Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |      
Autore: SofiGhera    19/09/2011    0 recensioni
Credo che sarà una storia che parla una amicizia difficile tra persone che stanno cambiando e dovranno capire come relazionarsi ma in effetti non sono sicura di come si svilupperà o se si svilupperà.questa storia è solo un'esperimento. non mi vanto di essere brava a scrivere nè di avere grande originalità quindi
vi prego sinceramente di lasciare un commento con critiche e suggerimenti (anche sulla punteggiatura o su vocaboli che vi sono suonati male). Grazie mille =)
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quando mi ha trovata ero seduta in un bar di periferia. è un locale squallido che puzza di grasso e di fritto ma uscita dal lavoro mi aveva colto un tale profondo senso di desolazione e di amarezza che avevo comunque deciso di entrare in cerca di conforto. Fuori stava piovendo ma comunque quello non sarebbe stato il posto giusto dove trovare un po' di pace quindi stavo quasi per andarmene quando la notai.

Era seduta al bancone,  immobile davanti ad un bicchiere pieno; era distante da dove mi trovavo e mi dava le spalle così fino a quel momento non mi ero accorta che fosse lì, probabilmente neppure c'era quando sono entrata.

Quando la notai un brivido gelido mi attraverò la schiena. Non avevo mai pensato che l'avrei rivista ancora e per un attimo pensai anche di mettere il capuccio ed uscire velocemente dalla porta, che era proprio dietro di me. ma di sicuro lei sapeva che ero lì, di sicuro lei era venuta in quel locale, in quella città per cercarmi e non mi avrebbe lasciato andare via senza fermarmi. così rimasi bloccata dove mi trovavo, con la mano sospesa verso la tasca dov'erano le monete, probabilmente rimasi così a lungo eppure non riuscivo a convincermi che fosse davvero lei, che fosse davvero lì e soprattutto non riuscivo razionalmente a realizzare di dovermi muovere verso di lei. d'altronde questo è certamente quello che lei desiderava .

Non avevo altre possibilità se non andare da lei ma al contempo associavo un tale disgusto ed una tale angoscia a quell'aspetto da non riuscire a convincermi di muovere un solo muscolo verso di lei.

 

Alla fine fu lei a venire da me.

 

Si era alzata lentamente, con un movimento fluido aveva lasciato il proprio sgabello senza un suono e ora la vedevo davanti a me, a pochi centrimetri da me.

Potevo sentire il suo sguardo gelido trapassarmi, perfino mi sembrava che il suo stesso corpo irradiasse intorno a se un freddo pungente che penetrava nelle ossa e bloccava il respiro.

 

sorrise leggermente e si scosto un poco ma continuò a non proferire parola.

 

perchè era tornata? cos'altro poteva volere da me?

Ormai appertenevamo a due mondi differenti, non c'era nulla che potessi darle.

Eppure lei non chiedeva nulla. questo di sicuro era solo un gioco per lei. Vedere l'angoscia nei miei occhi, deliziarsi del profumo del mio terrore.

Questo era tutto ciò che desiderasse.

 

 E alla fine, spinta dal disagio di quello squardo e di quel sorriso cinico,riuscii a trovare il coraggio di rivolgerle la parola  « perchè sei tornata,emilia? »

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: SofiGhera