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Autore: Franky93    21/09/2011    3 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.35:
Un generatore da bloccare

Erano passati solo un paio di minuti, eppure Atena non riusciva ancora a credere a ciò che aveva appena assistito… lei, un Generale di alto rango del Team Rocket, con alle spalle anni e anni di esperienza e tre promettenti quanto forti Pokémon in squadra, battuta come niente fosse da Matt, che al confronto era un semplice ragazzetto fissato con la musica. E ora, davanti ai suoi occhi, lo stesso ragazzetto stava lasciando il campo di battaglia per avviarsi con i suoi amici verso il generatore di onde radio.

-No… non può essere finita così…- disse lei, riprendendosi dallo shock subito nel vedere il suo Arbok sconfitto in un solo turno.

-Accetta la realtà, bellezza- ribatté Matt, voltandosi un momento per guardare la sua avversaria –Sei stata parecchio ostica, e su questo non ci piove, tuttavia hai commesso l’errore di cantare vittoria troppo presto e ti sei fatta prendere dalla voglia di vincere al più presto per sbarazzarti di noi-

-Rimane il fatto che anche se mi avete sconfitta non avete alcuna possibilità contro i sei Electrode che alimentano il generatore.-

-E con questo cosa vorresti insinuare?- chiese Alex.

-Dovreste arrivarci anche voi, mocciosi. Gli Electrode che ci fanno da fonte energetica provengono direttamente dalla Centrale Elettrica di Kanto, e ciò vuol dire che sono molto potenti in fatto di attacchi… un solo tentativo e farete la fine di un insetto troppo vicino al fuoco-

-Beh, fare almeno un tentativo non ci farà male, non credete?- disse Fran.

-Certo…- le rispose Dylan –Ma per farlo ci serviranno Pokémon resistenti o come minimo immuni agli attacchi dei tipi Elettro… come il Sandslash del nostro eroico Matt, per esempio- aggiunse indicando il Pokémon, in quel momento intento ad affilare i suoi artigli.

-Sono d’accordo con te- lo appoggiò Amy –Se ci affidiamo a lui, potremmo concludere questa missione in un batter d’occhio-

-Tsk…- li interruppe la Generalessa, poco convinta –Fate pure come volete, ma poi non dite che non vi avevo avvisato-

Detto questo, la Generalessa mise mano ad un fumogeno e lo gettò a terra, provocando in seguito una nube che impedì la visuale ai ragazzi, e che non appena si diradò, di Atena non vi era più traccia, segno che era fuggita via.

-Accidenti… Se fossi stato più veloce sarei riuscito a bloccarla, e invece quella strega è riuscita a scapparci da sotto il naso- imprecò Matt.

-Beh, prendila con filosofia, amico- lo consolò Alex –Almeno oggi hai avuto il tuo momento di gloria, no? E poi, anche se volesse fuggire, dubito sarà in grado di scavalcare dei tipi tosti come Lance o Sonia- aggiunse, per poi indicare nuovamente il generatore –Ora che ne dici se ci occupiamo di quello?-

-Oh, già… è vero… me ne ero quasi scordato-

***

-Anf… anf… dannazione…- ansimava Lukas, mentre richiamava a malincuore il suo Sneasel nella sfera –Mi hai sconfitto su tutta la linea… anf… ma perché? Perché non sono riuscito a fare almeno una ferita al tuo Dragonite? Eppure le mosse dei miei Pokémon erano ben coordinate ed erano le più potenti che gli avevo fatto imparare… E allora perché ho perso così miseramente?-

-Semplice- gli rispose Lance –Perché fin dall’inizio della lotta non hai pensato ad altro che vincere, quindi hai attaccato a testa bassa con tutto quello che avevi senza neanche pensare ad una vera strategia- spiegò, accarezzando con dolcezza il suo Dragonite, fiero di lui –Se non ti fossi fatto prendere troppo dalla rabbia forse, e dico “forse”, avresti potuto mettermi davvero in difficoltà-

-Ancora con questa storia? Te lo ho già detto che non mi interessa trattare i Pokémon come fate tu o quell’altro idiota con gli occhi verdi-

-Ma come puoi saperlo se non ci hai mai provato?-

-Non è ovvio? I sentimenti come amore e amicizia per me non valgono nulla… sono solo un mucchio di sciocchezze… per me è la forza ciò conta davvero se vuoi diventare un vero Allenatore-

-Certo, ma hai appena visto con i tuoi occhi cosa ti è successo in questo incontro a furia di credere in questo. Rifletti bene: pensi davvero che continuare così ti possa portare davvero in alto? Che i tuoi sforzi verranno ricompensati se porterai a termine questa tua vendetta?-

-No, però… se tu avessi davvero ragione e io fossi in torto… allora cosa posso fare per far sì che io ottenga finalmente giustizia?-

-Beh, ci sarebbe…-

-No, non serve che tu dica altro. Credo che per il momento me ne andrò… dopo una lotta come questa sento il bisogno di stare un po’ di tempo da solo a riflettere-

-Allora vai pure, io non ti fermerò… ah, Lukas?-

-Uhm?-

-È stato bello rivederti dopo tanto tempo. Anche se non approvo molto i tuoi metodi di lotta, devo ammettere che in futuro potresti migliorare sempre di più come Allenatore, se solo lo desideri sul serio-

-Ah, capisco… ma ora è meglio che io vada…-

E senza aggiungere altro, Lukas si allontanò a passo deciso dal Campione, il quale dopo aver sorriso al pensiero che prima o poi il discorso fatto al ragazzo lo avrebbe in qualche modo aiutato a migliorarsi, cominciò ad incamminarsi anch’egli, diretto verso il terzo piano sotterraneo con il solo scopo di aiutare Alex e gli altri a concludere finalmente quella difficile missione.

***

-Avanti, riproviamo di nuovo! Quilava, Lanciafiamme!- esclamò Alex, intento ad occuparsi di uno degli Electrode insieme al suo Starter.

-Riolu, Codacciaio!- aggiunse Dylan, mandando all’attacco il suo Baby Pokémon contro un altro di quei tipi Elettro.

-Sandslash, il terzo di quelle sfere giganti è tuo, usa Taglio!- proseguì Matt.

-Electrooooode- sibilarono le tre Poké Ball formato maxi, respingendo i tre avversari usando Scintilla su i primi due e Comete sul terzo, atterrandoli come se nulla fosse.

-Dannazione, sono troppo forti- imprecò Fran, mordendosi il labbro nervosa e preoccupandosi per la salute di Dylan e Riolu –E si difendono fin troppo bene per i miei gusti-

-Già… e questa è già la terza volta che falliscono miseramente- disse Amy.

-Io però non mi arrendo- replicò il ragazzo di Foglianova –Se c’è un modo per metterlo K.O., state certe che lo troveremo-

-Quilava!- annuì il tipo Fuoco, emettendo più fiamme del solito.

-Proprio così…- aggiunse l’albino –Nessun Pokémon è veramente invincibile…-

-Rio…- lo supportò il piccolo Pokémon Emanazione, rialzandosi.

-Coraggio, ragazzi, facciamogli vedere chi siamo- concluse il chitarrista, iniziando a suonare un assolo dalle note molto acute.

-Slash, Slash!- gli fece eco il tipo Terra, pronto a ripartire alla carica.

Purtroppo per loro, anche se armati di coraggio, gli Electrode non sembravano assolutamente del parere di farsi colpire dai nostri eroi, e infatti, per quante volte provassero un’offensiva, i sei tipi Elettro si scambiavano di posto e respingevano ogni tentativo di attacco, sperimentando come una sorta di rudimentale gioco di squadra perfettamente sincronizzato, particolare che venne ben compreso da Dylan e molto probabilmente anche da Alex, che nel frattempo non rinunciava ad attaccare in coppia insieme a Matt, sebbene i risultati si ripetevano continuamente in un nulla di fatto

-Niente da fare, è come sbattere inutilmente la testa contro un muro sperando vanamente che questo crolli- disse il cantautore, con le dita ormai doloranti sulle corde della sua chitarra.

-Già… ma è pur sempre un muro, no?- aggiunse Fran –Prima o poi dovrà pur cedere, dannazione!- proseguì per poi notare che mentre parlava gli Electrode avevano usato tutti e sei contemporaneamente Schermoluce –E ti pareva…-

-Animo, ragazzi! Non tutto è perduto, finché c’è ancora speranza- intervenne una voce molto familiare, che si rivelò essere di Lance, anche lui giunto nella sala del generatore insieme al suo Dragonite e, ovviamente, Sonia e Laura, quest’ultima con in mano quelli che dovevano essere dei documenti importanti.

-Lo hai detto, amico- lo appoggiò Laura, tirando fuori dalla Ball il suo inseparabile Pikachu, già pronto a lottare –Ah, e scusate il ritardo, ma sapete, abbiamo avuto parecchia difficoltà a cercare questi documenti e quindi…-

-Che importa, sorella? Ora ciò che conta è fermare quella macchina, no? Perciò bando alle ciance e mettiamoci all’opera- la riprese Sonia con tono sarcastico, mandando in campo il suo Charizard.

-Oh, ma arrivate giusto in tempo, a dire il vero…- disse Dylan, lasciandosi sfuggire un sorriso soddisfatto.

-Ti è venuta un’idea, vero?- domandò Fran.

-Certo, anche se è un po’ un azzardo e ci sarà bisogno dell’aiuto congiunto dei nostri sei Pokémon se vogliamo farcela…-

-Cosa vuoi che facciamo? Siamo tutto orecchi- gli chiese il Campione.

-Beh, dato che se sarebbe difficile abbatterli uno per volta, cosa che ci farebbe impiegare troppo tempo, propongo di fare in modo di sincronizzare tutti i nostri attacchi migliori contro di loro, in modo da mandarli K.O. tutti insieme…-

-Bell’idea, ma chi ci garantisce che qualcosa non vada storto?- suppose Matt.

-Non lo sapremo mai se prima non ci proviamo, perciò tanto vale se ci giochiamo tutto ciò che abbiamo, no?- esclamò invece Alex –Avanti, sono certo che se ci mettiamo d’impegno potremo farcela sul serio!-

Infatti, qualche minuto più tardi, i sei Allenatori, assistiti da Amy e Fran in caso di supporti esterni, erano già pronti e concentrati per l’attacco decisivo, ed era inutile dire che avevano solo una misera probabilità di successo, e che se non si fossero sbrigati, molto probabilmente gli Electrode si sarebbero ritrovati a secco di energia elettrica, e che alla peggio potevano rischiare di morire. Quando poi Dylan vide che i sei Pokémon di tipo Elettro sembravano pronti per un altro round contro i ragazzi, egli fece finalmente cenno di attaccare.

-Vado prima io! Sandslash, usa Tritartigli!- esclamò Zex, mentre il suo Pokémon si scagliava ad artigli tesi contro il nemico.

-Riolu, colpisci con Codacciaio!- aggiunse Dylan.

-Pikachu, usa anche tu Codacciaio- continuò Laura.

-Quilava, usa Lanciafiamme!- le fece eco Alex.

-Charizard, Attacco D’Ala!- ordinò Sonia.

-E per finire… Dragonite, Iper Raggio!- concluse Lance.

Nel giro di poco tempo, agendo in una maniera più sincronizzata possibile, i sei attacchi lanciati dai sei Pokémon riuscirono a raggiungere gli Electrode, i quali dopo essere stati colpiti in pieno, si ritrovarono irrimediabilmente K.O., segno che l’effetto degli attacchi era stato più efficace del previsto, così come il gigantesco generatore, a causa della mancanza della fonte energetica che lo alimentava e sosteneva, smise di funzionare. Contenti del loro trionfo, i ragazzi esultarono per la missione compiuta, ma il loro entusiasmo durò poco dato che ciò che rimaneva del generatore cominciò a scoppiare insieme a vari circuiti, lasciando ai nostri l’unica opzione possibile: scappare!

-Gambeeeeee!- urlò Matt, facendo da curioso apripista agli altri.

-Mi sa che forse abbiamo esagerato un pochino- aggiunse Alex, correndo più veloce che poteva grazie alle sue Scarpe da Corsa.

-Un pochino?- gli domandò Amy –Secondo me se non ci sbrighiamo potremmo finire coinvolti nell’esplosione che potrebbe provocare-

-Almeno possiamo dirci fortunati, no? Abbiamo vinto- disse Fran, ridendosela.

-Già… una vittoria su tutti i fronti…- concluse Dylan.

E nei lunghi minuti che seguirono, i nostri percorsero a ritroso tutta la strada che avevano fatto, fino ad uscire del tutto dall’edificio e assistere, soddisfatti, all’esplosione che segnava la fine, almeno per il momento, del Team Rocket e dei loro malefici piani.

Fine Cap.35
   
 
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