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Autore: Shining soul91    21/09/2011    1 recensioni
Minus si è schierato dalla parte di Voldemort per paura di essere ucciso. Eppure lui era un Grifondoro... qual è la sua storia?
Ho cercato di raccontare in poche parole la storia di Peter Minus, un personaggio più enigmatico di quanto possa sembrare... Buona lettura..
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Peter Minus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Peter Minus veniva da una normalissima famiglia di maghi. Per generazioni i Minus avevano fatto parte della casa di Tassorosso.
Persone tranquille, socievoli. Mediocri.
Peter non sopportava essere “uno dei tanti”, un ragazzo normale, senza doti speciali che lo distinguessero dalle altre persone.

Giunse infine il giorno dello Smistamento.
“Cosa abbiamo qui? Un ragazzo tranquillo, beneducato e ubbidiente…. Ti ci vedrei proprio a Tassorosso… Però… a quanto pare non è ciò che desideri, giusto?” disse il Cappello Parlante.
“Io… voglio essere un Grifondoro!” rispose Peter.
“Ne sei certo? La casa di Grifondoro comporta grande responsabilità, coraggio…”
“T-ti prego! Fammi diventare un Grifondoro!!”
“E va bene… Ma poi non dire che non ti avevo avvertito…. GRIFONDORO!”
Fu il momento più felice della sua vita. I suoi genitori erano orgogliosi di lui. Per la prima volta un Minus era diventato un Grifondoro.
In più riuscì a fare amicizia con delle persone straordinarie: James Potter, Sirius Black e Remus Lupin.
Nei loro confronti provava molti complessi di inferiorità, ma solo il fatto di poter essere considerato loro amico lo faceva sentire migliore, speciale.

Molti anni dopo i Mangiamorte giunsero alla sua casa. Lo torturarono a lungo, lo minacciarono. E lui cedette. Non voleva morire, avrebbe fatto di tutto pur di non essere ucciso. Anche tradire i suoi amici.

L’unica soluzione era la fuga. Voleva vivere, anche a costo di rimanere nascosto per sempre. E fu così che un giorno incontrò il piccolo Percy Weasley, mentre faceva compere con la madre a Diagon Alley.
“Mamma, guarda! C’è un topo!”
“Lascialo stare Percy, non vedi che è tutto sporco?”
Peter cercò di avvicinarsi. L’unico modo per non essere mai trovato era fingersi un animaletto domestico.
Li seguì per tutto il tempo, finchè la signora Weasley non cedette alle continue suppliche del figlio e lo portò a casa loro. La vita era comoda, non doveva preoccuparsi più di nulla. Nessuno avrebbe mai sospettato di un innocuo topo.
Ma purtroppo molti anni dopo Sirius Black riuscì a trovarlo.

Da quando era tornato tra le schiere del Signore Oscuro la sua vita era diventata miserabile. Era lo schiavo di tutti e ogni tanto si divertivano a torturarlo, per passarsi il tempo. Ma almeno era ancora vivo.

La sua mano argentata stringeva il collo di Harry Potter. Non poteva lasciarlo scappare. Se avesse fallito di nuovo… il signore Oscuro lo avrebbe ucciso.
“Mi vuoi uccidere, Codaliscia? Dopo che ti ho salvato la vita? Sei in debito con me!”
No. Lui non voleva questo. Improvvisamente si rese conto di quello che era diventato, di COSA era diventato.
E mollò la presa.
Si stupì del suo gesto. Aveva esitato. E ora la sua esitazione gli si ritorceva contro. La mano, la lurida mano del tradimento ora stringeva il suo collo.
Alla fine Peter morì proprio a causa di quel coraggio che per lungo tempo aveva tenuto nascosto per poter sopravvivere.


NdA: Perdonate le descrizioni frettolose, ma è una storia che è nata di getto e come tale non mi sono soffermata più di tanto sui dettagli..
  
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