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Autore: Hermionejean    20/09/2011    1 recensioni
Benvenuti a tutti.
Qui ci sarà una storia. Sarà la Storia secondo Hermione Jean Granger, come avrete capito dal titolo.
Ci saranno l'emozioni, di lei. Quello che provava, come si sentiva ed eccetera.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il resto delle vacanze le passai leggendo i libri. Leggendo e rileggendo fino a quando non li seppi a memoria.
Sapevo tutto su Hogwarts. Sapevo anche tutto su un certo Harry Potter che era sopravvissuto alla morte, il più 
grande di tutti i maghi (oltre il preside di Hogwarts Silente) aveva ucciso i suoi genitori ma lui era sopravvissuto 
e il mago noto come Voldemort non si seppe che fine ebbe fatto. Lui aveva la mia stessa età.
Quindi potevo conoscerlo, e chissà magari diventeremo amici.
Quando con mamma non andavamo al mare li leggevo o facevo pratica, 
qualche incantesimo da niente e mi riusciva bene. Ora mancavano solo 10 giorni per iniziare la scuola,
così iniziai a scegliere i vestiti da mettere. Con mamma siamo andati a comprare una valigia (o meglio due) 
abbastanza grandi una blu e l'altra arancione con una fantasia piuttosto strana, molto allegra.
Il giorno dopo chiesi a mamma se poteva accompagnarmi di fronte a un negozio e poi mi veniva a prendere 
quando la chiamavo. Disse di sì. Io la salutai ed andai dentro Il Paiolo Magico, che collegava Diagon Alley 
andai alla Gringott (la banca dei maghi) e cambia i soldi. Andai a prendere un gelato da Gelateria Fortebbraccio.
Vedevo molte persone strane tra cui una famigliola molto allargata, avevano tutti i capelli rossi, ed una bambina 
che sembrava avesse dieci anni che piangeva perchè voleva andare anche lei ad Hogwarts.
Poi un ragazzo molto sicuro di se, sicuramente anche lui era del primo anno, stava sorridendo davanti a una scopa
magica, credo che la volesse a tutti i costi, ma i genitori gli dicevano che non poteva ancora era del primo anno.
Entrai nel Ghirigoro (libreria dove si comprano i libri per la scuola). Dopo un po' rividi la famiglia con i capelli rossi.

*

Finalmente il 1 settembre era arrivato io ero già sveglia dalle sei e mezza, feci una doccia e andai a fare colazione. 
Mi vestii e dopo mi immersi per l'ennesima volta nel libro Storia di Hogwarts di Bathilda Bath, 
nella lunga attesa che arrivavano le dieci (partivamo presto così per le dieci e trenta sarei potuta entrare e sistemarmi
in un scompartimento nel treno).Le dieci arrivarono presto. Così partimmo mamma già da quando ero sveglia che 
piangeva sia perchè era felice sia perchè non ci vedevamo per nove dieci mesi.
Alle undici meno venti eravamo li salutai i miei genitori e corsi verso il binario nove e dieci.
Wow. Che sensazione passare attraverso un muro, e le persone comuni o meglio i Babbani (coloro che non hanno 
alcun potere magico) non ci vedevano attraversare il muro. La magia una cosa davvero bella.
Entrai in un scompartimento c'era solo un ragazzo basso con i capelli neri che si lagnava di aver perso un rospo.
Si chiamava Neville Pacock, mi disse che se sua nonna scopriva che l'aveva perso lo uccideva.
Il treno stava per partire e il ragazzo Neville doveva ancora tornare.
Tornato senza il suo rospo, decidemmo di aspettare. Verso le dodici siccome non era tornato decisi di andare io.
Entrai in uno scompartimento, c'era un ragazzo biondo con due specie di troll accanto chiesi se avevano visto un rospo 
e la risposta non fu una delle migliori, visto che avevano offeso Neville. Andai in un altro e c'era una ragazzo coi capelli 
rossi che avevo visto a Diagon Alley (e mangiava abbondantemente) stava per fare una magia.
Gli chiesi di mostrarmela e la magia era inventata perchè non funzionò allora ne mostrai una e la feci su gli occhiali del 
ragazzo accanto <<Oculus Reparo>> Mi disse grazie ma poi notai che non era una persona qualunque era lui
Harry Potter, ovviamente mi presentai e gli dissi <<Io so tutto di te>>. Ma lui non sembrava interessato e quindi me ne 
andai. Ma tornai indietro e chiesi se avevano visto un rospo e dissi anche al ragazzo coi capelli rossi Ron Weasley che era 
sporco sul naso. La sera verso le sette arrivammo ad Hogwarts.
Hogwarts era un enorme castello più bello da come l'avevo visto\immaginato.
Per arrivare al castello quelli del primo anno passavano dal lago nero.
Ci accompagnava un grosso signore che da come avevo sentito gridare da Harry Potter si chiamava Hagrid.
Arrivati al castello ci soffermammo all'entrata, ci aspettava una signora.
La professoressa McGranitt la vicedirettrice.
  
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