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Autore: Portos    20/09/2011    1 recensioni
Stato di follia al 102 per cento...un esempio
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: Apritajee!

Il pubblico stava in perfetto silenzio totalmente assorto nell'ascoltarlo.

Brian Harold May stava suonando, con la sua mitica Red Special una dolcissima canzone: Silent Nigth.

Dietro alle quinte, John Roger e Freddie erano andati a riposarsi un attimo.

Ma guarda come sono incantati, quelli là” sbuffò Freddie, con una punta di gelosia.

Dato che la competitività era parecchio alta tra i quattro, erano sempre lì erano sempre che controllavano se per caso non stessero suonando meglio...o se commettevano qualche errore. Era proprio un vizio il loro.

Già, direi...” rispose Roger aspirando rumorosamente dalla cannuccia il succo di frutta.

Certo che posso sentire molto dal casino che fai”

John teneva le braccia incrociate e faceva una gran fatica a tenersi sveglio, proprio a causa di quella canzone che lui aveva sempre trovato noiosa, sia per la stanchezza dovuta al concerto.

Mmm...a te piace Deaky?”

No” rispose John facendo un gran sbadiglio.

Non ti addormentare in piedi” ridacchiò Roger, facendo casino con la cannuccia.

Freddie gli fece segno di stare zitti, ma venne ignorato.

John sbadigliò di nuovo.

Io vado...mmm...a dormire un po'...svegliatemi quando ha finito sta' lagna”

Freddie sbuffò. Non si poteva mai sentire, mai niente?

 

Brian era arrivato in un punto particolarmente sottile e delicato. E il pubblico era ancora incantato ad ascoltarlo.

Il pence da dieci cent scivolava sulle corde della Red, in perfetta armonia e Brian era talmente concentrato nell'ascolto della canzone.
Silent Nigth ti faceva tornare indietro quando eri un bambino e aspettavi Babbo Natale, la neve e...

Apritajee!”

Un urlo in perfetto dialetto anconetano provenne dal fondo della sala, poi si susseguirono diversi colpi alla porta.

La canzone che Brian stava eseguendo venne interrotta bruscamente, la magia natalizia sfumò come neve al sole, senza che dal pubblico arrivarono fischi, qualche “No”, qualche insulto. Un disastro totale insomma.

Il chitarrista alquanto offeso, se ne andò via dal palco.

 

Ma che diavolo...?” disse Freddie alquanto stupito. Be' un po' gli dispiaceva per lui, adesso.

Roger si mise a ridere, tanto che si versò il succo sulla maglia, John seduto su una sedia dormiva o meglio russava, alla grossa.

Brian rientrò dietro le quinte. Era a dir poco incavolato nero.

Non è possibile! Quel disgraziato si è messo a gridare...”Apritajee!”, ma si può?”

No, scusa che ha detto?” fece Freddie, alzando un sopracciglio.

Apritajee!” ripeté Brian.

Ma cosa è?”

E che ne so, io?” replicò il chitarrista sbuffando.

Alle loro spalle sentirono anche il russare di John.

Non preoccuparti, non stava dormendo per quello...” lo rassicurò Freddie, con un sorriso di circostanza.

Tanto lo so, che lo detesta”

E...vai con l'apritajee!” esclamò Roger saltando fuori.

Ecco il cretino ad personam” commentò Brian rabbuiandosi.

Mmm...Briaan, piantala di suonareee la lagnaaa...” disse John, agitandosi nel sonno.

Andate tutti quanti al diavolo!” urlò prima di andarsene via per la seconda volta.

Briaan, tesoro dove corri?”

Apritajee-attack!” disse Roger.

Piantala di fare lo stupido, Rog e vediamo di recuperare la situazione”

L'altro gli rifilò un'occhiataccia. I comportamenti del cantante a volte, oltre che a sconcertarlo lo esasperavano.

Ah sì? Tu devi sempre fare il più furbo della situazione?”

E allora?” replicò Freddie in tono sfacciato.

Che faccia di tolla, che sei”

Pfui!”
“E non ribattere sempre!”

Così dopo aver svegliato John, con due o tre grida da Tarzan tra infarti vari per lo spavento, riuscirono ad andare a recuperare il caro ricciolone, che si era ritirato in un angolo arrabbiato a morte. E a terminare il concerto, anche se Brian rimase con la faccia rabbuiata per tutto il tempo.

Inutile dire, che Roger passò l'intera settimana a prendere in giro il povero Brian con la storia dell'apritajee...senza contare gli altri due che ridevano di sottofondo.

 

Nota au: Eccocci di nuovi qui...al povero Brian capitò davvero nel 79, quando stava suonando all'Odeon. Il dialetto era anconetano. Il tipo doveva entrare e quindi pensò bene di bussare alla porta e mettersi a gridare...

Del fatto, che cercassero di suonare superandosi tra di loro, pare che sia vero.


 

  
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