Fili tra le dita
Ginny accarezzò per l'ennesima volta un vecchio maglione verde riposto nel suo baule; come sempre nel passare le dita su quella stoffa e nell'inspirarne l'odore, un nodo le bloccò la gola.
C'era Harry in quei fili intrecciati che la tenevano in piedi impedendole di crollare.
Ogni volta che capiva di essere al limite, ogni volta che i Mangiamorte torturavano qualche bambino innocente davanti ai suoi occhi, ogni volta che veniva ingiustamente punita si rifugiava nell'unica cosa che le rimanesse di Harry in quel mondo ormai alla rovina.
Si rifugiava in quel pezzo di stoffa, che seppur per poco, era stato a contatto con il suo corpo e che gli ricordava i suoi abbracci caldi e rassicuranti.
Così riusciva a tornare un po' in sé, capiva che era lei a dover dare speranza e continuava a combattere, a ribellarsi, a rimettere insieme i pezzi di una Hogwarts ormai irriconoscibile.
Fino a che lo sconforto e la rabbia per la sua impotenza la sopraffacevano di nuovo ed allora tornava lì e stringeva quella stoffa tra le mani, dicendosi che la volta successiva ci sarebbe stato Harry a sostenerla e ad incitarla a combattere al suo fianco.
NOTE DELL'AUTRICE:
Eccomi qui, con un'altra shot, incentrata questa volta su Harry e Ginny.E' ambientata nel settimo libro, quando Harry è alla ricerca degli Horcrux e Ginny si trova ad Hogwarts, caduta ormai nelle mani dei Mangiamorte.
Nonostante Ginny sia sempre descritta come un personaggio molto forte, io penso che abbia avuto, in quel periodo, dei momenti di debolezza ed è proprio questo che ho cercato di riportare; la fragilità dietro alla sua combattività.
Ho immaginato una Ginny un po' diversa che si attacca non tanto al maglione di Harry quando ai ricordi che esso porta con sé.
So che non è nulla di che, ma mi farebbe piacere leggere i vostri pareri.
Ora vi lascio.
Un bacione,
Mug