito Jong, mentre lo sguardo degli altri componenti, prima occupato a fare altro, si alzò verso il maknae, tutti curiosi di sapere il motivo della sua esaltazione.
“Qualcuno ha preso l’appartamento qui vicino al nostro!”
“Sì??? Sarà un anziano con la moglie, sai che qua non affittano appartamenti alle fan invasate o a qualcuno che ci conosce...” rispose noncurante Key.
“Nonono!! E’ una ragazza giovane, invece! Ma non è coreana, è straniera!”
Adesso capirono la ragione del suo eccitamento. Si alzarono tutti contemporaneamente e corsero alla porta con l’illusione, o la speranza, di riuscire a scorgerla da qualche parte nel corridoio.
“Hai capito forse di che nazionalità era?” sussurrò Onew.
“Non lo so, non si è messa a parlare da sola!” fece il sarcastico Taemin.
Gli altri componenti si girarono verso di lui per lanciargli un’occhiataccia.
“Non si risponde così a uno hyung!” lo rimproverò Key, dandogli un pugno sulla testa.
“Ahi!! Ma io scherzavooo” piagnucolò il piccolo Tae.
“Sssshh!!” fece Minho, con la paura che potesse uscire da un momento all’altro quella ragazza e trovarli tutti lì sulla porta.
“Comunque…mi ha dato l’impressione di essere una ragazza europea…non penso sia inglese, nemmeno tedesca…forse è spagnola”
Alla parola “spagnola” a molti si illuminarono gli occhi.
“Ooohh…spagnola…un tipo caliente e passionale!” vaneggiò Jong, seguito dall’approvazione del resto del gruppo.
All’improvviso, Onew si accorse che la porta d’ingresso era aperta…si fece spazio tra i suoi compagni e uscì sul pianerottolo.
“Cosa fai?!” gli chiese allarmato Minho.
“Vado a dare un’occhiata, che sarà mai?!” rispose tranquillo Onew.
Una volta davanti la casa della loro nuova vicina, il leader  appoggiò cautamente una mano sulla porta e la fece scorrere fino a spalancarla completamente. Non vide nessuno dentro, provò a bussare lo stesso, ma nessuno rispose. Fece cenno agli altri ragazzi di avvicinarsi.
“Questa è davvero una cosa da maleducati, lo sapete vero??” si stizzì Key, incrociando le braccia dopo essersi presentato all’uscio insieme agli altri.
“Ssh, ascoltate” lo zittì Jonghyun appoggiandosi l’indice della mano destra sulle labbra carnose.

“Sta facendo la doccia…!” disse interrompendo quel silenzio e cercando di soffocare un risolino coprendosi la bocca con il palmo della mano. Sentirono tutti il rumore dell’acqua che scorreva dall’altra parte del muro del salotto.
“Coraggio allora andiamocene!” si stufò Key, non sopportava comportarsi come uno stupido ragazzino con gli ormoni a mille.
“Forse ha ragione Kibum, dopo con più calma torniamo e le diamo il benvenuto tra noi” concluse Minho con ancora un sorrisetto imbarazzato sul volto.
In quel momento però successe tutto. Non si accorsero che l’acqua si era fermata, erano troppo intenti a ridacchiare tra di loro, e non fecero nemmeno caso alla piccola sagoma imbacuccata che entrò in salotto finchè non fece il gesto di aprirsi un attimo l’accappatoio per risistemarselo, lì…in quell’istante, lei guardò le cinque figure immobili sulla sua porta e loro realizzarono di essere di troppo in quella stanza.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!”
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!!!”
  
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