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Autore: Crossroad    22/09/2011    0 recensioni
Ogni sera un problema, ogni attimo un respiro che sembrava l'ultimo, ogni volta sempre le solite cose. La vita da cacciatori è questa, non sai mai cosa può capitarti...ma in effetti sono i casi della vita. Ci sono cacciatori ultra ottantenni che non vogliono morire e persone che prendono il bus la mattina presto e vengono investite brutalmente da un testa di cazzo straubriaco che torna dalla disco della notte prima che preferisce scappare che soccorrerti. Ah, la vita...sempre la solita...
Genere: Romantico, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Finalmente dopo un’intera giornata passata a guidare, un cartello le avvisa che è arrivata nel New Jersey, Niky guida per un altro po’ seguita senza saperlo da Connor e finalmente si trovano nel posto dove Niky desiderava essere : Princeton. Niky pensò che forse era troppo tardi per andare a trovare quella persona, e che quindi era meglio fermarsi al primo motel che trovava sulla strada. Connor intanto cercava di ricordare perché era così importante per lei quel posto per partire da sola, cosa c’era a Princeton o chi c’era a Princeton di così rilevante importanza? Poi iniziò a pensare, Princeton…ma certo, la Princeton University, l’università che Niky doveva frequentare, ed ora cosa ci fa qui? Vuole davvero iscriversi di nuovo all’università ed abbandonare tutto? pensò, ricordò quando Niky ebbe la cartolina dopo l’ultimo anno di liceo, era così contenta che l’avevano accettata ma dall’altro lato anche triste perché sapeva che non ci sarebbe mai andata, però diceva che comunque era orgogliosa di se stessa perché era riuscita ad essere accettata in una delle università più prestigiose degli USA, infondo sarò comunque un medico Connor, curerò le vostre ferite dopo la caccie disse con quella voce squillante e sorridente, eggià!, i ricordi iniziarono a riaffiorargli, che stupido che fu all’epoca, non capì che quella ragazzina dagli occhi verde smeraldo erano pieni d’amore per lui. Ricorda ancora quella notte, quella notte in cui aveva promesso a Niky che l’avrebbe accompagnata al ballo di fine anno, ricorda quanto era bella Niky con quei capelli ricci raccolti e quel vestito azzurro arcobaleno,si era vestita così bella per lui, lui che invece rovinò tutto ubriacandosi e portandosi a letto un’altra ragazza quella stessa notte, ricorda gli occhi di Niky quando aprì la porta, che credendo che lui non si sentisse bene si precipitò da lui preoccupata, ed invece i suoi occhi dovettero assistere ad una scena che le strappò via il cuore, il ragazzo che amava era a letto con un’altra, si sentì il mondo crollare addosso e scappò subito via in lacrime, fu solo in quel momento che capì quanto davvero per lui era importante Niky e quanto lei ricambiava i suoi sentimenti, prima d’ora aveva solo visto Niky come la migliore amica di sua sorella, come un’altra piccola sorellina da accudire e tenere accanto a sé, che stupido che fu all’epoca, aveva rovinato tutto e lei non glie l’aveva mai perdonato, anzi, si limitava semplicemente a non parlarne quelle rare volte che si vedevano, infatti dopo quella notte Niky partì decisa a cacciare da sola ormai, dicendo a Jade che era meglio così per tutti. Niky invece inconsapevole di essere seguita entrò nel motel e prese subito una camera doppia, amava dormire nei letti matrimoniale e la parola “singola” le sembrava così nostalgica che preferiva non dirla mai, lo stesso fece anche Connor attento a non farsi scoprire. Per la loro fortuna, o sfortuna avevano le camere nello stesso piano, anzi, erano davvero vicine, n°233 e n°235, Connor doveva essere davvero molto attento a non farsi scoprire, infatti lasciò che prima lei entrò in camera e poi ci entrò lui. Niky iniziò ad insospettirsi, anche nel corridoio si sentiva osservata, così appena sentì la porta di fronte aprirsi aprì subito la sua, e vide Connor, e tu che diavolo ci fai qui? le urlò nervosa, egli spaventato sobbalzò e si girò subito, So perché sei qui, vuoi iniziare la vita normale che non hai mai avuto, ma sappi una cosa, non ti libererai facilmente di me, se starai qui e vorrai riprendere l’università, mi sta bene, ma vorrò esserci anch’io accanto a te, io non posso stare senza di te, non più..io ti amo Niky disse guardandola immergendosi nei suoi grandi occhi da gatta che amava. Niky lo guardò, sorrise, che fantasia che aveva, io non voglio riprendere l’università, non voglio trasferirmi qui, io voglio continuare a cacciare, sono qui perché mio fratello minore domani si laureerà, esaudirà il mio sogno di essere un dottore professionista, di salvare la vita delle persone, sei uno stupido per aver creduto che dopo tutto questo tempo io possa mollare tutto via così..io amo il mio lavoro disse, poi abbassò lo sguardo voltandosi, ed ora che conosci la verità, puoi anche andare via, puoi evitare di metterti ancora più in ridicolo con queste scene patetiche gli disse stringendo forte i pugni con gli occhi lucidi, non voleva che Connor potesse di nuovo ferirla come fece in passato. Lui la voltò, vide i suoi occhi lucidi e sorrise accarezzandole il viso mentre una lacrima le scendeva dai suoi occhi, sono pronto a mettermi in ridicolo altre mille volte per te, sei la donna della mia vita, mi dispiace averlo capito in ritardo, e..ti prego amore mio non piangere, dimmi soltanto che mi perdoni e che puoi cedermi questa possibilità di riparare a tutto il male che ti ho fatto disse dolcemente, lei non rispose, semplicemente si limitò ad avvicinare le sue labbra alle sue e si baciarono dopo tutto questo tempo passato ad odiarsi e a rinnegare i propri sentimenti. Entrarono nella camera di Niky e chiusero la porta alle loro spalle, Connor la poggiò con le spalle al muro iniziando a baciarla, aveva sognato questo momento da quando era ancora un ragazzino stupido ed immaturo, Niky desiderava che Connor mantenesse la sua promessa davvero, quella di non farla più soffrire, ci sperava, ora sapeva davvero che era cresciuto, che era cambiato e che era l’unica persona che desiderava al suo fianco. I due iniziarono man mano a denudarsi del tutto fino ad arrivare ad indossare semplicemente l’intimo, Connor la guardava, era uno sguardo pieno d’amore, era la prima volta che vedeva il corpo di Niky nudo. Seguiva delicatamente con le dita le sue forme perfette finché Niky non lo condusse a letto, dove i due si distesero denudandosi di ciò che rimaneva dei loro indumenti e si unirono iniziando una danza di passione. Niky non aveva mai visto Connor così dolce, nemmeno con Jade, le loro mani erano unite mentre l’aria si faceva sempre più calda e i loro gemiti di piacere interrompevano il silenzio che c’era intorno. L’indomani mattina si svegliarono nudi e abbracciati tra le lenzuola, Connor si svegliò per prima, non poteva credere a ciò che era appena successo, aveva accanto a sé la donna più bella che potesse mai incontrare, accarezzò la sua spalla nuda dandole un lieve bacio sul collo, lei si svegliò nel modo più dolce che potesse mai immaginare, si voltò guardandolo, ehi..buongiorno disse con la voce impastata dal sonno ancora, lui sorrise dandole un bacio sulle labbra, era impaziente di baciarla ancora, non voleva perdersi nemmeno un attimo con lei, buongiorno a te piccola mia disse lui, Niky si rifugiò tra le sue braccia stringendolo forte a sé, ancora non posso crederci, siamo insieme..finalmente io e te per sempre disse baciandolo ancora, poi guardò l’orologio dietro di le, impallidì in viso, o mio dio è tardissimo!, devo scappare disse lei alzandosi dal letto cercando subito dei vestiti puliti, lui la guardò, ma che diavolo ti prende?, è tardi per cosa? disse, per la laurea di mio fratello, per cosa stupido, devo scappare la cerimonia inizia tra poco disse lei scappando in bagno per vestirsi subito, lui si alzò mettendosi i boxer e aprendo il bagno, posso venire anch’io? le chiese a bassa voce, lei lo guardò, se vuoi, si, perché non dovresti gli rispose. Una volta vestiti e pronti entrarono nell’auto di Niky ed arrivarono alla Princeton University. C’erano parecchie persone e il parcheggio era pieno, dai, vai da tuo fratello, io trovo un posto dove parcheggiare l’auto e ti raggiungo disse lui vedendola ansiosa e preoccupata, lei lo baciò, ok, ma fa presto, non voglio aspettarti tanto disse uscendo dall’auto baciandolo di nuovo ed andando via. Entrò nell’aula dove si svolgeva la cerimonia e lo vide, era così cresciuto dall’ultima volta, il suo piccolo Daniel, era così fiero di lui, si avvicinò subito, appena la vide suo fratello rimase sbalordito, non se l’aspettava per niente, Niky, e tu cosa ci fai qui? le chiese, non potevo perdermi questo giorno per niente al mondo, complimenti fratellino, mamma e papà sarebbero fieri di te ora disse abbracciandolo, poi vide il suo voto, wow il massimo!, infondo si sapeva, siamo troppo intelligenti noi disse vantandosi un po’, lui sorrise, non sei cambiata di una virgola Niky, sono così felice che tu sia qui con me, per quanto rimarrai? le chiese, beh, purtroppo stasera partirò, il lavoro non mi permette di avere altre giornate libere gli disse, ah..capisco, beh, allora sarà meglio che mi dedichi completamente a te ora disse cercando di nascondere la sua delusione, non si vedevano mai, sai, devo farti conoscere anche una persona importante per me, è a parcheggiare l’auto, è in ritardo, ora lo chiamo e vedo che fine ha fatto disse felice più per lei che per la laurea di suo fratello, lo chiamò al telefono, ma non rispondeva, stranamente non riuscì a preoccuparsi più di tanto della cosa e continuò a stare con suo fratello. Alla fine della festa, dopo più di un’ora che non tornava Niky iniziò ad essere seriamente preoccupata, non rispondeva nemmeno a telefono, all’inizio pensava che magari volesse lasciarle campo libero con suo fratello da sola e si era tirato indietro magari, che non voleva poi incontrarlo perché avrebbe significato che tra loro due la cosa fosse veramente serie e forse non la se la sentiva, ma ora la cosa iniziava ad essere strana. Con una scusa uscì fuori e andò nel parcheggio delle auto, vide la sua auto ma dentro non c’era nessuno, si avvicinò ancora di più e vide delle strisce di sangue sotto l’auto, doveva essere sicuramente di Connor, questa striscia si prolungava fino ad un sotterraneo del parcheggio, tornò indietro per equipaggiarsi con il fucile ed una torcia e si catapultò subito sotto. Camminava con la torcia in questo lungo sotterraneo, era preoccupata, non vedeva Connor, lo chiamò al telefono e sentì la sua suoneria in lontananza, iniziò a correre finché non lo trovò, era disteso a terra in un mare di sangue, si accasciò e iniziò a scuoterlo, Connor!, Connor ti prego amore non mollare, scusami per averti lasciato da solo disse terrorizzata, vide il suo battito cardiaco, era ancora vivo, posò il fucile e alzò Connor privo di sensi facendolo appoggiare a sé, chiamò l’ambulanza, non poteva portarlo da sola in ospedale, non ce l’avrebbe mai fatta. Una volta usciti dal sotterraneo l’ambulanza arrivò e tra i vari presenti che si chiedevano come mai della presenza dell’ambulanza c’era suo fratello, Niky si sentiva quasi mancare ma Daniel si avvicinò subito, ehi, Niky che succede? le chiese, il mio r...a..gazzo, è stato aggredito, ho chiamato l’ambulanza, Dio..che diavolo è potuto succedere disse lei non capacitandosi della cosa, non seguivano nessun caso, non aveva letto di nessun attacco in questa città. Daniel, tu divertiti, io vado all’ospedale, ti chiamo se so qualcosa disse, tanto non l’avrebbe mai chiamato, era meglio se lo lasciava fuori da tutta questa situazione, avrebbero potuto colpire anche lui. Portarono Connor in sala intensiva, aveva perso molto sangue ed ora lo stavano operando, le possibilità erano due, o sarebbe morto, o sarebbe successo un miracolo e lui si sarebbe svegliato, la prima cosa che Niky pensò di fare era di vendicarsi, doveva scoprire chi era o cos’era quel figlio di puttana che aveva ridotto il suo amato così. Uscì dall’ospedale recandosi di nuovo in quel sotterraneo in cerca di prove, trovò dei capelli, erano molto lunghi, doveva essere di una donna, poi andò più avanti e ce ne erano altri, sembravano più peli di animali, andando più avanti ancora, molto più avanti della posizione in cui aveva ritrovato Connor sentì una puzza terribile, prese il fucile e si addentò dentro molto lentamente, si portò una mano alla bocca quando vide cosa c’era davanti a sé : cinque cadaveri rimasti li a marcire probabilmente da giorni, esattamente la stessa fine che avrebbe fatto Connor se lei non l’avrebbe trovato. Si avvicinò alle vittime nonostante il voltastomaco, dalle impronte doveva essere il lavoro di un licantropo alquanto affamato, era strano che non aveva trasformato questi esseri umani pensò, poi si voltò e sentì un ululato, dannazione! disse e troppo forte visto che la bestia la sentì e iniziò a correre verso di lei, lei iniziò a correre, non aveva con sé pallottole di argento che potessero ucciderlo. Niky cadde a terra e il mostro era pronto a divorarla quando sentì qualcuno sparare e il mostro cadde a terra, chi poteva mai essere? Qualche cacciatore sicuramente esperto visto che sapeva il punto debole del mostro, guardò poco più avanti, era Daniel, come faceva a sapere tutto ciò? Niky era sempre stata convinta che lui non sapesse niente della caccia, ed invece.. Daniel le si avvicinò e le diede una mano a rialzarsi, credevo.. disse Niky ma lui non la lasciò finire di parlare, non dire niente, so tutto, ho solo deciso di non fare quella vita come te...sono sempre stato consapevole del lavoro che facevi, non sei brava a mentire disse, ti accompagno all’ospedale da Connor disse infine. Prima le fasciò il ginocchio per la caduta che aveva preso e le disinfettò le ferite e poi andarono all’ospedale insieme, una dottoressa le si avvicinò subito, mi dispiace signorina, abbiamo provato di tutto, ma purtroppo il suo ragazzo non ce l’ha fatta, ha perso troppo sangue ed è arrivato in ritardo disse, Niky si sentì crollare il mondo addosso, non poteva crederci, non ora che si erano finalmente dichiarati i loro sentimenti, iniziò a piangere e ad urlare in quell’ospedale, suo fratello l’abbracciò, shh Niky, va tutto bene le diceva, lei si staccò subito da lui, non va tutto bene per niente, che ci fai ancora qui poi eh?, non ti sei mai degnato a cercarmi, ora sparisci, non puoi capire cosa significhi perdere la persona che ami, la persona con cui vuoi stare per tutta la tua vita, l’unica persona che ti capiva a questo mondo disse lei urlando. Dopo essersi sfogata ed essere rimasta da sola, sapeva che doveva chiamare Jade, doveva darle la triste notizia, ma come poteva farlo? Come poteva dirle che suo fratello era morto per colpa sua?, l’avrebbe odiata per sempre, ma infondo non le importava, anche lei si odiava, odiava se stessa per ciò che era successo a Connor, la chiamò ma il suo cellulare era spento, così le inviò un messaggio vocale, infondo era notte e stava dormendo sicuramente,Jade..sono Niky, sono a Princeton corri, Connor è…è.. iniziò di nuovo a piangere, non riusciva a dirglielo, non così, è all’ospedale, per favore vieni disse in lacrime staccando subito la chiamata e portandosi le gambe al petto seduta in quel divano dell’ospedale, completamente triste e sola.
  
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