21/09/2011
9 recensioniCorpuscolare Crepuscolare
La luce soffusa della lampada sopra il comodino illuminava quella stanza sconosciuta; Liam si concesse una lunga occhiata alla camera: tutto era color crema lì –o doveva esserlo: la moquette sotto i suoi piedi nudi, le tende che si muovevano leggere.Si scostò i capelli dal viso, accarezzando poi con una mano la maniglia della porta che doveva dare al bagno.
Si voltò a destra per specchiarsi nel vetro di una foto incorniciata, facendo un respiro profondo.
«Zayn…»
La figura accoccolata sul letto che Liam aveva accuratamente evitato di guardare rispose al suo nome, un mormorio basso ed incomprensibile.
Liam sbuffò appena, avvicinandosi al letto.
Era sempre così dopo un concerto, erano tutti sfibrati –però lui non voleva rimanere da solo, non un’altra notte.
Zayn si girò su un fianco, dandogli la schiena.
Lo sguardo di Liam passò dai suoi capelli neri alle spalle, le spalle ancora coperte dalla camicia di prima e le gambe, ancora nascoste dai pantaloni bianchi.
«Vieni.» lo chiamò l’altro in un sussurro e Liam appoggiò una mano sul letto, saggiando il materasso.
Era fin troppo duro per i suoi gusti.
La luce dorata tracciava il profilo del corpo di Zayn, immobile –stava trattenendo il respiro, stava aspettando lui.
Fece per salire sul letto quando gli venne un’idea: con un sorriso ci girò attorno, pestando l’orlo dei jeans.
Prima di inginocchiarsi chiuse gli occhi.
Quando sentì il pavimento sotto le ginocchia li riaprì.
Zayn lo stava guardando con i suoi occhi scuri, le labbra schiuse come in attesa; Liam si chiese come riuscisse, quando erano con gli altri, a non distruggere la loro copertura e rimanere tranquillo, senza mordergli le labbra, senza sentire i suoi gemiti, più belli di qualsiasi canzone.
Vedere quella pelle ambrata arrossarsi, sentirlo contorcersi sotto le sue mani –ogni volta che lo vedeva pensava a questo.
“Ho davvero un autocontrollo eccezionale.” si lodò tra sé allungando una mano per prendere quella di Zayn, appoggiata sul materasso.
Non c’era fretta, voleva far durare quei momenti il più possibile –una volta uscito da quella stanza sarebbe tornato il solito Liam, ma lì, in quel momento, poteva spogliarsi della maschera di tutti i giorni.
Quando le sue dita sfiorarono quelle di Zayn questo inspirò forte, chiudendo gli occhi.
Ormai era naturale per loro, era quasi abitudine.
Un’abitudine che velava di tristezza ancor di più gli occhi di Zayn, Liam lo sapeva.
Fece scivolare la mano dell’altro più vicino e la osservò, cercando di distrarsi dal suo viso.
La luce dorata definiva bene le lunghe dita, le nocche pronunciate, Liam riusciva a scorgere quei delicati brani di pelle tra un dito e l’altro che facevano sempre venire i brividi all’altro.
Non sollevò lo sguardo, avrebbe rovinato tutto. Zayn lo stava guardando e questo gli bastava –chissà se si stava anche chiedendo quale sarebbe stata la sua prossima mossa.
Liam chinò il capo in avanti, appoggiando le labbra sulle dita dell’altro.
Le stava sfiorando appena, come una carezza; sentiva come un nodo al petto, non gli bastava quello che stava facendo.
Doveva farselo bastare, doveva, almeno per il momento.
Aprì appena le labbra e schioccò un piccolo bacio.
La mano di Zayn profumava –non di sapone o colonia. Era un profumo strano, lo stesso che lo avvolgeva nel backstage, dopo che cantavano.
…agrumi? Era possibile? Era fresco e vagamente amaro.
Inspirò quell’aria profumata, risalendo di un paio di centimetri lungo la mano. Tracciò il profilo della nocca, lasciando un altro bacio che gli strinse il nodo al petto.
Zayn si mosse appena, facendo scricchiolare il letto.
«Ti piace?» gli chiese Liam con un tono che doveva essere distratto ed invece era basso e ansioso.
«Mmh.» gemette Zayn in risposta.
Questo non doveva farlo, no.
In un secondo tutti i buoni propositi di Liam andarono in frantumi, superati dal bisogno di sentire quelle labbra sottili sotto le sue, gemere e rispondere.
Prese il viso dell’altro tra le mani, appena un filo di barba serale sotto le dita, lo spinse contro il proprio, guardandolo negli occhi, quegli occhi così scuri che solo quando fissavano i suoi diventavano fieri, mai arrendevoli, pervasi da quella scintilla di vita che Liam invidiava.
Avrebbe voluto avere il coraggio di Zayn, l’unico tra loro due disposto a scoprirsi anche con gli altri, lui che con i suoi gemiti bassi lo faceva mandare in estasi.
Il loro bacio divenne umido e bisognoso, come sempre.
Trattenersi era impossibile.
Le braccia di Zayn s’intrecciarono alle sue, Liam sentì le dita dell’altro scorrergli trai capelli –Zayn adorava i suoi capelli– e attirarlo ancora di più a sé.
Facevano quasi male le sue unghie sul collo, ma Liam rimediò, stringendo trai denti le labbra dell’altro, sottili eppure morbide.
Senza separarsi da lui si sollevò e scivolò sul letto, cercando con urgenza i bottoni della camicia dell’altro, per liberarlo.
Solo quando calava la notte potevano stare assieme, solo quando le luci dei riflettori puntavano sul palco vuoto.
Cosa avrebbero detto Harry, Louis e Niall? Cosa avrebbero pensato i fan?
Per loro era impossibile guardarsi sotto le telecamere.
Solo quando tutti gli altri dormivano Liam riusciva a trovare il coraggio di abbassare la maniglia della porta, entrare nella camera dell’altro e sentirlo, come nessuno prima, come nessun altro.
Non c’erano “ti amo” tra loro. Non ce n’era bisogno.
Nata come una PWP, si è trasformata in qualcosa di più light
Di solito non scrivo di cantanti così giovani -anche se hanno la mia età- dovevo prendere confidenza con i personaggi. Ovviamente slash da brava slash tartie quale sono x°
Il pezzo finale non mi esalta troppo ma l'ho ritenuto il più appropriato. Mi piacerebbe sapere che ne pensate :)