Ai bar, in cui ho mangiato granite meravigliose.

Alle 12:30, perché è l'orario perfetto per uscire da scuola.

A Mariarosa, perché mi manchi.

A Sarah, perché, Pad, ci siamo dimenticate di lei e di Perpetua.

E a quel cagnaccio della mia migliore amica, perché la adoro.

Tutto è sbagliato

 

Ho sempre pensato che, in fondo, niente potesse succedermi. Come se fossi in un altro posto, in un altro mondo, in un'altra vita.
Ho sempre pensato che niente e nessuno potesse far del male alle persone che amo. Che il cattivo restasse fuori da una bolla di sicurezza che io stesso avevo costruita con fatica.
Ho sempre pensato che il sorriso di James non sarebbe mai svanito.
Gli occhi di Peter erano lucidi quella sera. Ci guardava piangente, ma senza alcun rimorso.
Le mani strette in pugno con le nocche sbiancate e le unghie lunghe infilzate nella pelle.

- Sirius, cosa faremo domani?-
Ricordo che me lo chiese una sera di giugno, calda e umida. Eravamo sdraiati sul divanetto in veranda con due Burrobirre in mano, mezzi ubriachi.
- Ci svegliamo, poi cuciniamo, poi dormiamo, poi andiamo alla riunione dell’Ordine e poi …-
Si girò stizzito, fulminandomi con gli occhi.
- Idiota di un cane! Intendevo nel nostro splendente futuro!- esclamò, seccato.
- James, cosa mi chiedi? Sei un cervo stupido … - cercai di sillabare ma lui mi interruppe di botto.
- Io vorrei avere una bella famiglia con Lily. Un bambino … anzi no … sei bambini e un cane nero. E poi un giardino e un cortile con tanti giocattoli- la sua voce si ruppe in uno sbadiglio stanco – Che ne dici?-
- Qualsiasi cosa tu faccia, compra o dica io ci sarò, fratello- dissi, porgendogli la mano.
La strinse con un sorriso felice.


 

Sogni infranti.

Tutto è sbagliato.

Tutto è dolore.





 

Angolo Out

Mi sentivo di scriverla.
Forse perché in fondo, ma proprio in fondo, ho le stesse convinzioni di Sirius.